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Autore: Li_fe    17/03/2014    7 recensioni
Lei: Sharon. Ragazza bellissima. Ha un carattere molto forte, ma non è insensibile, sa essere dolce, ma solo con le persone che meritano. Non è una ragazza che si basa sulle apparenze, va oltre, quasi sempre. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Delle volte è lunatica, ma quando prende una decisione difficilmente torna indietro o cambia idea.
Lui: Christian. Il figo della scuola. Bello e dannato. Stronzo. Per lui le donne sono giocattoli. Una vale l’altra. Inquadra subito le persone, e sbaglia quasi sempre. E’ un ragazzo superficiale: si basa sulla forma e non sulla sostanza.
Cosa hanno in comune questi due? Niente. Cosa li lega? L’odio reciproco!
Vanno nella stessa scuola: Ragioneria. Si trovano all’ultimo anno, ma in classi differenti. Per fortuna.
Hanno la stessa comitiva di amici, ma non si parlano quasi mai, se non per punzecchiarsi.
Quest’atteggiamento va avanti da quasi 5 anni, precisamente dalla prima superiore, ma le cose cambieranno… L’attrazione fisica cambierà il loro ‘rapporto’.
E, con il tempo, in cosa si trasformerà la loro attrazione fisica? Resterà tale? O scemerà? O diventerà qualcosa di più travolgente, qualcosa di più importante: Si trasformerà in amore?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L'odio è amore contro l'amore.


Io mi sento male. Sta per finire il mondo, me lo sento.
Perché sono così drammatica?
Semplice. La bottiglia ha indicato tutti loro: si sono baciati tutti con qualcuno. Andrea ha baciato –con la lingua - Ludovica, lei è totalmente sconvolta. Io, forse, più di lei. Il bello è che Andrea ci ha preso gusto, sono durati un paio di minuti quei due, senza mai staccarsi.  A me, fortunatamente, non è toccato ancora nessuno.
E questo non è neanche un bene, pensandoci.
Siamo 20 di noi in cerchio e, fra poco, è il mio turno. Devo solo essere fortunata, almeno una volta.
Devo solo sperare che non mi capiti uno di quei due.
Mi ci vedete? Io che bacio Christian o Lorenzo?
Non scherziamo.
“Ehi, Zuccherino, adesso tocca a te. Sembri sulle nuvole, a cosa o a chi stai pensando?” mi domanda quel maledetto che ha proposto questo gioco di merda.
Quanto mi sta sulle palle.
“A tuo fratello nudo.” Rispondo gelida, guardandolo negli occhi.
Una cosa che dovete sapere di me è che, quando sono agitata, divento volgare, più del solito.
Quel grandissimo cretino rimane a bocca aperta, mentre sento gli altri ridacchiare. Non volto il viso nella direzione di quei due, ma sento lo stesso il loro sguardo addosso, e la risatina di Lorenzo. Christian, invece, a quanto sento, è impassibile.
Meglio così.
“Beh, lui ce l’ha un fratello. Si chiama Matteo. Matteo Archi. Il tuo ex.” Risponde un ragazzo della cerchia.
Ma allora questa è proprio sfortuna!
Cerco di mostrarmi impassibile, come se questa informazione non mi abbia sconvolta.
“Allora non è niente che non ho già visto.” Rispondo fredda.
Istintivamente il mio sguardo si posa sulla figura di Christian, e noto che i suoi occhi vogliono ammazzarmi. Mandano frecce ardenti.
Quanto vorrei prenderlo a schiaffi, ora, in questo preciso momento. Che gli ho fatto adesso?
Niente.
Appunto.
Adesso che ci penso, io non sapevo che Matteo, il mio ex, avesse un fratello. E, proprio ora, mi rendo conto che io di lui, della sua vita privata, della sua famiglia, non sapevo, e non so, niente. Assolutamente niente.
Questo dimostra, ancora una volta, che il nostro, era un rapporto prettamente fisico, niente di sentimentale, niente di coinvolgente.
Credo che dovrei chiarire con Matteo, questa volta per davvero.
Appunto mentale: parlare con Matteo.
“Allora vogliamo muoverci! Vogliamo fare notte?” mi riscuote uno di loro.
“Che decidi di fare?” mi domanda quello che mi ha rivelato l’esistenza del fratello del mio ex.
“Bacio con la lingua.” Rispondo di getto, senza pensarci.
Voglio proprio vedere se ti capita uno di quei due.
Fanculo.
Afferro con foga la bottiglia e la faccio girare. L’attenzione di tutti è su di me.
In questi pochi secondi che passano, dentro di me c’è adrenalina. Adrenalina pura. Niente più ansia, come pochi minuti fa.
La bottiglia si ferma, e indica un punto ben preciso. Guardo attentamente in quella direzione, e mi rendo conto che dovrò baciare Leonardo. Un fighetto insopportabile della mia classe.
Mi è andata bene.
“Allora Leonà, che vuoi fare? Accetti?” domanda il fratello di Matteo. Ormai è lui che conduce il gioco.
A me non frega più di tanto la sua decisione. E’ una cosa che mi fa rimanere tranquilla.
Vedo Leonardo venire nella mia direzione, mi porge la sua mano per aiutarmi ad alzarmi, e la afferro.
Mi guarda negli occhi e risponde..
“Accetto.”
Non ho neanche il tempo di metabolizzare quello che ha detto, che mi ritrovo le sue labbra incollate alle mie.
Sono morbide, le sue labbra. E’ un bacio normale, semplice. Niente di passionale o di dolce. Ricambio istintivamente, ma non chiudo gli occhi, a differenza sua.
Ha un sapore amichevole, sicuro.
Non me lo aspettavo.
Dopo pochissimi secondi ci stacchiamo, ci guardiamo e, spontaneamente gli rivolgo un sorriso, quasi dolce.
Stranamente mi risponde con un sorriso radioso. Si avvicina al mio orecchio e mi ringrazia.
Per cosa poi? Boh.
Ritorno al mio posto con lo sguardo di tutti puntato addosso.
 
 
E’ il turno di Andrea, ha ri-scelto il bacio con la lingua.
La bottiglia gira e, alla fine, indica Christian.
Istintivamente scoppio a ridere, mantenendomi anche la pancia. Vedo Christian incenerirmi con gli occhi, e mi fermo.
“Rifiuto.” Risponde il maledetto.
“Bene. Già sai cosa fare: liberati di un indumento.” Gli ricorda il fratello di Matteo, che ho scoperto chiamarsi Simone.
Christian mi rivolge uno sguardo intenso.
Ma che vuole?
Lo vedo alzarsi e, guardandomi fissa, come se volesse sfidarmi, si sbottona la camicia.
Manca poco e apro la bocca per sbavare.
Da dove cazzo sono usciti quegli addominali, pettorali…tutto quel bel di Dio?!
Ce l’ha sempre avuti.
Ma dove?!
Dio santo, vorrei sbattere la testa contro un muro! Quanta frustrazione!
Stronzo. Stronzo. E ancora stronzo.
Sa di avere un bellissimo – mi duole ammetterlo – corpo, e lo sfrutta, lo stronzo!
Che pena! Quanta pena mi fa!
“Bene, avanti con il prossimo. Lorenzo tocca a te.”
Che serata di merda!
Riesco solo a sentire una piccola frase: “Bacio con la lingua.”
Poi mi perdo nei miei ragionamenti cretini: cioè, parliamoci chiaro: qui si sta sfiorando il limite del ridicolo. Questi sono tutti pazzi e pervertiti – mi metto pure io - , per di più stanno scegliendo tutti ‘il bacio con la lingua’. Mettiamo pure il fatto che Christian è a petto nudo. Petto nudo. Tartaruga. Pettorali. Non so se mi spiego. A me si stanno risvegliando gli ormoni.
Sarà perché non faccio sesso da un po’. Sicuro.
Certo. E’ proprio per questo motivo che, tutto ad un tratto, i tuoi ormoni si sono svegliati.
Cert…
“Oi, ci sei? Guarda che la bottiglia ha indicato te!” mi ridesta uno del cerchio.
Ma chi ti conosce?
“Eh?” rispondo, sulle nuvole. Non è mica colpa mia se hanno interrotto il mio ragionamento interiore.
“Devi baciare – con la lingua – Lorenzo. La bottiglia ha indicato te.”
Mi sono fermata alla prima frase.
Ditemi, questa è fortuna pura, vero?
“Allora che vuoi fare?” continua quello.
Col cazzo che lo bacio.
Non ci penso nemmeno morta.
Però con Leonardo hai accettato, anche se non lo sopporti, perché con Lorenzo no?
Mi sembra logica la risposta: è amico di quel cretino di Christian.
“Rifiuto.” Rispondo sicura.
Tutti mi fissano meravigliati.
Non ve lo aspettavate, eh?
“Spogliati.” Continua, ancora, quello.
Ma che è un film porno?!
Menomale che non mi vergogno a stare in intimo davanti ad altre persone.
Semplicemente non vedo che differenza ci sia tra intimo e bikini. Per me è la stessa cosa.
Sbuffo e mi alzo di malavoglia.
Chiedo a Ludovica di aprirmi la cerniera dietro al vestito. Lei lo fa e, prendendo un piccolo respiro, prendo i bordi del vestito e lo alzo, fino a togliermelo del tutto.
Do un’occhiata a quello che indosso.
Non male: un completino, in pizzo, verde smerarlo. Reggiseno a balconcino, e slip semplice.
Niente di imbarazzante.
Ma appena rialzo gli occhi e incontro, per puro caso, quelli di Christian, mi rimangio tutto.
E’ imbarazzante, molto imbarazzante.
Mi sento andare a fuoco. Mi perlustra in lungo e in largo. Forma per forma. Centimetro per centimetro.
Così non va bene.
Per niente.
Non mi ha mai guardata in questo modo. Come se volesse mangiarmi.
Il bello è che non riesco a staccare i miei occhi dai suoi. E’ affascinante. Inebriante. Sconvolgente.
Io: mezza nuda, con solo l’intimo addosso; Lui: a petto nudo, senza maglia.
Sembra di essere in un universo parallelo.
Come vorrei accarezzare quei addominali!
Ops.
Un attimo. Cosa ho appena pensato?!
Cribbio, ma che mi sta succedendo?!
Appena mi rendo conto di quello che ho pensato, stacco il mio campo visivo con Christian.
Stiamo scherzando, vero?
Ok. Qui tutti sono in grado di arrivare ad una conclusione, la più plausibile: sono attratta da lui.
Ma è impossibile. Non l’ho mai sopportato. Mai.
Magari c’è altro dietro.
Sì, decisamente.
Devo andare a letto con qualcuno. Ora!
Non sono una che va con il primo che capita, capitemi. Infatti, l’unico uomo che è entrato fra le mie gambe è stato Matteo. Con Matteo è stato solo sesso. Sano sesso, sì.
Sono un tipo che, il più delle volte, quando non è razionale, asseconda i suoi stimoli, il suo istinto. E’ questo che mi ha portato a perdere la mia verginità con Matteo, ed è anche questo, che mi ha fatto proseguire.
Non mi pento. Assolutamente no. Doveva andare così, semplicemente.
Certo, ammetto che ‘fare l’amore’ è altro. Sono altre sensazioni, altre emozioni. Quelle che io non ho provato fino ad ora. Ma non ho mai cercato, per adesso, quelle sensazione, quella beatitudine.
Sono stata attratta altre volte da altri ragazzi. La mia ‘cotta’ si è conclusa dopo una settimana. Quindi non mi preoccupo: se, nei confronti di Christian, ho una piccola, ma piccolissima, attrazione fisica, entro massimo una settimana, mi passa. Sicuro.
Deposito il vestito sulla sedia accanto a me, e rialzo, di nuovo, lo sguardo.
Molto probabilmente sono tutta rossa. E quello stronzo di sicuro non aiuta.
Christian=Stronzo.
Come suona bene!
Come mi diverto ad insultarlo!
Punto gli occhi sul mio divertimento personale e lo guardo apertamente.
Cosa ha fatto lui prima?
Mi ha sfidato.
Adesso l’ho fatto io.
Beccati questa.
So di avere un corpicino niente male, ne sono consapevole.
Come ha sfruttato lui la situazione prima, adesso lo faccio io.
Credo che tra me e Christian sia sempre stata una questione di sfida, sul prevalere sull’altro. E’ stato così fin dal primo giorno di scuola, la prima volta che l’ho visto.
Non ci siamo mai sopportati. Il motivo è semplice: abbiamo caratteri diversi.
Lo vedo strabuzzare gli occhi, e  gongolo di soddisfazione.
Così impari a provocarmi.
 
Il giro continua tranquillamente.
Io sono ancora agitata. Mi sento troppo esposta.
E non è perché sono mezza nuda.
Mi sento al centro dell’attenzione. E io lo odio.
 
Il gioco continua senza niente di particolarmente rilevante per me: ho dato un semplice bacio a stampo ad un ragazzo che non ho mai visto ma, tutto sommato, va bene così, poteva andarmi molto peggio, ne sono consapevole.
Adesso è di nuovo il turno di Christian, che ha ri-acquistato la sua solita aria di strafottenza e sicurezza.
Non so perché ma non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi movimenti.
“Però, sinceramente ragazzi non potete scegliere tutti il bacio con la lingua; facendo così il gioco diventa noioso. Allora Christian, che scegli?” Gli domanda Simone.
“Bacio con toccatine varie.” Risponde lui, tranquillamente.
“Ah, finalmente qualcuno che cambia un po’.” Replica Simone.
Christian rimane impassibile. Afferra la bottiglia e la fa girare sul pavimento.
Proprio come prima, osservo ogni movimento solo che, questa volta, il soggetto è cambiato. Osservo attentamente quella piccola bottiglia che, forse, inconsapevolmente, può stravolgere un po’ tutto, può cambiare la normalità.
Quanto sei profonda!
Dubitavi, cervello caro?
Mai!
Bene.
Il mio sguardo rimane ancorato inspiegabilmente a quella bottiglia; non so, ho una brutta sensazione.
E tutto viene confermato quando quell’oggetto indica me.
Spalanco, istintivamente, gli occhi. Molto probabilmente sono sbiancata. Ma è mai possibile?
Stasera la fortuna è proprio dalla mia parte, eh.
Simone, forse, notando la mia faccia, mi ricorda che posso anche rifiutare togliendomi, però, un altro indumento.
Guardo il mio abbigliamento: slip e reggiseno. Intimo.
Alla fine gli rivolgo un’occhiata omicida.
Contaci che mi tolgo ancora qualcosa, maniaco.
Rivolgo l’attenzione a Christian: sta seduto, tranquillamente, aspettando la mia risposta.
Immagino la sua lingua nella mia bocca, le sue mani che mi toccano dappertutto, e mi salgono i brividi lungo la schiena, per il disgusto forse.
Alla fine però non vedo il motivo di tutte queste mie paranoie, quando poi lui se ne sta tranquillo.
E allora mi decido.
Simone, leggendomi nel pensiero, mi domanda se ho deciso.
“Si.” Rispondo secca.
Vedo Christian strabuzzare gli occhi ma, noto anche, il leggero sorrisino che gli spunta sulle labbra.
Rimango seduta, e lui si avvina a me gattonando.
Ci guardiamo negli occhi per un brevissimo istante, poi è lui a depositare le sue labbra sulle mie.
Strabuzzo per l’ennesima volta gli occhi perchè, a contrario di quello che pensavo, non mi disgusta avere questo leggero contatto con lui.
Adesso, però, arriva la parte forte: infila la sua lingua nella mia bocca, poi è tutto un inseguirsi, un cercarsi, un bisogno. Improvvisamente mi ritrovo stesa per terra con lui che mi sovrasta e che mi tocca dappertutto, lasciandomi la pelle d’oca. Il bacio continua, e io lo ricambio come se non stessi baciando Christian Crociato.
E’ totalmente diverso dal bacio che ci siamo dati io e Leonardo; quello era assolutamente innocente, mentre questo, invece, posso assicurarvi, che è tutto tranne che innocente.
Le nostre lingue continuano a giocare tra loro, e io mi concentro sul sapore di Christian: sa di menta e di tabacco. Voi direte: “prevedibile, no? Tutti i ragazzi, o la maggior parte, ha questo sapore.”
Ma io vi dico che, oltre a queste due fragranze, c’è altro. C’è proprio il suo sapore.
Non so da quanto tempo ci stiamo baciando, so solo che ho una voglia matta di togliere le mie mani dalle sue spalle, e metterle tra i suoi capelli. Ma non lo faccio.
Il percorso delle sue mani non si ferma, va avanti. Continua ad accarezzarmi, marchiarmi.
Non sento nessun rumore. Solo silenzio.
Sento, infine, una sua mano depositarsi dietro la testa e spingermi ancora contro di lui, contro le sue labbra.
E poi di stacca, posizionando, però una sua mano sul mio fianco. Lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso. Non so lui cosa legga nei miei, ma so quello che io vedo: calore, adrenalina, incredulità. E forse sono lo specchio dei miei.
Fa un leggero sospiro e si stacca, definitivamente, da me, andandosi a sedere al suo posto.
Io, invece, mi sistemo meglio sul pavimento.
Vedo gli altri fissarci.
Un po’ mi da fastidio, ma, infondo, li comprendo perché mai avrebbero immaginato di vedere Christian Crociato e Sharon Esposito baciarsi, soprattutto in quel modo.
Io, posso assicurarvi, sono sconvolta.
Non tanto per il bacio, ma per il fatto che io abbia provato delle sensazioni baciando Christian. Christian Crociato. E che mi è pure piaciuto.
Vedo, soprattutto, gli sguardi che mi lanciano Ludovica e Andrea.
 
 
Dopo, più o meno, cinque minuti, tutto ritorna alla normalità. O almeno gli altri tornano alla normalità.
Io sono ancora scombussolata e confusa dalle sensazioni che ho provato.
I miei occhi scattano, automaticamente, dov’è Christian, e noto che è pensieroso.
Vedo, anche, Lorenzo con la mascella serrata, come se si stesse trattenendo, come se fosse incazzato per qualcosa.
 
 
Mezz’ora dopo decidiamo che il gioco si può concludere.
E così andiamo tutti giù, a ballare.
So che dovrei parlare con Andrea e Ludovica, ma non c’è la faccio, per ora; devo prima rendermi conto di quello che è successo e ho bisogno, soprattutto, di riordinare i pensieri.
Ludovica e Andrea, vedendo il mio sguardo e capendo la mia confusione e incredulità, non mi chiedono niente, si limitano a prendermi sotto braccio e, allegramente, scendere al piano di sotto.
Prima di scendere l’ultimo gradino noto, però, con la coda dell’occhio Christian baciare una biondina e trascinarla in una stanza.
Scuoto, istintivamente, la testa perché, per quel ragazzo, non c’è proprio niente da fare; è semplicemente un caso perso.
E io che penso ancora a quel bacio, mentre lui già se n’è dimenticato.
Sento una piccola morsa allo stomaco. Devo andare, assolutamente, a mangiare qualcosa!
 
 
Io e Ludovica stiamo ballando come se non ci fosse un domani. E a me va bene così. Ho bisogno di liberare la testa. Di divertirmi.
Continuiamo a ballale sulle note di David Guetta.
Improvvisamente, però, sento una presa sui fianchi sicura, possessiva ma, al tempo stesso, anche gentile. 
Mi giro verso lo sconosciuto e incontro gli occhi di Christian che hanno un qualcosa di strano.
Mi rigira, facendo scontrare la mia schiena con il suo petto. Ed è una sensazione strana, di nuovo.
Avvicina le labbra al mio orecchio e sussurra qualcosa che mi fa paralizzare sul posto…
“Ti odio.” Mi dice con stizza e rabbia, con un velo di esasperazione, credo.
Toglie le mani dai miei fianchi e si allontana, lasciandomi immobile con una sensazione strana addosso.
Non mi ha mai detto in faccia quelle due paroline, anche se, dai suoi comportamenti, l’avevo capito.
Però è strano sentirselo dire, soprattutto dopo quello che è successo stasera.
Ma non preoccuparti, Cristian: ti odio anch’io, non immagini quanto. 







 
Angolo Autrice.

Scusate. Scusate. Scusate. E scusatemi ancora. 
Lo so le note, ormai, cominciano sempre con delle scuse. Mi dispiace.
Dovevo pubblicare molto prima ma, per problemi scolastici, non ho potuto. 

Allora, arriviamo al capitolo! 
Succedono un po' di cose, vedete voi come interpretarle. 
C'è un primo bacio, seppur per 'gioco', tra Christian e Sharon. Cosa ne pensate? 
Ci tengo a precisare che Leonardo, il primo ragazzo che Sharon  ha dovuto baciare, non sarà un 'pretendente'. Scoprirete poi perchè lui ha ringraziato Sharon. Dico solo che avrà un ruolo mooolto importante nella storia. 
Come pensate che si evolverà la storia? Cosa succederà? 

Ringrazio come sempre tutte quelle che hanno messo la storia tra le ricordare, preferite e seguite; e chi, invece, legge silenziosamente. 
Vi ringrazio, per me è molto importante, 
Alla prossima. 
*Mi dispiace, ma non sono riuscita a mettere il banner, problemi tecnici.

 
  
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