Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: I_can_live_underwater    17/03/2014    2 recensioni
Adolescenza, amicizie o forse qualcosa in più. Talento, bugie, bisogna solo guardarsi dentro e decifrare quella matassa attorcigliata di fili che chiamiamo sentimenti.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia mi riportò alla realtà, mi tirò fuori dal mondo dei sogni.
Ma perché avevo la sveglia in vacanza?!?!
Ah giusto, dovevamo andare a sciare...
Mi alzai e mi lavai il viso. Mi faceva strano essere a casa da sola.
Ce n'era voluto per convincere Mika a lasciarmi dormire a casa mia. Anche io avrei preferito dormire da lui, ma dovevo sistemarmi un paio di cose e non potevo trasferirmi da lui.
Le immagini del sogno mi riapparsero nella mente: Mika che se ne andava, ma quella volta per sempre... No, mi riscossi dai miei pensieri e andai a vestirmi.
Dovevo essere da Mika prima delle otto. Erano le 7.30 e ero già pronta. Ma si, sarei andata un po' prima da lui. Uscii di casa e gli scrissi un messaggio: "Arrivo adesso, sono un po' in anticipo".
Poco dopo mi rispose: "Tranquilla, ti metto le chiavi sotto il tappeto che vado a farmi la doccia."
Quando arrivai mi aprii.
Entrai e appoggiai le chiavi sulla tavola della cucina.
Lui era in camera, stava canticchiando. Lo guardai.
Si stava infilando un paio di calzamaglie, aveva una maglietta aderente.
Poi si accorse di me: -Ciao piccola.- mi disse venendo ad abbracciarmi.
-Ciao.- dissi io sorridendogli e dandogli un bacio veloce.
Poi si infilò il pail(?) e prese i pantaloni della tuta da neve e la giacca e il casco.
-Iniziamo a mettere la roba in macchina.- mi disse dirigendosi in cucina e prendendo una barretta di cioccolato e le chiavi.
-Si okay, io gli sci e le racchette li ho lasciati giù.- gli dissi.
Lui mise le cose in uno zaino e prese la sacca con gli scarponi.
Aprì la porta e la tenne aperta finché uscii anch’io.
Andammo giù e caricammo gli sci e le altre cose.
Dopo un po' arrivarono anche Trip e Louis.
Eravamo tutti, Ale ci avrebbe raggiunto già lì. Prevedevo una giornata fantastica.
Salimmo in auto: Mika guidava, Trip si sedette davanti e io e Louis dietro.
Come sempre Mika aveva preso un po' di CD. Mise su quello che gli avevo regalato di David Bowie. A dire il vero non lo ascolto molto, preferisco canzoni più movimentate ma la canzone "Heroes" era stupenda.
"We can be heroes, just for one day.”
E quello era il nostro giorno.
 
" I, I wish you could swim
Like the dolphins, like dolphins can swim
Though nothing,
Nothing will keep us together
We can beat them, for ever and ever
Oh we can be Heroes,
just for one day  
I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can be Heroes, just for one day
We can be us, just for one day."
 
Si, quel giorno eravamo gli eroi di noi stessi.
Una volta arrivati trovammo Ale.
 
Fu un giorno semplicemente fantastico.
Sciammo dalle 10 fino alle 14 e poi facemmo una pausa pranzo.
Riprendemmo a sciare fino alle 16.30. Ero morta. Ma era stato fantastico. Arrivammo all'auto e ci togliemmo gli scarponi.
Feci una palla di neve e la tirai a Mika, che però in quel momento si abbassò e gli arrivò in testa.
Ops...
Scoppiai a ridere e con me anche gli altri.
Mika si girò e mi guardò con sguardo vendicativo. Venne verso di me. Io presi un'altra palla di neve. Continuava ad avvicinarsi. Iniziò a sorridere. Mi faceva paura quando faceva così, chissà cosa aveva in mente...
Tirai la palla di neve ma lui la schivò e fece uno scatto in avanti, quando fu abbastanza vicino mi prese in braccio da sotto le gambe.
Mi buttò sulla neve.
Riscoppiammo a ridere tutti quanti.
Poi lui si chinò su di me e mi baciò. Sorrise. Era uno di quei sorrisi che teneva con poche persone.
Sorrisi anch'io. Lui mi faceva sorridere.
Mi alzai e gli presi una mano tirandolo sulla neve.
A quel punto arrivarono anche gli altri tre e ci mettemmo a tirarci le palle di neve, gridando e ridendo come degli scemi.
Michael gridò: -We can be heroes, just for one day!-
A un certo punto mi venne in contro. Mi abbracciò. Ridevamo come degli scemi.
A un tratto mi ritrovai distesa sopra di Mika. Era inciampato sprofondando sulla neve ed era caduto, trascinando anche me. Scoppiammo a ridere. Quanto sembravamo dei bambini.
Dopo un po' ci calmammo e ci guardammo. Eravamo ancora lì distesi.
-Ti amo piccola mia.- mi disse.
-Anch'io cucciolo.- gli dissi baciandolo.
Poi mi distesi di fianco a lui e facemmo gli angeli.
Ale ci fece una foto. Ci facemmo un po' di foto tutti insieme e poi decidemmo di tornare a casa.
Accompagnammo prima Ale.
La prima metà del tragitto guidò Mika, Trip e Louis erano dietro a parlare, così io cantai con Michael. La seconda metà del tragitto Louis si offrì per guidare. Trip si sedette davanti e Mika venne dietro vicino a me. Mi appoggiai a lui. Rimanemmo lì abbracciati mentre c'era la canzone "Who wants to live forever" dei Queen.
Appoggiai la testa alla sua spalla e lui la sua testa sulla mia. Ci mettemmo a cantare sottovoce:
" There's no time for us
There's no place for us
What is this thing that builds our dreams, yet slips away from us
 
Who wants to live forever
Who wants to live forever
Oh ooo oh
There's no chance for us
It's all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us."
 
Quando finì Trip tolse il CD e mise su canzoni rap. Non mi piaceva molto il rap, non mi è mai piaciuto tanto. E nemmeno a Mika.
Così lui iniziò a cantare sottovoce, in modo che io lo sentissi:
" Doom da da di da di Doom da da di da di
 
Everybody's gonna love today,
Gonna love today, gonna love today.
Everybody's gonna love today, gonna love today.
Anyway you want to, anyway you've got to,
Love love me, love love me, love love.
 
I've been crying for so long,
Fighting tears just to carry on,
But now, but now, it's gone away.”
 
Poi arrivò il ritornello e io mi attaccai a lui:
“Everybody's gonna love today,
Gonna love today, gonna love today.
Everybody's gonna love today, gonna love today.
Anyway you want to, anyway you've got to,
Love love me, love love me, love love.”
 
A un certo punto Louis spense la musica.
Silenzio.
-Canti quella...- ci pensai su un attimo... Non mi aveva mai detto il titolo di quella canzone. -Quella che stai scrivendo, quella tranquilla.-
-Over my shoulder?- mi chiese.
Io annuii.
Ero sempre appoggiata alla sua spalla. Lui iniziò a cantare piano:
" Over my shoulder.
Running away.
Feels like I'm falling.
Losing my day.
 
Cold!
And dry!
Cold!
And dry.”
 
Era bravo anche senza la musica sotto. Era bravissimo...
" Forgot my daylight.
Torture my night.
Feels like I'm falling.
Far out of sight.
 
Cold!
Drunk!
Tired!
Lost.”
 
Chiusi gli occhi e mi concentrai sulla sua voce. Lui mi strinse a se.
" Over my shoulder.
Running away.
Feels like I'm falling.
Losing my way.
 
Cold!
Dry!
Cold!
And dry.”
 
...
Quando mi svegliai ero sempre appoggiata a Michael e lui mi stringeva a se.
-Siamo quasi arrivati.- mi disse -Dormito bene?-
-Si.- gli dissi io sorridendogli.
Così poco dopo arrivammo a casa di Louis, dove lo lasciammo, poi da Trip e Mika riprese la guida.
-Ti va di venire da me sta sera?- mi chiese Michael quando rimanemmo soli. Saranno state quasi le sette.
-Va bene.- gli sorrisi. -Vengo per le 8.45?- chiesi.
-Perfetto piccola.- mi disse dandomi un bacio e fermandosi davanti casa mia.
...
La doccia mi svegliò un po'.
Non avevo voglia di cucinare, così mi scaldai una piadina con crudo e mozzarella.
Poi andai ad asciugarmi i capelli.
Tornai in salotto e guardai l'ora: 8.30. Perfetto. Presi la giacca, il cellulare, mi misi le cuffiette e accesi la musica: Queen. Uscii di casa e mi avviai verso casa di Mika.
Quando arrivai suonai. Ci mise un po' a venirmi ad aprire. Salii i tre piani di scale e arrivai davanti la sua porta. Era socchiusa. Entrai e la richiusi alle mie spalle.
Dal salotto arrivava della musica: stava suonando. Lo raggiunsi e mi fermai in piedi a guardarlo.
Dopo un po' si fermò, come a pensare.
Silenzio.
-Ehm ehm.- dissi per richiamare la sua attenzione.
-Ah si, scusa piccola.- disse lui alzandosi e venendo ad abbracciarmi.
-Tranquillo.- gli dissi io ricambiando l’abbraccio e dandogli un bacio.
Poi si sedette sul divano e mi fece cenno con la mano di sedermi sulle due gambe.
Io mi appoggiai, indietro, a lui, lui appoggiò il suo mento slla mia spalla sinistra e mi abbracciò.
-Allora, tutto bene? Stanca?- mi chiese.
-Tutto benissimo, si, un po'...- risposi io girandomi verso di lui e dandogli un bacio sulla guancia.
Lui si girò e ci baciammo.
Poi preso il cellulare e, tenendolo davanti a me, lesse un messaggio.
Dopo averlo letto mi disse: -Leggi anche tu. Ti va bene se viene?-
Lessi. Il messaggio era da Louis e chiedeva se poteva trovarsi con Mika per dirgli una cosa importante.
Mika rispose: "Io sono con Elisa, se vuoi vieni da me, non farti problemi."
Dopo un po' Louis rispose: "No tranquillo, vi lascio tranquilli."
Così io presi il cellulare di Michael e scrissi: "Per noi non c'è problema! Se poi devi dirlo solo a Mika è un conto... Ma se io non ti do fastidio vieni. Elisa."
-Ma se non vuole...- disse Mika.
-Sei tu che non vuoi o lui?- gli chiesi io.
-Se non avrei voluto gli avrei detto direttamente che ero con te e basta.- mi rispose lui.
Si è vero, ma sapevamo benissimo entrambi che Michael voleva che restassimo soli... Mi prese il suo cellulare dalle mani e lo mise distante sul divano.
-È più bello solo con te...- disse in tono innocente.
Io non gli risposi. Lui mi spostò i capelli in parte, a destra, e iniziò a darmi dei bacini sul collo. Erano una cosa fantastica.
Pian piano si spostò, sempre baciandomi il collo.
Mi distese sul divano e poi si distese anche lui. Mi baciò con più foga.
Si tolse la felpa buttandola per terra, me la tolsi anch'io.
Iniziò ad accarezzarmi il fianco e a tirare su la mia maglietta.
Ci baciammo ancora.
Io gli accarezzai il petto, poi lo aiutai a sfilarsi la maglia. Lui infilò la mano nella mia maglietta. Mi guardò.
-Sei bellissima.- mi disse.
Io sorrisi e gli risposi: -Ti amo.-
-Anch'io piccola.- disse lui e mi baciò. Poi mi sfilò la maglia.
Poi la sua mano iniziò a scendere. Proprio in quel momento suonarono il campanello.
-Eh chi cazzo è adesso?!- disse Mika scocciato.
Si alzò e a petto nudo andò ad aprire la porta. Era strano, il campanello era quello della porta dell'appartamento, non dell'entrata giù.
Io mi alzai e mi rimisi la maglia.
Appena Mika aprì ci fu un attimo di silenzio e poi una voce che diceva: -Oh scusa, lo sapevo che non dovevo venire! Scusa se vi ho disturbato!-
Era Louis. Vidi che fece per scendere le scale ma Michael uscì dalla porta e lo prese per un braccio.
-Ma va, vieni dentro!- disse Mika trascinandolo dentro e chiudendo la porta.
-Ciao Louis.- dissi io.
-Ciao Eli, ma se volete me ne vado. Non c'è problema.- disse Louis accennando due passi verso la porta.
-No!- esclamammo insieme io e Mika.
Lo convincemmo a restare. Raccolsi le due felpe, la mia e quella di Michael e ci sedemmo in divano.
Io e Michael eravamo abbracciati.
-Allora... Qual è la novità?- chiese Michael impaziente.
No, forse non era impaziente di sapere la novità di Louis, se avesse potuto in fondo lo avrebbe mandato via.
-Bè... Sapete ieri che Harry ha voluto accompagnarmi?-
Noi accennammo un 'sì' con la testa.
-Quando siamo arrivati sotto casa mia l'ho invitato a salire.- continuò Louis.
Michael iniziò a baciarmi il collo. Non era il momento adatto... Alzai le spalle in modo che non riuscisse a baciarmi il collo.
Luois continuò: -Bè... Siamo andati su e gli ho offerto da bere.- Si sentiva che era agitato.
Michael iniziò ad accarezzarmi il fianco, tirando su la maglietta, poi vi infilò la mano.
Io gli presi la mano e gliela tirai fuori. Insomma lo aveva fatto venire, non poteva non stare ad ascoltarlo.
Michael mi guardò male.
Louis continuò: -Poi Harry mi ha baciato.-
Spalancai gli occhi e lo guardai incredula. Mika non era meno sorpreso di me. Harry aveva baciato Louis? Harry gay?
-E poi...- continuò Louis -gli ho fatto un pompino.-
Uao. Harry era gay veramente?
-Uao.- disse Mika.
Discutemmo un po' di questo. Ero felice che Louis avesse trovato quello adatto ma non mi aspettavo minimamente che potesse essere Harry.
-Non andate a dirlo in giro, per favore. Harry non vuole che si sappia.- ci disse Louis.
-Si, tranquillo.- dissi io.
-Ma sa che lo hai detto a noi?- chiese Michael.
-Sì, ha detto che potevo dirlo a voi due e Trip e Ale.-
Una volta ripresi dallo shock iniziammo a parlare anche di altro.
Passammo due belle ore come ai vecchi tempi, a discutere e a scherzare.
-Bè, si è fatto tardi, io vado.- disse Louis.
Si, era tardi: erano le 23.
-In effetti dovrei andare anch'io...- dissi a Mika.
-No... Resta almeno mezz'oretta. Per favore.- disse Mika facendo una faccia dolce.
-E va bene.-
Così Louis andò a casa e noi ci mettemmo a guardare un po' di tv. Eravamo lì sul divano abbracciati. Michael infilò una mano sotto la mia maglietta e iniziò ad accarezzarmi.
Ero stanca... Dopotutto era stata una giornata pesante.
Chiusi gli occhi e dopo poco mi addormentai.

 

 

Nota scrittrice:
Scusate se non ho aggiunto il capitolo prima ma ultimamente ho molto da fare...
Comunque come vi avevo già anticipato questo è l'ultimo capitolo prima del cambiamento: da questo al prossimo capitolo farò passare una decina di anni... e michael diventa famoso e... non vi dico altro :)
Spero vi piaccia e soprattutto spero il continuo venga bene, non so quando riuscirò ad aggiornarlo perché ho un po' da fare ultimamente, spero comunque presto.
Ciaoooo grazie a tutti delle visite e delle recensioni <3
Icanlive_underwater

  
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