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Autore: AlyaBlack    18/03/2014    2 recensioni
Seconda classificata al contest: "Everybody needs somebody to love" indetto da YourLove_AllINeed
"Facevano parte del paesaggio come la rugiada nei prati.
E, ancora una volta, guardò il sole sorgere. Con lui."
Spero vi piaccia
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric Diggory, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Titolo della storia: Come rugiada nei prati
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot 
Pacchetto: Cedric/Hermione
 
 
Morto.
Quella parola le rimbombava nella testa.
Morto.
Aveva detto Albus Silente quella mattina, in Sala Grande.
Morto.
Era quello che scriveva la Gazzetta del Profeta. E, per una volta, non mentiva.

Un vuoto nel petto, come se le avessero strappato il cuore. Lo aveva visto sdraiato sul prato, quasi come se dormisse.
Freddo, immobile, gli occhi neri, vitrei e spalancati verso un mondo che lei non poteva raggiungere.
Veloce, aveva nascosto il viso contro il petto di Ron, per fuggire dalla crudeltà di quell'orrore.
Non voleva accettarlo.
Non poteva accettarlo.

Lui, così buono, così coraggioso. Un amico leale, uno studente brillante, un abile mago.
Un amore impossibile. Il loro.
Perché lei si era innamorata, adesso lo sapeva per certo.

Amava il suo modo di sorridere, socchiudendo gli occhi e piegando leggermente la testa di lato. Amava le sue braccia forti, ma capaci di abbracci di una dolcezza disarmante. Amava i suoi bellissimi occhi neri, due pozzi profondi nei quali si rifletteva il suo animo gentile. Amava la sua allegria contagiosa, il suo tocco gentile quando le scostava una ciocca di quel cespuglio crespo che si ritrovava in testa, per guardarla negli occhi. Amava le sue carezze ruvide sulla guancia, fatte con il dorso della mano.
E amava le sue labbra morbide, che la facevano volare, li facevano volare entrambi, insieme.
Amava sentire i capelli lisci di lui fra le mani, il suo petto forte contro il quale si accoccolava in riva al Lago Nero, la sua voce melodiosa quando le leggeva Orgoglio e Pregiudizio, il suo libro babbano preferito, mentre Madame Prince li guardava male e li zittiva.

Amava l'espressione che faceva quando lei suonava il piano, nell'aula che Vitius aveva messo a disposizione per gli studenti dal quarto anno in su che volevano ascoltare la musica, o crearla. Si sedeva sulla poltrona rossa e la guardava. Lei poggiava le dita sui tasti e cominciava a suonare. Lui chiudeva gli occhi e sorrideva, estraniandosi da quel mondo insieme a lei e alle note di quella canzone.
La loro canzone.
La risentiva nelle orecchie, mentre vedeva, di nuovo, il suo volto sorridente.
Quell'angoscia non la lasciava più vivere. Le sue lacrime erano finite da giorni, ormai, ma lei non lasciava mai il suo letto, se non di notte.

Hermione si alzò, indosso il mantello sopra il pigiama e gli stivali con la pelliccia, come ogni notte.
Scese le scale del dormitorio e attraversò il passaggio dietro il ritratto della Signora Grassa, che dormiva beatamente, o forse fingeva.
Non importava.
Rischiava di essere scoperta da Gazza o dalla sua malefica gatta, lo sapeva.
Ma non importava.
Ormai viveva in un mondo parallelo, dove c'erano solo lei, i suoi ricordi e quella tomba di marmo bianco venato.
Arrivò al portone. Stranamente nessuno l'aveva fermata. O forse avevano ordinato al custode di lasciarla andare dove voleva.
Non importava.
Attraversò il prato bagnato dall'aria umida della notte e si diresse verso il grande albero al limitare della Foresta Proibita, vicino al Lago Nero.
Si sedette ai suoi piedi, sull'erba bagnata, accanto a quella lapide gelata, così diversa da lui, che trasmetteva calore anche solo con uno sguardo.
Facevano parte del paesaggio, ormai, quelle due figure affiancate, la ragazza e la lapide.
Facevano parte del paesaggio come la rugiada nei prati.

E, ancora una volta, guardò il sole sorgere. Con lui.

"Cedric..."


Note: Non sono una fan di questa coppia, ma spero di essere riuscita a trasmettere tutto il dolore che ho provato quando lui é morto. É stato uno dei pochi per cui ho pianto...
Spero tanto vi piaccia.
Un bacio,
Alya Cuore nero scuro
  
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