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Autore: Betty    09/12/2004    6 recensioni
Un incontro casuale tra l’affascinante Benjamin Price e Nicole, ragazza timida e ahimè con qualche chilo di troppo. Non hanno niente in comune, ma il destino li ha già fatti incontrare e chissà che non possa farli innamorare…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

CAPITOLO 4

Quella sera Nicole uscì di corsa dal lavoro, cosa doveva mettersi, dopotutto, non era un appuntamento vero ma non poteva di certo vestirsi come se andasse da sola, avrebbe potuto chiamare Lisa per farsi consigliare, ma decise che era meglio se si arrangiava da sola. Arrivò a casa verso le sette a causa del traffico che aveva trovato ed entrò correndo, la madre la vide sfrecciare e la chiamò, Nicole tornò verso la cucina, mentre si toglieva il giubbetto.

"Dimmi!"

"Come mai così di corsa?" chiese la donna.

"Devo essere in centro per le otto e mezza, devo farmi una doccia e decidere cosa mettermi."

"Con chi esci?"

"Con un amic..a, con una amica." Rispose Nicole.

"Cosa mangi per cena."

"Mi basta un po’ di verdura e dell’affettato."

"Nicole mangi sempre così poco."

"Mamma se mangiassi di più diventerei una botte, comunque ho sempre mangiato così poco. Adesso mi lasci andare a fare una doccia?"

"Certo, certo!" rispose la donna.

Nicole si catapultò in bagno e mentre si lavava pensò a cosa mettersi, non che il suo armadio fosse molto fornito, comunque optò per un paio di pantaloni neri, un maglione blu, indossò un paio di stivali neri con un minimo di tacco.

Capelli sciolti e un filo di matita, si osservò allo specchio discreta ma passabile, cenò con i suoi ma non li ascoltava la sua mente era rivolta a quella sera, era la prima volta che usciva con un ragazzo di sera, lo sapeva che era un’uscita tra amici ma era comunque agitata.

Prima di uscire si osservò di nuovo alla specchio, più di così non poteva migliorare, indossò il capotto, prese la borsa nera ed uscì, mentre guidava non sapeva più a cosa pensare, insomma non doveva far capire a Benji di essere agitata, non si poteva essere agitati per un’uscita tra amici. Purtroppo il suo pensiero finiva sempre lì, come avrebbe voluto che lui la vedesse come una donna, ma come poteva anche minimamente pensarlo? Sarebbe diventata matta con tutti quei pensieri in testa!

Arrivò con qualche minuto di anticipo davanti al cinema, però ci mise un po’ a trovare parcheggio, quando arrivò davanti all’entrata Benji era già arrivato, quando la vide sorrise.

"Ciao! Scusa il ritardo ma non trovavo parcheggio!" disse la ragazza.

"Non ti preoccupare, sono appena arrivato anch’io!"

"Entriamo? Qui fuori si gela."

"Ti stavo per dire la stessa cosa. Vado io a prendere i pop-corn?" chiese l’uomo, poi videro la fila senza fine davanti ai botteghini.

"Forse è meglio se vado io, tu cerca di non perdermi di vista, così ti li passo."

"Ma non riuscirai mai a prenderli prima che inizi il film!"

"Scommetti?"

"Va bene, se ci riesci ti offro una cena, altrimenti la offri tu! Io voglio la confezione grande e una coca-cola"

"Allora preparati a pagare" disse Nicole, poi si buttò tra la ressa di persone, Benji la perse di vista era così piccolina, dopo pochi minuti però la vide alla cassa ad ordinare, ma come cavolo aveva fatto? Si fece largo tra la folla per darle una mano e quando furono lontani da quell’orda affamata Nicole gli rivolse un sorriso di vittoria.

"Ma come hai fatto?"

"Semplice, essendo bassa quasi nessuno fa caso a me, così mi infilo un po’ dove voglio. È una tattica consolidata nel tempo!"

"Quindi devo pagare?"

"Esatto, non vedo l’ora di sedermi ad un elegante tavolo e gustarmi tutte le primizie del menù."

"Tutte?" chiese Benji divertito.

"Bhe non proprio tutte!" disse Nicole arrossendo.

Benji rise della faccia che aveva fatto la ragazza. "Non ti devi vergognare di me, altrimenti sarai sempre rossa come un peperone!" Nicole arrossì ancora di più e Benji rise più forte.

"Ma non mi prendere in giro!" disse la ragazza dando un pugno sul braccio muscoloso dell’uomo, con l’unico risultato di farlo ridere ancora più forte.

"Smettila, stai attirando l’attenzione di tutti! Andiamo a vedere questo film!" disse Nicole precedendo Benji.

"Ai suoi ordini capitano!" le disse l’uomo sempre ridendo.

Fortunatamente la commedia era divertente, Benji e Nicole risero tutto il tempo senza sosta, quando uscirono avevano le lacrime agli occhi.

"Era un film fantastico!" disse la ragazza.

"Concordo, andiamo a berci qualcosa? Così decidiamo dove andiamo a mangiare sabato sera."

"Benji stavo scherzando, non sei obbligato.."

"Ogni promessa è debito, ti farò assaggiare la migliore cucina di Amburgo."

"Benji, io non sono mai andata in un posto elegante, a dire la verità il mio massimo di uscire a cena è andare in pizzeria."

"C’è sempre una prima volta. Comunque non ti porterò in un posto snob, hai mai mangiato italiano?"

"No"

"Perfetto, sabato però passo a prenderti poi andiamo a mangiare italiano!"

"Posso fare delle obiezioni?" chiese Nicole.

"Dimmi"

"Tu sei ancora un personaggio pubblico, se ci vedessero insieme magari penserebbero chissà cosa."

"A te da fastidio? Insomma se ti vedono con me?"

"Scherzi, così potrò vantarmi di essere uscita con il famoso Benji Price, la mie amiche schiatterebbero di invidia! A proposito di amiche, Lisa te ne ho parlato, insomma il suo ragazzo Ian è un tuo grande fan, non è che potresti farmi un autografo così è contento. Insomma sai come vanno queste cose"

"Non c’è problema"

"Non ti voglio obbligare, però.. come?"

"Ho detto che non c’è problema, a casa ho ancora delle foto con autografo già pronte, sabato te la porto." Disse Benji con un sorriso.

"Grazie, sei un tesoro. Adesso dove andiamo?"

"Dove vuoi tu!"

"C’è un bar qui vicino, potremmo prenderci un caffè."

"Solo un caffè?" chiese Benji ormai stava imparando a conoscerla.

"Va bene, una cioccolata… con panna!" disse sorridendo Nicole.

"Concordo con la scelta, andiamo" disse Benji prendendola sottobraccio.

La serata passò veloce, Nicole arrivò a casa molto tardi, fortunatamente i suoi dormivano alla grossa così non si accorsero del suo ritardo, il giorno dopo però Nicole faticò ad alzarsi.

Quando arrivò in cucina sua madre la osservò "Abbiamo fatto tardi ieri sera?"

"Non più del solito."

"Ti ho sentito rientrare erano le tre"

"Mamma non sono più una bambina, per una volta che ritardo."

"Lo so, ma se tuo padre fosse stato sveglio.." disse la madre lasciando la frase in sospeso. Nicole fece una smorfia, suo padre non era cattivo, ma beveva troppo con la conseguenza che le trattava male.

"Ma non è successo, ti prometto che la prossima volta starò più attenta all’ora."

"Va bene, adesso fai colazione. Sei già in ritardo."

"Mamma, sabato esco a mangiare, a mezzogiorno lo dico anche a papà così lo avviso che arrivo tardi."

"Non è che hai trovato il ragazzo?" chiese la donna sospettosa.

Nicole rise "No, mamma nessun fidanzato. Solo un’amicizia, te l’ho già detto." Effettivamente era la verità, la cosa che però non voleva dire era che usciva con un amico, non con un’amica!

"Va bene, vado a stendere, ci vediamo a mezzogiorno."

"Ok, ciao!" Nicole finì velocemente il suo te e poi andò in ufficio, la mattinata passò veramente veloce.

Quando arrivò a casa, riuscì a darla a bere al padre che usciva a mangiare con Lisa, naturalmente avrebbe avvisato l’amica di tenerle il gioco. Non sapeva perché ma non voleva che i suoi sapessero oche usciva con Benji, si sarebbero fatti delle strane idee, aveva concordato con Benji che lei si fosse trovata fuori casa, così al buio non potevano vederlo.

Arrivò sabato, Nicole si alzò presto per andare dal parrucchiere, poi andò da Lisa per riferirle le ultime novità.

"Davvero ti darà l’autografo?"

"Certo, stasera"

"E’ magnifico" disse Lisa abbracciando l’amica. "Non riesco ancora a crederci che sei amica di Benji Price."

"Sai è bello essere sua amica, è così divertente."

"Sei sicura che non aspiri ad altro?"

"Sicurissima, la sua amicizia basta. Cosa potrei volere di più?"

"Il suo amore"

"Lisa siamo realistiche per una volta, non sono carina come te. Quindi piantiamola con questi discorsi ipotetici, ok?" disse Nicole seria.

"Va bene, quindi tu e il tuo amico, dove andate a mangiare?"

"Se lo dici così, sembro la sua amante!" disse ridendo Nicole.

"Perché no, i sogni non si pagano. Sbaglio o me lo hai detto tu?"

"Colpita e affondata! Comunque ha detto che mi porta a mangiare italiano. Per stasera, non ho detto ai miei che esco con Benji, dovresti reggermi il gioco. E lunga da spiegare, ma gli ho detto che esco con te."

"Non c’è problema, stai tranquilla. Adesso dimmi, cosa ti metti?" chiese Lisa curiosa.

"Come sempre, pantaloni e un maglione, però per questa sera pensò che metterò quegli stivaletti che mi hai fatto comprare l’anno scorso."

"Quelli marroni con il tacco alto?"

"Esatto, saranno abbinati al mio maglioncino marrone e alla borsa marrone che dovrò comprare questo pomeriggio"

"Sei in vena di shopping, bene, ti accompagno, conosco un paio di posti dove trovi delle borse bellissime a poco."

"Perfetto, vado a casa per pranzo, poi ti passo a prendere."

"No, ti passo a prendere io, devo pur sdebitarmi per l’autografo."

"Per le due?" chiese Nicole.

"Ok, per le due!"

Quel pomeriggio le due ragazze girarono parecchi negozi fino a quando non trovarono la borsa che Nicole cercava, soddisfatte tornarono a casa, Lisa si fermò per vedere finalmente l’amica con un paio di tacchi, era un evento raro.

Quando fu vestita e truccata, Nicole disse: "Allora?"

"Sei bellissima, i capelli così raccolti ti stanno d’incanto! Con i tacchi sembri anche più alta. Forse dovresti truccarti un po’."

"Ma sono truccata, non vedi la matita?"

"Sei irrecuperabile!" le rispose Lisa scuotendo la testa.

"Speriamo di non cadere da questi cosi." Disse Nicole osservò il tacco di sei centimetri.

"Al più ti aggrappi a Benji."

"Sì, così lo tiro per terra"

"Che stupida! Fra poco arriva il tuo cavaliere, usciamo di qui e recitiamo la nostra scenetta ai tuoi."

"Andiamo."

Nicole salutò i suoi, come sempre sua madre le fece molte raccomandazioni, dopo qualche minuto le due riuscirono ad uscire, pochi istanti dopo videro arrivare una porche.

"Cazzo!" esclamò Lisa.

"Meno male che non andiamo in un posto elegante!" disse Nicole.

"Buona fortuna! Vado." Disse Lisa correndo alla macchina.

Benji parcheggiò proprio davanti a Nicole e scese dalla macchina.

"Sei stupenda!" le disse con un sorriso.

"Cominci a prendermi in giro?" rispose Nicole con un sorriso.

"Sempre ironica?"

"Sono così, piuttosto tu sei veramente elegante!" esclamò Nicole osservando l’uomo che indossava un completo grigio chiaro con una camicia bianca, con i primi tre bottoni aperti.

"Non hai freddo?" chiese la ragazza rabbrividendo al vederlo senza giacca.

"In macchina non fa così freddo! Forza sali, altrimenti facciamo tardi!" disse Benji aprendo la portiera.

Nicole non se lo fece ripetere due volte e si accomodò nel comodo sedile dell’auto.

"Cavoli è stupenda!" disse la ragazza osservando l’auto.

"Avere auto costose è uno dei miei pochi vizi." Disse Benji.

"Il mio massimo vizio e comprare i gratta e vinci, una volta ogni tanto!" esclamò Nicole sorridendo.

Così mentre discutevano sulle loro preferenze arrivarono al ristorante "Eccoci, hai fame?"

"Abbastanza."

"Meno male, perché qui le pietanze sono abbondanti" disse Benji.

"Non aspettavo altro" rispose Nicole.

La serata passo piacevole e quando uscirono Nicole era strapiena, "Non ho mai mangiato così bene!" esclamò felice.

"Ne sono contento! Però è abbastanza presto, che ne dici di un giretto in macchina."

"Va bene" disse Nicole, poi guardò Benji che le porgeva le chiavi. "Cosa vorresti dirmi."

"Guida tu!"

"Ma sei matto, io non ho mai guidato una bestia del genere e poi ho i tacchi"

"C’è sempre una prima volta! Forza prendi le chiavi e guida, togliti le scarpe così sei più comoda."

Nicole prese le chiavi e salì felice sull’auto, pochi minuti dopo sfrecciava per le strade della periferia di Amburgo.

"Guidi bene anche con i tacchi" constatò Benji.

"Grazie, non pensavo che ci sarei riuscita. Cavoli quest’auto è meravigliosa! Non mi sembra vero di guidare una porche! Sembra un sogno."

"Sai a me sembra un sogno avere un’amica come te. Sono sempre stato solo qui ad Amburgo e sapere che adesso posso contare su di te.."

"Stessa cosa per me, la nostra è una bella amicizia." Disse Nicole.

"Sicura, io non vorrei che tu.." disse Benji titubante.

"Ma stai scherzando, non che tu sia da buttare anzi, sei bello ricco e simpatico, ma ho bisogno di un amico non di un fidanzato!" disse convinta Nicole.

"Ne sono contento" disse con un sorriso Benji.

"Anch’io!" gli rispose Nicole.

 

 

 

 

 

 

  
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