Quel caldino, quel caldino che mi
dai
Quel caldino, quel caldino che mi
fai
Sempre sotto le coperte
Quel caldino che mi fai…
Mi volto
a guardarti. Il tuo profilo delicato. I capelli sparsi sul cuscino e la tua
spalla nuda. Sento il calore del tuo corpo. Scosti un po' la coperta e ti
avvicini.
-
Non
stare così lontano! O ti sei stancato di me?!
Ti
abbraccio forte, ridendo. Quando fai finta di mettere il broncio sei troppo
buffa.
E quel piede gelato che mi dai
E quel piede gelato che mi dai
Non dovevi girare scalza
Quel freddo che mi fai…
Mi darai
mai retta? Prima, quando sei scesa ad accostare le tende, per chiudere fuori la
notte, avresti dovuto infilare qualcosa ai piedi.
-
Accidenti!
Hai i piedi ghiacciati!!!
Rabbrividisco
e tu scoppi a ridere. Nascondi il viso nel mio petto e poi lo rialzi con
un’espressione da angioletto.
-
Oh,
quanto mi dispiace…
Da come
lo hai detto non ci crede nessuno. Ti metti a sghignazzare. Impertinente.
E il bacino, il bacino che mi dai
E il bacino, il bacino che mi dai
Sempre prima di dormire
Quel bacino che mi dai
A questo
non resisto. Sei sleale. Quando mi dai un bacio io mi sciolgo completamente.
Non importa quanti siano i baci che mi hai dato fino ad ora e quanti quelli che
mi darai. Ognuno di essi è un regalo prezioso. Un attimo di felicità che mi da
la forza di affrontare tutto. Tu sei diventata la mia forza.
E quel mondo, quel mondo che mi
dai
E quel corpo, quel corpo che mi
dai
E che mi tiene dentro
Quel corpo che mi dai
Mi fai
riscoprire ciò che ci gira intorno con occhi nuovi, come se lo vedessi
attraverso i tuoi occhi, ed è come venire trasportati in un’altra dimensione.
Il mondo è divenuto luminoso tutto d’un tratto. Fare l’amore con te, diventare
una cosa sola, istanti di eternità solo per noi. In mezzo al dolore e al
pericolo che tentano di soffocarmi, sei il mio pensiero felice, quel seme della
speranza che mi fa rialzare, che mi fa andare avanti.
E l’amore… l’amore che mi dai
E l’amore… l’amore che mi dai
… non si dovrebbe mai dire niente
ma l’amore che mi dai… è un
miracolo.
Ti
ricordi quel giorno? Quel giorno che sei stata ferita dai Mangiamorte. Mi sono
sentito svuotato. L’ultimo pensiero coerente è stato:
“ Ti
prego, fa’ che non sia morta! ”
Solo
quando Neville mi ha assicurato che respiravi ancora la mia testa ha ripreso a
funzionare e l’aria ha riempito nuovamente i miei polmoni.
Confusione,
paura, terrore allo stato puro e poi… Poi amore. Amore incondizionato,
infinito, azzurro come il cielo dopo un temporale. Amore nato da una
meravigliosa amicizia e che mi ha salvato tante di quelle volte che ho perso il
conto.
Chi
pensava che “il ragazzo che è sopravvissuto” riuscisse a trovare una persona disposta a
rimanergli accanto? Eppure tu non hai esitato… Mai!
E non so
se ringraziare Dio o il destino. Di sicuro ringrazio te, per tutto l’amore che
mi dai. Grazie per aver saputo guardare oltre il muro che avevo eretto. Grazie
di avermi ascoltato anche quando, in preda alla frustrazione e alla rabbia, mi
uscivano parole orribili dalla bocca. Grazie per non aver creduto a quelle
parole. Grazie per i tuoi abbracci, per le tue carezze, per la tua tenerezza.
Grazie per aver sentito l’urlo del mio cuore ferito e colmato la solitudine che
mi divorava l’anima. Grazie per i tuoi rimproveri, mi hanno sempre riportato
alla realtà e fatto vedere le cose per com’erano davvero. Grazie anche ai tuoi
capelli ribelli che si sono incastrati in un bottone della mia divisa. E’ stato
allora che mi sono perso nei tuoi occhi e ho smesso di cercarmi.
Ti sento
muovere. Appoggi la guancia ad una mano e mi fissi seria.
-
Harry…
-
Dimmi.
-
A
cosa pensi?
Non so se
le parole basteranno mai per spiegarti quello che provo, per descrivere quello
che sento.
-
Pensavo
che dopotutto i miracoli accadono ancora!
Mi guardi
un po’ perplessa. Dolcissima.
-
Miracolo?!
-
Sì,
continuo io, a me è capitato un miracolo di nome Hermione!
La tua
risata sincera e un po’ imbarazzata mi mette allegria e mi unisco a te.
L’amore che mi dai è un miracolo!