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Autore: saitou catcher    21/03/2014    4 recensioni
Se qualcuno andasse a guardare sul mio account, vedrebbe che sono malata di song-fiction. E cos', dato che amo la mitologia greca, ho deciso di cimentarmi in questa impresa sacrilega. Buona lettura a tutti coloro che vorranno recensire!
1. Ma tu non sarai più quella ragazza.
2.Goditi il tuo dono, principessa di Troia, per quello che può valere. E d'ora in avanti, impara la lezione. Senza di me, non sei niente.
3.E adesso che rantoli nel sangue, Agamennone, chi è che ha il potere?
4.Sono solo una voce, e una voce può amare, ma come si può amare una voce?
5.Sapeva che questo doveva essere l'inferno.
6.Perché tu sei brutto, e lei è bella, e lei non ti amerà mai.
7.Nemmeno tu credi a te stesso, certo non può farlo lei.
8.Le avevano sempre insegnato che il Signore degli Inferi era un dio cupo e feroce. Ma quello che vide lei, furono due occhi pieni di tutta la tristezza del mondo, due occhi che minacciavano e imploravano insieme.
9.Ricordare è tutto ciò che le è rimasto.E sa, Andromaca, che in fondo è ben poca cosa.
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Opera di riferimento:Iliade, Odissea, Eneide, Altro

Personaggio:Didone, Arianna, Penelope, Andromaca
Coppia:Didone/Enea, Arianna/Teseo, Penelope/Ulisse, Andromaca/Ettore
Canzone:I Dreamed A Dream, Les Misérables(http://youtu.be/JXQIYxS-Q00
Commento dell'autrice:
Ho notato che finora è stata lasciata solo una recensione. Non voglio mettere fretta a nessuno, ma anche se pensate che quello che scrivo fa schifo e che farei meglio a darmi all'ippica, mi farebbe piacere se lasciaste anche solo due parole, se non altro per dirmi cos'ha la storia che non va. Grazie.

He slept a summer by my side

He filled my days with endless wonder

 

Accarezzò con sguardo assente la lama della spada che teneva sulle ginocchia, percorrendone il filo con dita tremanti. Al tocco freddo del metallo, sentiva risvegliarsi in lei antiche memorie, memorie di passione,memorie d'estate, memorie di labbra che divoravano le sue in un delirio di lussuria e di miele,di mani calde che le strappavano gemiti di piacere, memorie di dolore, fredde come il bronzo che le giaceva in grembo, memorie di rabbia che parevano tingere di rosso il suo animo e i suoi ricordi, come presto il rosso del sangue avrebbe tinto la lucentezza della spada.

 

He took my childhood in his stride

But he was gone when autumn came

Arianna corse, corse, corse, ma perfino i suoi occhi accecati dalle lacrime potevano vedere la verità. Teseo se n'era andato.

Teseo non c'era.

Si lasciò ricadere senza più forze sulle ginocchia, con le mani affondate nella sabbia, e le lacrime iniziarono a sgorgare lente, rigandole le guance, lacrime che avevano il sapore dell'autunno e della sua innocenza perduta, che lui si era portato via.

 

And still I dream he'll come to me

that we will live the years together

But there are dreams that cannot be

and there are storms we cannot weather

Tesseva tanto che le facevano male le dita. Tesseva, ma non ricordava più da quanto. Tesseva, perché quello era l'unico antidoto alla sua solitudine, perché non aveva altro modo per impedire che i ricordi sgorgassero come un fiume in piena e la travolgessero, perché tessendo rimandava il momento inevitabile, e le sembrava di rimettere insieme i fili del suo cuore sfilacciato da tanti anni di attesa.

Tesseva, Penelope, e tessendo ricordava. Ricordava Ulisse, e il giorno in cui se n'era andato, ricordava Ulisse e il giorno in cui si erano sposati, e tutto in lei si confondeva, e nella sua mente i ricordo avevano tutti lo stesso colore, sia quelli belli che quelli brutti.

Tesseva, Penelope, e tessendo sperava. Ma sapeva anche lei, che la sua speranza era vuota, e che non le rimaneva più che quello: tessere, e ricordare, per anni e anni, mentre da sotto le arrivavano le grida oscene dei suoi invasivi pretendenti.

Tesseva, e ricordava, e sperava.

I had a dream, my life would be

so different from this hell I'm living

so different now from what it seemed

Now life has killed the dream I dreamed.
 

Troia bruciava, e Andromaca non avrebbe mai creduto che potesse esistere un calore simile. Bruciava, e lei sentiva il fuoco lambirle le vesti e strinarle i capelli, ma lei non se ne accorgeva, tutto quello che riusciva ad attirare la sua attenzione era la figurina ai piedi delle mura, un cadaverino scomposto in un mare di sangue.

Andromaca aveva l'impressione che quel sangue uscisse da lei, con le sue grida, le sue lacrime, e che al tempo stesso rimanesse dentro di lei, coagulato in fondo all'anima dove nulla avrebbe più potuto lavarlo via.

Troia bruciava, e Andromaca sapeva che questo doveva essere l'inferno.

 


 
  
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