Opera di riferimento:Iliade, Odissea, Eneide, Altro
Personaggio:Didone, Arianna, Penelope, Andromaca
Coppia:Didone/Enea, Arianna/Teseo, Penelope/Ulisse, Andromaca/Ettore
Canzone:I Dreamed A Dream, Les Misérables(http://youtu.be/JXQIYxS-Q00
Commento dell'autrice:Ho notato che finora è stata lasciata solo una recensione. Non voglio mettere fretta a nessuno, ma anche se pensate che quello che scrivo fa schifo e che farei meglio a darmi all'ippica, mi farebbe piacere se lasciaste anche solo due parole, se non altro per dirmi cos'ha la storia che non va. Grazie.
He slept a summer by my side
He filled my days with endless wonder
Accarezzò con sguardo assente la lama della spada che teneva sulle ginocchia, percorrendone il filo con dita tremanti. Al tocco freddo del metallo, sentiva risvegliarsi in lei antiche memorie, memorie di passione,memorie d'estate, memorie di labbra che divoravano le sue in un delirio di lussuria e di miele,di mani calde che le strappavano gemiti di piacere, memorie di dolore, fredde come il bronzo che le giaceva in grembo, memorie di rabbia che parevano tingere di rosso il suo animo e i suoi ricordi, come presto il rosso del sangue avrebbe tinto la lucentezza della spada.
He took my childhood in his stride
But he was gone when autumn came
Arianna corse, corse, corse, ma perfino i suoi occhi accecati dalle lacrime potevano vedere la verità. Teseo se n'era andato.
Teseo non c'era.
Si lasciò ricadere senza più forze sulle ginocchia, con le mani affondate nella sabbia, e le lacrime iniziarono a sgorgare lente, rigandole le guance, lacrime che avevano il sapore dell'autunno e della sua innocenza perduta, che lui si era portato via.
And still I dream he'll come to me
that we will live the years together
But there are dreams that cannot be
and there are storms we cannot weather
Tesseva tanto che le facevano male le dita. Tesseva, ma non ricordava più da quanto. Tesseva, perché quello era l'unico antidoto alla sua solitudine, perché non aveva altro modo per impedire che i ricordi sgorgassero come un fiume in piena e la travolgessero, perché tessendo rimandava il momento inevitabile, e le sembrava di rimettere insieme i fili del suo cuore sfilacciato da tanti anni di attesa.
Tesseva, Penelope, e tessendo ricordava. Ricordava Ulisse, e il giorno in cui se n'era andato, ricordava Ulisse e il giorno in cui si erano sposati, e tutto in lei si confondeva, e nella sua mente i ricordo avevano tutti lo stesso colore, sia quelli belli che quelli brutti.
Tesseva, Penelope, e tessendo sperava. Ma sapeva anche lei, che la sua speranza era vuota, e che non le rimaneva più che quello: tessere, e ricordare, per anni e anni, mentre da sotto le arrivavano le grida oscene dei suoi invasivi pretendenti.
Tesseva, e ricordava, e sperava.
I had a dream, my life would be
so different from this hell I'm living
so different now from what it seemed
Now life has killed the dream I dreamed.
Troia bruciava, e Andromaca non avrebbe mai creduto che potesse esistere un calore simile. Bruciava, e lei sentiva il fuoco lambirle le vesti e strinarle i capelli, ma lei non se ne accorgeva, tutto quello che riusciva ad attirare la sua attenzione era la figurina ai piedi delle mura, un cadaverino scomposto in un mare di sangue.
Andromaca aveva l'impressione che quel sangue uscisse da lei, con le sue grida, le sue lacrime, e che al tempo stesso rimanesse dentro di lei, coagulato in fondo all'anima dove nulla avrebbe più potuto lavarlo via.
Troia bruciava, e Andromaca sapeva che questo doveva essere l'inferno.