Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: DarrenCrissArmy    22/03/2014    2 recensioni
“Ma che cazz…?” Darren bestemmiò quando venne svegliato bruscamente dal suono insistente del suo telefono, alle tre di notte.
“Chi cazzo scoccia alle tre di notte???” urlò nel silenzio della casa, più al telefono che a sé stesso, quasi a sperare che l’apparecchio si risvegliasse improvvisamente e iniziasse a parlare, dicendo con voce perfettamente cadenzata “Il signor. Criss non è in casa, se vuole lasciare un messaggio…. e ora si TOLGA DALLE PALLE!”
Cosa mai potrebbe volere uno sconosciuto nel cuore della notte? E sopratutto, quali avventure tutto questo comporterà? E cosa centra Darren in tutto ciò?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#4 NYADA is my destiny

The Show Must Go On

#4 NYADA is my destiny

 

"Ugh... non ho mai volato così male" Chris si stava lamentando, bianco come un lenzuolo, mentre Amber e Vicky lo sostenevano sulla scaletta dell'aereo. Erano a New York, ed erano degli stracci.

"Cosa facciamo ora?" chiese Samuel "Di certo in 8 non entriamo in un auto e nemmeno in un taxi.. quindi?"

"Beh, aspettiamo un'illuminazione o ci muoviamo?? La gente ci passa sopra" si lamentò Dianna "Noleggiamo un furgoncino!" saltò su Vicky.

Tutti la fissarono.

"Beh, che c'è?" chiese la ragazza "Ho qualcosa tra i denti?" volle sapere, confusa.

"è strano ma.. hai ragione. è una buona idea" iniziò Bea, sconvolta dall'accaduto "Andiamo"

 

 

"Buongiorno, noi vorremmo parlare con la signorina Lea Michele"

I ragazzi avevano invaso la reception del miglior teatro di Broadway, e ancora non ci potevano credere. Le persone li guardavano male, perchè si erano accalcati gli uni siugli altri, ma effettivamente chi se ne stava fregando? Loro erano sopraffatti.

Tutto quel lusso, le luci, le poltrone... Lea lavorava davvero lì? "Wow" era l'unica parola che uscì dalle labbra di Vicky.

"Certo, come devo annunciarvi?" chiese l'uomo dietro al bancone "Non le dica niente, vorremmo farle una sorpresa" sul volto dell'uomo si fece largo un'espressione dubbiosa.

"Tranquillo, non è un attentato" chiarì subito Darren "Io ho lavorato in questo teatro, dovrebbe ricordarsi di me. Sono Darren Criss".

l'uomo strabuzzò gli occhi e sorrise  facendo illuminare la stanza"Signor Criss che piacere! Certo, se continua a nascondersi dietro al signor Colfer non la riconoscerò mai!.. vado ad annunciarvi!"

 I ragazzi risero e l'uomo se ne andò.

"Prego  ragazzi, vi aspetta nel camerino" I ragazzi annuirono in silenzio. Vicky stringeva nella mani un mazzo di rose rosse.

Bussarono alla porta e una voce melodiosa disse "Avanti!" Vicky e Bea avanzarono da sole. i ragazzi le avevano lasciate entrare per prime.

Lea era seduta sul bancone del camerino, ancora con i vestiti di scena addosso. Era bellissima, ancora di più di quel che Bea ricordava. I suoi occhi nocciola erano ancora più dolci visti dal vivo, e quel naso.. beh, ancora più buffo!

 

"Salve, ci conosciamo?" Chiese alle ragazze, mentre le faceva accomodare. "Certo! Noi.." iniziò Vicky "Si! Cioè No!" aveva risposto d'istinto, ma Bea le aveva tirato un pugno nello stomaco, sibilando"Contegno!" e la ragazza si era zittita.

"Quindi? Ci conosciamo o no?" Lea si stava innervosendo "No, signorina Michele, la mia collega intendeva dirle che noi la conosciamo, ma lei non ci ha mai visto prima d'ora. Io mi chiamo Beatrice e lei è Vittoria, e noi siamo due.."

"Stalker?" la interruppe Lea "Imprenditrici" finì la frase Bea, mentre Vicky si tratteneva per non riderle in faccia. O svenire. O tutte e due.

"Si, ammetto che sembriamo due stalker" Sopratutto Vittoria che continuava a fissarla con due occhi a cuoricino "Ma non lo siamo. Siamo italiane, anche se ormai viviamo in America. Volevamo proportle un .. progetto? Lo possiamo chiamare così?" Le due si guardarono, non ci avevano mai pensato sopra.

"Se non lo sapete voi! Ma guarda un po' queste due!" sembrava pensare Lea, ma non si espresse.

"Di che cosa si tratta?" chiese invece "Fate in fretta perchè non posso perdere neanche una seduta di massaggi, sapete?"

Poi ci pensò su e iniziò a parlare a  macchinetta "Devo preoccuparmi? Non volete farmi girare in topless ver? No perchè a mia discolpa vi dico che no, non posso, dopo Glee.."

"Ecco!" la interruppe Vicky "Glee! Le dobbiamo parlare di quello.. ma prometta di ascoltarci fino alla fine"

Prima di buttarci fuori. Ma questo Bea non lo disse, si limitò a pensarlo. Sperava proprio che non sarebbe finita così!

 

 

 

"NO!"

Lea le buttò fuori dal suo camerino. Mentre le spingeva fuori, la collana si sporse, e le deue lessero un nome in un  lampo di luce "Cory".

Le due sussultarono. Era un'altro di quei momenti in cui si ritrovavano  a parlare insieme.

Lea si fermò. abbassando gli occhi e guardando la catenella con occhi tristi e innamorati.

"Ancora? Dopo tutto questo tempo?" chiese Bea, piano "Always" rispose Lea, mesta.

"Cit. Severus Piton" aggiunse Vicky "Piton? Snape" la corresse Lea, alzando di scatto gli occhi, e Vicky arrossì.

Maledetti nomi inglesi!

 

"Ragazze, il vostro progetto è bellissimo. Davvero. So che Cory avrebbe voluto che continuassimo con lo show, ma io non ci sono mai riuscita. E comunque io non sono lui. Però, ci penserò" Promise Lea.

Ed effettivamente, era il massimo che potessero aspettarsi.

 

 

 

Le ragazze avevano tralasciato un piccolo, insignificante particolare durante la loro chiacchierata con Lea.

Non sarebbe stata solo la ragazza a dover partecipare, ma tutto il cast!

“Ehm Lea.. potresti andare in auditor.. in teatro?” chiese Bea “ Scusa, forza dell’abitudine. C’è qualcuno che ti aspetta o così hanno detto.”

L’attrice le guardò, annuendo.

 

 

“Just a small town girl

Living in a lonely world

She took the midnight train going anywhere”

Darren entrò improvvisamente in scena, iniziando a cantare. Da diverse parti del teatro, così che Lea non sapeva più da che parte girarsi, partirono i cori in sottofondo.

 

“Just a city boy

Born and raised  in South Detroit

He took  the midnight train going anywhere”

Dianna e Amber entrarono da due parti opposte, sorridendo a Lea in platea e salendo sul palco di fianco a Darren.

 

“A singer in a smocked room

A smell of wine and cheap perfume

For a smile they can share the night

It goes on and on and on and on”

Chris apparve e alla sua voce cristallina si unì quella di Darren. Lea appena vide il suo migliore amico si coprì la bocca con le mani e iniziò a piangere.

 

“Strangers, waiting

Up and down the boulevard

Their shadows searching in the night

Streetlight people

Living just to find emotions

Hiding somewhere in the night”

Tutti i ragazzi corsero sul palco, e c’era chi rideva, chi piangeva, chi salutava con la mano e chi semplicemente cantava, facendo parlare il suo cuore e le sue emozioni per sé.

 

“Don’t stop believing

Hold on to that feeling

Streetlight people oh

Don’t stop believing!”

Vicky e Bea si guardarono e non ci fu bisogno di parole: presero Lea ciascuna per un braccio e la tirarono sul palco, in mezzo a tutti i suoi amici.

 

“Working hard to get my feel

Everybody wants a thrill

Pay anything to roll the dice just one more time”

Chris e Lea si abbracciarono stretti, e la ragazza si concesse finalmente di cantare

 

“Some will win, some will lose

Some are born to sing the blues

Though the movie never ends

It goes on and on and on and on”

In coro, attaccarono il ritornello, sentendosi di nuovo uniti dopo tutto quel tempo. Ed era una sensazione meravigliosa.

Si, è vero, molti di loro mancavano ancora all’appello, molti non erano lì o non ci sarebbero stati più, ma la realtà era che non se ne sarebbero mai andati dai loro cuori.

E loro erano lì, a cantare la loro canzone, sempre più forte mentre gli anni passavano, e loro tornavano velocemente quei bambini di 20-21 anni che erano entrati su quel set e lo avevano reso la parte migliore della loro vita.

Lea sorrise tra le lacrime, mentre pensava a quanto tutto quello sarebbe piaciuto a Cory, a quanto si sarebbe divertito, se solo fosse stato lì. Ma lui non c’era. Lui non c’era, era con lei, e l’attrice aveva il compito di vivere quelle esperienze anche per lui.

Lea capì, e fece la sua scelta.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:

Si, sono qui. Si, sono viva. Allora, innanzi tutto: GRAZIE BABBY! (Ho vinto la scommessa)

Poi: Avete visto gli Oscar? So che è passato un bel po’, ma il discorso di Ellen è stato il migliore di tutti, ancora rido.

Terzo: Che ne pensate del capitolo? Ho voluto dedicare un intero capitolo a Lea perché è stata quella più colpita, in tutti i sensi.. e mi sembrava quasi ovvio che non volesse avere più a che fare con lo show.

Ultimo (Prometto): Questa settimana sarò fuori, quindi non so se riuscirò a rispondere alle recensioni, se ce ne saranno come spero. Scusatemi se non vi risponderò subito.

Xoxo Bea

Ps: Don’t stop believing ci sta, non esisteva che non la mettessi <3

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: DarrenCrissArmy