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Autore: LuxKatoUlisse    23/03/2014    1 recensioni
Nel 21° secolo sono passati 8 mesi da quando Lux Black, l'eroe che ha salvato il futuro, è ritornato a casa per ricominciare da zero una nuova vita.
Il ragazzo, cresciuto e maturato grazie alle esperienze ricevute, dirige uno stile di vita equilibrato insieme ai suoi nuovi amici, fino a quando un giorno viene richiamato dal futuro per affrontare una nuova terribile minaccia universale insieme ai suoi amici di sempre: Michelle, John e Alex.
Kim Arthur, il famigerato criminale della storia umana, sta formando un tremendo esercito di serial killer, intenti a distruggere su larga scala universale Human Nation e l'intera galassia; la posta in gioco è altissima stavolta.
Al gruppo di Lux si uniranno altre persone e altre alleanze militari, e insieme affronteranno nuove insidie, nuovi misteri e tanti colpi di scena.
Lo spazio e la tecnologia ritorneranno ad essere al centro della scena e questa sarà anche la volta buona in cui Lux conoscerà finalmente l'amore.
Il passato del ragazzo tornerà a farsi vedere, mostrando altri particolari nascosti e scomode verità che completerebbero il suo più grande puzzle della sua vita.
Un'altra grande battaglia (più terribile della precedente) sta per avere inizio.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 6

Sogno premonitore di Lux: casualità, o avvertimento?


 

La felicità dei ragazzi terminò immediatamente a causa della visita di tre figure non gradite: un ragazzo e due gemelli.
Il ragazzo era alto 1,79 m, avente i capelli lunghissimi, neri e avvolti a coda di cavallo, degli occhi verdi, un pizzetto sul mento e indossava una tuta bianca con dei braccialetti piatti oro sulle braccia, sulle gambe e intorno alla sua gola, dei pantaloni dello stesso colore della tuta, degli stivali blu scuri,  un piercing sul labbro sinistro e degli orecchini d'oro ad anello sulle orecchie.
Il ragazzo si chiamava Brux Sulam Lupus.

I gemelli, invece, erano alti entrambi 1,79 m, aventi i capelli corti e neri, un viso paffuto (ma non molto), una corporatura robusta, occhi marroni e si chiamavano Mim e Dork. Mim indossava una tuta spaziale rossa con dei pantaloni neri e degli stivali bianchi, mentre Dork indossava una tuta spaziale blu con i pantaloni bianchi e gli stivali neri.


Lux riconobbe subito quel ragazzo di 1,79 m, con quell’aria spavalda, maligna e rivoltante, ma non rappresentava una minaccia per lui.
Brux Sulam Lufus era il suo acerrimo nemico, prima del compianto Morgan Saint Scredder.
Egli, avvicinandosi al ragazzo con aria spavalda, agitò un po’ la testa e, sorridendogli malignamente, gli disse:

- Hahaha, ma che abbiamo qui: il grande Lux, il ragazzo che uccide con i suoi occhi assassini, ohooo. -

Mim e Dork scoppiarono dalle risate.

- Ben tornato fra i vivi, “PERDENTE”. - concluse nel dire Brux.
- Complimenti per il tuo nuovo look bizzarro: sembri veramente la copia comica e ridicola di un “power rangers”. - rispose ironicamente Lux.

Michelle, Alex e John risero a crepa pelle per la battuta di Lux.

- Da ora in poi ti chiamerò: “white ranger”, dato che ti sei vestito di bianco. - concluse nel dire Lux; i suoi amici continuarono a ridere.
- ATTENZIONE, BLACK:… - gridò furioso il bullo, chiamando Lux per cognome - … NON PROVOCARMI, O SARANNO GUAI PER TE, MI HAI CAPITO? -
- Non mi fai paura, Sulam Lufus! - gli disse con calma e naturalezza il ragazzo, chiamando anche lui il suo avversario per cognome - Sei come un cane che abbaia ma che non morde, per paura di rompersi i denti e di andare dal dentista. -
- Ah, ma allora sono vere le voci sul tuo conto?!! Sei cambiato, Lux. -.
- Ho abbandonato già da un secolo la mia timidezza… Ho visto cose che tu non puoi neanche immaginare. -
- Se credi di farmi paura così, ti sbagli di grosso. -
- Sarebbe ridicolo se tu mi ordinassi di avere paura di te; sei un grande soggettone, Brux. -
- Io?… “soggettone”? -
- Come è andata quella volta con quel maciste del fruttivendolo che gli hai distrutto il suo negozio? -
- Brux ha dovuto risarcire al fruttivendolo 2000 $ per la riparare il suo negozio; non è stato una cosa facile. - intervenne Dork al posto del suo capo.

Brux, dopo aver calpestato il piede destro a Dork, gli gridò furioso:

- ZITTO, IDIOTA!!! - poi, rivolgendosi di nuovo a Lux, gli disse:

- ANCHE TU SARESTI SCAPPATO SE FOSSI STATO AL MIO POSTO! -
- Dimentichi che io potevo usare i poteri del mio maleficio oculare. - gli fece notare lui.

Il bullo, dopo essersi infuriato per l’ennesima volta, cominciò ad usare le maniere forti con il ragazzo, dicendogli:

- Ok, Lux, l’hai voluta tu:
vuoi che ti faccia male sul serio con le parole? Ok, allora cominciamo dalla tua famiglia. -
- E CHE CACCHIO, ANCORA!!! - intervenne John con aria furiosa - IN UN LITIGIO NON S I METTONO LE FAMIGLIE IN MEZZO!!! -
- TACI, “METICCIO” e ringrazia al cielo che non ti ho denunciato per clandestinità. - disse con cattiveria il bullo.
- CHIAMAMI DI NUOVO “METICCIO” E TI FICCO NEL C**** QUESTA AFFERMAZIONE! -
- Se fosse per me, a quest’ora tu e la tua famiglia lavorereste nelle terre contadine e a mietereste la farina nei fornai. -

Per tale affermazione, John strinse i pugni dalla rabbia.
Poi Brux, rivolgendosi ad Alex, gli disse:

- E ora veniamo a te, "simpatico" nerd: credi di essere un bel sex simbol, ma sei soltanto un emerito “fallito”, ecco cosa sei! -
- Ti stai arrampicando sugli specchi, IDIOTA! Lo sai meglio di me che ho successo sia negli studi e sia nelle ragazze, per questo sono un sex simbol, l’hai detto stesso tu, no? -
- Senti, senti, BELLO, cala un po’ la cresta con me; camperesti ancora di più. -
- Brux, è inutile che fai tanto il cattivo:
non sei portato, non è il tuo stile.
Quando Morgan era posseduto era 2000 volte più crudele di te. -

Avendo nominato un defunto Michelle, con aria offesa e arrabbiata, tirò il braccio sinistro di Alex, mandandogli poi uno sguardo severo; l'amico si mortificò.

- Ah, si?!! - disse Brux, rivolgendosi poi alla ragazza - Il vostro amico mi ha fatto ricordare di un avvenimento tragico:
Michelle, il tuo defunto fidanzato era un bravo ragazzo ma se ha fatto quella fine allora se lo è meritato. -
- BASTA, CHIUDI IL BECCO!!! - gridò furiosa lei.
- Oh, che peccato, hahaha, la cosa divertente è che suo padre ti ha dato quella somma di soldi molto elevata e tu, invece di incassarla in banca, l’hai donata in beneficenza, hahaha!!! Certo che voi buoni vi perdete in un bicchiere d’acqua a volte. -
- ORA BASTA, SMETTILA!!! - intervenne furioso Lux
- Hehehe, ti ho lasciato proprio per ultimo come dessert. - disse Brux.
- LASCIACI IN PACE!!! -
- Come vuoi, caro, ma volevo solo annunciarti di una notizia flash. -
- Ah, si? E sentiamo. -
- La scorsa settimana ho proprio sentito ai TG che tua madre è viva. -
- COSA??? DICI SUL SERIO? - gridò sconvolto Lux.
- Si e poi è stata ammazzata da Kim Arthur, fatta a brandelli e venduta come carne da macello in macelleria, hahaha. -

Lux, adirato per l’infinità crudeltà del ragazzo, gli mollò un pugno in faccia talmente forte, da spaccargli quasi il nasetto nasale;
Michelle, Alex e John rimasero scioccati.
Anche tutti i ragazzi in sala si fermarono, dopo aver guardato la scena.
Piccole gocce di sangue uscirono dal naso di Brux.
Poi Lux, prendendo per il collo il bullo, lo sollevò verso di se per picchiarlo, ma questo gli disse sorridendo:

- AVANTI LUX, PICCHIAMI ANCORA, VAI!!! UN ALTRO COLPO E SARAI RADIATO PER SEMPRE DALL’ACCADEMIA, HAHAHA! -
- Sarà, ma almeno ti avrò fatto molto male. - rispose Lux con determinazione e furia.
- Sta arrivando il preside dell’accademia. - gridò John, vedendo la persona citata dal lontano.

Michelle, andando dall'amico, gli disse:

- Lascialo stare!!! -
- HA OFFESO MIA MADRE, MICHELLE!!! BRUX DEVE PAGARE!!! -
- Se è per questo lui ha offeso anche Morgan, me, Alex e John, ma noi non desideriamo sporcarci le mani con lui; non le vale la pena. -
- Ma io… -
- Lux, abbiamo cose più importanti a cui pensare… Ascoltami per una buona volta, dannazione! -

Lux, obbedendo alla ragazza, si rialzò e lasciò stare Brux.
Questo, rialzandosi anche lui e pulendosi il naso sanguinante con le dita della mano destra, disse al ragazzo:

- Guarda cosa faccio per te, Lux:
mi allontano, così il preside non ti radierà dall’accademia vedendomi con il naso sanguinante, ma ricordati che tra noi non è ancora finita; il nostro conto è ancora APERTO!!! -

Detto ciò Brux si allontanò con Mim e Dork.
Per ristabilire la situazione Lux disse ai presenti:

- Mi raccomando: voi non avete visto niente, ok? -
- Ok! - risposero tutti in coro.

Michelle, andando da Alex e fissandolo con rancore, gli disse:

- Non ti permettere mai più di nominare Morgan in quel modo, Alex! -
- Scusami Michelle, perdonami. - disse mortificato Alex
- Scuse accettate. - rispose lei - La prossima volta che lo farai, non te lo perdonerò mai, mi hai capita? -
- Si, Michelle… e scusami ancora. -

In quel momento la ragazza aveva gli occhi lucidi e pieni di lacrime, le sue mani tremolavano e la sua voce era di tonalità debole;
in preda alla disperazione, Michelle si buttò nelle braccia di Alex e inizialmente sembrava che lei volesse picchiarlo, sbattendo i pugni al petto dell’amico, ma poi si lasciò andare e pianse, nascondendosi il volto sul petto del ragazzo.
Alex abbracciò l'amica come se fosse sua sorella.
Lux ce l’aveva ancora con Brux:
non riusciva a crederci che il suo rivale più odioso fosse arrivato a livelli alti di malignità.
 

Ristorante

Verso le 18:00 i ragazzi tornarono su New Gaia nelle loro case.
Lux, una volta tornato a New Washington, fece visita a Cramsh nel suo ristorante in fase di riparazione.
L'uomo, contento di rivedere il ragazzo, lo abbracciò e gli disse contento:

- Come è andata la giornata oggi? -
- Bene! - rispose il ragazzo - Tranne per un piccolo inconveniente. -
- E quale sarebbe? -
- Brux! -
- Oh, capisco. Io conosco (beh, conoscevo) il padre di Brux: Christopher Sulam Lupus... Ah, un uomo orrendo per i miei gusti. -
- Conoscevi il padre di Brux? -
- Purtroppo si! Sai? Tuo padre e Christopher non andavano molto d’accordo. -
- Lo so, Michelle me l’ha detto qualche mese fa. -
- Lux, non so se sono autorizzato a dirtelo ma vorrei che tu sappia una piccola verità. -
- Cramsh, cosa mi stai cercando di dire? -
- Ci sono dei collegamenti tra Christopher, tuo padre, il decesso di tua madre e… Kim Arthur. -

Lux rimase per un attimo scioccato udendo tali terribili parole; per un attimo gli sembrò che il mondo gli stesse cadendo sopra, o per lo meno si stesse distorcendo nello spazio, provocandogli un vuoto dentro, simile a quando ci si butta da un’altezza molto elevata.
Cramsh, dopo essersi pulito gli occhiali con un fazzoletto, fissò il ragazzo negli occhi, dicendogli in seguito con il cuore che gli batteva in gola:

- Ciò che ti dirò è solo una piccola parte delle cose “proibite” da sapere. -
- Proibite? - gli chiese sconcertato Lux - Proibite a chi? -
- La cosa riguarda te. Se mi sentissero in questo momento, Lady Earth, o qualche membro dei servizi segreti, mi arresterebbe per un reato federale!!! -.
- Vieni direttamente al punto, amico, cosi mi fai paura. -
- Ti sei mai chiesto perché la tomba di tua madre fosse vuota? … Lux… tua madre… è viva! -

Colpo di scena:
Lux, sentendo che sua madre fosse viva, si sentì in quel momento mancare il respiro;
non riusciva a distinguere la realtà dalla fantasia, gli sembrava tutto un sogno, o tanto meno tutto uno scherzo, ma Cramsh aveva un’espressione molto seria, perché doveva mentire?
 


Il ragazzo, con le mani tremolanti, gli chiese balbettando:

- Tu… lo… lo… lo sapevi… che mia madre… non era… m… morta, vero? -
- Scusami Lux… Quando ci siamo conosciuti per la prima volta, tu mi dicesti come ti chiamavi e quando ho udito “Lux Black” e i nomi dei tuoi genitori, ho subito ipotizzato che tu fossi quel bambino scampato molti anni fa dalle grinfie di Dark Evon. -
- Mi ricordo che quando ti domandasti come mi chiamavo, tu facesti un’espressione meravigliata. -
- Esatto!!! -
- Però arriviamo al sodo:
se mia madre è viva, dove? -


In quel momento Cramsh iniziò a respirare a fatica:
non riusciva ad esprimersi come voleva.
Egli sapeva la verità, ma non se la sentiva di raccontarla al ragazzo.
Lux, alzandosi improvvisamente da posto, gridò all'amico con aria impaziente:

- CRAMSH, DOV’È MIA MADRE? -
- È meglio che tu non lo sappia! - rispose lui, nascondendosi il volto giù - … Tua madre è viva… ma… ma… non è come quella di una volta. -
- Che significa che mia madre non è quella di una volta? -
- Non è in se, ok? Non si trova su Human Nation, e ne tanto meno in questa galassia. Sinceramente non so dove lei sia, ma ti posso dire che si trova di sicuro in questo universo. -
- Sono confuso, Cramsh. -
- Lux, non guardarmi male, per favore … Non posso dirti altro, ti ho già detto abbastanza. -
- CRAMSH, IO NON CE LA FACCIO PIÙ A CERCARE SEMPRE LA VERITÀ! Tu sai qualcosa che mi potrà servire, vero? -
- L’unica cosa che posso dirti è che quando sei stato attaccato da Dark Evon quella sera, c’erano anche Christopher e Kim Arthur. -
- NON MI INTERESSA! TU SEI MIO AMICO E HAI IL DIRITTO DI DIRMI TUTTO!!!>>
- Se ti può interessate Christopher, Kim Arthur e Dark Evon c’erano anche quando tua madre “morì” in quella missione. -
- Mia madre non morì ne in quella missione e ne mai! È successo qualcosa quella sera. 
Io ebbi una visione qualche mese fa qui nel futuro e quella sera mia madre fece una cosa che non doveva fare. A causa di quella cosa lei se ne scappò per sempre da casa mia. -

A quel punto Cramsh, alzandosi da posto e andando verso il ragazzo, lo abbracciò, lo fissò negli occhi e gli disse:

- Tu hai ora la bellezza di 18 anni. Sei talmente grande e maturo che sei già pronto ad assumerti le tue responsabilità, però non sei ancora pronto per questa enorme verità.
Mi pento di aver trattato questo argomento. -
- Ho capito: vuoi che io scopra tutte le verità a tempo debito, non è così? - disse seccato il ragazzo.
- Se ti può consolare, ci sono buone probabilità che tu possa incontrare tua madre, ma ciò avverrà di seguito. -
- Incontrare mia madre? -
- Per il momento posso dirti soltanto, Lux,... che tua madre… ritornerà! -
- … Ah, bene! -
- Mi raccomando, però:
non fare parola con nessuno di questa conversazione, ne tanto meno con Lady Earth. Anche lei sa che tua madre è viva. -
- Manterrò il segreto Cramsh… a patto che tu mi dica tutto a tempo debito. -
- Te lo prometto, Lux. Se poi Lady Earth dovesse dirti questa verità, tu fai finta di niente; non falle mostrare che tu già sai tutto. -
- Manterrò il segreto però dimmi una cosa:
io pensavo che tu fossi solo un proprietario di un ristorante. -
- Cosa vuoi dire, Lux? -
- Cramsh, io ho avuto la sensazione che anche tu lavorassi per Lady Earth, dato che hai ricevuto da lei questi segreti.
se sei una specie di infiltrato non fa niente, ma non vorrei che ci fossero segreti tra noi, ok? -
- Lo so, caro e hai perfettamente ragione. Dovevo dirti già molti mesi prima che conoscevo anche io i tuoi genitori. 
Tu sarai il ragazzo che salverà ancora una volta il nostro mondo, ma per farlo dovrai diventare forte non solo fuori ma anche dentro.
É di estrema importanza che tu riesca a mettere una pietra sopra al passato per trovare la vera forza che c'è in te, ecco perché saprai solo a tempo debito la verità. -
- Ah, ora ho capito! farò come dici tu, amico. -

- Bravo! Perdonami, Lux, ma ogni cosa ha il suo tempo… L’anno scorso ti sei occupato dei rettiliani, ora ti stai occupando di Kim Arthur. -
- Ti ribadisco che farò come dici tu. Scusami se ho alzato la voce con te. -
- Tranquillo!!! È tutto ok! -

Lux, vedendo l’orario, decise di liquidare Cramsh, ma prima di varcare la soglia del suo ristorante si fermò e gli chiese:

- Toglimi una curiosità; questo almeno me lo puoi dire. 
Come sei venuto a conoscenza di queste verità? Come hai conosciuto i miei genitori? -

- Io sono sempre stato il proprietario di questo ristorante fin dal 2998. 
Quando all’epoca mia moglie Ginevra era ancora in vita, io e lei aprimmo questo ristorante che una volta era un cinema abbandonato da una ventina d’anni.

I tuoi genitori ci facevano sempre visita; tuo padre lo conoscevo molto bene.
Lux, tu sei la fotocopia dei tuoi genitori e sono molto contento di averti incontrato. -
- La stessa cosa vale anche per me, Cramsh. -
- Grazie. -


Appartamento di Lux

Lux ritornò nel suo appartamento.
Quando arrivò la sera, il ragazzo si riaddormentò ma immediatamente, quando tutto sembrò calmo e tranquillo, fece un sogno un po’ particolare.
In realtà Egli si trovò in un punto di una storia, interrotto in passato dall’arrivò dell’entità oscura del suo maleficio oculare: Darkus, l’angelo della morte.
Il ragazzo (nel primo libro di questa avventura) fece un sogno nel quale si trovava nel giorno in cui si ipotizzò il decesso di sua madre durante una sua missione:


Giovedì, 14 aprile 3002

Quella notte alla Casa Bianca Lady Earth e Laura, la madre di Lux, stavano parlando.
 


Laura era una donna alta 1,75 m e aveva i capelli a caschetto ma un po' lunghi, lisci e neri, con la frangetta, gli occhi lucenti e celesti, una carnagione chiara come l’acqua pura, un rossetto sulle labbra e indossava una camicia bianca con una bellissima gonna nera; infine la donna indossava anche dei bellissimi sandali bianchi.

Ad un tratto Lady Earth, furiosa, diede un fortissimo schiaffo sulla guancia destra di Laura; Lux, vedendo la scena come da telespettatore, rimase a bocca aperta.
Laura, con occhi lucidi di lacrime e spalancati nel vuoto, provava un senso di rimorso e mortificazione; la presidentessa, piangendo un po’ anche lei, disse all'amica:

- …. Sei…. Sei una sciocca, Laura…. SEI UNA SCIOCCA, ECCO COSA SEI??? -
- Scusami, Angel!!! - singhiozzò un po’ dalle lacrime la donna, cercando di non mostrarle.
- … TI RENDI CONTO DI COSA HAI FATTO??? …Ora andrai incontro al tuo destino!!! -
- Angel… ti prego, perdonami… -
- Cara, Lux ha bisogno di te!!! -
- LO SO!!!.... Lo so!... -
- Dobbiamo escogitare qualcosa. Tengo molto a te e non voglio perderti per nessuna ragione al mondo… -

Laura, facendosi abbracciare da Lady Earth (Angel), la strinse molto forte piangendo ed Angel a sua volta, accarezzandole la testa, le disse:

- Scusami per lo schiaffo, chicca mia … Troveremo una soluzione a ciò!... -

Improvvisamente un segretario di Stato, un robot umanoide alto 1,90 m, fece immediatamente irruzione nella camera ovale e con un tremore gridò alla presidentessa:

- LADY EARTH, LADY EARTH, IL NEMICO STA arrivando in Svizzera, in una campagna vicino Nyon (cantone francese)!!! -
- Questa è la mia ora, devo andare!!! - disse con determinazione Laura
- FERMATI!!! - le gridò l'amica, fermandola per un braccio - DOBBIAMO PRIMA ESCOGITARE UN PIANO D’ATTACCO.
RICORDI CHE HAI COMMESSO QUELLA COSA PROIBITA? NON TORNERESTI PIÙ INDIETRO SE TI LASCIASSI ANDARE PROPRIO IN QUESTE CONDIZIONI!!! -
- So cosa mi attenderà, ma mi assumo tutte le mie responsabilità… Se non dovessi ritornare… dì a mio figlio che lo vorrò sempre bene. -
- SMETTILA DI DIRE SCIOCHEZZE E TROVIAMO UN MODO PER FARTI USCIRE DA QUESTO PASTICCIO!!! -

Improvvisamente Lux venne intrappolato con una velocità supersonica da un raggio di luce accecante, facendo così un salto spazio – tempo.
 

Svizzera, campagna vicino Nyon, 14 aprile 3002

Il ragazzo, dopo esser uscito da un lungo tunnel lucente, si trovò in una campagna notturna della Svizzera francese (nei pressi di Nyon = vicino Ginevra).
Da lontano il ragazzo poteva scrutare le luci (anche se in versione futuristica – spaziale) della cittadina di Nyon, udendo anche i suoni di clacson delle space machine, qualche musichetta nei pub e il leggero fruscio del vento che soffiava da nord a est.
 


Gli anabbaglianti di alcune macchine passanti si avvicinarono e si allontanarono da Lux sulle strade periferiche, dirette verso la cittadina, le colline dal lontano si vedevano a malapena, nonostante la poca illuminazione delle stelle nel cielo notturno; l’aria era calma e tranquilla.

Lux corse per tutte le praterie in cerca di indizi o di persone di sua conoscenza; egli era cosciente di sognare, solo con la differenza che il sogno in realtà era solo un reale viaggio nel tempo attraverso il dormiveglia, dove il ragazzo poteva assistere agli eventi ma non interagire con loro.
Finalmente dal lontano Lux vide sua madre in mezzo ad un prato.
Ella maneggiava una falce della morte lunga e tagliente, sostenuta a sua volta da un lungo manico bianco di 1,00 m.
Sembrava che sua madre stesse aspettando qualcuno.
Pur sapendo di non interagire con l’evento storico, Lux non riuscì a resistere dalla tentazione di avvicinarsi a lei e a parlarle.
Sua madre aveva un bellissimo profilo del viso (leggero, delicato e raffinato) e i suoi occhi erano fissi nel vuoto; forse in quel momento la donna stava pensando al suo bimbo e alla famiglia.
Lux, sentendo il cuore che gli batteva in gola, disse a Laura:

- Mamma… non so se mi senti e anche se non mi dovessi sentire lo stesso non mi importerebbe.
Mi sei mancata tanto in questi anni: ho sempre pensato che tu fossi stata assassinata e invece, proprio oggi, sono venuto a sapere che sei ancora viva, ma non so dove sei. -

Laura non diede nessuna risposta, dato che non poteva ne udire e ne vedere il figlio. Il ragazzo iniziava ad avere la sensazione di essere un fantasma, visto che non poteva far recapitare il suo messaggio a sua madre, ma lo stesso continuò a parlare, dicendole:

- Tu sei stata… una donna fantastica, dico sul serio. Nessuno mi ha dato così tanto amore come hai fatto tu, nessuna madre al mondo è stata così premurosa come te.
Ci sono tante cose che vorrei dirti, così tante che ci impiegherei una vita intera per dirtele, ma una te la posso dire ora:
ti voglio bene. -


Detto ciò Lux diede un bacio sulla guancia destra di sua madre.
La donna non percepì il bacio, ma il ragazzo riuscì quasi a malapena a toccare con le labbra il suo viso fresco e vellutato.
Il calore corporeo delle guance della madre diedero al figlio una sensazione particolare, una forte emozione nel toccare la persona cara dopo tanti anni, arrivando anche a pensare di averla ancora accanto.
Il ragazzo volle a tutti i costi riabbracciare come si deve sua madre, sentire in prima persona il suo affetto e la sua protezione materna, calda e rassicurante come nei primi giorni di Primavera.
Lux era triste in quel momento, ricordandosi di questa sua mancanza atroce; una preziosa parte di se sembrava andata perduta per sempre.

Improvvisamente Laura iniziò a piangere, prese il suo ciondolo a cuore dalla sua tasca, lo aprì e vide una piccola foto con lei stessa che tiene in braccio il piccolo Lux.
Ella sibilò con tristezza:

- Oh, Lux: perdonami se puoi … Perdonami… questo veramente non te lo meriti. -
- Mamma… - gridò sconcertato lui.

Laura parlava fra se e se fissando il suo bambino nella foto, senza sapere che suo figlio (quello del futuro) le stesse accanto.

- … Ho commesso un terribile errore… È arrivato purtroppo il momento che io paghi le conseguenze… - disse Laura piangendo.
- MAMMA, MA CHE STAI DICENDO? QUALI CONSEGUENZE? - gridò stupito Lux.
- … Ti ho sempre voluto bene e te le vorrò ancora … Quando sarai grande… diventerai un bravo combattente come me e tuo padre… Vorrei così tanto vederti crescere, ma non posso.
Perdonami ancora se puoi: 
addio figlio mio,  ti voglio bene pure io. -


Lux, stringendosi i pugni dal dolore, abbracciò molto forte la madre, anche se questa lo stesso non lo percepiva.
Al ragazzo mancava da morire la madre.

Improvvisamente qualcosa interruppe l’armonia famigliare:

tre misteriosi personaggi, avvolti da un folto mantello nero e incappucciati per non farsi riconoscere, giunsero sul posto dal cielo, circondarono Laura e uno di loro (il più alto di tutti) le disse con voce rauca:

- Laura De Luca black, io “Dark Evon” ti accuso per spionaggio degli affari mistici e perciò ti condanno alla pena capitale. -
- FATE PURE, NON RIUSCIRETE A SCONFIGGERMI, QUESTO È SICURO! -

I due personaggi, sfilandosi dal capo il cappuccio, mostrarono la loro vera identità;
essi erano: Christopher Sulam Lupus e Kim Arthur.

Vedendo quei volti Lux ringhiò dalla rabbia:
Il ragazzo non aveva mai visto il volto di Kim, ma escludendo quello di Christopher, intuì subito che quel tipo al suo fianco si trattasse proprio di lui.

Laura prese la sua possente falce, la puntò verso i suoi avversari e urlò con furia:

- FATEVI SOTTO, SE NE AVETE IL CORAGGIO!!! -

Improvvisamente lo spazio circostante iniziò a modellarsi per poi distorcersi come se fosse stato risucchiato da un buco nero.
 

Risveglio

Lux si svegliò di colpo, realizzando nella sua mente di essere ritornato nel presente (sempre notte tra l’8 e il 9 dicembre 3005).
La sua fronte gelida era piena di sudore e il suo cuore gli batteva a mille.

 

Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

   
 
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