Videogiochi > Mass Effect
Segui la storia  |       
Autore: Uptrand    24/03/2014    22 recensioni
Questo racconto trae ispirazione da Mass Effect la lega degli eletti da me precedentemente pubblicato. Post Mass Effect 3 con Shepard che ha salvato il consiglio, distrutto la base dei collettori, curato la genofagia, fermato la guerra tra geth e quarian e distrutto i razziatori.
Contiene descrizioni prese dal codex del gioco.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Mass Effect Legacy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salirono sul trasporto diretti a Tuchanka, il viaggio prevedeva quattro ore per arrivarci. Nonostante l’ingresso dei Krogan nel Consiglio della Cittadella, che permise una serie di aiuti da parte di tutte le razze e investimenti mirati, Tuchanka rimaneva un pianeta pericoloso.
Dotato di una temperatura che oscillava tra i trentasei e i settantadue gradi celsius, ovunque erano ancora visibili le tracce della guerra termonucleare che i krogan aveva scatenato contro se stessi, ben prima di prendere la via dello spazio grazie ai salarian.
Crateri di bombardamenti, macerie radioattive, polveri soffocanti, facevano di Tuchanka un pianeta che a stento poteva supportare la vita. Le condizioni nell’ultimo ventennio erano notevolmente migliorate, vaste zone di terra erano state strappate al deserto, si cercava di ricostruire un ecosistema stabile e autosostenuto, dovunque su vecchi insediamenti le rovine venivano ricostruite o sorgevano nuovi edifici, ma il pianeta natale dei Krogan non era un eden fiorito e la fauna e la flora erano aggressivi, condizione per cui avventurarsi in giro non era consigliabile.
«Ragazzi scusate, volevo chiedervi una cosa sul capitano John Shepard.» Chiese Lydia.
Sia Olivia che Steve fecero cenno di si con la testa.
«Perché non è mai diventato ammiraglio? Se c'era un uomo a meritarlo era Lui?»
Fratello e sorella si guardarono un attimo e Olivia capì che stavolta toccava a lei raccontarla.
«Cercherò di farti la versione abbreviata della storia, Lydia. Mio padre era stato preso in considerazione al rango di ammiraglio, ma molti ritenevano che il ruolo di s.p.e.t.t.r.o. non potesse andare di pari passo con quest'ultimo. Come ulteriore complicazione mia nonna, Hannah Shepard, all'epoca rivestiva già tale posizione, questo voleva dire avere madre e figlio entrambi ammiragli all'interno dell'Alleanza. Hanno avuto paura che si potesse stabilire un qualche tipo di nepotismo.
Questi furono senz'altro i motivi principali ma ce ne furono anche altri, come il fatto che i nostri genitori avessero una relazione. Come sapete il regolamento dell'Alleanza non ammette eccezioni e vieta ogni tipo di relazione tra colleghi della stessa nave, questo è parte del motivo per cui Hackett trasferì ufficialmente la Normandy e il suo equipaggio al diretto comando del Consiglio. Nonostante questo, ad alcuni ufficiali non piacque che si chiudesse un occhio per “dell'eroe della galassia”, cosi come molti politici temevano che una storia d'amore tra i primi due spettri umani potesse trasformarsi in una barzelletta per la galassia. Chiesero ai nostri genitori di separarsi anche solo per qualche anno oppure a mia madre di non rimanere incinta, come puoi facilmente capire non hanno accettato.»
«WOW, proprio vero che l'ingratitudine non ha limiti.» Commentò Lydia
«Invece cosa c'è di vero che vostro padre è il capitano degli S.p.e.t.t.r.i.?» Chiese Eren attratto dalla discussione.
Olivia alzò gli occhi al cielo a quella domanda «Quella è stata un'invenzione dei media. Nostro padre nell'immediato dopo guerra si sforzò di creare una forza di sicurezza multi-specie che rispondesse al Consiglio, quella che oggi è nota come Forza o Agenzia N7. A causa delle ferite riportate dopo l'attivazione del Crucibolo, non si rimise mai dal tutto e con l'avanzare dell'età fu costretto a lasciare la prima linea e a risolvere i problemi dalla sala di comando della Normandy o dalla Cittadella. Capitava, a volte, che un agente s.p.e.t.t.r.o. avesse bisogno di qualcosa al Centro Servizio Spettri e contattasse mio padre per avere ciò che desiderava senza bisogno di recarsi di persona, questo è tutto. Può darsi che gli altri s.p.e.t.t.r.i. lo trattino con maggior rispetto di quanto non facciano con altri, ma tranne qualche consiglio o aiuto non ha mai impartito un ordine.»
«Invece su come è stata creata la Forza N7, hai qualche segreto scottante?» Domandò Mila
« Il Consiglio ne approvò la creazione, non fornendo nessun tipo d'aiuto. Iniziando con la sola Normandy e autofinanziandosi, come la sua esperienza di s.p.e.t.t.r.o. gli aveva insegnato, attirò volontari molti dei quali facevano parte delle, seppur non ufficiali, “squadre N7”. Nel giro di qualche anno questa forza comprese diverse astronavi con ogni sorta d'alieno a bordo, tutti i suoi membri erano registrati e avevano il porto d'armi. Con l'aiuto di Garrus e Zaeed stabilì anche un regolamento che dava più spazio all'iniziativa personale rispetto al C-sec ma non li rendeva incontrollabili come gli s.p.e.t.t.r.i. e rispondevano del loro operato al Consiglio. Si finanziavano facendo da scorta alle navi civili nelle zone più pericolose e altri incarichi purché legali, i mercanti erano ben felici di rivolgersi a qualcuno di più rassicurante delle bande di mercenari, le quali persero tutti gli incarichi, almeno quelli onesti, all'interno dello spazio della Cittadella. In poco tempo la “squadra di sicurezza N7” divenne il principale fattore di contrasto alla criminalità al di fuori della Cittadella, agendo nelle zone di frontiera fra specie diverse e nel caso di un arresto, effettuato all'interno dei confini, il prigioniero veniva consegnato alle autorità locali, salvo ordini diversi. Viene anche usata dagli s.p.e.t.t.r.i. per avere un passaggio a scrocco, quando l'astronave va nella loro stessa direzione, bisogna dire che sono tollerati abbastanza bene sulle navi N7, non si avverte la stessa tensione di quando sono su altre navi. Fu poi su iniziativa di James Vega, di mia madre e Garrus che nacque il titolo di “ Ammiraglio N7”, secondo loro le motivazioni per la mancata promozione di mio padre erano una vergogna e se per l'Alleanza non poteva essere un ammiraglio lo sarebbe stato per loro. Quando si seppe qualcuno propose di accusarlo di “Usurpazione di decorazioni o distintivi militari”, ovviamente la cosa non ebbe corso. E' diventato un titolo talmente usato, anche se mai ufficializzato, che probabilmente anche il suo successore sarà chiamato allo stesso modo.»
«Certo che il Consiglio potrebbe essere meno spilorcio. Oramai hai risvegliato la nostra curiosità, sicuramente hai altri racconti interessanti. Questa Lawson chi è? Direi che il nome vi è famigliare.» Domandò nuovamente Eren
Cosi passarono le ore di viaggio, con Steve e Olivia che raccontavano le avventure che da piccoli avevano sentito narrare da chi le aveva vissute in prima persona.
Fu solo all'arrivo su Tuchanka che Eren fece la domanda che nessuno aveva posto.
«Pensate che potemmo trovare anche i vostri genitori?»
Fratello e sorella si guardarono sorpresi, non ci avevano pensato, non avevano ricevuto notizie al riguardo ma era probabile «Perché, vuoi chiedere a nostra madre un autografo sui tuoi olofilm?» Lo stuzzicò Olivia.
Il volto di Eren non poteva essere più eloquente, stupore e preoccupazione assieme. L'ultima cosa che voleva era che quella storia saltasse fuori davanti ai due più famosi ufficiali dell'Alleanza.
La zona del loro atterraggio era situata vicino all'equatore, presso un piccolo insediamento e scesi ebbero la loro prima sorpresa.
«Giovani payjack, contento di vedervi.» Disse un krogan accompagnato da un altro. Agli umani i krogan non potevano che assomigliare ai dinosauri. Essi erano una specie di grandi bipedi rettiliani, alti oltre due metri e capaci di pesare oltre duecento chili, i loro occhi avevano pupille strette, ed erano datati di un ampio campo visivo e di grande acutezza.
In testa avevano una placca o cresta frontale, in genere usata dai krogan per scambiarsi amichevole testate o per tramortire il nemico.
Sulla schiena si trovava una gobba contenente liquidi e sostante nutritive, questo permetteva a loro di sopravvivere per lunghi periodi senza cibò né acqua. La loro pelle era spessa, a scaglie e rugosa. Tranne le asari, erano la sola altre specie conosciuta in cui la vita di un individuo può arrivare fino a un migliaio di anni.
«Non ci posso credere, quanto tempo.» Gridò Olivia mente li abbracciava «Anche se venivo sul vostro mondo, non pensavo che avrei avuto l'occasione d'incontrarvi. Wrex, Grunt avete sempre il vostro fascino.»
« E' sempre una gioia vedervi.» Intervenne Steve
«Vale lo stesso per noi. Oramai siete diventati dei veri guerrieri, vi mancano solo delle cicatrici di cui vantarvi.» Scherzò Wrex, tra i due era quello più anziano con una placca frontale di colore rosso cupo.
«Ehi, non è colpa nostra, non abbiamo mai trovato nemici capaci di farcele. Forse l'unica sarebbe venire qui e sfidare qualche guerriero krogan. Vero Grunt?» Chiese Steve con lo stesso tono scherzoso
«Quando vuoi ragazzo.» Rispose il primo s.p.e.t.t.r.o. Krogan, molto più giovane di Wrex e aveva una cresta argentata.
« Siamo contenti di vedervi. Ma che ci fate qui? Non credo che il capo del clan Urdnot e il primo s.p.e.t.t.r.o. krogan vengano qui solo perché ci serve una guida.» Domandò Olivia
« Cosi non lo sapete, eh...inutile rovinarvi la sorpresa adesso. Vedrete una volta giunti a destinazione, Mordin ci sta già aspettando.» Commentò Wrex
«C'è anche lui? Ma che succede?» Olivia era stupita
La risata dell’amico fu l'unica risposta.
Salirono sul trasporto krogan, insieme a Eren, Lydia e Mila rimasti in disparte fino a quel momento e non volendo interrompere quell'incontro, inoltre la presenza di uno s.p.e.t.t.r.o. li agitava.
Il viaggio, con Wrex alla guida, duro tre quarti d'ora durante i quali cercarono di carpire qualche informazione ai due Krogan senza riuscirci.
Seppero però che Bakara non sarebbe stata presente per impegni dovuti al clan delle femmine e non ci sarebbe stata neanche la figlia di Grunt,Okasa, impegnata a diventare una sciamana e in meditazione in qualche luogo segreto.
« Bene gente, ci siamo quasi ma c'è una cosa che voglio che vediate.» Dichiarò Wrex.
Scesero dal trasporto, si trovavano in pieno deserto in cima a qualche collina rocciosa, si diressero verso il bordo per avere una visuale migliore ed ebbero la seconda sorpresa della giornata.
Situata in un ampia conca tra le colline sorgeva una base militare di media grandezza capace di ospitare attorno alle cinquecento persone giudicando dal numero di edifici , strutture modulari usate nella costruzione di campi base provvisori e non in un unico stile, si potevano riconoscere strutture umane, turian, quarian, salarian, asari, krogan e perfino batarian.
Ma per quanto fosse uno spettacolo interessante, la vera causa del loro stupore era ben altro.
Nonostante il sole cercasse di nasconderla la sagoma che vedevano era inconfondibile, come a dare conferma, il nome sulla scafo divenne per un attimo leggibile nonostante la luce intensa: NORMANDY SR2.
   
 
Leggi le 22 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mass Effect / Vai alla pagina dell'autore: Uptrand