Capitolo 7
POV HAZEL,
Aprica (SO), condominio e appartamento Berrigan, lunedì 23/12/13, ore 19.30
Dopo il
tanto sospirato abbraccio tra i miei due sconsiderati fratelli, calò un
silenzio imbarazzato.
-Ehm, adesso
che facciamo?- chiesi a voce bassa, ma mi sentirono tutti ugualmente.
-Per prima
cosa, ceniamo. Secondo, troviamo qualche gioco da fare. Laura, hai qualche
idea?- domandò Ale.
Lei annuì,
staccandosi da Nico. –Certo, Loup Garou. Vado a preparare i bigliettini-
rispose lei, palesemente felice, mettendosi a contare i presenti.
-Ti aiuto-
si propose Hilarie, subito imitata da Piper.
-Un momento-
ringhiò Damon. –Io non mi metterò a giocare con voi umani-
-Tu lo
farai, non importa ciò che vuoi- replicò mia sorella, calmissima.
-E cosa
faresti per obbligarmi?- la sfidò lui. E Laura raccoglie sempre le sfide. Gli
si avvicinò a testa bassa, lentamente. Quando la rialzò, lo fissò negli occhi
stabilendo un contatto visivo.
Poi gli
puntò contro l’indice destro, proprio nel solco tra le sopracciglia.
Per un
secondo ci fu il silenzio, poi Damon si piegò in due, come se avesse ricevuto
un forte pugno nello stomaco.
Lo sentii
reprimere un gemito di dolore, mentre Laura aggiustava la mira e abbassava il
braccio fino a farlo arrivare di nuovo in mezzo agli occhi.
-Che cosa…
mi stai… facendo?- domandò lui, a fatica.
-Mia nonna è
la Titanessa della necromanzia. Tu, in quanto corpo morto non-morto, sei sotto
il suo dominio. E quindi anche il mio-
-Tua madre
era una Semititanide?- disse sbalordito mio cugino Jason.
-È esatto, figlia di Asteria, titanessa
della necromanzia, dei sogni premonitori, degli astri e dello spazio. Quindi,
la prossima volta che andrai contro la mia volontà, ti farò più male-
-Mi stai…
minacciando?-
-Consideralo
un avvertimento, per adesso- sibilò lei, assottigliando gli occhi.
Si raddrizzò
un secondo dopo e, guardandola in viso, nessuno avrebbe mai detto che avesse
provato un po’ di Magia Oscura su un vampiro.
-A che punto
siete?-
-Io sto
tagliando la carta, mentre Piper scrive i vari personaggi- le rispose Hilarie.
-Quanti
villani? Quanti lupi? Il vampiro? Il cacciatore? Eros? Thanatos? La strega? La bambina?-
-Siamo in tutto
in 18. Direi, dato che 6 persone faranno uno dei ruoli singoli, ci rimangono 12
ancora da decidere: 6 lupi e 6 villani- ragionò Piper.
-No, 6
villani e 5 lupi, uno deve fare il Maestro di Gioco- la corresse Laura.
-Lo faccio
io- mi proposi, così avrei saputo i ruoli di tutti.
-Ok, nessuna
obiezione? Aggiudicata- mi fece l’occhiolino e sorrise.
-Ecco i
bigliettini!- esclamò la figlia di Afrodite, allungandoli a mia sorella. Lei li
mise in un cappello militare che riconobbi come quello di suo padre e li fece
saltare, per mescolarli un po’.
-Prendeteli!-
Ci fu un gran trambusto e l’ultimo bigliettino fu di Laura.
-Ok,
sedetevi- ordinai. Fu gratificante vedere come tutti mi obbedirono.
-Chiudete
gli occhi. Adesso io passerò dietro di voi e vi toccherò la spalla. Mi dovrete
far vedere il vostro bigliettino, così che io sappia con chi io ho a che fare. In
quel momento potrete vederlo anche voi, non preoccupatevi-
Feci il
giro. Presi nota nella mente che la strega bionda – Elena – era una villana e
non ne sembrava contenta, il vampiro sexy – Damon – era un lupo, il fratello
era il cacciatore, Nico era la strega, Laura era una lupa, Meredith era la
bambina e, incredibilmente, Bonnie era il vampiro, pardon, la vampira.
-Va bene,
ora si può ufficialmente cominciare. È scesa la notte e tutti sono nei propri
lettucci caldi a dormire. Però c’è la luna piena e i lupi aprono gli occhi, si
riconoscono e decidono chi non supererà la notte. Si sveglia anche la bambina,
la quale può vedere tutto quello che succede, ma non può intervenire. Per favore,
il tutto si deve svolgere nel più completo silenzio-
Laura,
Damon, Percy, Edward e Luka aprirono gli occhi in contemporanea e li vidi
sorridere sotto i baffi. L’espressione di mia sorella cambiò radicalmente
quando notò che c’era anche Damon. Meredith mantenne un’espressione totalmente
impassibile.
La discussione
fu piuttosto accesa per essere muta, ma alla fine decisero che Alaric aveva
vissuto abbastanza. Il cacciatore fece una faccia buffissima quando vide che
tra chi l’aveva ucciso c’era anche il suo migliore amico.
-I lupi
hanno deciso e l’omicidio è stato compiuto. Ora i lupi tornano a dormire – Ehi!
Ho detto tornare a dormire, non stare sveglio tutta la notte!- gridai a Damon,
che non voleva saperne di chiudere gli occhi.
-Dicevo, i
lupi dormono e si sveglia la strega- Nico puntò i suoi occhi arrabbiati su di
me ed io gli spiegai a gesti chi era morto e se voleva usare una delle sue
pozioni per farlo rivivere. Lui negò.
-Bene, la
strega va a dormire e si sveglia Eros- Guarda caso era Piper, la quale indicò
subito Laura e Luka.
-Eros ha
deciso chi si deve innamorare per forza. Toccherò sulla spalla chi si è appena
innamorato- e così feci. Mia sorella arrossì di botto quando vide che era il
suo “amante” e lanciò un’occhiataccia a Piper.
-Eros torna
a dormire e si sveglia Thanatos- Jason aprì gli occhi e indicò Percy e Nico,
che toccai sulla spalla per far loro capire che dovevano odiarsi.
-Intanto la
bambina ha visto tutto, ma si deve svegliare il vampiro- Bonnie, appena fu
sveglia, indicò immediatamente Damon.
-Il vampiro
ha scelto chi deve essere il suo succube, che toccherò sulla spalla e guarderà
il suo padrone- Il vero vampiro guardò stupito la ragazza, che per contro
arrossì.
-Il succube,
come gli innamorati, dovrà fare tutto ciò che farà il proprio padrone-
-Il vampiro
e il servo tornano a dormire. È sera ed è già mattina. Si aprono gli occhi ed
Alaric è morto!-
POV BONNIE, Aprica
(SO), condominio e appartamento Berrigan, lunedì 23/12/13, ore 19.45
Per uno
stupido scherzo del destino mi era capitato il bigliettino del vampiro e,
animata da una strana baldanza, avevo indicato Damon come mio succube. Forse speravo
di poterlo avere alla mia mercè per almeno la durata di un gioco, o forse e
semplicemente una pazza masochista.
Rick era
morto ed il gioco era andato avanti. Era stato eletto un sindaco, Meredith,
anche se la notte moriva lo stesso.
I lupi,
durante la notte, avevano ucciso Stefan, il quale era il cacciatore, così
ammazzò a sua volta Edward, che si rivelò essere un lupo.
Alexandra si
era stufata ed era andata a prendere una bottiglia contenente un liquido
ambrato. Oh no, alcool…
-Che ne dite
di movimentare un po’ il gioco?- chiese, retorica.
Damon se ne
versò subito un bicchiere, così come Percy, Jason, Nico, Luka e Laura, la quale
lo volle doppio a tutti i costi.
-Alla
goccia!- esclamò la figlia di Plutone che giocava, alzando il proprio bicchiere
stracolmo.
-Tu sei
pazza! È anche doppio- rise Luka.
-Chissenefrega,
che cos’è?-
-Armagnac-
-Tre! Due! Uno!
Via!- esclamò Edward, che faceva da arbitro.
I sette –
Damon compreso – iniziarono a tracannare il liquore come se fosse acqua.
Incredibile
a dirsi, ma fu proprio Laura a terminare per prima, rovesciando il bicchiere
vuoto e facendo il gestaccio dell’ombrello agli altri concorrenti.
Damon finì
giusto due secondi dopo e rimase un po’ deluso dal fatto che qualcuno lo avesse
battuto.
Gli altri mi
sembravano un po’ brilli, ma Laura era sobrissima e invocava alla birra da un
litro a doppio malto che avevano in frigo.
Ale, invece,
rideva accasciata sul pavimento e aveva le lacrime agli occhi.
-Andiamo
avanti!- gridò forte Hazel, ma nessuno la stava ascoltando.
-Aspettate! Devo
fumare- esclamò Hilarie, tirando fuori il pacchetto. Quando accese la sigaretta
– in casa o fuori non faceva molta differenza per lei – iniziò a fare delle
facce strane e Laura rise forte. Ora Ale stava realmente piangendo, ma il tutto
era inframmezzato da alcune piccole risate che rischiavano di farla soffocare.
-Dai,
prendine una anche tu!- La figlia di Nyx stava cercando di costringere una
figlia di Plutone un po’ ubriaca a fumare una sigaretta, ma lei era ancora abbastanza
sobria da rifiutarla.
-Che casino-
sentii borbottare l’altra figlia del dio dei morti, che si stava sedendo
accanto a me.
I semidei –
ancora faticavo a definirmi come tale, soprattutto visto che non avevo ancora
ricevuto alcun riconoscimento dal mio padre o dalla mia madre divini – erano
più o meno tutti ubriachi, mentre noi potevamo dirci sobri.
Ridevano tutti
per qualcosa che non capivo, dato che facevano un rumore assordante e le frasi
arrivavano frammentarie alle mie orecchie.
Con la coda
dell’occhio notai che Elena sembrava star approfittando della situazione e si
avvicinava a Luka, il quale la accolse a braccia aperte.
Laura ci
rimase malissimo e si alzò per andare a mettere via il liquore che aveva
scatenato questo putiferio, ma il figlio di Ares la bloccò e la costrinse a sedersi
vicino a lui, mentre dall’altra parte stava Elena.
La figlia di
Plutone si rialzò e gli rifilò uno schiaffo, per poi andarsene incamera e non
uscirne per tutta sera.
Spazietto dell’autrice:
capitolo
scritto in frettissima, appena l’ho finito sono corsa a postarlo.
Fatemi sapere
cosa ve ne pare, dato che ci ho messo del mio. Loup Garou è un gioco che esiste
davvero, è francese e in Italia l’ho giocato qualche volta agli scout, con
qualche variante. Quella che vi ho proposto è un mix tra quello che mi ricordo
di questo gioco in versione scout e la versione francese.
Spero vi sia
piaciuto.
Volevo solo
dire una cosa, che sembra che nessuno abbia notato: i semidei usano il
cellulare. Ovvio, loro lo possono fare, ma i mostri non attaccano. Come mai? Semplice,
Ermes ha inventato un nuovissimo telefono, un simil-iPhone esclusivo per i
semidei. Nessun mostro ne verrà attirato.
Questo è il
mio sclero del lunedì.
Buona settimana
a tutti, sperando che sia migliore della mia.
Bacioni
Fire