Videogiochi > Mass Effect
Segui la storia  |       
Autore: Uptrand    25/03/2014    21 recensioni
Questo racconto trae ispirazione da Mass Effect la lega degli eletti da me precedentemente pubblicato. Post Mass Effect 3 con Shepard che ha salvato il consiglio, distrutto la base dei collettori, curato la genofagia, fermato la guerra tra geth e quarian e distrutto i razziatori.
Contiene descrizioni prese dal codex del gioco.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Mass Effect Legacy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivarono al campo qualche minuto dopo, giusto il tempo di registrare la loro presenza e buttare le loro cose sul primo posto libero che Steve con Olivia corsero verso la Normady, dopo un affrettato saluto agli amici che ben capivano la loro l'impazienza.
Avvicinandosi alla Normandy si accorsero che era separata dalla base, oltre che dalla breve distanza anche da un cordone di sicurezza.
Si fermarono al primo punto di controllo, sorvegliato da una coppia di Turian che chiesero nome e dove andassero, dissero i loro nomi e riguardo a dove «Sulla Normandy o dove sia chi comanda.» Rispose Steve.
«Mi spiace ma non potete passare, i vostri ID non sono sull'elenco di coloro che si sono registrati alla base.» Spiegò la guardia turian.
«Cosa? Registrarci è la prima cosa che abbiamo fatto. Hai sentito i nostri nomi?» Obbiettò Steve
«Certo, sono i nomi dei figli del capitano John Shepard e del comandante Ashley Williams ma l'elenco aggiornato con gli ultimi arrivi non ci è ancora stato comunicato. Dal mio punto di vista ho due persone che usano dei nomi presenti sulla lista di coloro che possono accedere alla nave, ma per me possono non essere i loro fino a quando non avrò avuto la conferma dal centro di registrazione.»
Steve su cenno della sorella si fece indietro, lasciando parlare lei.
«Soldato, per cortesia, potrebbe contattare il capitano Shepard o il maggiore Williams a secondo di chi sia presente e dirgli che siamo qui?»
«Sono entrambi qui e dovreste saperlo se siete i loro figli, in ogni caso ho ordine di non disturbare se non per motivi di sicurezza.» Rispose la guardia.
Lei si domandò se lo facesse apposta a essere irritante «Cosa ci consiglia di fare quindi?» Chiese Olivia con un tono forzatamente cordiale
«Tornare tra qualche ora, il registro dovrebbe essere aggiornato o trovate qualcuno che possa confermare le vostre identità.» Quella risposta li lasciò visibilmente seccati.
Una voce risuonò dietro di loro «Soldato, falli passare. Garantisco io.»
«Garrus, che bello vederti» Esclamò Olivia. Garrus Vakarian era il migliore amico di suo padre e un turian, la sua specie era dotata di una cultura militarista e disciplinata, alti più di un metro ottanta, una pelle spessa come cuoio facevano del popolo turian dei soldati nati.
Lui aveva una profonda cicatrice sul lato destro, un ricordo di quando era stato colpito al volto da un missile, e una linea blu gli attraversava in orizzontale il volto.
«Grazie Olivia, lo stesso per me. Steve, Arturus vuole ancora la rivincita per quella partita al simulatore e..... Olivia il ragazzo non vede l'ora d'incontrati.»
Lei non riuscì a evitare di sorridere a questa notizia.
«Vuoi dire che è qui anche lui? I miei hanno organizzato una rimpatriata?» Chiese Steve
«Ci sei andato vicino, ma no. Ora venite, vi porto da loro.»
Cosi i tre superarono la guardia.
Olivia, senza neanche voltarsi disse « Fratellino non provocare la guardia.» interrompendo a metà il gesto di lui a quest'ultima, anche se originario della Terra il suo significato era facilmente intuibile dalle altre specie.
Mila, Lydia e Eren si stavano dirigendo al refettorio della base quando Lydia ricevette un messaggio di Olivia.
«Oh Dio. Olivia e Steve ci invitano a bordo della Normandy a cena, con il resto dell'equipaggio. Non serve l'alta uniforme.»
Dopo averci riflettuto risposero che accettavano.
Ognuno tornò al proprio alloggiamento nel tentativo di migliorare la propria persona, stavano per incontrare colui che era considerato il miglior soldato della galassia e altre persone entrate nei libri di testo che studiavano ancora prima che loro entrassero nell'Alleanza.
Con una discreta ansia superarono il portellone della Normandy, trovando ad accoglierli Steve con Olivia.
« Bene. I nostri ospiti sono arrivati.» A parlare era stato John Shepard che insieme ad Ashley stava arrivando dalla sala tattica per dare il benvenuto.
L’eroe della galassia era invecchiato sereno, i dolori dell’età e delle numerose ferite si facevano sentire sempre più spesso ma non si lamentava.
Aveva capelli corti al massimo, quasi rasati, niente barba o baffi, un volto allegro e occhi castani che ispiravano fiducia.
Ashley, la madre di Steve e Olivia, aveva occhi e capelli di un marrone scuro, una carnagione olivastra e un corpo ancora tonico. Rispetto al marito sembrava muoversi con meno difficoltà.
Quando fu abbastanza vicino per fare i saluti come si deve, i tre venuti scattarono all'unisono nel miglior saluto militare di cui erano capaci e rimanendo sugli attenti.
Per un secondo il primo s.p.e.t.t.r.o. umano rimase interdetto, mentre tutto il resto della famiglia rise.
Alla fine, sperando di alleviare la tensione degli ospiti rispose al saluto militare e rivolgendosi ai tre «Riposo e fate un bel respiro, aiuta ad allentare la tensione.»
Olivia decise che era il momento d'intervenire « Papa, mamma vi presento i tenenti di secondo classe Eren Hoover, Lydia Blouse e Mila Zoe»
Una volta che le presentazioni furono fatte si diressero al ponte equipaggio, dove ad attenderli c'era il resto degli invitati.
Garrus aveva detto il vero, affermando che Steve era andato vicino giudicando il tutto una rimpatriata.
Trovarono ad attenderli Garrus, Tali con il loro figlio Arturus, Wrex con Mordin, Grunt, Javik con  la figlia Asiria avuta con Liara, Joker, Miranda Lawson,sua sorella Oriana e Kelly Chambers.
Arturus era di aspetto un turian come sua padre, una linea blu gli passava in verticale sopra l’occhio sinistro.
Sua madre era una quarian la sola altra specie che come i turian era basata su destro amminoacidi, potevano mangiare lo stesso cibo e con un piccolo aiuto medico avere figli.
I quarian erano più bassi e snelli degli umani, con tre spesse dita per mano come i turian, ma con una struttura facciale e capelli che li rendevano molto più simili ai primi.
Questo fatto si espresse in Arturus con una carapace più morbido rispetto a un classico turian, sebbene proteggesse con la stessa efficacia dalle radiazioni del sole di Palaven.
Se al tatto di un umano la pelle di un turian faceva pensare al cuoio, ad Olivia quella di Arturus sembrava resistente ma morbida. Una sensazione che a lei piaceva.
Mordin era figlio di Wrex e Bakara, ancora giovane la sua cresta frontale era segmentata e la sua pelle più chiara. Caratteristica questa dei krogan non ancora nel pieno dell’età adulta.
Asiria era un asari dalla carnagione verde acqua, i suoi poteri biotici erano di colore verde come quelli del padre invece che blu come tutti i biotici esistenti.
Suo padre era l’ultimo dei prothean e adorato come dio dagli hanar. I prothean erano dotati di quattro occhi  e tre narici, con tre dita per mani come molte altre specie. Si erano esistiti nel ciclo precedente a questo ad opera dei Razziatori.
Liara era un’asari ma la sua carnagione era blu. Tutte le asari erano biotiche naturali, si trattava di una razza mono-sesso capace di accoppiarsi con qualsiasi altre specie ma di dare alla luce sempre un asari. Loro e gli umani erano le sole razze con cinque dita per mano, al posto dei capelli le asari possedevano delle creste rigide cutanee di cartilagine semi-flessibili.
La cena procedette bene anche per i tre nuovi arrivati che ben si integrarono con gli amici di Steve e Olivia, aiutati dal fatto che le discussioni erano su argomenti normali.
Nel corso della cena Olivia e Steve vennero informati che IDA e Ilary, la figlia di Lei e Joker, sarebbero arrivate domani insieme a Vega e Jacob.
Miranda era una bella donna con occhi azzurri, lunghi capelli neri e un corpo atletico. Aveva ottenuto il grado di maggiore e i figli suoi e del colonnello Martyn Coats, una coppia di gemelli avuti grazie all'inseminazione in vitro, Williams Coats ed Henry Coats erano all'accademia Grissom in compagnia di Taiga, la figlia di Jack e Vega, per terminare i loro studi. Anche Jack sarebbe stata assente per via del suo lavoro come direttrice della Grissom.
Liara non era potuta venire, causa un importante lavoro che stava portando avanti in delle rovine
Oriana e Kelly avevano da tempo una relazione, si erano conosciute quando Oriana aveva deciso di usare la fortuna paterna per aiutare le vittime di guerra e aprire orfanotrofi. Si era anche laureata in medicina e per il suo grande aiuto verso i meno fortunati venne insignita del premio Asari “Dea della benevolenza”. Ma quando chiesero a Kelly perché era sulla Normandy, fu risposto di aspettare domani.
Zaeed e Chakwas dopo aver assieme acquistato un'astronave per girare la galassia, si erano ritirati in una località in Messico. Il rapporto che li legava non era mai stato chiarito, anche se non hanno mai smentito un'eventuale relazione.
Di Kasumi si sapeva solo che stava bene.
Su eventuali domande su cosa si stesse preparando, nessuno dei giovani seppe rispondere e i loro genitori non parlavano.
Seppero che Samantha Traynor era stata promossa a capo del Centro Comunicazioni Quantiche, importante impianto di comunicazione che monitorava queste ultime.
La cena per i tre ospiti si concluse con un tour della Normady, al termine del quale tutti e cinque tornarono al campo base.
«Perché tornate con noi? La Normandy è senz'altro più comoda.» Domando Lydia
« Semplice, col nome che portiamo, se incominciassimo a godere di favori tutti penserebbero che siamo viziati o altro. La solista storia.» Rispose Steve
Due figure guardavano il gruppo allontanarsi da uno degli osservatori della nave.
«Sicuro che abbiamo fatto bene a non chiedere niente dell'incidente a “La Guardia” John?» Chiese Ash
« Steve è sembrato meno teso e solitario del solito e Olivia si è fatta dei buoni amici. Direi di si.»
«Essere genitori. La missione più difficile»
«La più difficile in assoluto, Ashley» disse cingendogli la vita con il braccio
Il mattino, come da programma, tutti coloro che si trovavano alla base in quel momento erano perfettamente in fila e sull'attenti nello spazio centrale, davanti a loro sul palco allestito salirono John Shepard seguito da tutti i suoi più stretti collaboratori e amici.
Potendo osservare la scena dall'alto si capiva l'organizzazione del campo, delle circa cinquecento persone presenti almeno centocinquanta erano impiegate per la sicurezza e per mantenere operativo il campo, dai rimanenti andavano poi tolti gli istruttori, a quel punto rimanevano i soldati che in quel momento formavano quadrati da 50 individui l'uno .
«SOLDATI, SIAMO ADDESTRATI AD AGIRE QUINDI NON VI FARO' PERDERE TEMPO, ESSENDO VENUTI QUI SENZA SAPERNE IL MOTIVO.»
Shepard indica con una mano un punto nel cielo sopra di lui, istintivamente tutti alzarono la sguardo senza vedere niente, ci volle qualche istante prima che qualcuno notasse come una porzione di aria sembrasse diversa, la stessa differenza che poteva esserci a vedere qualcosa a occhio nudo e poi attraverso una lente, in quel momento qualsiasi cosa fosse divenne visibile rivelando la sua vera forma e natura.
Era un'astronave, una fregata come la Normandy dotata della stessa stazza e di una forma simile, ma più affusolata e appuntita, il muso differiva dalla SR2 perché non era tagliato ma ricordava becco di un uccello predatore e i suoi motori non facevano nessun rumore. La misteriosa astronave atterrò in uno spazio lasciato libero non distante dal palco.
Da essa scesero due uomini, in divisa dell'Alleanza, che raggiunsero Shepard sul palco, che tornò a rivolgersi ai suoi ascoltatori.
«HO L'ONORE DI PRESENTARVI JAMES VEGA E JACOB TAYLOR, CAPITANO E PRIMO UFFICIALE DELLA NORMANDY SR3. QUESTA NAVE E' STATA IDEATA E COSTRUITA IN SEGRETO CON L'APPOGGIO DI TUTTE LE SPECIE DELLA GALASSIA E APPARTIENE AL CONSIGLIO DELLA CITTADELLA, A OGNUNO DEI POPOLI E ORGANIZZAZIONI CHE RAPPRESENTATE VOI QUI»
«SIETE STATI CHIAMATI PERCHÈ SIETE I MIGLIORI E OGNUNO DI VOI HA LA POTENZIALITA' PER FAR PARTE DEL NUOVO EQUIPAGGIO DELLA SR3. QUESTO NON E' UN OBBLIGO O UN ORDINE, CHI DI VOI NON DESIDERA SALIRE SU QUELLA NAVE DEVE SEMPLICEMENTE ANDARSENE, SAPPIATE CHE POTETE FARLO IN UN QUALSIASI MOMENTO DELLE TRE SETTIMANE IN CUI RIMARRETE. MA SE DECIDETE DI RIMANERE, DI PROVARE CHE MERITATE DI SALIRE SU QUELLA NAVE SAPPIATE CHE LO FARETE SOLO PERCHÈ QUESTO LO VOLETE VOI!
MI RENDO CONTO CHE SOLO CINQUANTA SU TUTTI VOI AVRANNO QUESTO PRIVILEGIO, AGLI ALTRI DICO CHE SOLO ESSERE QUI E' MOTIVO DI VANTO, UN RICONOSCIMENTO DELLE VOSTRE CAPACITÀ.
IL MAGGIORE LAWSON SI OCCUPERA DELLA VOSTRA PREPARAZIONE, PROVE E VALUTAZIONI, VI ILLUSTRERA ORA IN COSA CONSISTERÀ.»
L'addestramento ideato faceva apparire quelli sostenuti ridicoli ed ebbe inizio subito, puntava  a formare un equipaggio con le competenze per affrontare anche ciò che non si conosceva.
Al mattino si facevano le stesse cose del corso base di combattimento con spaventose lavata dagli istruttori per come venivano fatte, solo la perfezione li soddisfaceva. Soprattutto s'imparava l'arte di combattere senza perdere di vista i propri uomini.
Nel pomeriggio vi erano lezioni su matematica, scienze, galattografia, xenologia, logistica, strategia, tattica, comunicazioni, leggi militari e psicologia del comando e chi ancora c'è la faceva studiava di sera fino a quando gli occhi non bruciavano.
Al riguardo bisogna dire che i krogan stupirono comportandosi meglio di quanto si ritenesse possibile, vederne uno studiare dava la sensazione che il mondo andasse all'incontrario.
In tutto questo gli eroi della Normandy si aggiravano per il campo, osservando, dando consigli e valutando, spronando tutti a metterci il massimo impegno ma aumentando il nervosismo dei singoli soldati.
Questo era poi il motivo per cui era presente Kelly che aveva il compito di fornire supporto psicologico ai singoli soldati e un quadro più completo sul singolo a Miranda.
Al termine della prima giornata, mentre Arturus, Mordin, Steve, Asiria, Eren, Mila e Lydia erano in una della sale comuni per concedersi un momento di relax, ebbero una visita inaspettata.
Steve era seduto, impegnato in una partita a carte con Lydia, Mila e Mordin quando sentì qualcosa di morbido e voluminoso sulla schiena, a cui seguirono due braccia attorno al collo e al fine una voce femminile nell'orecchio.
«Contento di vedermi Steve? Ragazzi, felice di vedervi ancora in forma.» Disse la ragazza.
«Ilary? Quando sei arrivata? Oggi non ci sono stati trasporti in arrivo.» Chiese Steve stupefatto.
Ilary era la figlia di Joker e IDA, dotata della stessa abilità del padre ne aveva seguito le orme.
Alta 175 cm, con bellissimi capelli corvini lunghi e uniti in una fluente treccia che portava in avanti su una spalla, un viso dolce e compassionevole perfino materno in certi momenti che nascondeva bene un carattere energico, gli occhi erano di un azzurro insolitamente scuro che li faceva sembrare blu, il seno era abbondante e nutriva una vera passione per le navi e ignorava alcuni dettagli sull'origine della madre.
Dopo la riattivazione di IDA e dei Geth, grazie all'intervento del dottor Archer che utilizzò il codice informatico dell'IA Prothean Vendetta. IDA usando i dati del progetto Overlord, il cui scopo era stabilire una connessione neurale uomo macchina, trasferì la propria essenza in un corpo umano ricreato sulle forme di quello artificiale, la cui unica parte sintetica era costituita dal lobo sinistro del cervello. Tutto fu reso possibile dal supporto di Shepard che si offrì come garante davanti al Consiglio e ogni informazione segretata.
Il Consiglio usò i dati raccolti, i soli esistenti, per prendere le misure necessarie affinché non potesse ripetersi altrove, ora che avevano avuto la dimostrazione che era possibile.
«Trasporti? Io viaggio solo con classe, sono arrivata con la SR3.» Annunciò lei.
«Eri a bordo di quella meraviglia? Ti invidio, ci avevano detto che tu e IDA sarete arrivati ma c'è ne eravamo dimenticati, scusa. Ma perché salti fuori solo ora?» Intervenne Arturus
« L'addestramento era iniziato subito e non mi pareva il caso di disturbare, cosi mia madre ed io siamo andati alla SR2.» Spiegò lei.
«Va bene, ma cosa fai qui? » Chiese il krogan, Mordin.
A questa domanda Ilary ebbe un attimo d'esitazione
«Pare non abbiate capito, sono arrivato sulla SR3 ma come suo pilota.» Dichiarò lei
Ci volle un attimo perché i presenti capissero il significato di queste parole e lo sguardo fu di tale sorpresa che lei ne fu quasi offesa
«Non capisco di cosa vi sorprendiate! Sono un pilota dopotutto, un tenente timoniere dell'Alleanza.» Dichiarò orgogliosamente lei.
Intervenne Steve «Va bene, ma non sei un po' giovane e non hai nessuna esperienza di combattimento reale in volo?»
« Sai Steve, questo può risultare davvero offensivo.» Commentò lei
«Scusa, pessimo uso di parole, intendevo, ci sono piloti con molto più esperienza pratica di te.»
« Rispondo a tutti parafrasando mio padre “Io non sono un timoniere qualsiasi, non sono brava. Non sono neanche eccezionale. Sono il miglio timoniere dell'intera Alleanza e della galassia. Sono l'unica in grado di far danzare la SR3.»
«Di sicuro sei sicura di te Ilary» Commentò l'asari
«Grazie Asiria.»
«Un tantino superba. Mi sembra che il discorso di Joker fosse più modesto.» Replicò Arturus
«D'altronde i miei test hanno superato quelli di mio padre e poi Arturus non pensi che dovresti andare da Olivia. L'ho incrociata venendo qui e abbiamo parlato, non mi sembra il caso di lasciare una donna così da sola, sembrava stesse aspettando qualcuno.» Disse Ilary sorrideva compiaciuta.
Senza dire niente Arturus uscì e Ilary gli gridò « Si dirigeva al poligono di tiro.»
«Ehi Ilary, quei due non dovrebbero vedersela da soli? E magari potresti lasciarmi andare?» Commentò Steve
«Emani un piacevole tepore.» Fu invece la risposta del pilota.
« Tuchanka è già abbastanza calda.» Sentenziò lui.
Olivia aveva sparato qualche colpo alla sagoma in lontananza, distesa al suolo e usando gli infrarossi, l'aveva centrata ma non era soddisfatta. Il colpo non andava esattamente dove voleva.
«Pensò che il mirino sia spostato a destra di 1 micron, se vuoi tentare il colpo 1+1 dovresti correggerlo.» Dichiarò qualcuno dietro di lei.
Il colpo 1+1 era un colpo in cui riuscivano i tiratori più esperti, in cui un proiettile entrava esattamente nel foro di quello che lo aveva preceduto.
«Sicuramente hai qualche consiglio per calibrare bene questo fucile, giusto Arturus?»
«Le calibrature sono una specialità di famiglia.» e senza aspettare il permesso si sdraiò accanto ad Olivia, che non si era mai voltata e guardava fissa nel mirino, mise una mano su quella di Lei che teneva l'impugnatura e con l'altra, passando sulla sua testa, toccò il mirino «Ora dovrebbe andare.»
Olivia fece fuoco e finalmente si voltò «Meglio. Qualche messaggio ogni due settimane e quattro chiacchiere la prima volta che ci vediamo di persona.» Il tono aveva un che di accusatorio
Lui annuì «Hai ragione, ieri sera non avevo ben chiaro cosa dirti, c'era troppo gente e dopo qualche mese di soli messaggi non sapevo bene di cosa parlare.»
«A “La Guardia” c'erano diversi ragazzi carini e umani per di più.»
«Questo è crudele.» Arturus strisciò leggermente più vicino a lei « E dimmi? Molti hanno questa voce calda e profonda, mi sembra di ricordare che ti piacesse.»
Fu Olivia ad avvicinarsi, i loro visi quasi si toccavano «Vero, ma questa calda voce non mi ha ancora detto niente di quello che vorrei sentirmi dire.»
«A questo si può rimediare.»
 
Era passata una settimana, ma nessuno se n'era andato. Avere l'occasione di far parte del primo equipaggio della Normandy SR3 era qualcosa che nessuno voleva farsi sfuggire e ogni cosa veniva sopportata.
Una sola cosa non riuscivano ad affrontare, la sabbia del deserto che sembrava dotata di vita propria capace d'infilarsi in ogni arma, divisa, letto e nel cibo. Costringendo ognuno ad un esagerato lavoro extra per mantenere tutto in ordine.
Fu in quelle condizioni che Asiria fece il suo ingresso nella sala comune, sguardo trionfante in volto, sicura di trovare lì le persone che cercava.
«Ragazze seguitemi, ho grandi notizie.» Dichiarò
«L'unica notizia sarebbe un modo per far sparire questa sabbia.» a parlare era stato Arturus, impegnato insieme a Steve e Mordin a ripulire le armi.
« Non mi pare di avervi citati. In ogni caso ho ricevuto un pacco, bello grosso, da Kahje. Un bagno termale Hannar, di quelli che montano sulle loro navi e alloggi fuori dal pianeta, per loro ha lo stesso significato di una sala relax o ricreazione.»
«Alieni, non sapete apprezzare il clima salutare di Tuchanka» Esclamò Mordin
« Aspetta, vuoi dire che quel cassone enorme arrivato oggi e trainato da ben due trasporti krogan era per te?» Domandò stupito Steve.
«Non sono sicuro che sia una buona idea che alcuni soldati godano di privilegi.» Si preoccupò Arturus
«A che pro essere la figlia del Dio prothean di Kahje se non si hanno dei privilegi? Sono venuta per invitare le qui presenti Olivia, Ilary, Mila e Lydia a condividere con me il piacere di un bagno in compagnia. Vi informo che ho invitato e hanno già accettato Tali, Miranda , Ashley e IDA»
«Non sarebbe male, ma non penso che qualcuno di noi abbia il costume.» Dichiarò Lydia
«Siamo tutte donne non serve.» Dichiarò l’asari attirandosi qualche sguardo dubbioso, la loro specie era mono-sesso e non erano certi che quell’affermazione fosse corretta.
«Oh!» Lydia non poteva nascondere un certo imbarazzo. Alla fine dopo una breve discussione le ragazze accettarono. Prima di uscire Asiria si rivolse ancora ai ragazzi.
«Siamo tranquille che non farete niente di stupido. Vero?»
«Con mia sorella e mia madre presenti finirei all'inferno se lo facessi.» Rispose Steve
«Lo stesso vale per me.» Aggiunse Arturus.
Gli altri dimostrarono di essere dello stesso avviso.
Dopo qualche minuto che furono uscite, Mordin senza rivolgersi a nessuno in particolare disse
«Certo, sarebbe un impresa degna di grandi guerrieri.»
Eren che fino a quel momento era stato in silenzio impegnato al suo factotum si sedette a fianco del krogan incrociandone lo sguardo, entrambi avevano un'espressione d'intesa.
Furono richiamati alla realtà dal rumore del precursore delle pistole che Arturus e Steve avevano finito di pulire, in quel momento anche se scariche erano puntate su di loro.
Se fosse esistito un uomo cosi fortunato da poter vedere all'interno della struttura recentemente costruita in quel momento..... sarebbe morto da uomo felice.
Tutte le donne si stavano rilasciando in un tonificante bagno hanar, mentre IDA discuteva con Tali delle proprietà terapeutiche del bagno, Mila non riuscì a trattenersi dal fare i complimenti al comandate Ashley e al maggiore Lawson nonostante l'età e le gravidanze il loro corpo si presentava in perfetta forma grazie al continuo allenamento.
Mentre Lyda non poteva evitare un certo imbarazzo, aveva sentito che i poteri biotici potevano farle rimanere piccole alle umane ma guardando la Lawson seppe che la diceria era infondata. Ma non era solo per quello che fissava Miranda, alla fine si fece avanti
«Maggiore Lawson, posso farle una domanda?»
«Certo.»
«Perché io e Mila siamo qui? Siamo bravi soldati non eccezionali, quelli sono Olivia e Steve.»
La domanda era stata fatta seriamente e tutti guardarono Miranda che si prese un attimo per rispondere.
«Se ti stai chiedendo se sei qui per questioni di amicizia, la mia risposta è no, come Olivia e Steve non sono qui per motivi di parentela. Seguire questi concetti, serve solo mettere a rischio inutilmente la vita delle persone.» Rispose la Lawson
«Ti puoi fidare del giudizio di Miranda, non esiste persona più capace di Lei a prendere decisioni distaccate da tutti i sentimenti.» Commento Ash
« Grazie Ashley, lo considererò un complimento.» Commentò Miranda.
Lydia accettò la risposta e tolto questo dubbio si godette il bagno.
Rivolgendosi ad Olivia, Asiria chiese « Come procede tra te e Arturus? Centrati i bersagli al poligono di tiro?»
«Stiamo insieme, più o meno, lo sapete. Non ho niente da aggiungere.»
Fu Ashley ad intervenire «Vi ha mai raccontato come le nostre famiglie vennero a sapere della loro storia?»
«Trovo che sia un racconto irresistibile.» Dichiarò Tali, la madre di Arturus.
«Non penso possa interessare.» Disse Olivia imbarazzata.
Gli sguardi delle altre persone non potevano essere più attenti, quindi Ashley prese a raccontare
«Quella sera, John e io, a causa di un contrattempo, ci dirigemmo al nostro appartamento sulla Cittadella e appena entrati trovammo loro due mezzi nudi che ci guardavano come se un “Bruto” avesse sfondato la porta.»
Gli sguardi si fecero ancora più interessati.
«I due innamorati avevano deciso di giocare a strip poker, ma noi non eravamo meno sorpresi perché Olivia ci aveva detto che sarebbe stata altrove quella sera. Mentre siamo li a fissarci, John si volta verso di me e sottovoce mi fa “La femmina è compito tuo” e detto questo scappa su per le scale.»
Un coro di risate accolse la notizia.
«Io non ero meno sbigottita nel vedere l'eroe della galassia scappare e lasciarmi sola con due persone con addosso solo l'intimo, pare che fossimo arrivati quando le cose si facevano calde.
A quel punto senza idee grido “Sull'attenti e vestitevi”,quindi si alzano e rivolgendomi ad Arturus dico “ Figliolo, per favore girati, quel tuo attenti è imbarazzante per una donna sposata “ e
dopo dei saluti molto veloci mi ritrovai a litigare con Olivia sia perché ci aveva mentito che per combattere l'imbarazzo.»
Al termine Olivia fu preda di diverse battute, l'unica in suo aiuto fu Tali.
«Sapeva quello che voleva e l'ha ottenuto, anche altre dovrebbero fare cosi.» Intervenne Miranda spostando lo sguardo su Ilary.
«Cosa ?» Commentò il pilota
Olivia presa di mira, fu ben felice che toccasse ad altri « Lo sanno tutti che è da una vita che ci provi con Steve, senza successo.»
Ilary rossa in viso cominciò a negare, ma fu sua madre a darle il colpo di grazia « In presenza di Steve il tuo linguaggio corporea cambia manifestando involontariamente segnali che confermano la tua verginità, l'intenzione di sedurre il maschio e a far capire che sei pronta all'accoppiamento.»
Seguì un momento di assoluto imbarazzo, nessuno parlava.
Fu Olivia a riprendere il discorso «Che sappia mia fratello non ha mai avuto una ragazza e ti posso però confermare che gli piacciono le donne. Ti consiglio di evitare di perdere tempo e di dirgli le cose come stanno, odia i giri di parole e i sottintesi, una tattica diretta con lui e la migliore.»
«Be, ecco...» Borbottò il pilota
«Faccio il tifo per te Ilary.» L'incitamento giunse da Ashley e fece decidere Ilary sul da farsi.
La sera successiva Steve stava seguendo Ilary, aveva chiesto il suo aiuto per alcune casse di provviste sulla SR3 ed era felice di poter dare un'occhiata in anteprima.
All'interno della stiva, lui fu attratto da un telo di grandi dimensioni che nascondeva qualcosa. Dalle dimensioni poteva essere una navetta, alla domanda su cos'era Ilary rispose
 «Non lo so, hanno detto che è un regalo per tuo padre.»
Seguendo le indicazioni di Lei voltò dietro a delle casse di grandi dimensioni
«Qui ci sono delle coperte per terra, niente provviste.» disse
Lo spintone lo colse impreparato e ruzzolò sulle coperte distese, prima di poter fare qualsiasi cosa Ilary fu sopra di su Lui «Steve, io...»
A interromperli un urlo animalesco proveniente dall'esterno, seguito da colpi ed esplosioni.
Passarono pochi istanti dal verso iniziale a quando una squadra di tre individui entrò nella stiva della SR3 e la perlustrarono.
«Squadra beta, stiva sicura.» Disse l'uomo alla ricetrasmittente nel casco.
Mentre fuori nel buio della sera si combatteva, la Normandy SR3 si alzò in volo con una destinazione sconosciuta.
 
Un ora prima.......
Il turian entrò nella tenda chiudendone l'entrata e tolse uno dei panelli che formavano il pavimento, potè vedere il nudo suolo e il buco che aveva fatto, impiegandoci più tempo del dovuto sia per la durezza del terreno che per l'impossibilità ad usare apparecchi elettrici per via del rumore.
Aprì una delle casse presenti estraendone un oggetto la cui parte bassa era formata da un asta metallica di quaranta cm e in cima un cubo con a lato delle manopole. Afferrò saldamente l'oggetto per queste ultime e lo spinse con forza nel foro, lo accese e risistemò il pannello nascondendo perfettamente quello che era successo. Una volta finito uscì...
   
 
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mass Effect / Vai alla pagina dell'autore: Uptrand