Il mattino seguente Gaara svegliò Matsuri con dolcezza.

-Matsuri...Matsuri...

Le disse sottovoce mentre la scuoteva leggermente.

-mh...dai lasciami in pace...

Gli rispose lei allontanandolo con la mano sinistra.

Lui si mise a ridere.

-Matsuri, guarda qua!!! L’autografo di Chester dei linkin park!!!

La ragazza aprì gli occhi svogliatamente e lo fissò un secondo.

-Che stronzo che sei... almeno fosse vero...

-Ma è vero!

Annunciò lui sventolandole il foglietto davanti agli occhi.

-OH Cristo Santo!!!

Disse lei mettendosi seduta sul letto. Prese il pezzo di carta rigirandoselo tra le mani più e più volte, notando una scritta “a Matsuri con affetto, Chester e i linkin park !” la ragazza saltò letteralmente al collo di Gaara.

-Ma...quando...cioè...Aaaaaaaaaaaaaaaaaah grazie grazie grazie !!!

Lo abbracciava stretto, lui si irrigidì un instante, poi riprese, liberandosi.

-Comunque, io devo andare, tu che fai?

-Resto qua un attimo poi me ne torno a casa, sennò mia zia mi ammazza.

-Ahahahahah che le dirai?

Chiese lui malizioso.

-Che ho dormito a casa di un mio amico...

Rispose lei ingenuamente, ci rifletté un momento su.

-#@§§] !!! Io che le dico?! Quella mi lincia se le rispondo che ho dormito da un ragazzo!!!

Urlò lei mettendosi le mani nei capelli castani.

-Ahahahahah, tranquilla ha già chiamato, le ho risposto che hai dormito qua da mia sorella.

La calmò lui.

-Ah...ok, ottima scusa...

Constatò lei, mentre scendeva dal letto.

Una volta che fu in piedi si rese conto di essere vestita solo da una canottiera e dalle mutande nere, non che fosse imbarazzata ma una domanda le sorse in mente.

-Gaara...

Lo chiamò lei mentre si squadrava titubante .

-mh?

Si voltò verso di lei mentre cercava le bacchette, che come al solito erano state risucchiate in un qualche buco nero.

-Chi mi ha spogliata?

Chiese lei, temendone la risposta.

-Io

Disse semplicemente lui, con tutta l’ingenuità possibile.

-CHE COSA?!

Chiese lei mentre il viso era ormai andato a fuoco.

-Ahahahahaha, guarda che sto scherzando è stata mia sorella a farlo!

La ragazza dapprima s’infuriò sbuffando rumorosamente, ma subito lasciò andare un sospiro di sollievo.

- L’importante che non sia stato tu...

Gli concesse infine, ancora stizzita dallo scherzo di cattivo gusto.

-Infatti, io non c’entro niente...ammetto di essere stato io a toglierti la maglia...Ma per il resto non c’entro niente...

Disse lui mentre toglieva le miriadi di spartiti dalla scrivania, nel vano tentativo di trovare le sue maledette bacchette ormai soprannominate “le piccole Lost”

-Piantala di prendermi in giro, ti diverti tanto a dirmi balle?

Gli chiese lei irritata, mentre a testa in giù lo inseguiva con lo sguardo intanto che lui s’infiltrava a cercare le bacchette sotto il letto sul quale si era appena riseduta.

-Si; anche se questo, in effetti, era vero...

Confessò lui, riemergendo da sotto il letto, armato di un magnifico sorriso e delle sue bacchette.

La ragazza raggiunse nel tempo record di dieci secondi le più originali e rare tonalità di rosso mai viste sulla faccia della terra.

-SCUSAMI?!

-Volevo sapere che taglia portavi di reggiseno

Le rispose vago lui con un sorriso malizioso, ma con uno sguardo tutt’altro che rassicurante tanto sembrava ingenuo. La ragazza lo fissò a bocca spalancata, lo sguardo indignato e incredulo.

-MA CHE CAVOLO VAI A PENSARE!!! BASTA CHIEDERE RAZZA DI MANIACO!!!

Urlò lei passandosi nervosamente la mano nei capelli castani.

-Ammettilo Masturi, non me lo avresti mai detto... Se te lo avessi chiesto...

La incastrò lui con gli occhi color del mare che brillavano di furbizia.

-Ma... MA!!! GRRRRRRRRRRRRRRRH!!!

Ringhiò lei avvicinandosi a lui coi pugni serrati pronti all’attacco.

-Non pensavo portassi la terza.

Scherzò lui prendendole i polsi levatisi in aria, ma fermati a metà del loro cammino.

-Lurido bast...

Non riuscì a terminare la frase, che Gaara le lanciò un’occhiata maliziosa.

-Masturi, non sapevo nemmeno che portassi anche l’intimo nero.

Ghignò lui furbamente, la ragazza strabuzzò per un momento gli occhi.

-Razza di maniaco pervertito!!!

Urlò lei alzando il ginocchio nel (vano) tentativo di assestargli una ginocchiata nel basso ventre. Gaara prontamente la girò tramite i polsi facendole finire la schiena contro il petto.

-Eddai Matsuri, non ti ho fatto niente di male!

Le disse lui abbassandosi fino al suo orecchio.

-...

La ragazza decise di optare per la vendetta dell’indifferenza, ovvero piano “I”

-Matsuri...

La chiamò lui, lei si girò dalla parte opposta.

-Oh....

Fece lui ingenuamente

-Ho capito non mi parli.

-...

Gaara la fece rigirare a forza verso di lui, lei gli negò il suo sguardo di solito dolce ignorandolo completamente. Lui alzò gli occhi al cielo.

-Matsuri....Uffa, almeno guardami!

-...

Indifferenza pura.

-Matsuri, scusami. Sono stato davvero maleducato, non avrei mai dovuto farlo... Ma l’ho fatto lo stesso...

Disse lui sinceramente dispiaciuto.

-E...

Lo incitò a proseguire lei.

-E?

Chiese lui, non capendo.

-Non lo farai mai più, avanti dimmelo pezzo d’idiota.

Disse lei fissandolo nei grandi occhi mare. Lui le lanciò un’occhiata maliziosa.

-Bhe, questo non posso assicurartelo...

Le sussurrò lui, poi le baciò la punta del naso. Subito il ragazzo si mise in moto prendendo con se anche la borsa di Matsuri.

-HEY!!! Gaara!

Urlò lei inseguendolo fin fuori dalla stanza.

-Scusa Rirì, ma io ho bisogno della tua borsa, tu hai soldi sul cellulare io no!

Si giustificò lui, aggiungendo al tutto un sorriso

-E perché devi fregarti il mio!?!?!

Urlò scettica lei, evitando di inseguirlo giù dalle scale.

-Scusa Rirì, a dopo!

Si congedò lui, con un sorriso, mentre saliva sulla sua yamaha nera.

-E NON CHIAMARMI RIRI’ RAZZA DI MANIACO!

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Nello stesso momento Suigetsu era andato a prendere Karin a casa sua, e ora viaggiano a tutta velocità sulla Yamaha argentata.

La rossa si stringeva al corpo smilzo e alto di Suigetsu senza troppi fronzoli; era a suo agio.

Lo stesso non si poteva dire del ragazzo, che faticava a mantenere il controllo della moto, visto che il suo battito cardiaco minacciava seriamente di superare i limiti imposti dal corpo umano. La ragione infatti gli consigliava di far scendere gentilmente Karin dalla moto, e chiederle (sempre gentilmente) di lasciargli due minuti mentre si asciugava il naso grondante di sangue a causa della troppa vicinanza della ragazza.

Purtroppo il cuore (che dolce) gli consigliava vivamente di fermare la moto fare scendere Karin, inginocchiarsi davanti a lei confessarle il suo amore per poi baciarla appassionatamente.

Quando arrivarono davanti alla poisoned apple Karin porse il casco a Suigetsu, timidamente si aggiustò gli occhiali sul naso, ma poi decise di toglierli infilandoli nella tracolla, voleva essere al suo meglio! Tra poco avrebbe rivisto Sasuke!

-Suigestu posso chiederti una cosa?

Suigetsu le prese il casco, guardingo la incitò.

-Dimmi...

Si ritrasse appena.

-Volevo chiederti...Se..Cioè...Se, insomma hai capito no?

Chiese la ragazza tra un risolino forzato e l’altro. Suigetsu la guardò confuso.

-A dire la verità no...

-Se...Se S-Sasuke-kun è innamorato....

-Karin...Io... senti possiamo uscire un momento?

-Ehm certo, capisco magari non ne puoi parlare qui...

-Già non te ne posso palare qui..

I due ragazzi si portarono fuori lottando contro la pioggia, fiondandosi al riparo nel parco, precisamente sotto l’altalena.

Appena arrivati Suigetsu la guardò negli occhi, erano pieni di speranza, ma anche di preoccupazione.

Suigetsu non esitò, per una volta in vita sua fece tutto senza pensare,d’impulso non esisteva un passato né un futuro, presente ecco cosa esisteva davvero.

Lui...Lei...la pioggia...e la verità, quella che prima o poi sarebbe venuta fuori.

Lasciò che l’aria fredda e umida gli invadesse i polmoni e che poi li liberasse

...

... ...

... ... ...

... ... ... ...

... ... ... ... ...

-Suigestu dimmelo subito.

-...

-Che stai aspettando?

-Aspetto solo che il sangue mi arrivi al cervello...

Confessò lui, gli occhi ancora chiusi.

-Eh? Per cosa?

-Per questo

La baciò le sue labbra erano fredde e inumidite dalla pioggia. Era un bacio semplice e privo di passione. Un bacio morbido e ingenuo. Un bacio candido, puro. Come quello di un bambino. Le mani erano strette in maniera poco ortodossa e goffa sul viso della ragazza. Era inesperto. Avevo aspettato lei. Voleva bene a lei, perché sprecarsi con delle altre?

-Non credo avrai bisogno di altre parole dopo questo...

Disse Suigetsu il viso alla misera distanza di 15 centimetri dal suo.

La lasciò lì ,sotto la pioggia, mentre continuava a chiedersi che cosa stesse accadendo a tutti. Ma soprattutto chiedendosi chi era in realtà Suigetsu.

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Naruto arricciò il naso al sapore pizzicante della sigaretta.

La getto in terra, decisamente l’idea di comprarsi quel pacchetto non era stata buona.

Gli occhi erano stanchi e le palpebre pesanti.

Cercava di allontanarsi da tutto e tutti, nel tentativo di fermare un attimo il tempo. Quello sufficiente a fargli capire in che situazione si era cacciato.

Sentì gli occhi pizzicargli pericolosamente, sorrise al pensiero che la pioggia una volta tanto era utile. Se piangi durante un diluvio, nessuno ti vede farlo, pioggia e lacrime si confondono...

Naruto guardò il cielo. Una lacrima poi una goccia di pioggia e di li a poco tutto era pioggia e lacrime. Ed era vero non si poteva capire quali fossero l’una e quali l’altra. Il viso era privo di espressione. Nemmeno lui capiva il motivo di quel pianto...

-Perché piangi, dobe?

Naruto si voltò stupito verso il moro che era appena comparso alle sue spalle.

-Ma cosa dici?!

Sbottò indignato il biondo.

Sasuke alzò gli occhi al cielo.

-Allora perché stai piangendo?

Naruto poggiò le braccia alla ringhiera lo guardò in cagnesco, ma poi si rassegnò a parlare.

-Lo sai il perché...

Sasuke si avvicinò al biondo mordendo la mela che teneva in mano.

-Bè sai come la penso...

Addentando ancora una volta il frutto.

-si, lo so come la pensi...

Commentò Naruto con stizza.

Sasuke sorrise a malapena, che moccioso fastidioso era...

-Tieni.

Gli disse porgendogli un mazzo di chiavi.

-Ma...! Sasuke sei sicuro?!

Sasuke lo fissò un momento.

-Se serve a farti stare meglio è ok, non voglio che il migliore amico soffra come un cane...

Gli concesse lui mentre accennava un sorriso debole.

Naruto lo abbracciò stringendolo.

Sasuke arrossì un secondo.

-Eddai dobe! Non esageriamo eh!!

Lo ammonì il moro con irritazione allontanandolo.

-Scusa...

Disse sorridendo.

Sasuke rimase da solo mentre guardava il biondino correre all’impazzata giù dalle scale.

-Va da lei...E salvala...

Mormorò. Le nuvole non accennavano a svanire. Tutt’altro ogni secondo che passava...Le nubi si addensavano sempre più.

-Sono le cinque di pomeriggio e sembrano già le sette di sera...Che schifo di tempo...-

Commentò fra se e se mentre estraeva il pacchetto di sigarette.

Se ne accese una.

Dette un calcio alla ringhiera che gli sostava davanti.

-SAKURA DOVE DIAVOLO SEI FINITA?!

Urlo a squarcia gola, senti il fumo rodergli la gola. Gettò la sigaretta giù dal palazzo.

Poggiò le mani sopra la faccia, facendocela sprofondare.

Poi all’improvviso uno strano presentimento, come una sensazione che qualcosa di orrendo sarebbe successo... Era ansioso sentiva come una sensazione di peso sul petto.

Si guardò attorno spaesato, era solo. Ne era certo... Poi sentì quell’odore inconfondibile. Strabuzzo gli occhi.

Scese le scale più veloce che poteva, scivolò su uno scalino, cadendo in avanti. Veloce si rialzò. Usci fuori dall’edificio. Destra sinistra. Niente. Rimase pochi secondi in silenzio. A rompere l’assenza di suono solo le gocce di pioggia scroscianti sull’asfalto e il suo fiato smorzato e irregolare. Ma l’odore persisteva.

-Merda...MERDA!

Imprecò, prendendo a calci un bidone della spazzatura abbandonato.

Guardò in alto, con gli occhi assottigliati e infastiditi dalla pioggia.

-.:*Spazzietto ufficioso*:._

Qui il nostro piccolo Sasuke-kun

Sta capendo di impazzire letteralmente!

E’ proprio questo il bello *ç*

Whahahahaha,

mi dispiace per voi ma siete incappati in una brutta bestia con me

Comunque qui ci sono abbastanza “progressi per tutti”

Se avete voglia di recensire la domanda delle recensioni di oggi è

Un bacio a tutte!