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Autore: LuxKatoUlisse    27/03/2014    1 recensioni
Nel 21° secolo sono passati 8 mesi da quando Lux Black, l'eroe che ha salvato il futuro, è ritornato a casa per ricominciare da zero una nuova vita.
Il ragazzo, cresciuto e maturato grazie alle esperienze ricevute, dirige uno stile di vita equilibrato insieme ai suoi nuovi amici, fino a quando un giorno viene richiamato dal futuro per affrontare una nuova terribile minaccia universale insieme ai suoi amici di sempre: Michelle, John e Alex.
Kim Arthur, il famigerato criminale della storia umana, sta formando un tremendo esercito di serial killer, intenti a distruggere su larga scala universale Human Nation e l'intera galassia; la posta in gioco è altissima stavolta.
Al gruppo di Lux si uniranno altre persone e altre alleanze militari, e insieme affronteranno nuove insidie, nuovi misteri e tanti colpi di scena.
Lo spazio e la tecnologia ritorneranno ad essere al centro della scena e questa sarà anche la volta buona in cui Lux conoscerà finalmente l'amore.
Il passato del ragazzo tornerà a farsi vedere, mostrando altri particolari nascosti e scomode verità che completerebbero il suo più grande puzzle della sua vita.
Un'altra grande battaglia (più terribile della precedente) sta per avere inizio.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
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Capitolo 7

Un incontro eccezionale: Lux e Martina



 

Martedì, 9 dicembre 3005

Quella fredda mattina di inizio dicembre, Lux si svegliò dolcemente nonostante il turbolento sogno avuto la notte precedente.
Prima di andare all’accademia, il ragazzo doveva fare un salto alla Casa Bianca; Lady Earth lo assunse come segretario federale apprendista, in attesa di un nuovo incarico di lusso.
La missione seguente fu quella di scoprire e di intercettare la tana segreta di Kim Arthur e la donna sapeva molto bene che il ragazzo fosse sveglio e intelligente (simile al detective Sherlock Holmes), ragion per cui pensò che sarebbe stata un’ottima idea ingaggiarlo come segretario federale.
Verso le 7:00 del mattino Lux si trovò immediatamente nei pressi dell’entrata della Casa Bianca, attese il segnale delle guardie del corpo per entrare e poi si avviò all’interno dell’edificio, scortato da alcuni addetti.
Lady Earth disponeva di una gigantesca equipe di segretari di Stato, segretari federali, ministri di ogni tipo, politici, addetti agli archivi federali, senatori demo – neutralisti e quelli conservatori, avvocati, giudici, capi militari e tanti altri (tutti umani, alieni, mutanti e robot).
La loro presenza determinava sempre un via vai continuo nella Casa Bianca; ognuno era impegnato con i propri affari.
Il giovane indossava in quel momento uno Smoking elegante nero, con una cravatta celeste, dei pantaloni dello stesso colore dello smoking e delle scarpe di cuoio lucide.
Il ragazzo si sistemò bene anche i capelli, tanto per fare un’ottima impressione al suo nuovo datore di lavoro:
Thomas Becher, umanoide proveniente da Clarion.

Egli era alto 1,98 m ed era pelato con gli occhi azzurri, le orecchie quasi appuntite come quelle di un elfo, un pizzetto sul mento e indossava una tuta spaziale blu con dei cerchi argentati sul petto e sulle due parti dell’addome, e una cintura gialla intorno alla vita.
 

Studio del dott. Thomas Becher

Entrando nello studio, Lux si sedette di fronte alla scrivania del suo datore di lavoro.
Il sign. Thomas, rileggendo il curriculum del ragazzo, ne rimase stupito e al quanto affascinato.
Detto ciò egli disse al giovane con un sorriso:

- Lux Black, il nuovo braccio destro di Lady Earth e combattente militare dell’Accademia del cigno fedele.
Nella terza guerra universale dell’Estate di quest’anno lei è riuscito a mandare alla vittoria Human Nation e a sconfiggere il male.
Inoltre l
ei è anche un viaggiatore del tempo e nel 21° secolo faceva il DJ nelle discoteche.
Uhm, lei è un ragazzo d’avvero interessante. -
- Modestia a parte faccio solo il mio dovere. - rispose Lux con modestia.
- Non faccia il modesto, giovanotto. Lei ha un ottimo curriculum, lo sa?... -
- D’AVVERO? - gridò stupito lui.
- Si! - rispose soddisfatto l’umanoide - Alcune volte, anche se rare, vengono qui ciarlatani e buoni a nulla.
Lei invece ha un quadro veramente perfetto. Lady Earth mi ha parlato molto di lei e mi ha consigliato di vedere il suo curriculum. -
- Certamente questo non significa che io sia stato raccomandato da qualcuno, vero? -
- Certamente no! Giovanotto, qui non stiamo nel 21° secolo dove domina la corruzione anche nel mondo del lavoro: “senza offesa”, ok? -
- Non si preoccupi. -
- Lei ha le doti necessarie per diventare segretario federale apprendista. Lady Earth mi ha anche riferito che lei ha delle magnifiche doti deduttive, simile a quelle di un detective professionista addirittura. 
Tutto ciò, però, me lo dimostrerà in questa missione che io le darò. -

- Beh, le dico solo che se c’è qualcosa che non va, me lo accorgo subito. -
- Ottimo!!! Penso che un giorno scriverò un libro su di lei… ma ora non ho tempo. -

Alzandosi da posto, il sign. Thomas porse la mano destra a Lux e gli disse contento:

- Benvenuto a bordo, figliolo! Da ora in poi, fino al nuovo ordine, lei è un segretario federale “apprendista”. Può iniziare anche stamattina se vuole. -
- Sono pronto già da adesso, signore! - gli rispose con entusiasmo Lux, stringendogli la mano.
- Adoro i lavoratori volenterosi come lei. -
- Sono contento che lo abbia notato. -
- Così si dice, ragazzo! Congratulazioni!!! -

Il breve colloquio con il datore di lavoro andò a buon fine;
Lux divenne ufficialmente un segretario federale apprendista a tutti gli effetti, ma non prima che ebbe firmato alcuni documenti online.

Egli era molto entusiasta di lavorare alla Casa Bianca e di far valere le sue doti intellettuali.
 

Giornata lavorativa

Dalle 7:30 alle 10:00, Lux lavorò negli archivi federali, situati nel sottosuolo di un edificio, accanto alla Casa Bianca.
Da quell’edificio al Campidoglio egli ci passò continuamente davanti e indietro, passando per l’imponente obelisco bianco sulle spoglie della piscina nazionale.
Lux potette osservare la famosa enorme statua di Abramo Lincoln, seduto su una sedia e situato all’interno di un tempio e veniva sempre accompagnato da un addetto degli archivi, il quale lo seguì passo dopo passo per trovare nuove informazioni bibliografiche (analogiche e digitali) relative a Kim Arthur:

  • infanzia; 
  • adolescenza; 
  • carriera criminale; 
  • i suoi contatti più frequenti, dalla Tricheco Mafia alla GCT (Global criminal terrorism).

Inoltre, consultando la biblioteca digitale e interattiva nei pressi della Casa Bianca, Lux potette leggere e consultare i TG storici sugli avvenimenti passati:
omicidi e attentati terroristici universali da parte del boss.
Thomas osservò all'opera il ragazzo dal lontano con tanta ammirazione.
 

Fine della ricerca documentaria

Verso le 11:00 Lux terminò il suo turno di lavoro alla Casa Bianca, ma prima di andarsene Thomas lo fermò per un braccio e gli disse contento:

- Ottimo, sign. Black, ha fatto un’eccellente lavoro. -
- Grazie, signore! - rispose contento Lux
- Scoperto qualcosa? Qualche indizio? -
- Non sono riuscito a trovare il nascondiglio segreto di Kim ma ho trovato informazioni d’avvero interessanti, poi queste le ho unite insieme, secondo un procedimento empirico – logico. -
- Interessante… Qualche novità le ha colpito? -
- Da quello che so e che ho appena scoperto le posso dire che ben presto lui si farà sentire. Kim ha come rivale il capo della polizia di Human Nation “Charles Serafyn” ma penso che questo lei già lo sappia.
Charles è l’unico essere umano a riuscire a tenere testa un tipo violento e imprevedibile come il suo rivale. -
- Un tempo Kim e Charles erano amici quando erano giovanissimi.. poi un qualcosa li divise per sempre. -
- Ragion per cui Charles intuì in anteprima le future mosse del suo avversario. -
- Ben detto, sign. Black. -
- Signore… Ho scoperto poi un’altra cosa:
ho fatto una ricerca molto approfondita e ho saputo che Kim aveva un bisnonno spietato quanto lui. -

- Un bisnonno? - gli chiese stupito il sign. Thomas
- Esatto!!! - affermò Lux - Jim Arthur Solevon, autore di innumerevoli omicidi, tra i quali il famigerato attentato di New Orleans del 2894. -
- Hey, aspetti un attimo, ragazzo! Per caso lei si sta riferendo a quell’attentato storico in cui morirono in un solo giorno 3 milioni di persone? -
- Esatto! -
- Oh, Santo cielo. Cioè, come ha fatto a scoprire l’autore di quell’attentato? La polizia dell’epoca non è riuscita a scovare il colpevole. -
- Negli archivi storici non c’è scritto il nome del colpevole però, studiando il passato di Kim, ho trovato un riferimento alquanto agghiacciante.
Questo riferimento si trova a pagina 4008, paragrafo 7:
Jim Arthur Solevon, assassino a sangue freddo e autore di grossi colpi a mano armata.
Egli aveva l’abitudine di vantarsi continuamente, sostenendo di aver compiuto numerosi attacchi terroristici dal 2884 al 2894.
Prendendo un giornale del 24 settembre del 2894 (attentato a New Orleans), ho confrontato queste due notizie e sono riuscito ad arrivare a una conclusione:
i giornali antichi della fine del’800 del millennio 2000 parlano anche di attentati, ma quelli più grossi e apocalittici vanno proprio su quel decennio.
Facendo 2+2 ho collegato questi avvenimenti a Jim. -
- Interessante! - disse sempre stupito il sign. Thomas - Ha scoperto anche qualcos’altro? -
- La domanda che mi ponevo era perché Jim abbia smesso di fare attentati dal 2894. Sono andato per caso negli archivi storici di Human Nation e ho letto che l'anno dopo scoppiò la prima guerra di liberazione: umani contro rettiliani.
Questa guerra durò fino al 2 gennaio del 2901, quando gli umani, aiutati dai robot, dagli alieni, dai mutanti e dalle creature digitali, vinsero sui Rettiliani.
Si dice ora che Kim Arthur sia un grande sostenitore di Dark Evon; anche i Rettiliani lo sono.
Allora perché non ipotizzare un'alleanza segreta tra Jim (il bisnonno di Kim) e questa specie?
Per il momento non ho prove certe, ma mi baserò su queste ipotesi per svelare la verità. -
- INCREDIBILE, STUPEFACENTE!!! - gridò con gran entusiasmo il sign. Thomas
- L’ho convinta? - gli chiese Lux
- Lei è d’avvero un ragazzo eccezionale!!! - disse Thomas - Si, ho fatto d’avvero bene ad assumerla. Se continua così le aumenterò lo stipendio, questo è poco ma sicuro. -
- Woh, grazie signore. - disse contento Lux
- Ora vada a casa e si rilassi. Ci vedremo Giovedì mattina di questa settimana, sempre allo stesso orario, non tarda, mi raccomando!!! -
- Signor si, signore. -
- Bene! Arrivederci sign. Black. -
- Arrivederci sign. Becher. -


Un incontro speciale

Lux si avviò felice e soddisfatto verso l’uscita della Casa Bianca ma improvvisamente, senza accorgersene, urtò contro una persona;
i due caddero a terra.

Egli, rialzandosi, pose la mano alla persona che aveva accidentalmente urtato, ma quando vide il suo volto, rimase senza parole:

ella era una ragazza bellissima con gli occhiali, capelli lunghissimi, lisci e neri, bei occhi celesti, una corporatura snella e indossava una tuta spaziale bianca in stile casual con una minigonna dello stesso colore, delle calze marroni – scuri e scarpe a spillo color oro (numero 37 – 38).
 


Lux si scusò con lei, dicendole:

- Mi scusi se le ho urtata, è colpa mia, io non volevo. -
- … Ahi…  - si lamentò la ragazza, toccandosi la schiena - … che male! La prossima volta usi gli occhiali, per favore. -
- Veramente io ho le lenti a contatto. -
- Lenti a contatto?... Hey, aspetta, ma non verrai per caso dal 21° secolo, vero? -
- Si, anche se ho origini in quest’epoca. -
- Capisco. Sai? Ne conosco tanti i tipi come te; siete tutti uguali voi del 21° secolo. -
- Hey: io ti ho chiesto scusa. -
- Lo so, ma io potrei anche essere libera di non accettare le tue scuse, ok? -
- Hey, perdonami se ti ho chiesto scusa. -
- Ancora? Vuoi continuare a parlare di questo? Santo Dio, come sei appiccicoso. -
- Antipatica. -
- Non provocarmi, barbaro. -
- Barbaro? -
- Esatto!!! Voi del 21° secolo siete tutti barbari. -
- Almeno noi non offendiamo voi del 31° secolo; abbiamo un cuore, sai? -
- Hahaha, l’hai detta grossa. Che ci fa un plebeo come te nella Casa Bianca? -
- Sono stato appena assunto come segretario federale apprendista, lavoro per la nazione e soprattutto per Lady Earth. -
- COSA??? TU SEGRETARIO FEDERALE? -
- APPRENDISTA, bella, “Segretario federale apprendista”. -
- Ma dai, ma che dici? Uno come te: “segretario federale apprendista”? -
- Si! E ti dico che conosco di persona Lady Earth. -
- Hahaha, e io ci dovrei credere?... Sei proprio ridicolo, sai? Mi fai pena e vuoi a tutti i costi pavoneggiarti.
Non è nel tuo stile, bello!!! -
- Se non mi credi allora perché non andiamo da lei. -
- COSA??? COME… COME OSI, DICO… A parte il fatto che Lady Earth è impegnatissima in questo momento. -
- Lo so, ma io ho il pass. -
- Si, come no: “Passi un guaio”, altro che pass. - 
- Andiamo da lei… O forse non hai il coraggio? -

La ragazza, spinta dalla sfida lanciata da Lux, gli rispose con aria di disprezzo:

- Ok; saliamo sopra, però ricordati:
se mi hai detto una balla, io ti denuncerò, stai certo!
Lo sai chi sono io? Sono una “segretaria solare”, posizione più alta del segretario federale.

Io posso rovinarti la vita in meno di cinque secondi. -
- Io ci sto, ma quando Lady Earth mi riconoscerà, tu ritirerai tutte le cattiverie che hai detto su di me. -
- Ok! -

Così Lux e la ragazza salirono fino all’ultimo piano e quando arrivarono alla porta della camera ovale, furono scortati da due guardie del corpo, una delle quali avvertì Lady Earth della loro visita.
Quando i due ragazzi entrarono, la presidentessa si alzò contenta dalla sua sedia e, abbracciando Lux, gli disse:

- Ciao Lux. Ho sentito dal sign. Thomas che oggi hai fatto degli ottimi servizi federali, complimenti. -
- Grazie mia signora. - rispose felice Lux, girando poi verso la ragazza.

La ragazza rimase stupita da ciò e inoltre si rese conto anche di avere torto.
Lady Earth, rivolgendosi poi a lei, le chiese con un sorriso:

- Ciao Martina, a cosa devo la tua visita? -
- A… a.. ..aa…. a.. - balbettò la ragazza (alias Martina).
- E così ti chiami “Martina”, non è vero? Sei italiana?!! -
- SI! - rispose freddamente Martina - Il mio nome è Martina Lammadh. Sono italiana perché sono nata su una colonia spaziale di Saturno, chiamata "Little Italy". -
- Piacere di conoscerti, Martina!
Il mio nome è Lux Black e nel 21° secolo vivo a Torino (Italia). -

- NON TI HO CHIESTO COME TI CHIAMI, OK? -
- Hey… - disse stupita Lady Earth - Non litigate, per favore. Martina, perché ce l’hai tanto con Lux? -
- È un pallone gonfiato, ecco cos’è. -
- Veramente ci siamo urtati accidentalmente e io le ho chiesto gentilmente scusa, ma lei non ne vuole sapere niente. - intervenne il ragazzo.
- Lux ha ragione, Martina. - disse la donna alla ragazza - Lui non l'ha fatto apposta ad urtarti. Ti ha chiesto giustamente scusa e non mi sembra il caso di arrabbiarsi con lui. -
- Mia signora… - disse lei - Io non ce l’ho con lui per avermi fatta cadere. Il ragazzo viene dal 21° secolo e io… io… -
- Lo so, cara, ma non tutti quelli del 21° secolo sono dei bastardi, sai? Lo so cosa hai dovuto passare, ma ti assicuro che Lux è un bravo ragazzo; è figlio di una mia carissima amica d’infanzia che purtroppo non c’è più. -
- Se lo dice lei allora io… ecco io… -
- Ritiri tutte le cattiverie che hai detto nei miei confronti come promesso. - disse Lux sorridendo.
- Ehm… ok!... Si! … - rispose un po’ con difficoltà Martina.
- Molto bene. - disse contenta Lady Earth - Sono sicurissima che voi due vi chiarirete. Ora perdonatemi ma ho tante cose da fare.
Ci vediamo alla prossima ragazzi. -
- Ok, arrivederci, mia signora. - dissero in coro Lux e Martina.


Partire con il piede giusto

I due, una volta usciti dalla camera presidenziale, si diressero verso l’uscita della Casa Bianca.
Martina, fermando Lux per un braccio, gli disse:

- Hey, tappo, ho accettato le tue scuse… -
- Grazie, Martina. -
- Hey… Non ho finito ancora!!! -
- Ok, scusa. -
-  … Stavi commettendo nei miei confronti un reato federale (colpo frontale ad un proprio collega della Casa Bianca). 
Io farò finta di niente e non ti denuncerò, dato che sei il cocco della presidentessa. -

- Io non sono il cocco di nessuno. -
- Smettila di interrompermi e ascoltami:
da ora in poi le nostre strade si dividono, ok? E chi si è visto, si è visto, punto, fine della storia! -
- … Tu non hai amici, vero? -

Martina, non sopportando più la sfacciataggine di Lux, girò la testa come se si stesse sentendo male e poi rispose al ragazzo:

- Una sola parola fuori luogo e saranno guai per te, ti avverto! -
- Non ci sono problemi… - disse Lux - Tu dimmi cosa devo fare e io lo faccio. -
- Ah, lo vedi che sei così intelligente? E allora se io ti ordinassi di sparire tu spariresti? -
- Dipende... -
- Cosa vorresti dire, cretino? -
- Se “sparire” intendi fisicamente io non posso (non sono mica un mago), ma se invece intendi metaforicamente allora va bene. -
- Ok! E secondo te quali delle due definizioni mi stavo riferendo? - gli chiese la ragazza, essendo al punto di perdere quasi la pazienza.
- … Ah.. non lo so! - rispose ironicamente Lux - … Allora: “Sparire” = modo infinito. Indicativo presente = Io sparisco, tu sparisci, egli sparisce… -
- LUX, TE NE DEVI ANDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! - gridò furiosa Martina.
- OKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK!!! - gridò anche lui

Martina rimase senza parole: fu molto colpita dall’urlo del ragazzo.
Lux imbarazzato si rivolse di nuovo alla ragazza con serietà, dicendole:

- Scherzi a parte io me ne vado, Ok? Volevo soltanto sdrammatizzare ciò che è successo, tutto qui!... Non so cosa hai contro di me.
Non ci conosciamo neanche, ci vediamo per la prima volta solo da pochi minuti.

Scusami ancora se ti sto rubando del tempo prezioso, è stato bello conoscerti, Martina, ciao. -

Detto ciò Lux se ne andò, ma Martina, fermandolo di nuovo, gli accarezzò le mani e gli disse con aria calma e un po’ dispiaciuta:

- Vieni qui, “scemo”… - lo disse affettuosamente - … Ho d’avvero esagerato, lo ammetto. Non ci sarebbe alcun motivo valido nell’avercela con te. -
- Scusami tu se in alcuni casi ti ho fatta arrabbiare… -
- Io non ti conosco, però mi sembri un bravo ragazzo e mi piacerebbe se tu… se tu… -
- Se io?... -
- Se tu accettassi il mio invito ad uscire con me a cena… Che ne dici di Sabato 13? -
- Ok! - rispose felice Lux
- Bene! - rispose Martina - Allora… allora...  -
- Allora ci vediamo Sabato. -
- Giusto! … Ci vediamo, Lux. -
- Ok, Martina. -

Detto ciò le strade di Lux e di Martina si divisero; ambedue se ne andarono con un’aria imbarazzata.
Lux provò qualcosa in Martina che gli diede delle forti emozioni e anche lei capitò la stessa cosa per lui.


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).

   
 
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