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Autore: saitou catcher    27/03/2014    4 recensioni
Se qualcuno andasse a guardare sul mio account, vedrebbe che sono malata di song-fiction. E cos', dato che amo la mitologia greca, ho deciso di cimentarmi in questa impresa sacrilega. Buona lettura a tutti coloro che vorranno recensire!
1. Ma tu non sarai più quella ragazza.
2.Goditi il tuo dono, principessa di Troia, per quello che può valere. E d'ora in avanti, impara la lezione. Senza di me, non sei niente.
3.E adesso che rantoli nel sangue, Agamennone, chi è che ha il potere?
4.Sono solo una voce, e una voce può amare, ma come si può amare una voce?
5.Sapeva che questo doveva essere l'inferno.
6.Perché tu sei brutto, e lei è bella, e lei non ti amerà mai.
7.Nemmeno tu credi a te stesso, certo non può farlo lei.
8.Le avevano sempre insegnato che il Signore degli Inferi era un dio cupo e feroce. Ma quello che vide lei, furono due occhi pieni di tutta la tristezza del mondo, due occhi che minacciavano e imploravano insieme.
9.Ricordare è tutto ciò che le è rimasto.E sa, Andromaca, che in fondo è ben poca cosa.
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Opera di riferimento:Iliade
Personaggio:Efesto
Coppia:
Efesto/Afrodite, Afrodite/Ares
Canzone:Dio ma quanto è ingiusto il mondo-Notre Dame de Paris
http://youtu.be/0fM9DiTDm0Y
Commento dell'autrice:Buongiorno a tutti!Beh, non c'è che dire, sono tornata con un personaggio della mitologia che amo:Efesto, l'unico dio brutto. Io ad Afrodite gli spaccherei volentieri qualcosa in testa, oltre a colpirla al polso, ma ahimè, l'Iliade non l'ho scritta io.

Dio ma quanto è ingiusto il mondo

bello in lui e brutto in me

io la luna a te la prendo

ma non strappo amore a te

Lui, con quella sua freddezza

senza te nei suoi pensieri

trova in te la tenerezza

là, nei tuoi occhi neri

E tu gli aprirai il tuo corpo

entrerà coi giuramenti

Tu l'ami, ma l'ami intorno

non sai che non c'è niente dentro

Un dio storpio.

Che scherzo del fato.

L'hai sempre saputo, Efesto, che tu non sei come loro.L'hai sempre saputo di non essere altro che le mani con cui gli dei celebrano la propria gloria. Un figlio imperfetto di Zeus, un figlio malnato di Era. Questo sei, e questo sei sempre stato, Efesto, ma la cosa non ti pesava.

Non ti pesava, fino a quando non hai incontrato lei.

Quando l'hai sposata credevi che il tuo cuore sarebbe esploso per la gioia. Ti sei dovuto ricredere ben presto.

Dolore, Efesto, lei ti ha dato solo dolore.

Lo sapevi, non è vero? Che non potevi essere come lei. Che non ti avrebbe mai amato. Che lei era perfetta, troppo perfetta, e tu non eri nient'altro che una aborto, uno scherzo di natura, un figlio non riuscito e non voluto.

Ma non credevi che lei ti avrebbe tradito così sfacciatamente.

Con lui, poi.

Con tuo fratello, sangue del tuo sangue. Sangue che è puro, mentre in te è marcio. Non c'è niente in Ares che valga la pena di essere amato, solo ferocia e pensieri vuoti, ma lui è perfetto, Efesto, e tu sei brutto, e questo, ai suoi occhi, fa tutta la differenza.

Tua madre non ti vuole, lei non ti vuole. Nessuno ti vuole.

Hai riso di lei con gli altri, Efesto, ma fa male, molto male.

Perché sai che non è servito a niente.

Perché tu sei brutto, e lei è bella, e lei non ti amerà mai.

 

 

 

  
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