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Autore: The Ghostface    27/03/2014    4 recensioni
Se tra l’amore di Robin per Stella Rubia s’intromettesse un rivale, il suo alter-ego Rosso X.
Se la relazione tra BB e Corvina andasse ben oltre il semplice rapporto sessuale?
Se un particolare individuo con una logica tutta sua s’intromettesse per sconvolgere la vita dei cinque eroi?
Stella dovrà affrontare una terribile scelta; Corvina dovrà riuscire a trovare il coraggio per affrontare i suoi sentimenti, perché non puoi scappare da te stesso, ma soprattutto i Teen Titans dovranno riuscire a restare uniti per scoprire il mistero che si nasconde dietro la Faccia del Fantasma.
-Amore…come può una parola così semplice esprimere un così grande significato?
Un bacio…come può un gesto così piccolo rappresentare il più grande dei sentimenti?- Stella Rubia
-Tutto ciò che serve è una brutta giornata per ridurre l'uomo più sano di mente alla follia. Ecco tutto ciò che mi separa dal resto del mondo. Solo una brutta giornata. Tu hai avuto una brutta giornata, una volta. Ho ragione? So che è così. Voglio dire. Hai avuto una brutta giornata e tutto è cambiato. Perché altrimenti ti vestiresti come un pappagallo?- Ghostface
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Rigor Mortis'
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CAPITOLO 20 (ossia la bastardata dell’autore)
 
Sopresina in arrivo cari lettori e lettrici…muaha ah ah ah ah ah…
 
 
 
 
 
Poco dopo erano tutti nella Torre a medicarsi le ferite, solo Stella ne era uscita indenne.
-Stella…Ghostface è realmente tuo nonno?-
-Sì, ma ciò non vuol dire che andiamo d’accordo-
La piccola aliena iniziò a raccontare.
-Di lui ho solo sentito delle voci, mai nulla di certo, fin da bambina l’ho visto pochissime volte, due o tre.
Lui ha sempre preferito me a mia sorella, e non mancava mai di farlo vedere.
Non è un tamaraniano…è un terrestre che fu portato su Tamaran, allora avrà avuto trent’anni era un soldato che combatteva la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti l’avevano catturato facendo strani esperimenti su di lui…il mio nonno di parentela lo portò su Tamaran, era cambiato, non ricordava più il suo nome, e gliene diedero uno loro, uno maledetto Ion’atan non so perché lo fecero.
Ma era un uomo crudele, sedusse mia nonna e uccise mio nonno, poi fuggì piantando tutti in asso.
Venne a palazzo solo quando nacque mia madre, poi mia sorella e io-
-Questo spiega i capelli di Stella Nera…- mormorò Cyborg.
-Esatto, anche i miei starbolts sono una sua eredità. Mio padre lo odiava, mia madre lo temeva ma era pur sempre suo padre, la parentela è sacra. Lui mi ha insegnato da bambina come difendermi…ma non mi ha mai amato realmente, quand’è scoppiata la guerra coi Gordaniani è sparito come l’ultimo dei codardi-
-Tutti noi abbiamo avuto dei brutti episodi in famiglia...BB, Cyborg, Corvina, anche io…non devi fartene una colpa, nessuno ti condannerà per le colpe di tuo nonno-
Disse Robin abbracciandola per consolarla.
-Va tutto bene ora- aggiunse mentre accarezzava la piccola Mar’i che dormiva nel grembo della madre.
 
I Titans impiegarono diversi mesi a riprendersi dalle ferite sia fisiche che psicologiche, ma alla fine erano tornati quelli di una volta, con un membro in più.
Stella dovette affrontare le conseguenze del suo tradimento.
 
-Stella…la sera in cui ci scontrammo con Ghostface, X ha detto che lui era il padre di Mar’i…c-cosa voleva dire?- chiese Robin con gli occhi lucidi.
-Robin, c’è una cosa che avrei dovuto dirti molto tempo fa…-  Stella iniziò a raccontare l’episodio successo quella fatidica sera.
-…ed è successo…Sì Robin quel giorno...ti ho tradito con X, lo stesso giorno in cui sono rimasta incinta di Mar’i-
-Stella…come hai potuto…-
-Non lo so, ero stanca, arrabbiata, confusa…lui era tanto dolce, è successo e basta. Robin potrai mai perdonarmi?-
-Non lo so…quindi Mar’i non è mia figlia?-
-Non è detto, dovremmo fare un test del DNA, ci sono buone probabilità che lo sia…-
-E se non lo fosse!-
-Tu non l’abbandoneresti, vero? Anche se non fosse tua figlia resterebbe pur sempre mia, e ora che X è morto, le serve un padre, tu sei l’unico che possa farlo…ti prego Robin…-
Il ragazzo restò in silenzio.
-Non è facile da accettare Stella-
-Ma non è detto che non sia tua figlia!-
-Ho bisogno di pensare…ti prego, lasciami solo-
 
Per settimane Robin non riuscì a parlare con Stella.
Guardava la piccola Mar’i giocare felice e pensava che al bambina cha amava, e continuava ad amare poteva non essere sua figlia…
Stella Rubia lo implorava ogni giorno di perdonarla ma lui restava freddo, impassibile, solo gli occhi di Ghostface sembravano più freddi di lui.
Per tutto questo tempo gli sembrò che il cervello dovesse scoppiargli.
…ma alla fine aveva perdonato la sua adorata Stella.
Lui l’amava troppo per poterla lasciare e amava troppo anche Mar’i che fosse sua figlia o meno.
Non si sarebbe separato da loro.
 
I due decisero di fare il test del DNA, una volta ripresisi dallo scohk e rafforzato il loro legame, si sarebbero tolti il terribile dubbio che affliggeva le loro menti.
Cercarono anche il corpo di X rosso nel mare, ma non lo trovarono mai.
Forse era stato potato via dalla corrente…forse X era sopravvissuto, dopotutto aveva la pellaccia dura il criminale.
 
 
Tra tutti questi avvenimenti  passò un anno di volata.
Di Ghostface non restava che il ricordo.
Mar’i iniziava a sgambettare per la torre aveva dei bellissimi occhi azzurri, come quelli di Robin…e di X.
Ancora non sapevano chi fosse il padre, ma non ci sarebbe voluto molto.
Era una bimba molto intelligente, imparava rapidamente e aveva ereditato alcuni poteri dalla madre.
Avrebbero messo tutto il loro impegno e il loro amore per crescerla.
Che fosse figlia sua o del suo alter-ego, Robin l’avrebbe sempre protetta.
Comunque prima di risolvere questo quesito, c’era una questione molto più importante in arrivo…le Nozze!
Infatti Robin e Stella avevano deciso di sposarsi, entrambi avevano compiuto la maggior età ed entro la fine del mese sarebbero stati ufficialmente sposati, tutti i Titans del mondo erano stati invitati alle nozze tanto attese.
 
-Si sposano…ti rendi conto! Tra pochi giorni saranno una vera famiglia! Non è fantastico?- disse il ragazzo verde abbracciato alla sua amata all’ombra di un noce nel boschetto appena fuori Jump city.
 
Corvina era diventata molto più dolce con lui, la sera precedente, dopo aver fatto l’amore, lei disse: “BB, ora siamo fidanzati. Ma è un segreto tra noi”.
Ora BB e Corvina si gustavano un momento d’intimità tutto per loro, col matrimonio di Stella e Robin imminente e tutti i preparativi era difficile per i due stare un po’ in disparte.
La primavera danzava nei cuori dei due ragazzi.
 
-Allora? Non pensi sia bellissimo?-
-Lo è BB, Stella mi dice che non è mai stata così felice…e anch’io voglio essere felice…-
BB la guardò sorridente, lei si appoggiò al suo petto.
-Io sono felice con te…sono davvero felice-
-Non mi dirai che…- iniziò quello con fare canzonatorio.
-Voglio sposarti? Neanche per idea, non sono pazza- scherzò quella.
-Ma pensavo che potremmo diventare…”fidanzati ufficiali”, rivelare agli altri la nostra relazione, provare e vedere in cosa sfocia…se te la senti- continuò lei.
Gli occhi del mutaforma divennero lucidi baciò in bocca la maga stringendo la a se con forza per paura che scappasse.
-Non sai da quanto tempo lo aspettavo…quando lo faremo?-
-Stasera, così il matrimonio di Stella e Robin ruberà tutta l’attenzione e ci lasceranno in pace. Io e te… insieme, non mi sembra vero che stia succedendo- sorrise la maga.
Gli occhi di smeraldo si incrociarono con quelli di ametista della ragazza, viola e verde…abbinamento perfetto.
Ma mentre gli occhi dei due ragazzi erano incollati tra loro, i corpi distesi sotto il noce, qualcun’altro guardava il quadretto romantico…con occhi di ghiaccio.
 
Fu mentre si incamminavano lentamente verso casa che sbucò fuori.
Corvina si bloccò di colpo reggendosi la testa con le mani.
-Corvina che cos’hai?-
-Niente, ho mal di testa…aspetta, sento…sento una presenza…qualcosa di magico…-
Un colpo rapido come il pensiero le sia abbattè sulla nuca.
Corvina cadde a terra priva di sensi
BB si voltò di scatto, per vederlo in volto.
-Ghostface!-
Lui non rispose, fulmineo piantò nel petto muscoloso di BB un ago sottile e aguzzo, intriso di un potente veleno narcotizzante che entrò in circolo nel sangue in pochi secondi.
Ancora non aveva mandato giù l’idea di aver perso le sue qualità evaporative, che l’avevano reso il più letale assassino del mondo.
Voleva vendetta.
E molto di più…
BB stramazzò al suolo.
 
Ghostface raccolse Corvina e si allontanò.
-Fermò! Cosa vuoi fare?!-
Stranamente Ghostface, sempre dimostratosi un gran chiacchierone non parlava.
-Non osare farle…coff..del male!-
BB voleva intervenire, voleva aiutare Corvina, ma il suo corpo non rispondeva più ai comandi del cervello.
BB tentò di rispondere, di reagire, di prendere tempo, era facile farlo con un pazzo, ma si era reso conto che Ghostface non aveva intenzione di spicciar parola.
Senza degnarlo di uno sguardo si allontanò con Corvina in braccio.
 
Fu l’ultima cosa che BB riuscì a vedere prima che la vista gli si facesse sfocata, e le immagini sbiadite.
Prima di svenire BB udì una voce femminile.
- Era necessario essere così brutali?-
-Senz’altro piccola mia, voglio che si riconosca il mio stile-
Poi…il nulla, solo l’oblio.
 
 «No…Ghostface…non oserai farlo…» ( V.P.= il vostro pensiero)
 
To be continued….
 
«Invece hai osato…maledetto!!»  (V.P.)
 
 
 
 
 
 
 
Muuwah  ah ah ah ah ah ah ah ah…Oh dei dell’Olimpo!
Lo so, lo so, troncare la storia in questo punto è  stato un colpo basso.
So che mi odiate adesso.
Spero che non vi arrabbierete troppo ma scommetto che non ve lo aspettavate ah ah ah
Non mi bastava rovinare la vita ai Teen Titans, né placare la mia cieca vanità inserendo il mio alter-ego nella storia, dovevo pure rompere le scatole ai miei cari lettori.
Ma tranquilli, l’ho fatto solo per motivi tecnici, questa storia ha fin troppi capitoli ( 20, escluso il prologo, sono davvero troppi), e poi la gente perde interesse, se vede troppi capitoli da leggere, così ho deciso di dividere la storia in due, la fiction riprenderà nella storia intitolata “Revenge”, (già pubblicata in parte), se avete problemi a trovarla basta andare sulla scritta “Serie” e cercare la serie intitolata “Rigor Mortis”, seconda storia.
Mi sono lasciato prendere la mano, mi sta venendo una vera epopea ( il progetto originale era di 12 capitoli ) ma dovete ammettere che è intrigante eh eh.
Mettiamo in chiaro una cosa, io non sono davvero come il personaggio ispirato a me stesso, lui è molto più cattivo.
Ringrazio tutti i lettori e spero che vogliano continuare a seguirmi, ci sono ancora molte sorprese in serbo.
E anche in italiano!
(capita la battuta? “In serbo”, la lingua della Serbia…ha ha ha quanto sono simpatico…anche voi volete uccidermi, vero?)
Ho lasciato parecchie cose aperte in questa fiction, ma non temete, in Revenge tutto sarà chiarito.
Chi è in realtà Ghostface? Come ha fatto a diventare così?
Stella scoprirà il vero padre di Mar’i?
BB riuscirà a non uscire di testa per preoccupazione?
E Robin? Tirerà di nuovo fuori il suo lato bestiale o riuscirà a restare nel giusto?
Il rapimento di Corvina impedirà le nozze?
E chi sarà la misteriosa collaboratrice di Ghostface?
Cos’ha in mente quel pazzo di così grandioso e terribile?
Sarà realmente pazzo o è tutta una finzione?
Che ne è stato di X rosso? È sopravvissuto?
E Cyborg? Riuscirà il poveretto ad avere un ruolo rilevante nella seconda puntata?
L’ho un po’ trascurato in effetti.
Ma soprattutto…riuscirà Corvina a sopravvivere in mano al più spietato e crudele avversario che abbia mai fronteggiato?
(a parte Trigon)
Se volete trovare le risposte a queste domande non c’è che una cosa da fare…leggere Revenge.
E stavolta arriveranno i veri colpi di scena, “il cattivo” non ha fatto poi delle cose così cattive finora, ma solo perche conserva il meglio per il gran finale.
qualcuno ci lascerà le penne…di più non dico.
Fate le vostre scommesse!
E a presto…       
Ghostface.
 
  
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