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Autore: ELE106    29/03/2014    3 recensioni
Una raccolta di 7 brevissime AU, scritte appositamente per il NAGRON WEEK 2014.
Ecco i prompt:
Day 1 (March 24th) - Photographer! Nasir - Model!Agron
Day 2 (March 25th) - Rocker!Nasir - Pianist!Agron
Day 3 (March 26th) - College/High School
Day 4 (March 27th) - Teacher!Agron – Student!Nasir
Day 5 (March 28th) - Het!Agron – Gay!Nasir
Day 6 (March 29th) - Fantasy
Day 7 (March 30th) - Policeman!Agron
Buona lettura ;)
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Agron, Nasir
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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day6 Day 6 (March 29th) - Fantasy [Ladyhawke: Navarre!Agron - Isabeau!Nasir]
For Nagron Week 2014

 

'I have seen your beauty grow
 Where all this fades, you shine in gold
 Our love will be legend
 If we let it go, let it go home'

Whispers - Dave Baxter


Nella sua forma di lupo, Agron sente tutto e non sente niente.

Annusa l’aria ghiacciata, il corpo trema nonostante il pelo folto, ma non di freddo, di paura. È stordito e i colori notturni gli sembrano più opachi del solito.

La notte è istinto, caccia, sopravvivenza, Agron dimentica il dolore e la solitudine, ma sente, sente che c’è, sente che è una liberazione effimera, momentanea, che quel qualcosa che gli manca, gli mancherà per sempre.

Agron cerca, anche da lupo, anche senza mente umana e ricordi, la notte è fatta per cercare, cercare e cercare.

Ma cosa? Chi?

Ad ogni alba i suoi occhi cambiano, colpiti dai raggi di un sole ancora tiepido. Azzurri? Verdi? Entrambi i colori, forse, perché gli occhi di Agron sono proprio come lui e il suo amore perduto, proprio come la loro maledizione.

Di giorno in un modo, di notte in un altro.

 
E infine il sole sorge. Sempre. La mente ricorda e il cuore di Agron si spezza perché Lui... gli manca come il respiro.

 
Nasir.

Sanguina il suo cuore battagliero, piange, muore ogni volta che torna uomo e il suo istinto di lupo gli scivola via dalle membra, insieme alla pelliccia.

 

Ma c’è un attimo, un attimo appena... poco prima dell’alba, quando sole e luna si abbracciano e non c’è giorno, non c’è notte, non c’è lupo e non c’è falco.

C’è un attimo in cui sono solo loro due e non gli importa, no, se sarà come rubare un istante all’eterno, Agron deve rivedere i suoi occhi e ricordare che Nasir è stato suo davvero, è esistito, l’ha toccato, amato e avuto, seppur per troppo poco tempo.

E così accade.

La notte è al termine, il lupo si assopisce, l’uomo pian piano si risveglia.

La sente, una mano delicata che accarezza il  pelo del suo dorso, sente e la riconosce come sua.

Nasir... Nasir, sei tu?.

Oh ti prego, Dio ti prego, solo un momento. Lascia che lo veda solo un momento.

Agron sente freddo, sempre più freddo, le carezze svaniscono ma il calore di un corpo dietro al suo rimane, qualcuno attende alle sue spalle.

Il sole si fa strada dietro l’ombra buia delle montagne, Agron si volta di scatto e anche se contro luce, anche se i raggi quasi lo accecano, lo vede.

Nasir... Nasir... Nasir!

 

Piange, il suo Nasir, piange per il cuore di entrambi distrutto da un dolore che non ha misura, che non si può arginare, non si può superare; i suoi enormi occhi neri, disperati e stravolti, Agron vuole toccarlo, vuole riaverlo.

Amore mio, mia vita, mio tutto.

Piange, il suo amore perduto, si tortura le belle labbra di morsi nervosi e oh vorrebbe sentirla ancora quella sua voce di miele.

Nasir allunga le dita verso di lui, tremano forte, mentre la mano di Agron tenta di raggiungerle.

Ma il sole non ha compassione, non rallenta, non smette di sorgere ogni dannato, maledetto giorno, e anche questo non sarà diverso.

Le dita di Nasir sono ad un soffio, Agron non stacca mai gli occhi dai suoi e li vede: stanno già cambiando, la mutazione sta iniziando.

Fili d’ebano, i suoi capelli, mossi dalla brezza del mattino, morbidi come nei suoi sogni, come nei suoi ricordi lontani, svanisco sotto i suoi occhi.

No...

Percepisce l’esatto istante in cui Nasir non c’è più; il calore appena percettibile delle sue dita, solo sfiorate, svanisce in un fruscio d’ali maestose.

Il meraviglioso falco vola lontano da lui, alto, sempre più in alto, lotta col vento che lo contrasta violento, mentre lui non ha potuto toccarlo.

No!

Agron sente qualcosa spezzarsi dentro, eppure era convinto di essere vuoto, di non aver nulla più da salvare, di aver perso ogni speranza, di aver perso la sua umanità, insieme a Nasir.

No... no... no!

Urla strazianti provengono dal buco di terra umida e gelata, in cui tutto si è consumato in un attimo eterno.

Urla, Agron, conficca le mani nel terreno, faccia a terra, rabbia cieca; nemmeno i versi acuti del falco riescono a coprire il terrificante suono del suo dolore.

Sempre insieme, eternamente divisi.

 





Nda: da che parle inizio?? *è commossa* Prima di tutto vi invito a cliccare il link all'ultima frase, dove troverete una bella (speriamo) sorpresa! ;))) Io e la mia splendida Thinias, proprio oggi, abbiamo scoperto di avere in comune una passione immensa per questo splendido film: Ladyhawke . Ci siamo lasciate andare a vecchi ricordi ed emozioni e ci siamo perse completamente. È finita che abbiamo sentito il bisogno di dichiarare al mondo questo nostro amore e lo abbiamo fatto così. Speriamo davvero di avervi regalato qualche attimo per sognare ad occhi aperti, perché quella di Navarre ed Isabeau, personalmente, credo sia la storia d'amore più bella mai raccontata.

   
 
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