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Autore: Disorder_Alice    30/03/2014    2 recensioni
Il ragazzo dai capelli biondi si lasciò cadere con la schiena sul pavimento, mandando all'aria il libro di testo su cui stava studiando. Un altro ragazzo, più o meno sui diciassette anni, scosse la testa e sorridendo si stese accanto al biondo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io son di nuovo qua, eh già (!?) 8D Questa volta con una Reituki! Non è il mio pairing preferito, ma mi son divertita a scriverla xD Spero vi piaccia ^_^
Alla prossima!

 

 

Il maestro Akira
 

- Dai Aki-chan! Puoi farcela, ne sono sicuro! -
- Noo Taka basta!! Non ne posso più, sono stanco... -
Il ragazzo dai capelli biondi si lasciò cadere con la schiena sul pavimento, mandando all'aria il libro di testo su cui stava studiando. Un altro ragazzo, più o meno sui diciassette anni, scosse la testa e sorridendo si stese accanto al biondo.
- Sono davvero fiero di te, ti stai davvero impegnando tanto per quest'esame! -
Mormorò, reprimendo a stento uno sbadiglio.
- Si è fatta l'ora di andare a dormire, scricciolo! - Affermò il piu grande mettendosi a sedere e stiracchiandosi pigramente.
- Sei proprio sicuro di non voler studiare ancora un pò? - Insitè l'altro tirandosi su a sua volta.
- Sono davvero stremato... E anche tu! Poi, di certo non sarebbe decoroso se domani mi addormentassi durante la sessione d'esame! - Fece Akira dando un leggero buffetto sulla guancia del ragazzo.
- E va bene! Mi hai convinto, andiamo a letto! - Mugolò Takanori avviandosi verso la camera da letto, dove spiegò il futon. I due si coricarono, stretti l'uno all'altro.
- Devi mettercela tutta domani, mi raccomando... - Biascicò il moro per poi addormentarsi. Akira gli baciò con dolcezza la fronte, poi si addormentò anche lui.


- Hey Aki-chan!! Sveglia, è mattina!! Il sole splende e la colazione è pronta! -
Al suono allegro della voce del suo fidanzato, Akira aprì gli occhi e sorrise.
- Buongiorno piccolo! Sbaglio o hai detto "colazione"? -
Takanori arrossì. - Beh, oggi è un giorno particolare e così ho pensato di... Ecco... Di prepararti qualcosina! -
- E allora che aspettiamo? Andiamo a mangiare!! -
Il biondo si alzò massaggiandosi la schiena.
- Ahi... Il materasso del futon si è ridotto ad una sottiletta... Dovremmo comprarci un letto prima o poi! -
Takanori prese la mano del ragazzo mentre andavao in cucina.
- Ma a me piace dormire nel futon... Lo trovo più intimo! E poi il nostro è pieno di bei ricordi... -
- Hai ragione! Vorrà dire che compreremo un nuovo futon ma conserveremo questo per le nostre serate speciali! -
- Oh, così già va molto meglio! - Esclamò il più piccolo mettendo in tavola la colazione.
Akira osservò sorridendo la tazza di caffè nero e i french toast sbruciacchiati.
- Ho quasi carbonizzato anche questa... - Confessò Ruki sventolando una presina.
- Non importa, tesoro! I tuoi french toast sono sono ottimi! - Esclamò il biondo addentandone uno.
Takanori sorrise, poi si sporse per baciare l'altro, che però lo battè sul tempo attirandolo a sè.
- Ti amo scricciolo – Mormorò sulle sue labbra per poi annullare subito dopo la distanza con un bacio.
- Anche io Aki, ma ora fila a prepararti o faremo tardi, su!! - Esclamò il più piccolo, tornando a sparecchiare.
- Agli ordini! - Fece il biondo, scattando comicamente sull'attenti.
- Vai ora!! - Lo esortò l'altro dandogli un pizzicotto sul sedere.
 

Poco dopo, i due uscirono di casa diretti all'università.
Camminavano uno di fianco all'altro, le mani che si sfioravano. Akira indossava la sua maglia portafortuna su un paio di jeans scuri e delle converse ormai logore, la borsa piena di libri e appunti che penzolava da una spalla. Takanori trotterellava accanto a lui, torturandosi il bordo della t-shirt nera che indossava.
- Hei, dovrei essere io quello nervoso qui! - Scherzò il più grande accarezzandogli una guancia.
- Hai ragione, scusami... Dovrei cercare di darti un minimo di supporto e invece rischio di fare solo peggio!! - Mormorò il moro abbassando lo sguardo.
- Ma guarda che io sto benissimo! E ora tranquillizzerò anche te!! - Esclamò Akira prendendo per mano il ragazzo, che gli sorrise.
Entrarono per mano nella facoltàdi scienze dell'educazione e si sedettero di fronte l'aula dove si sarebbe svolto l'esame. Altri ragazzi e ragazze attendevano di entrare.
- Ok... Ora sono un tantino nervoso anche io... - Mormorò il biondo torcendosi le mani.
- Su, tu pensa solo a concentrarti più che puoi, così poi stasera festeggiamo!! Hai capito, maestro Akira?? - Disse Takanori con fare rassicurante.
- Maestro Akira! Direi che suona piuttosto bene!! -
I due risero assieme, poi un professore emerse dall'aula.
- Signor Suzuki, Akira Suzuki – Chiamò.
- Eccomi – Fece Akira alzandosi.
Poi, rivolgendosi a Takanori – Andrà tutto bene, vedrai!! -
Dopodichè entrò.
Il moro rimase seduto fuori, nervoso neanche dovesse sostenere lui l'esame.
Mordicchiandosi le unghie, controllava ossessivamente l'orologio sulla parete.
"Sono passati solo venti minuti, ma sembra che Akira sia lì dentro da un'eternità..." Pensò spostandosi un ciuffo di capelli che gli ricadeva sugli occhi.
Proprio in quel momento il ragazzo riemerse dall'aula. Il più piccolo scattò in piedi.
- Allora?? - Chiese concitato.
Il biondo lo guardò con fare stanco. Takanori si sentì mancare, ma poi il più grande si sciolse in un sorriso radioso.
- Trentaaa!! - Esclamò felice.
Il moro esultò, poi si buttò tra le braccia del ragazzo, che lo strinse a sè. Il viso di Takanori era rigato di lacrime.
- Piccolo, perchè piangi? -
- é che sono così fiero di te, Aki!! Sono troppo felice! - Mugolò, sorridendo tra le lacrime.
Akira sorrise, poi lo baciò con dolcezza, senza curarsi della gente attorno a loro.
 

7 anni dopo...

Takanori si stiracchiò tra le lenzuola candide del letto matrimoniale che divideva col suo ragazzo, che sonnecchiava accanto a lui.
Era da parecchio tempo ormai che avevano cambiato casa, da quando il padrone dell'altra aveva aumentato l'affitto.
Due cose erano rimaste immutate da quel giorno: la presenza di quel vecchio futon nell'armadio e l'amore che c'era tra i due.
Akira aveva coronato il suo sogno cominciando a lavorare in una scuola elementare mentre Takanori aveva trovato un posto come commesso in un negozio di abiti al centro di Tokyo...
- Amore sveglia.... Devi andare al lavoro! - Mormorò il moro baciando l'altro sulla guancia.
Il biondo emise un mugolio, poi aprì gli occhi e sorrise al fidanzato.
- Buongiorno, Taka! -
- Buongiorno! -
I due si alzarono dal letto, poi fecero colazione assieme, dopodichè Akira si preparò per andare al lavoro.
- Questa camicia ti dona tantissimo, Aki! -
- Grazie, anche tu sei molto "grazioso" stamattina!! - Scerzò il biondo indicando i capelli ancora sconvolti dell'altro e il pigiama con gli orsacchiotti che sfoggiava con estrema nonchalance.
- Ma come sei spiritoso, tesoro! -
- Guarda che io non stavo scherzando, scricciolo. Tu sei sempre adorabile! - Esclamò Akira stampando un bacio sulle labbra del moro.
- Su, vai ora, o farai tardi! -
- Vado, vado! Ci vediamo a pranzo, piccolo... Ti amo -
- Ti amo anche io Aki! -
Si separarono con un ultimo bacio, poi Akira si avviò al lavoro.
Amava lavorare con i bambini, fare il maestro era da sempre stato il suo sogno, e lo aveva realizzato.
- Buongiorno maestro Akira! - Lo salutarono i suoi alunni quando entrò in classe.
Il biondo sorrise. - Buongiorno bambini! - Rispose, poi cominciò la lezione.
Quel giorno il tema era "La famiglia". Ogni bambino doveva raccontare qualcosa sulla propria famiglia. Ad un certo punto, una simpatica ragazzina un pò paffuta con due buffi codini alzò la mano: - Maestro Akira, lei ha dei bambini? -
Akira rimase leggermente interdetto. Lui e Takanori avevano affrontato il discorso "bambini"... Il moro era profondamente risentito di non poter dargliene uno... Ma l'amore che Akira provava nei suoi confronti era più forte del desiderio di un bambino.
- No, non ho bambini! - Rispose sorridendo.
Alchè un'altra ragazzina alzò la mano. - Dimmi pure, Sakura! -
- Maestro, perchè non lo fa con me un bambino?? -
 

- AHAHAHHAHAHHA! Ma davvero ha detto così, Akira? -
Takanori si stava sganasciando a più non posso tra le braccia del suo ragazzo. Come ogni sera se ne stavano un pò sul divano per raccontarsi com'era andata al lavoro.
- Ma cosa ridi, brutto nanetto! Non puoi capire come mi sono sentito in imbarazzo in quel momento! - Esclamò il biondo tirando una leggera testata al fidanzato.
Il moro si voltò fra le sue braccia, sedendosi sul suo bacino.
- Allora, maestro Akira... Le andrebbe di insegnarmi com'è che si fanno i bambini? - Mormorò Takanori con voce maliziosa.
Il biondo finse di pensarci su, poi si caricò l'altro in braccio.
- Con piacere! -
Si rifugiarono in camera da letto, dove fecero l'amore fino a tardi.

  
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