CAPITOLO 15
-Ville, ti prego, aiutami!-
gridò Burton afferrando le spalle del darkman e nascondendovisi dietro –Migé
vuole uccidermi -
Ville si accigliò appena
mentre sbuffava fuori dalle labbra il fumo –Cos’hai fatto per arrivare a
tanto?-
Burton sbirciò da sopra la
spalla dell’amico in cerca del bassista –Niente di particolare, ho solo
macchiato per errore la giacca del suo completo…-
-Diciamo che ci hai
rovesciato sopra un’intera tazza di caffè.- lo corresse Linde sbucando da dietro
una siepe.
-Non era una tazza intera,
ne avevo già bevuto un po’!- protestò Burton.
-Beh, ma una macchia
marrone su una stoffa chiara non mi sembra che passi così inosservata.- continuò
il chitarrista.
Ville continuava a far
cadere lo sguardo da Burton a Linde, mentre questi continuavano a battibeccare
sulla gravità dell’accaduto. Alla fine decise di intervenire –No, un momento,
fammi capire: hai rovesciato del caffè sulla giacca del completo del matrimonio
di Migé, e ora pretendi pure che io ti difenda?- Burton annuì –Ma che, sei
deficiente? Devo sposarmi anche io, e vorrei arrivarci vivo a quel
giorno!-
In quel momento arrivò
quasi galoppando un infuriato Migé che sventolava in aria una giacca di un
delicato color beige. Kyla gli correva dietro cercando in qualche modo di
calmarlo. –Dov’è quell’infame? Dov’è quel lurido pezzo di merda che mi ritrovo
come amico?- ringhiava il bassista –Vieni fuori, codardo!-
Burton tornò a nascondersi
dietro le spalle di Ville, tra le risate generali di quest’ultimo e di
Linde.
-Avanti, Migé, calmati!-
disse Kyla senza tuttavia riuscire a trattenere una risata –E’ solo una macchia,
se mi dai subito la giacca riesco a farla andare via in pochissimo
tempo!-
Migé si bloccò
improvvisamente di fronte ai suoi amici, Kyla che lo tirava per il braccio che
reggeva la giacca. –Prima stritolo Burton, poi ti do la giacca. Prima deve
pagare per quello che ha fatto…-
-Migé, sei esagerato!
Andiamo, è una cosa di poco conto!- lo rimproverò Ville cercando di liberarsi
del tastierista che lo usava come scudo –Se proprio non va via andremo a
prendere un altro completo a noleggio.-
-Forse non hai capito,
Ville Hermanni Valo, questa giacca è l’unica che mi entra!- sbottò Migé –Ho
girato un sacco di negozi per trovarla!-
Ville gli scoppiò
letteralmente a ridere in faccia.
Kyla cominciò a sorridere a
sua volta, continuando a trattenere il bassista per un braccio. –Migé, a meno
che non tu non voglia che Mia si accorga di quello che è successo e vada in
crisi da preparazione, calmati e dammi quella dannatissima
giacca.-
-Giusto, Migé, segui il
consiglio di Kyla, lei è una persona diplomatica.- si intromise Burton alla
fine, sbucando da dietro la spalla sinistra di Ville.
-Osi anche darmi dei
consigli, vile marrano?- ruggì Migé avvicinandosi minacciosamente al tastierista
che si nascose nuovamente dietro al darkman.
-Oh, da’ qua!- disse alla
fine Kyla, strappando di mano al bassista la giacca incriminata –Vai a metterti
qualcosa di decente, fra poco inizia il rinfresco per il tuo fidanzamento.- gli ordinò poi,
spingendolo verso il castello –Non vorrai farti trovare da Mia in jeans e felpa?
Sfigureresti, lei è veramente molto elegante oggi.-
Migé intenerì lo sguardo,
come avveniva sempre quando si parlava di Mia. –Ok, vado a cambiarmi…- disse –Ma
TU non credere di passarla liscia!- sibilò poi rivolgendosi a Burton, il quale
sorrise timidamente.
-Sembrate dei bambini! E
pensare che ti stai per sposare, Migé…- commentò maternamente Kyla, che in quei
giorni si era sentita anche un po’ una madre nei confronti di Mia e Migé. Dopo
tanti anni che avevano passato insieme, le sembrava di star facendo sposare la
sua stessa figlia. Forse realizzò solo in quel momento che non avrebbero più
vissuto insieme, che non avrebbe più sentito lo stereo mandare a palla Right Here In My Arms quando Mia si
faceva la doccia, che non avrebbe più sentito la sua amica blaterare ore e ore
su tutta la gente strana che passava per l’Hard Rock Café… Erano cose banali, ma
dopo tutto quel tempo segnavano un rapporto profondo tra le
due.
Ville riuscì finalmente a
scostarsi di dosso Burton, il quale si era tranquillizzato una volta
allontanatosi Migé, e si affiancò a Kyla che stava tornando a sua volta al
castello.
-Se non ci fossi tu…- disse
prendendola sottobraccio e stampandole un bacio sulla
fronte.
Kyla sorrise –Lo so,
finireste tutti a sposarvi in boxer e maglietta di Iggy Pop!- commentò
cominciando ad analizzare il danno sulla giacca.
Ville rise –No, per una
volta ti stupirò! Mia madre si è data veramente da fare per non farmi sfigurare
davanti a una ragazza come te.-
-Sei esagerato come
sempre.- obiettò la ragazza –Però mi piace quando fai
così…-
-Così come?- le domandò il
darkman cominciando a lasciarle dei piccoli baci sensuali lungo il collo. Kyla
arrossì di colpo.
-Ville, datti un contegno!
Oggi c’è la festa di fidanzamento di un tuo amico: non se ne parla prima che sia
tutto finito.-
Il cantante smise
all’istante i suoi tentativi di seduzione e si limitò semplicemente a trattenere
Kyla sotto il suo braccio mentre entravano nel castello.
Una volta dentro, Kyla
spalancò gli occhi e la bocca per la meraviglia che aveva davanti. Mia stava
scendendo la maestosa scalinata che aveva lasciato Ville basito alla sua prima
visita, indossava un vestito lungo molto elegante che scendeva morbido sulle
gambe e lasciava le spalle scoperte. Il colore ambrato la illuminava rendendo il
suo sorriso, già di per sé raggiante, ancora più
splendente.
-Mia, sei… sei… sei
bellissima!- balbettò la ragazza una volta che la sua amica l’ebbe
raggiunta.
-Concordo appieno!- si
aggregò Ville.
Mia arrossì violentemente
–Grazie, siete troppo gentili. I miei genitori mi hanno fatto un regalo
decisamente inaspettato.-
-Quando ho visto il vestito
non potevo neanche lontanamente immaginare che ti stesse così bene!- continuò
Kyla rimirando Mia. Si sorprese nel notare che, nonostante fosse sinceramente
compiaciuta per come stavano andando le cose all’amica, provava un po’ di
invidia nei suoi confronti. Lei ancora non aveva un vestito per il suo matrimonio…
-Kyla, smettila, ti prego!
Già mi sento abbastanza in imbarazzo così: non sono abituata a indossare certi
abiti… Io sono abituata agli shorts e alla T-shirt dell’HRC!- disse la biondina
cercando in tutti i modi di riprendere il suo colorito
normale.
Ville sorrise –Credo che a
Migé piacerà anche questa tenuta, sai? Non credo che tu possa piacergli di meno
con un vestito elegante piuttosto che in shorts.-
-Spero per lui che sia
così!- replicò Mia assumendo per un momento la posa da donna sicura di sé, poi
si ricompose –No, sinceramente… Non sono ridicola, vero?-
-Ma che problemi ti saltano
in mente?!- la rimproverò Kyla prendendola a braccetto –Sei la donna più bella
di tutta la tenuta, vero, Ville?-
-Non tirarmi in mezzo!
Rischio sia a rispondere sì sia a rispondere no.- rispose il cantante
ridacchiando. Kyla lo fulminò con lo sguardo –Ok, seriamente parlando, Mia: sei
incantevole. Migé sarà l’uomo più invidiato al mondo
domani.-
Mia spalancò gli occhi –E’
già domani?!-
Kyla e Ville risero –Sì,
Mia, è già domani.- le confermò la moretta –Ma non preoccuparti, andrà tutto
come deve andare!-
-Adesso devi solo pensare
alla festa di fidanzamento e agli scherzetti che abbiamo preparato per te e
Migé!- aggiunse Ville ricevendo in cambio uno sguardo inquisitorio da parte
della biondina.
-Cosa avete escogitato? Mi
devo preoccupare?-
-No, adesso limitati ad
andare a ricevere i tuoi ospiti. Io e Ville dobbiamo prima fare una cosa, poi vi
raggiungiamo anche noi.- rispose Kyla sospingendo Mia verso la porta di uscita.
Non doveva assolutamente accorgersi del danno sulla giacca di Migé, altrimenti
sarebbe andata in crisi all’istante.
-Ok, ok, vado!- disse Mia
seguendo il consiglio dei due fidanzati –Ma ti do dieci minuti per venire a
salvarmi, altrimenti vengo a cercarti, chiaro?-
La moretta rise annuendo in
conferma alla domanda, poi Mia uscì finalmente dal
palazzo.
-Era veramente molto
bella…- commentò Ville tornando ad abbracciare la sua
ragazza.
Kyla sospirò un po’
commossa –E’ vero, e ancora non hai visto il vestito che indosserà domani!-
commentò.
-Sono sicuro che per quando
bene possa starle non riuscirà mai a batterti.- le sussurrò dolcemente
all’orecchio lui –Avrai il vestito più bello che c’è sul mercato, te lo
prometto.-
Kyla sospirò nuovamente, ma
questa volta era triste. Non poteva certamente cercare di ottenere Il vestito in questo modo, non facendo
leva sulla pietà di Ville o di sua nonna. Non poteva averlo e basta, costava
troppo e non ne valeva la pena, non per il suo matrimonio.
Cercando di trattenere le
lacrime che tutte quelle situazioni le avevano fatto salire agli occhi, si
decise a rispondere a Ville –Non è necessario. Non hai detto che mi sposeresti
anche in pigiama?-
Il cantante annuì –E’ vero,
ma pretendo che sia quello con I-ho, altrimenti non saprei con cosa abbinare
Tigro…-
Kyla rise dando un buffetto
sulla spalla del suo fidanzato –Mi stai prendendo in giro,
Valo?-
-Assolutamente sì!-
spero vivamente che dall'america questa fanfiction potrà continuare! perdonatemi per il ritardo immenso, ma io ero sotto esami e la mia collega impegnata, e ora in america! keep on enjoying us! musicaddict