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Autore: Tuna_salad    02/04/2014    1 recensioni
vi siete mai chiesti cosa è successo in quei 19 anni? come Neville sia diventato professore? avete mai immaginato il matrimonio di Harry e Ginny? la reazione di Ron nello scoprire che sarebbe diventato padre?
Ecco, io qualche volta ci ho pensato....Bhè forse più di una volta....ok, forse parecchie volte. Mi diverto ancora oggi a fantasticare su questa saga e spero che i miei personalissimi "film mentali" possano piacere anche a voi!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hogwarts era distrutta. Della torre nord non erano rimaste che le fondamenta, il ponte era perduto, i piani superiori impraticabili, in più punti, lungo gli ampi corridoi un tempo sormontati da archi a volta riccamente decorati, il pavimento era sprofondato. La battaglia aveva fatto crollare le finestre in vetro soffiato così come i contrafforti in pietra. Neanche i sotterranei si erano salvati, i troll e i ragni si erano infiltrati nelle segrete, nelle aule che avevano un tempo ospitato le lezioni di Piton e persino nel dormitorio dei Serpeverde. Nulla era sopravvissuto e il salone principale, con il suo soffitto incantato non era una eccezione.

Ricominciare, dopo la grande battaglia, fu difficile. I feriti furono trasportati all'ospedale di St. Mungo, i caduti furono celebrati con canti e veglie e infine restituiti alle famiglie, laddove possibile.

Una grande lapide in pietra nera fu eretta nel cortile anteriore. Alta più di 2 metri, affidava alla storia i nomi di coloro i quali avevano sacrificato la loro vita in nome della libertà. Non solo chi aveva combattuto fra le ormai rovine di Hogwarts, ma anche streghe, maghi, elfi, goblin, giganti e tutte le creature magiche costretti alla morte per mano di Lord Voldemort. I nomi di Fred, Tonks, Lupin, Sirius, Silente, Dobby erano quelli più dolorosi per Harry, che ogni giorno, per quasi due mesi fissava quella enorme pietra nera perdendosi nel dolore.

"sarebbero tutti fieri di te, Harry" gli ripeteva costantemente Hermione con una tenerezza quasi materna nella voce.

"già- rispondeva puntualmente Harry- ma ciò non vuol dire che senta meno la loro mancanza"

<< forza ora- disse Hermione per distoglierlo dai suoi pensieri- c'è ancora tanto da fare.>>.

Insieme raggiunsero il salone principale, dopo il “comitato per la ricostruzione” aveva stabilito il quartier generale. Una volta recuperati i feriti e sepolto i morti, Tutti concordarono sul fatto che la scuola dovesse essere ricostruita esattamente come prima. Il problema era che non esistevano progetti edilizi e non si poteva contare più sulla biblioteca-con gran disperazione di Hermione.

Hogwarts era enorme, piena di passaggi segreti, con stanze che saltavano fuori all'improvviso o che scomparivano senza un perchè. Nessuno ricordava esattamente tutti i corridoi, le statue o i dipinti e Harry era convinto che nessuno avesse mai conosciuto a fondo la scuola, nessuno ne aveva appreso completamente i misteri e le meraviglie, forse neanche i fondatori. In più, Hogwarts era stata creata con la magia, una magia così avanzata che permetteva alle scale di muoversi a piacimento, alla stanza delle necessità di essere così straordinaria, una magia così potente da rendere tutto il campus, il lago, giardini finanche la foresta proibita, completamente nascosta ai babbani e protetta dal mondo magico. Anche durante la battaglia, quando tutto sembrava ormai perduto, nessuno poteva apparire o dis-apparire all'interno dei confini di Hogwarts. Tutto ciò richiese molte ricerche e molti tentativi prima di poter iniziare effettivamente i lavori. Dopo circa un mese dalla fondazione del comitato, il professor Flitwich era riuscito a trovare un incantesimo che riusciva a ricostruire il disegno originale partendo dai frammenti delle vetrate raccolti qua e là fra le macerie. Questo piccolo-grande risultato diede nuova forza alla determinazione e alla speranza che animava tutti coloro che, instancabilmente, giorno dopo giorno, si davano da fare per ricostruire.

Hermione aveva esaminato “storia di Hogwarts” in modo quasi maniacale, ossessivo. Aveva confrontato ogni riferimento architettonico o magico con i circa 5000 libri messi a sua disposizione dal dipartimento “ tutela dei beni e delle costruzioni magiche” del Ministero.

" è una cosa stranissima- ripeteva ogni tanto in quel periodo-essere a capo di un progetto- diceva arrossendo- non ho mai avuto un'intera equipe di ricerca ai miei ordini"

"ehi!- la punzecchiava Ron fingendosi offeso- e noi due allora? Il primo anno abbiamo passato le vacanze di Natale in biblioteca! Natale!"

per tutta risposta Hermione lo baciava sulla guancia. Le loro discussione, notò Harry, erano notevolmente migliorate da quando stavano insieme.

"oh, signorina Grenger- li interruppe la McGonagall sul finire di agosto- ha trovato qualcosa sul corridoio est del secondo piano? Siamo disperati- continuò alzando gli occhi al cielo- la professoressa Sprot insiste che lì c'era la statua di un gargoil! Un gargoil!" e così dicendo prese Hermione sotto braccio e se la portò via.

" credi che ricostruiranno anche i passaggi segreti?" chiese Ron senza staccare gli occhi dalla figura di Hermione in lontananza.

" non saprei, mi sono offerto di prestare la mappa del malandrino a George per aiutarlo a ricordare, ma lui dice che non ne ha bisogno"

"bhe, in effetti se c'è qualcuno che conosceva bene i corridoi e i passaggi di Hogwarts, quello è George!"

La risata soffocò in gola ad entrambi. Ripensare alle scorribande di George riportava inevitabilmente alla memoria,Fred. La prima notte, dopo la battaglia, dormirono tutti insieme, nel salone grande, ad Hogwarts, sfiancati dai preparativi per le veglie e i funerali. Harry prese parte a quasi tutte le commemorazioni, così come molti altri, fra cui la McGonagall, Hagrid, Neville. Hermione era partita subito dopo il funerale di Fred. Non aveva notizie dei suoi genitori da oltre un anno, da quando gli aveva alterato al memoria e spediti in Australia.

" devo trovarli- disse tra le lacrime a Ron- mi dispiace, mi dispiace"- continuava a ripetere

Ron aveva gli occhi secchi e gonfi, il viso non era pallido ma comunque visibilmente malconcio.

" shh, shh,- le disse stringendola per il braccio – lo so, lo capisco. Vai, trova i tuoi genitori, ma per favore, per favore, ritorna.

Hermione annuì tra le lacrime. Il giorno dopo salutò tutti con un abbraccio caloroso e poi con un puff, era sparita.

Anche Harry voleva prendere congedo. Non riusciva a sopportare la vista delle sofferenze di quella famiglia così amorevole e così generosa nei suoi confronti né tanto meno poteva smettere di sentirsi responsabile. " non è colpa tua, questo lo sai vero?"

Ginny sembrava leggergli nel pensiero. Si voltò verso di lei, che invece manteneva lo sguardo fisso sulla bara di suo fratello. Lei era bellissima. Anche nel lutto era la ragazza più bella che avesse mai visto. I capelli rosso scarlatto cadevano morbidi sul vestito nero. Gli occhi, con quella meravigliosa sfumatura di marrone, erano asciutti. Cercava in tutti i modi di essere forte ma quando la tomba fu chiusa, Harry sentì le sue dita stringersi fra quelle di lui, quasi in cerca di un qualcosa a cui aggrapparsi. Ginny era così, forte, determinata, caparbia, coraggiosa e Harry la amava perdutamente. Non poteva più separarsi da lei, non poteva allontanarsi in quel momento difficile, non poteva e non voleva lasciarla. Ricambiò la sua stretta, con tutta la tenerezza di cui era capace.

<< non te ne andare>> gli disse.

<< mai>>.

  
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