Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: SweetNemy    08/04/2014    2 recensioni
Storia Yaoi su HunterxHunter sulle coppie LeorioxKurapika e GonxKillua :3
Vi avviso che non ci sarà solo roba sdolcinata, in quanto i caratteri dei personaggi non verranno toccati, quindi.. continueranno ad offendersi anche in contesti un po'..
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Kurapika, Leorio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ragazzi perdonate il grandissimo ritardo ç.ç . Lo so, è troppo tempo, ma con sta scuola non ho un attimo di tempo.
Comunque ecco qui l'8.. qui la storia cresce e crescono anche i sentimenti che provano i protagonisti! 
Spero vi piaccia :)
SweetNemy <3


 
Capitolo 8. Parole che non ti aspetti

 
-Killua, stai bene? – chiese Gon vedendolo particolarmente spaesato, come se stesse pensando ad altro.
-Sì, Gon. Solo che... come dire... mi hai colpito, tutto qui! –
-Perché, non è normale dirsi quelle cose? –
-Sì- disse fra i denti.
“Gon ha ragione, è normalissimo, però diamine, mi ha spiazzato! Non pensavo che il suo cervello da gallina (senza offesa per quei poveri volatili) potesse arrivare a tanto. Di certo adesso si aspetta una risposta. Io sono sicuro di amarlo, come non ho mai amato nessuno. Nel senso che non ho mai provato un sentimento positivo verso una persona, lui è l’unico che mi abbia fatto sentire apprezzato per quel che sono e non per quello che riesco a fare, lui mi apprezza come Killua e non come membro della famiglia Zaoldyeck e quindi come assassino professionista, lui mi ama così come sono. Ha un cuore grande... e devo ringraziarlo perché è stato lui ad insegnarmi l’amore e prima ancora il valore dell’amicizia, tutto quello che farò al fine di farlo felice non sarà mai abbastanza. Ma sentitemi! Killua Zaoldyeck che parla da innamorato, così dolce, carino... sono davvero così? Gon mi ha cambiato, e anche se mi piaceva essere un po’ “il cattivo ragazzo”, non tornerei mai come prima, perché prima non c’era questa complicità tra me e Gon. Al diavolo queste seghe mentali, se dovessi descrivere l’essenza della mia vita in una parola direi il suo nome, perché egli è diventato la mia vita.”
-Gon – si pronunciò Killua, ormai il danno era fatto, doveva continuare.
-Dimmi- disse con dolcezza.
- Anch’io. –
L’aveva detto, aveva confessato. In un certo senso si sentiva meglio, però l’espressione di Gon fece durare questa piacevole sensazione solo qualche secondo.
-Cosa? –
“Bene, tutti i miei sforzi sono stati vani. Bene. Gon, ma perché non capisci, anch’io ti amo!”
-Cosa, Gon? Di cosa parlavamo? –
“Ti prego, fa che il suo cervello elabori questo semplice ragionamento e capisca cosa voglio dire, per favore.”
–Dell’amore.- disse Gon, dopo averci pensato diversi istanti. –Ah, mi ami anche tu! Perché non lo dicevi subito? –
-Beh... ecco, Gon. Non mi è semplice dire queste cose…- rispose l’albino bevendo un goccio d’acqua che con tutti quei discorsi la gola gli era diventata secchissima. –Mi sento un po’ in imbarazzo, non so se mi puoi capire. –
-Hm...- ci pensò Gon – Però a letto non sei imbarazzato! –
Killua spalancò gli occhi e sputò di disperazione l’acqua in faccia al suo “amico”.
 
 
Kurapika aveva posto un quesito al suo amico Leorio, gli aveva chiesto se l’amore che provava nei suoi confronti fosse sacro o profano.
Il moretto si prese alcuni minuti per pensarci: per lui sembrava davvero una domanda difficile a cui dare una risposta.
-Puoi dirmelo subito, oltre che incrementare il disprezzo che provo per il tuo modo di pensare, non potrebbe cambiare nulla. –
-Perché dai per scontato che sia profano? –
-Per come hai tentato di baciarmi, per come mi hai sempre trattato. Tu non capisci il dolore che porto dentro da sempre, sembra che non te ne importi. Anzi, a volte mi deridi, deridi la mia storia e la rabbia che serbo nell’anima. Perché lo fai? Se non per un desiderio folle di avermi, come hai tutti? –
-Io non posso capire il tuo dolore e ti ho sempre detto che per me la tua vendetta è inutile, non porta a nulla tanta ira. –
-Che ne sai tu? – replicò arrabbiato il Kuruta.
-Lo so, caro Kurapika. Lo so perché nonostante tu abbia ucciso il Ragno e ritrovato gli occhi dei tuoi compagni, il tuo dolore non è sparito. Tu soffri ancora, perché la perdita di qualcuno di importante non può essere colmata con la vendetta. –
“Rimasi spiazzato da quelle parole. Non tanto per il fatto che Leorio avesse un cervello, più che altro perché mi aveva confermato chiaramente un dubbio che da sempre mi inondava la mente e il cuore. Davvero, dopo tutto quel sangue sparso, dopo che tutto fu come l’avevo sempre desiderato, non mi sono sentito meglio. L’ira dentro di me non è mai sparita, tutt’ora è forte anche se il mio compito l’ho portato a termine. -La perdita di qualcuno di importante non può essere colmata con la vendetta.-  E se quell’inetto avesse ragione? È dura ammetterlo a me stesso, ma mi sento incompleto, mi sento come se non avessi fatto nulla di buono per le persone a cui tengo, soddisfando solo me stesso e la mia rabbia. Ed è qui, che mi chiedo –Chi sono veramente? Qual è il mio ruolo nel mondo? -”
I pensieri del giovane Kuruta furono interrotti da Leorio che continuava i suoi discorsi.
-Se ti ho preso in giro qualche volta, non è solo perché non condivido questa tua rabbia e questa tua scelta di basarvi sopra un’intera vita; ma anche perché non voglio che tu ci pensi sempre, non voglio che nella tua vita non ci sia neanche un ricordo felice. –
-Di ricordi felici ne ho tanti, prima che...-
Leorio troncò la frase del suo amico, prima che potesse finirla. Sapeva bene dove voleva andare a parare e non gliel’avrebbe permesso. Anche adesso no! Era stufo di parlare sempre del suo passato, era ora che ci mettesse una bella pietra sopra, anzi, una bella montagna.
-E dopo? – chiese il moretto. – Pensa all’esame per diventare Hunter, le avventure con me, Gon e Killua, tutti i momenti condivisi insieme... il tutto non ti fa sorridere? –
Forse davvero quei ricordi lo facevano star bene, ma non l’avrebbe mai ammesso. Non poté però, evitare di sorridere ripensando a tutte quelle avventure, quanto gli alleggerivano l’anima quei ricordi!
-Stai sorridendo.- continuò Leorio.
-Non avrei mai sognato di dirlo, ma forse hai ragione. Mi fa davvero stare meglio pensare a tutto ciò.-
-E non sai quanto sto bene io a vederti sorridere. –
A quell’affermazione il Kuruta restò perplesso, aveva gli occhi azzurri sbarrati, ma il cuore gli batteva forte e sentiva la temperatura del corpo salire. Cercò di controllarsi prima che i suoi occhi diventassero rossi. Abbassò il viso, forse per nascondere l’imbarazzo.
Leorio allora sorrise e gli si avvicinò, gli appoggiò i gomiti sulle spalle e cinse le mani dietro la testa del biondino.
Kurapika non alzò il viso, come se non fosse sorpreso, come se se lo aspettasse e gli si gettò addosso riunendo le mani dietro la schiena dell’altro.
Rimasero così per un bel po’ di tempo, forse per l’imbarazzo di guardarsi negli occhi una volta separati. Ma, sicuramente, anche, per la sensazione unica che si provava a stare uniti in quel modo. Un ricordo che nessuna vendetta, nessun’ira avrebbe potuto superare. Un ricordo così puro che dalla mente non si poteva cancellare.
-Ti amo, Kurapika. Ti amo davvero, come si ama il sole dopo una giornata di pioggia, come si ama il fresco profumo della primavera, come si ama la vita quando va tutto per il meglio. Ti sembra strano, ma non potrei mai usarti come oggetto per soddisfare i miei desideri. –
A questa “dichiarazione” il Kuruta non rispose. Strinse gli occhi e abbracciò più forte Leorio. Forse lo avrebbe soffocato, ma in quel momento, in cui non aveva la forza per rispondere a parole, voleva che il moretto percepisse, forte, fino in fondo, il battito del suo cuore.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: SweetNemy