Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Irizar Elwell    08/04/2014    2 recensioni
Christine, per gli amici Chris, una normalissima ragazza di 17 anni, si trasferisce a Dallas da sua sorella maggiore Sam, incinta di 6 mesi lasciando la sua adorata Shelbyville, il suo storico ragazzo Ben e la sua migliore amica di sempre Megan. Arrivata a Dallas incontrerà non poche difficoltà per farsi spazio fra i pregiudizi dei ragazzi della nuova città, dove incontrerà anche dei nuovi amici. Tutto sembra procede più o meno in modo abbastanza normale, ma la conoscenza di uno strano ragazzo dai profondi occhi grigi e i misteriosi fenomeni che ruotano attorno a lui sconvolgeranno del tutto la sua esistenza
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quattro dicembre.

Quasi non mi sembra vero che tra poche ore compirò gli anni. Il mio primo compleanno lontano da Shelbyville, il mio primo compleanno assieme a nuove persone.

Paul e gli altri hanno deciso di vederci questa sera in un pub dove si dice il servizio sia ottimo. Con Nigel non so esattamente come comportarmi, al momento la nostra storia è diciamo “segreta”, se di storia si può parlare. A volte mi chiedo se davvero stiamo assieme, o se è solo stato un momento di libidine da cui ci siamo lasciati trasportare. Insomma a diciassette anni una ragazza sogna una meravigliosa relazione fatta di fiori e cuoricini col proprio ragazzo, anche se parlando di Nigel queste due cose vengono escluse a priori, però ammetto che vederlo un po' più coinvolto nei miei confronti non mi dispiacerebbe.

Saluto Sam e Michelle dando ad ognuna un leggero bacio ed esco nel vialetto di casa dove c'è Paul ad aspettarmi.

“buona sera Chris!”

dice entusiasta salutandomi con una mano, mentre l'altra la tiene nella tasca dei jeans. Non me ne accorgo subito, ma appena accenna un passo verso me il lampione del vialetto che finalmente lo illumina come si deve rivela annodata al suo collo una cravatta color cobalto.

“che eleganza”

dico esterrefatta. Paul ha sempre avuto un look stravagante, ma mai mi sarei aspettata di vederlo indossare un accessorio così elegante.

“oggi mi sentivo in vena galante”

risponde facendomi l'occhiolino e tendendomi il braccio iniziamo ad incamminarci verso il centro città.

“allora Chris, devi dirmi qualcosa che non so?”

chiede con fare indagatore mente sul suo viso si dipinge un leggero sorrisino malizioso.

Penso subito a Nigel. Che abbia scoperto qualcosa?

Paul è un grande amico per me, ma non me la sento ancora di parlargli della mia relazione con Nigel, non fin quando non capisco meglio anche io cosa siamo in realtà ed, anche se mi sembra in qualche modo di tradirlo, non me ne faccio al contempo una colpa.

“di che parli esattamente?”

cerco di non incrociare il suo sguardo, guardo vagamente la strada davanti a me cercando di controllare il tono di voce.

“tipo che domani è un giorno un po' speciale...”

“ah, cavolo! Non vi avevo detto nulla del mio compleanno, come avete fatto a …”

mi guarda con ovvietà e subito capisco: Sam.

“non volevi dircelo eh? Pensi che non siamo in grado di organizzarti una festa eh?”

sorrido. Sembra un bambino impacciato.

“non è questo, ma non lo ritengo un evento di grande importanza!”

sbuffa rassegnato ed in silenzio continuiamo a camminare fino alla destinazione.

Arrivato al “boomerang!” notiamo che gli altri sono già arrivati.

Entriamo e li raggiungiamo. Non pensavo ci sarebbero stati tutti.

Saluto Pacey con la mano stando ben attenta a stargli alla larga date le sue mani lunghe, rivolgendo un sorriso a Jake e Ted. Saluto Mandy con un bacio e mi siedo accanto a lei.

Il posto non è niente male. Come da nome ci sono boomerang appesi alle pareti, anche alcuni tavoli sono fatti della stessa forma, tutti di un colore giallo acceso.

Ordiniamo dei drink e dato che sono in vena, anche se non potrei, ordino un alcolico leggero.

Parliamo del più e del meno in allegria, non mi aspettavo di poter rivivere un clima così sereno e leggero dopo tutto quello che mi è capitato in questo periodo.

Casualmente il mio sguardo si posa su Paul e Mandy che siedono vicini, sembrano complici di qualcosa di non ancora definito, lei è leggermente in imbarazzo e lui sembra un po' teso. Che stia sbocciando qualcosa tra loro?

Penso a Nigel, mi farebbe piacere se ci fosse anche lui qui e la mia mente inizia a vagare. Mi immergo nella sensazione di averlo qui accanto, poter respirare il suo profumo, sentire le sue braccia avvolgermi e la sua mano accarezzare la mia. Guardarlo imbarazzata e perdermi in quei occhi grigi. Mi sento un po' sola, non è affatto giusto avere un ragazzo e non poterlo avere vicino.

Ho appena definito Nigel il mio ragazzo?

Sospiro leggermente. Che cosa mi passa per la testa? Devo smetterla di fantasticare, Nigel non è tipo da cose simili, non è tipo da passeggiate con amici, ritrovi al pub o cose simili, lui è solitario, silenzioso, schivo, ma al contempo così coinvolgente e passionale. È l'unico capace di farmi venire la pelle d'oca con una sola parola.

Sento il cellulare vibrare, chi sarà a quest'ora? È successo qualcosa a Sam?

Rispondo senza vedere chi è che mi chiama, attirando l'attenzione dei miei amici.

“chi è?”

“come chi è? Chris, sono io!”

la sua voce! Nigel!

“oh, scusa...”

“sei sempre la solita...”

sbuffa leggermente e sorrido. Voglio vederlo.

“è successo qualcosa?”

Chiedo cercando di sembrare normale.

“ecco...stavo pensando...”

ma che gli prende?

“Chris, chi è?”

chiede Paul propendendosi verso di me.

“è Megan!”

dico istintivamente.

“hai bevuto?”

mi chiede Nigel dall'altro capo.

“no”

rispondo un po' stizzita.

“....”

“pronto?”

ha attaccato. Nigel mi ha chiuso il telefono in faccia.

Sconfortata mi spalmo sul divanetto. Che ho fatto di male? Se la sarà presa perché ho fatto finta che non fosse lui?

“va tutto bene Chris? Megan sta bene?”

mi chiede Mandy curiosa e un po' preoccupata.

Annuisco sorridendo leggermente. Sono davvero un'imbecille, riesco sempre a rovinare tutto.

“guardate un po' chi c'è!”

esclama Pacey sbalordito, indicando la porta d'ingresso. Tutti ci voltiamo a guardare e il mio cuore si ferma vedendo Nigel entrare in tutto il suo splendore.

“sta venendo da questa parte ragazzi!”

esclama Jake alzandosi un po' dalla sedia per osservare meglio.

Lancio un'occhiata a Paul che ricambia, ed entrambi non capiamo se sia effettivamente successo qualcosa.

Resto incantata a guardarlo, è così affascinante.

Sento il cuore battere sempre più forte e distogliendo lo sguardo prendo il mio drink tra le mani.

“buona sera Nigel!”

esclama Paul salutandolo con un cenno della mano, mentre in me si innesta la reazione opposta e cerco di ignorarlo.

Con non calanche Nigel prende il mio bicchiere dalle mani e lo posa sul tavolo davanti a se.

“buona sera a voi”

mi sento in totale imbarazzo. Alla fine le mie fantasie si sono avverate, ma non so assolutamente come comportarmi. Mi sento impacciata e ho paura di fare qualche pasticcio, anche perchè da quella sera non ho avuto di parlare con Nigel circa la nostra situazione.

“posso sedermi qui?”

chiede, e tutti rispondono con un cenno affermativo un po' spiazzati.

“da quando esci con noi comuni morali Preston?”

chiede Pacey irritato con atteggiamento strafottente.

“ehy, smettila Pacey!”

interviene Ted che pare avere una sorta di ammirazione segreta per Nigel.

La sua spalla al contatto con la mia mi fa sussultare. Si lo ammetto sono una romanticona esagerata e anche smielata, ma non mi importa.

“ehy, Chris, stai bene? Sembri un po' pallida”

mi sussurra Mandy all'orecchio.

Annuisco senza riuscire a parlare.

Com'è possibile che il mio atteggiamento nei suoi confronti sia cambiato così tanto da non farmi sentire nemmeno più me stessa?
La sua mano si poggia sulla mia e la mia reazione è alzarmi di scatto in piedi.

“Chris..”

tutti mi guardano straniti, anche Nigel sembra sorpreso.

“vado a prendere un po' d'aria fresca”

dico imbarazzata scattando verso l'uscita.

Ma che mi prende? Sto facendo la figura della stupida davanti a tutti, sopratutto davanti a Nigel. Devo calmarmi, è stato carino, voleva solo prendere la mia mano. È un gesto dolce no?

Ed io invece di comportarmi da adulta ho assunto l'atteggiamento opposto. Complimenti Chris, grande prova di maturità!

“Harries, cosa c'è?”

cavolo! Mi ha seguito fin qui!

“nulla...”

sussurro intimorita.

“sicura? Va bene che non dobbiamo ecco, svelare nulla... ma se hai qualche problema puoi parlarmene...”

sembra essere arrossito, e vederlo così mi fa calmare, allora non sono solo io l'impacciata?

“mi fai un effetto strano... se non ci sei mi manchi e se ci sei, ecco... non riesco a controllarmi. Sento tutte le mie emozioni amplificate ed ogni tuo gesto, ogni tuo tocco è una scarica di energia”

sorride appoggiandosi al muro.

“mi stai chiedendo di starti lontano Harries?”

lo guardo un po' malinconica. È questo che pensa?

“no...”

noto portarsi alle labbra una sigaretta ed accenderla. Quante volte glielo devo dire che non deve fumare? Pensavo avesse smesso!

Istintivamente mi avvicino a sfilandogli la sigaretta di bocca.

Lui per tutta risposta mi afferra il polso avvicinandomi a se.

“so che non è facile Chris, non sono esattamente un ragazzo come tutti gli altri...non sono un tipo romantico, non riesco a socializzare con i tuoi amici e ti ho già messo in pericolo, ma non riesco a rinunciare a te, sei mia e questo non cambia. Non ti lascerò a nessun altro”

un tempo questa sua affermazione mi avrebbe dato ai nervi, ma questa sera, in questo preciso momento, mi sembra solo una dichiarazione d'amore. È il suo modo di dire le cose, è il modo di Nigel.

Mi sento andare a fuoco, tutto il mio corpo arde al suo tocco, non ho bisogno di nient altro in questo momento. Siamo occhi negli occhi e un solo respiro ci separa.

“i tuoi amici si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto, dovremmo tornare dentro”

dice lui rompendo del tutto la magica atmosfera che si era venuta a creare.

Rientriamo nel pub in silenzio facendo finta di nula, gli altri ci guardano incuriositi e appena messa a sedere Mandy mi chiede se va tutto bene. Mi limito ad annuire, mentre un vociare confuso e allegro attira la nostra attenzione. Il gruppo di cheer leader seguito da quello della squadra di football fanno la loro entrata trionfante nel locale. Marta mi lancia un'occhiata benevola, mentre le altre mi guardano con fare altezzoso e Mandy come al suo solito cerca di nascondersi alla loro vista.

Nigel non sembra farci molto caso, mentre Mark si avvicina con aria di sfida iniziando subito a prendersi gioco di noi spalleggiato da altri due suoi compagni.

“è proprio vero che ormai nei locali fanno entrare di tutto pur di guadagnare qualcosa”

esclama sorridendo.

“taci idiota!”

risponde subito Pacey, già irritato dalla presenza di Nigel.

“che vuoi tu? Sta al tuo posto fotografo da quattro soldi!”

dice uno dei compagni di Mark.

Sbuffo stufa di questi continui battibecchi. È possibile che debbano comportarsi sempre come dei bambini?

“direi che possiamo andare ragazzi, lasciamo il posto a Mr. Tutto muscoli e niente cervello”

sospira Paul rassegnato alzandosi dal tavolo.

“che hai detto?”

risponde stizzito Mark. Paul lo ignora completamene prendendo la sua borsa senza degnarlo di uno sguardo. Mandy lo imita un po' insicura, ma uno dei ragazzi della quadra di football afferra Paul per la cravatta. Resto ferma e immobile sperando di non dar adito ad una qualsiasi scusa che possa far evolvere la situazione in peggio, ma a questo ci pensa Mark che ponendosi dietro la mia sedia poggia le mani sul tavolo sovrastandomi del tutto.

“sentite un po' ragazzini, non posso farci nulla se siete un branco di sfigati, Vedi cravattino, noi contiamo qualcosa, invece tu col tuo ridicolo modo di vestire, non arriverai da nessuna parte!”

sento Nigel irrigidirsi ed istintivamente afferro la sua mano chiusa a pugno sul ginocchio.

“lascia stare, non ne vale la pena”

sussurro guardandolo.

Ricambia il mio sguardo con un'espressione dura e non appena Mark, mette una sua mano sulla mia spalla scatta in piedi prendendolo per il colletto della felpa.

“sparisci”

dice minaccioso freddando l'aria di tensione venuta a crearsi.

“lasciami, non toccarmi tu!”

ribatte il capitano che spinge in malo modo Nigel.

“credi di essere chissà chi e poi te la fai con una sciaquetta di Shelbyville...”

“ehy, bada a come parli!”

interviene Paul.

Quello che dice Mark per me vale meno di zero a dire il vero e non voglio essere io il pretesto per fare a botte.

“lascia stare Paul, andiamo a casa”

mi alzo facendo attenzione a tenere lo sguardo basso.

“Mark dai, siamo venuti qui per divertirci, lasciali perdere”

interviene Marta con gran sorpresa di tutti.

Fisso Nigel, che freme per dare a Mark quel che si merita, ma spero colga nel mio sguardo che è meglio finirla così.

Ci allontaniamo in silenzio dirigendoci verso la cassa per pagare il conto e gli altri sembrano ignorarci per un po'.

Mentre stiamo per uscire Jake urla prima di cadere per terra, accanto a lui c'è Mark che se la ride con fare davvero piacevole. Quell'idiota l'ha fatto cadere di proposito e tutti noi ci avviciniamo al nostro amico per aiutarlo.

“ehy, va tutto bene?”

chiede Ted aiutandolo ad alzarsi e lui annuisce rimettendosi completamente in piedi.

“già te ne vai bambolina?”

chiede con fare malizioso Mark bloccandomi .

Non rispondo e cerco di liberarmi dalla sua presa.

“dai resta un po' qui!”

biascica. Ha bevuto?

Nigel lo guarda truce e si avvicina minaccioso allontanando lui e tirando me.

“tieni le tue mani alla larga feccia”

ringhia portandomi definitivamente fuori dal locale.

Dopo esserci assicurati delle condizioni di Jake saluto tutti e m'incammino verso casa, ma so che Nigel è dietro di me. Sorrido al pensiero.

“seguimi”

sussurra al mio orecchio poco prima di superarmi.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Irizar Elwell