La Fidanzata
Appena aveva alzato lo sguardo sul loro matrimoniale, era rimasto piuttosto scettico nel vedere tutti quei vestiti da ragazza sparsi disordinatamente sulle coperte.- Me le ha prestate mia sorella. - affermò Marco vedendolo entrare, sorridendo come il beota che era. - Le ho detto che la mia fidanzata aveva bisogno di vestiti estivi.
- Scordatelo. - replicò freddamente il veneziano, guardandolo in tralice. - Io non mi metto quella roba. E poi, perché dovrei metterla?
- Non ho detto che è per te. - sghignazzò il napoletano guardandolo con fare civettuolo, e Gianluca istintivamente arrossì. In effetti non sarebbe entrato in quelle parigine neppure volendo.
Marco lo spinse fuori dalla camera, e a vederlo chiunque si sarebbe messo a ridere: era improbabile che un ragazzino minuto come lui riuscisse a spingere di peso uno come lui, era molto basso per la sua età. - Faccio in un attimo. Adesso andiamo a mangiarci un gelato.
- Cos---
Ma prima Che Gianluca potesse replicare Marco aveva già sbattuto la porta.
In un primo momento pensò di spiare attraverso il buco della serratura, poi pensò che Marco e le sue idee era meglio lasciarli stare.
Poco dopo, se lo vide davanti e quasi stentò a riconoscerlo: sembrava davvero una ragazza, con la minigonna e la camicetta a balze, e quel basco sui suoi ricci rossi allungati prontamente con le extension. Il tutto contornato rigorosamente da un trucco non molto pesante, una borsetta da signora e un buon profumo di… di vaniglia?
- Ti piaccio Gianlù? - chiese civettuolo chinandosi appena e facendo una smorfia semplicemente adorabile. - Così puoi coccolarmi anche in mezzo alla gente.
C'era poco da dire: Marco sapeva come stupirlo.
E come farlo sbavare---
E renderglielo dur----