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Autore: dibeh    11/04/2014    3 recensioni
nadia è un'adolescente che và in prima superiore.quando torna a casa da scuola i suoi genitori nemmeno la calcolano. ha una sorella che non vorrebbe nessuno sulla faccia del pianeta. per fortuna ha un'amica inseparabile da 7 anni senza la quale morirebbe. vive una vita normale e tutto sommato tranquilla,almeno fino a prima di iniziare il nuovo anno scolastico...
Genere: Comico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina dopo mi svegliai presto per colpa di Laika. Quella gatta mi era venuta sopra durante la notte e ora se me la ritrovavo di fronte alla faccia,che mi scrutava con i suoi immensi occhioni giallo-verdi.
Ci era mancato veramente poco che non urlassi. Cosa che per fortuna non feci,visto l’ora presta del mattino.
Visto che mancavano ancora due ore circa per andare a scuola e non riuscivo proprio a prendere sonno decisi di dirigermi verso la cucina per fare colazione.
Uscii silenziosamente dal mio letto a baldacchino con le coperte rosse che tanto mi piacevano e mi diressi verso la porta con le mie ciabatte morbidose.
Scesi lentamente la grande scalinata che portava all’ingresso della villa in un silenzio religioso per non svegliare nessuno,tanto meno Gaia,che aveva un sonno leggerissimo.
Aprii il frigo e dopo aver versato del latte a Laika,che mi aveva sempre seguita,mi preparai un tazza di latte e caffè con i cereali.
Era da tanto che non facevo colazione così tranquillamente e ero felice di aver avuto quella possibilità. Purtroppo,per colpa del silenzio e della solitudine,l’unica cosa che potei fare in quel momento fu pensare al ragazzo misterioso,mio compagno di classe, Daniel Grigori.
Ero convinta di aver già sentito quel nome ma in quel momento proprio mi sfuggiva. Poi passai a rimuginare sulle foto sul profilo di lui,di facebook e infine perché avesse mentito sulla sua identità e su cos’altro avesse nascosto la verità.
Tra questi pensieri e la dolce bevanda il tempo passò e verso le 7 comparve sulla soglia della cucina Gaia,pronta a lavorare. Il suo sguardo,appena mi vide,fu pieno di sorpresa.
-cosa ci fa qui signorina-disse sapendo che i padroni di casa,ovvero i miei genitori,potevano spuntare da un momento all’altro.
-questa pestifera di una gatta mi ha svegliato e non sono più riuscita a prendere sonno-risposi fissando Laika storto
Gaia accennò a un lieve sorriso
-capisco. Comunque sarà meglio che si prepari,no?-mi chiese facendomi l’occhiolino,poiché Gaia sapeva perfettamente quanto ci mettessi a prepararmi.
-hai ragione,corro-dissi dopo averle sorriso e averla salutata per bene con un bacio sulla guancia al quale Gaia non si sottrasse.
Andai nel mio bagno e mi lavai faccia,denti e quant’altro. Mi sistemai i capelli e mi misi un po’ di trucco. Presi dall’armadio un completo praticamente nuovo.
Quando mi guardai allo specchio non mi riconoscevo quasi.
Indossavo una gonna leggera,gialla,fino al ginocchio. Sopra avevo una maglietta bianca a maniche corte,bombate,un po’ lunga con una scollatura a balconcino,molto elegante e semplice.
Ai piedi aveva messo delle semplice ballerine bianche con un  piccolo tacchetto,intonate alla maglietta. Mi ero pettinata i capelli in una dolce coda che mi scendeva piano sulla schiene e avevo fatto un trucco che mi risaltava gli occhi azzurro ghiaccio. In realtà non avevo mai fatto caso al mio aspetto. Per andare a scuola non mi truccavo mai e indossavo sempre jeans o fusò con una maglietta o una felpa,attirando ugualmente l’attenzione di ragazzi e ragazze.
Sarà stato per la colazione,sarà stato perché avevo tempo,oppure non so,ma quel giorno mi sentivo molto carina e a mio agio. Anche se ero pervasa da una strana ansia e mi venne subito in mente il volto malinconico di Daniel.
Smisi di fissarsi allo specchio solo quando Gaia mi venne a chiamare perché erano le 8 meno 15.
Presi di fretta lo zaino fatto la sera prima e scesi le scale. Salutai Gaia e con un cenno anche i miei genitori indaffarati in non so cosa.  Feci una carezza a Laika e ringraziai che mia sorella stesse ancora dormendo così da evitare eventuali commenti sul mio abbigliamento.
Solo Gaia lo notò e mi disse prima di uscire
-sei bellissima oggi. Mi sa che dobbiamo fare una chiacchierata un giorno di questi- sussurrò facendomi l’occhiolino. Le sorrisi e mi chiusi la porta alle spalle.
Come sempre la macchina di lusso nera mi aspettava davanti casa,appena fuori dal giardino. E come sempre mi diressi a scuola a piedi,dopo aver salutato l’autista che doveva obbligatoriamente aspettarmi nonostante sapesse si non servire a nulla per me.
Poco dopo ero già arrivata a scuola ma non mi accorsi degli sguardi sorpresi e affascinati che si posavano su di me.
In quel momento la mia testa era impegnata e riuscivo solo a pensare al mio prossimo incontro con Daniel.
Quando entrai in classe notai che lui non c’era ancora,così mi sedetti al posto del giorno prima e lo aspettai mentre tutti mi guardavano ma non osavano dirmi nulla.
Intanto ripassavo mentalmente il discorso che mi ero preparata quella mattina
Allora intanto comincio con:  ciao,sono Nadia. Scusa  la franchezza,mi potresti dire perché utilizzi un nome falso? Se non vuoi dirmelo non importa. Era tanto per…. E poi avrei continuato ti sembrerò un impicciona ma posso chiederti cosa significano le foto sul tuo profilo? Mi hanno molto interessato…
Stavo per andare avanti col mio discorso mentale,dannatamente sincero,quando lo vidi entrare dalla porta.
Non dimenticherò mai quel momento
Daniel teneva la testa china facendo ricadere i dolci capelli neri sulla fronte,a coprirgli gli occhi leggermente aperti.
Aveva le mani in tasca,in dei pantaloni neri alla manager. Sopra indossava una leggera camicia bianca a maniche corte un po’ sbottonata vicino al collo. Su una spalla reggeva il suo zaino che a prima vista sembrava contenere solo aria. Il vento proveniente dalla finestra gli scompigliò i capelli e quando alzò il volto e i vide i suoi occhi blu come il fondo del mare,credetti di svenire o di prendere fuoco.
Poi,quando lo vidi sorpassarmi come se non esistessi e dirigersi verso un banco vuoto in fondo all’aula,mi sembrò che qualcuno mi avesse dato un pugno nello stomaco.
Poco dopo,purtroppo,entrò il professore di inglese e la lezione cominciò costringendomi a girarmi verso la cattedra. In realtà non seguii proprio nemmeno una parola della lezione perché ormai ero troppo concentrata nella visione celestiale a cui avevo assistito poco prima. Quando suonò la campanella fui felicissima e mi girai subito in dietro.
Il mio sguardo corse verso il nuovo banco di Daniel ma lui teneva gli occhi fissi a guardare fuori dalla finestra,alla ricerca di chissà quale sogno. Aveva degli occhi così tristi e lontani che pensai che la sua anima fosse volata via e in classe fosse rimasto solo il suo corpo.
Non potei fare a meno di mordermi il labbro inferiore,come facevo sempre in momenti di nervosismo,arrabbiatura o tristezza.
Troppo presto la figura di Daniel scomparve alla mia vista,per colpa di qualcuno che mi si era parato davanti.
Quando alzai lo sguardo notai che si trattava di una ragazza che mi sorrideva.
-ciao,io sono Christine - mi sorrise affabile- è un vero piacere conoscerti. Loro sono Luce e Miranda -
-ciao- dissero in coro
-ciao. Io sono Nadia -risposi per gentilezza
-lo sappiamo chi sei- disse Miranda sorridendo
Certo che lo sapete… altrimenti perché sareste qui
Nonostante il disgusto che già provavo per loro,cercai di essere carina sorridendo e chiacchierando fino all’arrivo della prof,che vidi come un enorme fortuna.
Per colpa di quelle tre ragazzette che erano interessate solo alla mia famiglia e ai miei soldi,non avevo potuto parlare con Daniel,o anche semplicemente guardarlo.
A fine giornata,mentre sistemavo lo zaino,Daniel mi passò affianco toccandomi leggermente.
Si fermò e ci fissammo per qualche secondo. Stupiti entrambi,ne sono sicura,per la lieve scossa che ci aveva preso quando ci eravamo toccati.
Poi il suo sguardo cambiò e divenne quasi di disgusto,poi se ne andò.
Evidentemente avevo dipinto in faccia la mia delusione poiché Christine mi si avvicinò guardando me e poi Daniel che usciva dalla porta.
-guarda,non ti consiglio di invaghirti di lui. Sì,è carino ma mi hanno detto cose strane su di lui e sulla sua vecchia scuola. Poi ieri ho cercato di parlargli ma ha fatto finta che non esistessi. Ti sembra normale?!-mi disse. Io in realtà non l’avevo nemmeno ascoltata,con lo sguardo perso verso la porta,così detti semplicemente
-hai ragione-poi guardandola-scusate ma ora devo andare. A domani-sorrisi alzandomi.
Corsi fuori ma lui era già svanito,chissà come.
Così tornò a casa col morale sotto le scarpe.
 
DANIEL:
Daniel tornò nel suo monolocale vicino scuola chiedendosi per l’ennesima volta cosa ci facesse lì e arrabbiandosi con se stesso e con gli Altri. Se solo ci fosse stata Lei.
Si buttò sul divano che gli faceva anche da divano buttando lo zaino a terra.
Accese la radio e mise la musica a tutto volume fino a fargli male le orecchie.
Fortunatamente sul suo piano c’erano solo tre appartamenti. Il suo,uno disabitato e l’ultimo,dove viveva un ragazzo di 20 anni più casinista di lui.
Dopo qualche minuto si alzò e prese il computer tanto per fare qualcosa,ovvero insultare ancora gli Altri su facebook.
Quando aprì la pagina però,mancò veramente poco che non gli venisse un infarto. Aveva una richiesta d’amicizia.
Poi però si rilassò pensando che sicuramente uno dei suoi amici aveva creato un nuovo profilo. Non era la prima volta.
Così cliccò sull’icona e questa volta veramente cadde dalla sedia,quasi svenendo.
Non era affatto di uno dei suoi amici,ma di una certa Nadia Asael. Il cognome non gli era del tutto ignoto ma era certo di non conoscere quella ragazza,ma allora…
Decise di chiedere consiglio al suo amico Roland,che sapeva quasi sempre tutto.
Roland impiegò qualche minuto a rispondergli,evidentemente sorpreso anche lui.
Gli scrisse:
             -mi sembra davvero troppo strano. Sai benissimo che io stesso ho creato una specie di barriera che      non permette a nessun essere umano di vedere il nostro profilo,figuriamoci di chiederci l’amicizia. Non so proprio come possa essere successo. Magari anche Lei è come noi e sta cercando di farcelo sapere. Ma è solo un’ipotesi. Prima di fare qualsiasi cosa controllerò la “barriera” dopodiché ti dirò se ci sono stati realmente problemi. Se è tutto a posto,beh…non so. Vedremo.-
Gli rispose:
                 -ok. Dammi notizie al più presto. Sta storia non mi piace-
E lui:
                  -a dopo-
Daniel chiuse il computer con una confusione totale in testa e una parte di lui sperava che ci fosse stato qualche problema facilmente risolvibile ma un’altra sperava che quella ragazza fosse veramente come Lui,come Loro.
 
NADIA:
Passai la giornata rinchiusa in camera mia a leggere,dopo aver nascosto Laika dicendo che era uscita.
C’era in giro mia sorella.      
Verso sera mi feci portare la cena in camera e passai un po’ di tempo con Gaia a chiacchierare mentre dal balcone entrava un’aria fresca di fine estate.
Poco prima di andare a dormire presi il computer e andando su facebook mi ricordai della richiesta che avevo fatto la giornata precedente,anche se le speranze che l’avesse accettata dopo quello sguardo truce era veramente minime.
Appunto pensai vedendo che di Daniel Grigori non vi era nemmeno l’ombra.
Si mise il pigiama e si ficcò sotto le coperte mentre nelle orecchie riceveva la musica,cambiando da “nient’altro che noi”,di Max Pezzali,a “soli” di Emis Killa.
Daniel Grigori… pensai prima di addormentarmi chissà cosa mi sta succedendo con te. Mi sento proprio,troppo strana
 
ANGOLO DELL’AUTRICE:
salve a tutti! ^_^ scusate se pubblico così tardi,ma anche se avevo già scritto il capitolo,non potevo aggiornare perché non potevo usare intenet :/ perdon.
Allora,passando al capitolo,qui si svela un po’ l’uso di facebook che è più complicato di quello che sembra :P
Poi entrambi i ragazzi sentono famigliare il cognome dell’altro. Chissà perché….. nada spiler :P
Chi di voi ha letto fallen avrà trovato le coincidenze dei nomi con questi. Beh,sì. Ho sempre avuto poca fantasia con i nome,trovandone di orribili e inadatti XD così alla fine mi sono abbandonata a quelli che già esistono e beh,in questo caso direi che sono azzeccati ;) però Grigori ha un nesso più profondo con la storia,e anche il cognome di Nadia (ci credete che è la quinta volta che scrivo luce e poi cancello!!!! :P ho appena finito passion <3 ) solo alcuni capiranno,o forse nessuno. -.-
Ora vi lascio. ^_^ grazie a tutti voi che leggete e vi invito sempre a lasciare un commento,e ringrazio ancora di più chi recensione e mi segue sempre *-*
Grazie ancora,alla prossima.
Bacioni
dibeh
   
 
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