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Autore: Fiery    11/07/2008    6 recensioni
Gabriella Montez. Jane Montez. Kelsi Nielsen. Martha Cox. Sharpay Evans. Taylor McKessie. Erano amiche da anni, un po’ per amicizie nate a scuola, un po’ su internet.
Amiche. Quasi sorelle.Long-ficcy che mi hanno obbligato a postare in due minuti Herm e Barby XD Buona lettura ^^
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 10: Una stella

Capitolo 10: Una stella

Le luci si riaccesero, facendo tirare un sospiro di sollievo a Martha.

-Paura del buio?-

Martha sollevò lo sguardo sul viso sorridente di Joaquin, che stava a qualche centimetro più in alto di lei. Ricambiò il sorriso.

-No.- disse. In realtà aveva paura di stare tra le sue braccia.

In tutto quel tempo avevano ballato separati e aveva paura di un suo eventuale invito a ballare un lento. Aveva paura di stare a contatto con lui. Non voleva che sentisse il suo cuore battere troppo forte quando lo sfiorava, non se lo sarebbe perdonato. Era troppo timida per rendersi di quanto fosse sciocca.

-E allora perché hai sospirato di sollievo?-

Martha diventò seria di botto, -Mi da fastidio stare in una stanza buia con troppe persone in giro.- mentì pronta.

Joaquin rise, buttando la testa all’indietro, -Va bene, va bene.- acconsentì cercando di frenare le risate, -Raggiungiamo gli altri.- disse mettendosi le mani in tasca e accennando la cucina dove si erano riuniti i propri amici. Entrarono nella cucina, l’unico posto che non era stato preso d’assalto dagli invitati alla festa e Joaquin inarcò un sopraciglio, -Dove sono Gabriella e Ryan?-

-Non lo so.- scrollò le spalle Sharpay, -In effetti è preoccupante. Dove possono essere finiti?-

-Beh… prima che si spegnessero le luci stava parlando con me.- intervenne una voce maschile.

Jane si voltò di botto, sgranando gli occhi per essere sicura di vedere bene.

-Erik!-

-Erik?- ripeterono in coro gli altri.

-Erik.- confermò l’uomo in questione entrando nella cucina, -Gabriella stava parlando con me prima che le luci si spegnessero.- ribadì il concetto con la sua voce seria, -Magari Ryan l’ha trascinata in qualche parte della casa per parlare.-

-Conoscendo mio fratello non ne avrà avuto il coraggio.- lo rassicurò Sharpay.

-Per che cosa non avrei avuto coraggio?- Ryan entrò in cucina, seguito da Gabriella che aveva un sorriso a trentadue denti stampato in volto.

-Niente, niente.- lo rassicurò la sorella osservando confusa l’espressione dell’amica.

-Tu!- intervenne Jane nel discorso indicando Erik con l’indice, -Fuori. Ora!- aprì la porta della cucina ed uscì in giardino.

Erik la seguì subito, dopo aver accennato un breve saluto. Richiuse la porta sul dietro e aspettò che Jane dicesse qualcosa. Qualsiasi cosa. Anche un insulto.

-Avevo disdetto l’invito.-

-Tecnicamente mi hai detto che potevo fare quello che avevo voglia.- ribatté Erik abbastanza ironico.

Jane fece una smorfia, -E’ la stessa cosa. Il concetto era quello!- si arrabbiò gesticolando con le mani, -Non ti voglio qui. Non sei il benvenuto. E poi… come ti sei permesso di parlare con mia sorella?-

-Primo: se tua sorella mi ha parlato vuol dire che sono il benvenuto per qualcuno. Secondo: è lei che ha salutato me. Non il contrario.- precisò Erik mascherando una risata, -Stai molto bene stasera.-

La ragazza arrossì di botto, -Sparisci.-

-Domani ci sono le prove generali.-

-Sì, sì…- Jane alzò gli occhi al cielo e rientrò in cucina, -Tu.- disse indicando Gabriella, -Non parlerai mai più con Erik senza il mio consenso!-

Gabriella rise, -Agli ordini, capo!- fece il saluto militare, facendo scoppiare a ridere gli amici.

-Non c’è niente da ridere, Gabriella. Non lo voglio nella mia vita.- disse per convincerla, -Siamo colleghi di lavoro, nient’altro.-

-Tesoro mio… lui ti piace.- le fece notare sarcasticamente Kelsi, -Quindi è meglio che ti regoli di conseguenza.-

Jane sbuffò girando sui tacchi e uscendo dalla cucina.

-Dove vai?- le chiese Troy.

-A casa. Mi sono stancata di stare in mezzo a persone che pensano di sapere tutto di me!- esclamò seccata chiudendosi la porta alle spalle.

Percorse velocemente la sala gremita, raggiungendo il guardaroba. Tirò fuori il giaccone e se lo mise sulle spalle, per poi aprire la porta della villa ed uscire correndo. Arrivò a casa un quarto d’ora dopo, a piedi. Entrò in casa e si chiuse subito nella sua camera, buttando il giaccone in un angolo. Subito si fondò sullo stereo e lo accese.

 

Chi non ha sognato mai

Il grande amore

Chi non l’ha trovato mai

È sognatore

 

-Peter Pan. Perfetto.- mormorò iniziando a sciogliersi la coda alta.

Peter Pan il musical, per essere precisi. Era stato il primo musical in cui aveva debuttato in Italia, durante uno stage insieme ai compagni di danza quando aveva diciassette anni. E ogni volta che sentiva quella canzone iniziava a sentirsi a proprio agio, le faceva dimenticare le preoccupazioni e l’aiutava a trovare una decisione quando era indecisa.

 

E chi crede che non vale

Più la pena di cercare

E che è solo un’illusione

Tutta questa grande attesa

Per il grande amore

 

Forse sono davvero un’illusa… pensò mentre si sfilava quel vestito così bello per mettersi tuta e maglietta.

 

Siamo seri

Molto bene concentrati

Su traguardi più importanti

Su problemi veri

 

 

Senza accorgersene si mise a cantare, sopra alla voce di Wendy. Chiuse gli occhi, perdendosi nei ricordi ormai lontani di Torino, dove era stato il suo primo spettacolo vero in quel musical. Sorrise ripensando alla fatica che ci aveva messo per arrivare fin lì.

Ed ora… beh, ora stava sprecando un’opportunità. Quello era un traguardo importantissimo per la sua vita. Erik le stava offrendo tutto ciò che aveva sempre desiderato e lei trovava sempre un modo per insultarlo o offenderlo. Mentendo a stessa. Mentendo a quella piccola parte di lei che dava ragione a Kelsi.

 

Niente storie

Favole e chimere,

stiamo con i piedi per terra

non si può afferrare

una stella…

 

-Jane?-

Si voltò. Non si era neanche accorta che gli amici avevano aperto la porta della sua camera, -Ciao.- salutò andando ad abbassare il volume dello stereo.

Gabriella sorrise e raggiunse la sorella abbracciandola, -Ti voglio bene.- sussurrò al suo orecchio mentre Jane ricambiava, -Quando ascolti Chi non ha sognato mai non è mai un buon segno.- rise.

-Scusa, Jane.- si avvicinò Kelsi, -Non volevo interferire nella tua vita.-

-Scusami te. Avevi ragione.- ammise arrossendo appena, -Ma… è meglio che lui non lo sappia.-

 

Chi non ha sognato mai

Il grande amore

Chi non l’ha trovato mai

È sognatore

 

-Non ho cacciato tutti gli invitati per ascoltare storie mielose su quanto ti piace Erik, ok?- sbottò Ryan sarcastico, -Quindi si dia inizio al pigiama party!-

-Pigiama Party?- domandò Chad scettico, -E questa da dove ti è uscita?-

-Secondo me è una buona idea.- ribatté Sharpay.

-Io non sono una femminuccia. Non voglio fare un pigiama party!- discusse subito Chad.

-In soffitta dovrebbero esserci un po’ di abiti maschili. Erano di mio fratello, quando abitava qui.- gli disse Kelsi, -Tanto lui ora è a Los Angeles. Potete usarli se volete.-

-Vi mostro dov’è la soffitta.- si offrì Taylor.

-Vi raggiungiamo subito.- Troy prese Jason per una manica e lo fermò, prima che seguisse Taylor e Chad fuori dalla stanza, -Sei sempre il solito.- gli disse scotendo la testa, facendo ridere tutti gli altri.

Ryan accarezzò dolcemente con una mano il braccio di Gabriella, superandola per andare a ordinare le pizze.

-Vado a prendere da mangiare. Vieni con me, Gabriella?- propose con un sorriso enigmatico.

Gabriella annuì velocemente, -Sì, vado un attimo a cambiarmi.- disse lasciando la stanza e correndo su per le sale.

-Sai… non ho mai incontrato nessuno più matto di te.- si fermò di botto sentendo la voce di Taylor risuonare nel corridoio. Si chiuse dentro al bagno e sbirciò, mentre Chad finiva di scendere le scale della soffitta.

-Ehi, non offendere.- scherzò Chad fermandosi con lei in mezzo al corridoio, -Allora… come sto?- domandò girando su stesso, vestito con dei jeans semplici e una canotta attillata nera.

-Bene.- Taylor si misurò con le parole prontamente, prima di accennare uno Stupendo, che l’avrebbe fatta arrossire sicuramente, -Ti sei divertito stasera?- gli chiese incrociando le braccia al petto.

Chad annuì, -Oh, sì. Certo. Mi sono divertito a vedere Jane, la mia migliore amica, andarsene via di corsa.-

La ragazza scoppiò a ridere, portando la testa all’indietro, -Da quanto vi conoscete?-

-Da quando eravamo nella culla.- rispose prontamente lui legandosi i capelli ricci con un codino, -Le nostre madri sono molto amiche, quindi sono praticamente cresciuto insieme a Gabriella e Jane. Senza contare Troy, ovviamente. Mio fratello.-

-Fratello?- sollevò un sopraciglio confusa.

-I nostri padri erano compagni di squadra alla East High.- spiegò ancora con un sorriso, -Abbiamo incominciato insieme a giocare a basket.- si fermò un attimo, -A proposito… io non so ancora niente di te.-

Taylor arrossì un poco sulle guance, -Non c’è molto da sapere.-

-Niente da fare. Mi racconterai tutto sabato prossimo, all’appuntamento.- Chad sorrise e la superò, lasciandola in mezzo al corridoio con un sorrisone.

-Puoi uscire, Gabry.-

Gabriella uscì colpevole, -Non volevo spiarvi.-

-Non importa.- Taylor rise e l’abbracciò, -Sono felice, Gabriella. Come non lo sono mai stata.-

-Anche io…- mormorò Gabriella ricambiando l’abbraccio, mentre vedeva Ryan spuntare dalle scale. Gli sorrise e lui ricambiò, facendo segno che si vedevano giù, -Tay…- disse quando lui si allontanò.

-Sì?-

-Io e Ryan ci siamo baciati.-

 

 

 

************

Siccome il pc fa i capricci e siccome ci tengo ad aggiungere il capitolo, mi vedo costretta a ringraziarvi singolarmente nel prossimo capitolo!

Intanto ditemi cosa ne pensate di questo e scusate se non ho aggiornato tanto presto ^^

Bacio

Titty90

  
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