I personaggi
di questa storia non mi appartengono, sono tutti maggiorenni e di proprietà di
JK Rowling.
Dedicata
alla mia migliore amica, che mi ha dato la forza per postarla, grazie Lò. Come l’infinito e oltre.
E a
Jess. Che spero sia sopravvissuta al concerto! Ti voglio
bene!
PROLOGO
L’alba
era un evento affascinate.
Catturava anche lo sguardo dei più indifferenti.
L’Alba era uno di quei momenti che, secondo molti, almeno una volta nella
vita andrebbe vissuto.
Si vissuto.
Non visto.
Cosa c’è di meglio che vivere una cosa meravigliosa?
Saperla ascoltare.
Saperla amare.
E l’alba era così.
Qualcosa di meraviglioso da vivere e Draco, beh, Draco amava farlo.
Osservava ogni più piccolo cambio di sfumatura.
Osservava vivendo come il chiaro si mischiava al blu del cielo.
Osservava quella bella sfumatura rosa, che dopo un’interminabile
gioco di colori spuntava fuori, insieme a quella palla rosso fuoco, che
sembrava nascere dalle viscere della terra.
E rimaneva lì, finchè il sole, forte e raggiante non faceva la bella figura di
sé, alto nel cielo limpido.
“padron Malfoy.” Draco non si girò neanche per vedere chi fosse
entrato nelle sue stanze.
“cosa c’è?” chiese, brusco, freddo,
senza cuore.
“la guerra è finita padrone.” Il debole elfo domestico si inchinò
portando il suo lungo naso fino alla morbida tappezzeria, di un verde
brillante.
Malfoy congedò il vecchio elfo con un brusco movimento di mano.
E quando rimase solo, si lasciò andare a un sospiro.
Calò gli occhi sul suo avambraccio, distogliendoli dal continuo spettacolo
fuori dal quel vetro.
Si alzò la manica della felpa rivelando il marchio.
Tutto era fermo.
Il serpente non si muoveva più sinuosamente come una volta.
Lo sentiva.
Draco sentiva che non c’era più nulla di vero in quel tatuaggio.
“lo sentite padre?” chiese al vento.
“lo sentite quando è bella la libertà?” ghignò ancora.
E si sentì veramente libero.
Si coprì li marchio, sentendo una presenza alle sue spalle.
La guerra, gli aveva insegnato a mantenere sempre le orecchie e i sensi pronti
per qualsiasi evenienza.
“Blaise, te l’hanno mai detto che prima di entrare si bussa alle
porte altrui?” chiese Draco, con un mezzo ghigno.
Blaise Zabini, migliore amico di Malfoy, si lasciò scappare una mezza risata.
“sei sempre il solito Draco.” Malfoy si girò verso l’amico,
facendo scontrare il suoi occhi grigi con quelli di
Blaise.
“nemmeno la guerra cambierà le vecchie abitudini.” Rispose, posando
una mano diafana sulla spalla del moro.
“allora nemmeno Potter avrà cambiato le sue.” Sentenziò Blaise.
“ potrete tornare a litigare come un tempo e questa volta, senza qualcuno
che ti interferisca i piani.” Finì, riferendosi chiaramente al signore
oscuro.
“
“tu ci vai?” chiese Draco e vide l’amico annuire.
Rimase in silenzio, contemplando nuovamente il sole.
Anche se non disse una parola, la risposta di Draco era piuttosto chiara.
Anche lui, come tutti, aveva voglia di ricominciare.
E chissà, forse, di cambiare.
CONTINUA….
Salve!!=) ehm, questa è la mia primissima fic
su Harry Potter.
È un
esperimento il mio.
Premetto
che adoro le Draco/Harry (e anche le Blaise/Neville) e questa idea è nata
leggendo le meraviglie che ci sono in questo sito di questa coppia.
Spero
di avervi incuriosito!
E accetto
ogni tipo di commento!
Ringrazio
infinitamente chi recensirà e chi leggerà.
Grè<3