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Autore: Bumbix    12/04/2014    8 recensioni
E se....
.... alla fine del prigioniero di Azkaban Harry, Hemione e Sirius fossero stati baciati da dissennatori sulle sponde del lago nero? E se nonostante questo, Harry si fosse comunque salvato grazie al frammento di anima di Zio Voldy, racchiuso nella sua cicatrice? Con Hermione morta, nessun torneo tre maghi avrebbe mai avuto luogo, nessun Signore Oscuro sarebbe mai risorto grazie al sangue del solo col potere di sconfiggerlo e non avverrebbe quasi tutto quello che è stato scritto. Ma non per questo tutti vivranno felici e contenti. Un male peggiore della morte risorge dai tempi dimenticati. Un principe della valacchia, i discendenti di famose leggende ed un Harry come non l'avete mai visto... perchè senza la fastidiosa presenza del frammento, che limitava le sue capacità, finalmente potremo vedere il vero potere del bambino sopravvissuto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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The Darkest Night

E se....

.... alla fine del prigioniero di Azkaban Harry, Hermione e Sirius fossero stati baciati da dissennatori sulle sponde del lago nero? E se nonostante questo, Harry si fosse comunque salvato grazie al frammento di anima di Zio Voldy, racchiuso nella sua cicatrice? Con Hermione morta, nessun torneo tre maghi avrebbe mai avuto luogo, nessun Signore Oscuro sarebbe mai risorto grazie al sangue del solo col potere di sconfiggerlo e non avverrebbe quasi tutto quello che è stato scritto. Ma non per questo tutti vivranno felici e contenti. Un male peggiore della morte risorge dai tempi dimenticati. Un principe della valacchia, i discendenti di famose leggende ed un Harry come non l'avete mai visto... perchè senza la fastidiosa presenza del frammento, che limitava le sue capacità, finalmente potremo vedere il vero potere del bambino sopravvissuto...

Prologo:

L'uggiolio cessa bruscamente. Mentre raggiungi la riva del lago capisci perché: Sirius è nuovamente umano. È in ginocchio, le mani sopra la testa.
‘Nooo’ geme. ‘Nooo... per favore...’
E poi li vedi. Dissennatori, almeno un centinaio, che scivolano in una massa nera attorno al lago, verso di voi. Ti volti di scatto, mentre il familiare freddo gelido ti pervade le viscere e la nebbia comincia a offuscare i tuoi occhi; altri ancora ne appaiono dall'oscurità, da tutte le parti; vi stanno accerchiando....
‘Hermione, pensa a qualcosa di allegro!’ urli, alzando la bacchetta e battendo furiosamente le palpebre cerchi di snebbiarti la vista, scuotendo la testa per svuotarla dal debole urlo che ha cominciato a levarsi dentro di te...
Vivrò con il mio padrino. Dirò addio ai Dursley.
Ti costringi a pensare a Black e solo a Black, inziando a ripetere:
‘Expecto Patronum! Expecto Patronum!’
Black trema, cade su un fianco e giace immobile a terra, mortalmente pallido.
Guarirà. Andrò a vivere con lui.
‘Expecto Patronum! Hermione, aiutami! Expecto Patronum!’
‘Expecto...’ sussurra Hermione, ‘expecto... expecto...’
Ma non ci riesce. I Dissennatori si stanno avvicinando, ormai sono a poco più di tre metri. Formano una muraglia attorno a voi, e sono sempre più vicini...
‘EXPECTO PATRONUM!’ urli, cercando di sopraffare l'urlo che ti rimbomba nelle orecchie. ‘EXPECTO PATRONUM!’
Una scia sottile di fumo sfugge dalla tua bacchetta e aleggia come una nebbiolina davanti a te. Nello stesso istante, senti Hermione cadere al tuo fianco. Sei solo... completamente solo...
‘Expecto... expecto Patronum...’
Senti le ginocchia premere contro l'erba fredda. La nebbia sta per accecarlo. Con uno sforzo enorme, lotti per ricordare...
Sirius è innocente... innocente... staremo bene... andrò a vivere con lui...
‘Expecto Patronum!’ ansimi.
Alla debole luce del tuo informe Patronus, vedi un Dissennatore arrestarsi, molto vicino. Non riesce ad attraversare la nuvola di nebbiolina argentea da te evocata. Una viscida mano morta
scivola fuori da sotto il mantello. Fa un gesto come per spingere da parte il Patronus.
‘No... no’  dici in un soffio. ‘E' innocente... expecto... expecto Patronum...’
Senti che lo stanno osservando, riesci a sentire il loro respiro spezzato come un vento maligno tutto intorno. Il Dissennatore più vicino sembra studiarlo. Poi alza entrambe le mani... e abbassa il cappuccio.
Dove avrebbero dovuto esserci gli occhi c'è solo pelle sottile, grigia, butterata, tesa su orbite vuote. Ma c'è la bocca... un buco informe che si spalanca e risucchia l'aria in un rantolo.
Un terrore paralizzante ti invade rendendoti incapace di muoverti o parlare. Il tuo Patronus emette un piccolo guizzo e sparisce.
La nebbia bianca ti acceca. Devi lottare... expecto Patronum... non vedi niente... e a grande distanza senti l'urlo familiare...expecto Patronum... cerchi a tentoni Sirius nella foschia, e trovi il
suo braccio... non l'avrebbero preso...
Ma due mani robuste e appiccicose all'improvviso si stringono attorno al tuo collo. Costringono il tuo viso a voltarsi verso l'alto... avvertì l'alito dell'essere... per prima cosa si sarebbe
sbarazzato di te... ne fiuti l'alito putrido... tua madre urla nella tua testa... è l'ultima cosa che sentirai...
E poi avviene, l'abominio poggia le sue labbra sulle tue ed il tuo corpo viene meno. Con la coda dell'occhio riesci a vedere gli altri dissennatori chinarsi su Sirius ed Hermione, entrambi inermi nelle loro mani. Alla fine sei morto non per mano di Voldemort, ne per mano dei suoi seguaci. Non c'è stato nessun lampo di luce verde come ti è sembrato spesso di ricordare. Solo un contatto grezzo, un rantolo disperato, e la tua anima, stranamente piccola e sfilacciata, che viene richiamata dal centro del tuo essere.
Con un ultimo spasmo ti si rovesciano gli occhi, la cicatrice sulla tua fronte si infrange come se qualcuno vi avesse poggiato sopra una sbarra incandescente, e muori.
O almeno... saresti dovuto essere morto.... in lontanaza odi il canto della fenice.

Capitolo 1 : Ricominciare

Quando l'oscurità si attenua, la prima cosa che avverti è il caldo soffocante. Apri gli occhi, allungando un braccio nel buio, e afferri gli occhiali posti sul comodino di fianco al tuo letto. La tua vista resta appannata ancora per qualche secondo, mentre con la mente ripercorri il sogno appena concluso. L'hai rivissuto ancora. Di nuovo, notte dopo notte, torni sul bordo del lago nero e assisti alla tua disfatta contro i dissennatori. Calde lacrime iniziano a radunarsi al limitare del campo visivo, ma sbattendo le palpebre in fretta le scacci indietro.

Non è il momento di deprimersi. Non è il momento di mollare.

Hermione non l'avrebbe voluto, e probabilmente nemmeno Sirius.

Al ricordo delle persone care, perse quella notte, il tuo cuore sobbalza dolorosamente. Non hai nemmeno avuto modo di conoscere il migliore amico di tuo padre. Non sai niente di lui, eppure lui è morto e dovresti esserlo anche tu.

Con mani tremanti ti tasti la cicatrice, che va scomparendo dalla tua fronte. Ogni giorno è meno visibile, ogni giorno è meno marcata, a questo ritmo sarà scomparsa completamente prima che l'estate giunga a termine. Quella piccola saetta è l'unico motivo per cui cammini e respiri. Si è frapposta fra te e il dissennatore, permettendo all'abominio di assorbire solo le qualità e i poteri che Voldemort ti ha trasmesso. Non hai ben capito la spiegazione di Silente, ma era qualcosa che c'entrava con le anime o qualcosa del genere. Al momento del suo discorso eri confuso, ed una spiegazione per la tua sopravvivenza non era quello che volevi.
Cercando una distrazione dai brutti pensieri, ti metti a sedere facendo vagare lo sguardo sulla tua camera di Privet Drive. Nonostante tutto sei dovuto tornarci.

Per un breve, glorioso momento, hai immaginato la tua vita a casa del tuo Padrino, senza degli inutili zii ed un cugino obeso. Che illuso sei stato, quel fuggevole pensiero ha reso il rimetterci piede ancora più amaro.
Sorridendo nel buio davanti alla tua ingenuità, noti la presenza di un bell'allocco davanti alla tua finestra. Il rapace sta picchiettando piano con il becco per attirare la tua attenzione, e senza farlo aspettare ti alzi raggiungendolo. Apri la finestra facendolo entrare, e gli porgi la vaschetta d'acqua di Edvige per farlo ristorare.

Hai riconosciuto subito l'animale, è quello che il professor Lupin ha acquistato alla fine dell'anno scolastico per restare in contatto con te. C'è da dire molto sull'uomo, che alla fine dell'anno è stato costretto a lasciare il suo impiego a causa dell'unticcio professore di Pozioni, ma almeno ti scrive regolarmente e si preoccupa per te. Come molte altre persone del resto...

Infatti dall'inizio delle vacanze il numero di persone che ti scrivono è aumentato vertiginosamente, rendendo i Dursley ancora più scorbutici del solito. Gufi sono visti volare dentro e fuori la tua camera a qualsiasi ora del giorno e della notte, ed i mittenti sono i più disparati. Hai ricevuto lettere da tutti i membri della squadra di Quidditch, dai tuoi compagni di classe, e persino da membri di altre case che nemmeno conosci. I più volevano solo mostrarti sostegno in questo periodo difficile, ma c'è addirrittura chi ha approfittato della situazione per cercare di allacciare i rapporti con te.
Arrampicatori sociali, non c'è altro modo per definirli.

Oltre pochi eletti, facenti parte di persone realmente affezionate  a te, i più sono solo interessati al bambino sopravvissuto, che di recente ha assunto anche il nome di "bambino-che-non-può-morire". La notizia che nemmeno il bacio di un dissennatore ha avuto effetto sulla tua persona ha infiammato i servitore della Luce, e fatto tremare quelli delle Tenebre.
Ma di tutto questo non ti importa nulla. Non ora.
Con gesti lenti spacchi la ceralacca sulla busta, e apri la lettera del tuo ex-professore.
La lettera è breve e concisa, ma riesce comunque a strapparti un vero sorriso:

Caro Harry,
  come stai? Spero che tutto vada bene e che il tempo passato a casa dei tuoi zii non sia orribile come lo descrivi di solito. Io al momento sono in viaggio, sto facendo un piccolo Tour dell'Europa Magica alla ricerca di qualcuno che sia tollerante abbastanza da assumermi nonostante la mia condizione. Come ti ho gia spiegato in una delle mie precedenti lettere, insegnare ad Hogwarts è stata una delle esperienze più appaganti della mia vita, e grazie all'aiuto e al sostegno di Silente spero di poter trovare presto un altro lavoro simile. Oggi ho un colloquio fissato a Beauxbatons, l'equivalente francese di Hogwarts e spero veramente di essere assunto. La cattedra e gli argomenti sono leggermente diversi da quelli che si studiano da voi (tant'è che la materia non si chiama "Difesa contro le Arti Oscure", ma "Comprensione delle Arti Oscure"), ciononostante penso di potermela cavare. Sappiamo entrambi che per quanto riguarda le Creature Oscure, non mi batte nessuno (almeno in quelle). Adesso vado, il tempo stringe e voglio provare ad arrivare un pò in anticipo per fare buona impressione. Rimango in attesa di una risposta, e ti mando i miei saluti.
Remus J. Lupin                                    

Ps. Forse non dovrei scriverlo, ma... mi manca Sirius... credo per te sia lo stesso... non sei solo nel tuo dolore. Volevo solo ricordartelo...


La lettera termina con quelle poche parole ricche di significato. E così Remus ha deciso di partire, di mettere centinaia di chilometri tra se stesso ed il suo dolore, tra se stesso ed il suo rimpianto, tra se stesso e quello che non potrà mai essere cambiato. La sua idea non è malvagia, anche tu vorresti cambiare aria, andare dove nessuno ti conosce e per una volta vivere davvero, ma sai già che Silente non lo permetterà. È di prioritaria importanza che tu rimanga in Inghilterra, che tu rimanga ad Hogwarts e che tu passi l'estate dai tuoi zii. Sai dalle rade lettere di Ron, che i Weasley hanno provato ad intercedere con il Supremo Pezzo Grosso per farti passare l'estate alla Tana, ma evidentemente per lui è prioritario che tu non venga spostato. Da qualche parte dentro di te senti il seme del rancore nutrirsi delle tue emozioni negative.
Silente che ti ha salvato con il suo Patronus a forma di Fenice prima che i Dissennatori ti baciassero nuovamente per completare l'opera. Silente, sempre un passo indietro, sempre in ritardo. È successo con la pietra, è successo con la camera dei segreti, ed è successo sulle sponde del lago nero.
Sei sempre stato tu a lottare per lui, a risolvere i suoi problemi. Ma non hai diritto a nessuna concessione.

Resta da parte Harry, noi sappiamo quello che è meglio per te...
Stai tranquillo Harry, tutto si risolverà per il meglio...
Oh Harry, nessuno te l'ha detto. È generalmente una cattiva idea cercare di salvare il tuo padrino da un'orda di dissennatori. Potevi sparare delle scintille in aria e aspettare i rinforzi mentre scappavi, non sarebbe stata questa la cosa giusta da fare?

Tutte scuse, patetiche parole che ti sono state dette per placarti e rabbonirti. Il breve lampo di sollievo avuto con la lettura della lettera di Remus è ormai sparito. Con calma forzata ripieghi la pagina di pergamena nella sua busta, e la poggi nel cassetto della scrivania insieme al resto della corrispondenza "importante". Altre decine di lettere inutili, trasbordano dal cestino posto nell'angolo della stanza.

Lentamente reprimi questi sentimenti dentro di te, avviandoti verso il piano di sotto. È un pò presto per fare colazione, ma il tempo in più potrai utilizzarlo per pulire le stoviglie dopo aver cucinato, in modo che la tua "famiglia" non si alteri. Non che ti importi di loro e della grassa balena di tuo cugino, ma cercare di rabbonire i Dursley ti permette di passare meno tempo arrabbiato.
Con gesti esperti inizi a soffrigere della pancetta vegetale (davvero zia? Hai comprato pancetta vegetale?) e uova all'occhio di bue (almeno quelle sono normali), apparecchiando al contempo la tavola.

In una decina di minuti Zia Petunia fa il suo ingresso in cucina, regalandoti uno dei suoi sguardi pieni di disgusto.

"Cosa fai già sveglio? Non starai mica facendo qualcosa alla colazione del mio Duddy!?"

Buongiorno anche a te zia, che tono soave di prima mattina. Quasi mi verrebbe voglia di sbatterti la padella in faccia e vedere se così riesco a far diventare normale quella tua faccia cavallina...

Scuoti il capo allontanando questi pensieri, rivolgendo alla matrona di casa solo uno sguardo irritato.

"Non ho fatto nulla alla colazione. Puoi stare tranquilla...."

Il tuo tono di voce è piatto, cerchi di non prestarle ascolto. Lei ti fissa ancora qualche minuto e poi annuisce brevemente.

"Bene, è giusto così. Ti stai comportando bene quest'estate ragazzo."

Che tradotto in linguaggio comune vuol dire . In effetti a pensarci bene è una vita che non prendi una boccata d'aria. Da quando sei tornato non hai fatto altro che cucinare, mangiare e usare il bagno. Per il resto è come se non esistessi. Non strilli, non urli, non sfidi la pazienza di tuo zio, ne dai modo a tuo cugino di importunarti. Di certo se non ci sei Dudley non ti verrà mica a cercare no? Soprattutto ora che ha quella sua mezza banda di deficenti a cui pensare. Quindi hai incominciato a trascorrere le giornate in camera tua, passando da uno studio febbrile di ogni argomento in tuo posseso, a lunghi momenti di noia durante i quali non hai nemmeno la forza di stare in piedi. Ogni tanto rispondi a qualcuna delle lettere che arrivano e di tanto in tanto scrivi a Silente chiedendo quando potrai lasciare la tua prigione. Per inciso non ha risposto nemmeno una volta. Vecchio bastardo.

Tu fai un cenno col capo alla donna in segno di ringraziamento, e poi servi la colazione nello stesso momento in cui entrano in cucina Vernon e Dudley. Entrambi indossano leggeri pigiami estivi e prendono posto al tavolo senza degnarti di uno sguardo. Abituato alle loro azioni, ti limiti a mangiare qualcosa con lo sguardo perso nel vuoto. È la voce di Dudley che ti riporta alla realtà.

"Chi è Hermione?"

La domanda giunge inaspettata. La forchetta ti si ferma a mezz'aria mentre fissi sbalordito tuo cugino. Piccole gocce di tuorlo iniziano a gocciolare nel tuo piatto.

"Come?"

Non puoi dire altro, la tua mente si inceppa al solo sentire le sue parole. La tua reazione ha attirato l'attenzione dei tuoi zii, che guardano Dudley e te cercando di capire. Tuo cugino dal canto suo ghigna in maniera maledetta, come gli hai visto fare tante volte quando era bambino. Ti ha preparato un tiro mancino e stai pur certo che non sarà una bella esperienza.

"Hai ucciso la tua fidanzatina? Ti ho sentito ieri notte" il ghigno si allarga "Che parlavi nel sonno. Che piagnucolavi."

"Che cosa vuoi dire?" i tuoi occhi trasudano veleno mentre cerchi di fare un buco nel punto in cui è seduto. Eppure non puoi negare il vuoto allo stomaco ed il gelo nelle ossa.

"È colpa mia, è colpa mia. Ti prego Hermione, perdonami. Ti ho ucciso io! Sirius no! È innocente! Epcetto Patrono! Epcetto Patrono! Non facevi che ripeterlo. Quindi chi è Hermione, la tua fidanzatina?" rilassa i muscoli del viso appoggiandosi contro lo schienale della sedia, mentre zio e zia ti fissano shockati. "Oh meglio... chi era?"

Il silenzio si tende come una corda di violino. I tuoi occhi saettano e senti una decade di rabbia accumulata spingere per uscire. Sarebbe la terza volta. La tua terza magia senza permesso al di fuori della scuola. Questa volta neanche Silente potrebbe salvarti dall'espulsione certa.....

E poi l'illuminazione.....

Questa volta neanche Silente potrebbe salvarti dall'espulsione certa.

Sorridi. Un sorriso che regge il confronto con quello che tuo cugino ti ha fatto solo qualche attimo prima.

"Bene....." incroci le braccia al petto allungando le gambe sotto il tavolo. "Così alla fine sono stato scoperto. È vero, ho ucciso Hermione Granger, la mia migliore amica...." qui la tua gola minaccia di chiudersi, ma ti forzi a continuare. "... e anche Sirius Black. Il ricercato pericoloso che l'anno scorso compariva sempre in televisione. E se volete prorprio saperlo è da quando ho undici anni che uccido miei simili. Alla fine del mio primo anno ho carbonizzato vivo il mio professore di Difesa, nel secondo ho ucciso, con la zanna di un serpente, uno studente di tre anni più grande... e adesso.... voi siete venuti a saperlo....." ghigni malefico, lasciando la tua magia trasudare dalla pelle. È un piccolo trucchetto che hai imparato di recente. Non è proprio un incantesimo, quindi non può essere localizzato dal Ministero, è solo una manifestazione fisica della tua aura.  Rivoletti di corrente magica fanno sbatacchiare i mobili intorno a te, e senti i piatti in ceramica cadere man mano che il tavolo traballa.

"Non è proprio un segreto nel mio mondo, ma il preside è riuscito sempre a giustificarmi. Capite vero? È come se avessi l'immunità diplomatica. Ogni azione è senza consequenze sempre e comunque.... sempre e comunque....." Tuo zio è terreo, Dudley è cinereo e Zia Cavallina ha gli occhi fuori dalle orbite. "Esatto Dudley, mossa sbagliata stuzzicare il drago che dorme. È pure il motto della mia scuola"

Ridi con una risata canina che ti ricorda tanto quella di Sirius, richiamando a te il tuo potere. I mobili smettono di tremare, l'aria si distende, e tu sorridi. "Quindi forse è giunto il momento che anche voi paghiate il conto per avermi trattato tutto questo tempo come uno schiavo?"

Sorridi, andando ad estrarre la bacchetta dalla tasca del pigiama. Appena lo fai Zio Vernon si alza in piedi.

"Aspetta ragazzo!" riesce a controllare la paura in maniera eccellente, il suo viso ha ripreso colore e sembra che riesca a tenerti testa. Ma ad un osservatore attento non può sfuggire il suo sguardo che rivolge ad intermittenza verso la tua bacchetta.

"Dudley ha sbagliato, e verrà punito per questo!" A quanto pare la tua sceneggiata sta avendo successo, di rado Dudley viene punito. "Ma tu poserai quella b-b-bacch... o si insomma, quella cosa! E lo farai subito, altrimenti non saremo responsabili delle azioni che compiremo!"

"Cosa?" é il tuo turno di essere nuovamente scioccato. Non ti aspettavi che Zio Vernon ti minacciasse.

"Pensavi che saremmo rimasti a guardare le tue stramberie per sempre senza tutelarci in qualche modo?" Zia Petunia e tuo cugino si alzano e mentre la donna affianca suo marito, il ragazzo si nasconde dietro ai due. Nonostante ci siano entrambi i suoi genitori a corprirlo il suo sederone esce fuori dal nascondiglio.

"La coda di Dudley, torte che volano per il soggiorno, macchine volanti nel cortile, Zia Marge gonfiata come un dirigibile. Pensi che non ci saremmo preparati ad altri eventi simili? Abbiamo qui i documenti..." L'uomo si allontana verso la credenza e tu rimani a fissarlo mentre armeggia con qualcosa. Dopo pochi istanti si volta puntandoti contro una pistola....

No, non sta scherzando, è una pistola vera, di quelle a tamburo. Non ne conosci il modello, ma sei abbastanza sicuro che farsi colpire sia una cattiva idea. Volti il viso, e noti l'espressione sorpresa degli altri. Evidentemente Vernon non ha tenuto quel segreto nascosta sola a te.

Indeciso sul da farsi stringi la presa sulla bacchetta alzandoti in piedi. Tuo Zio in risposta tira indietro la sicura. La pistola è armata e puntata, e tu sei il bersaglio.

"Ora metti giù quel bastoncino, e nessuno si farà male. Non costringermi a farlo ragazzo. Non voglio, ma ti sparerò se mi costringi."

Sei arrabbiato, l'uomo che si suppone sia il tuo tutore, ti sta puntando contro un'arma potenzialmente letale. Lentamente, molto lentamente, poggi la bacchetta sul tavolo, allontanadola dalla tua portata.

Vernon sorride, usando un tovagliolo per afferrarla.

"Hai fatto bene ragazzo, ed ora che ci hai detto la verità su tutte le mostruosità che hai fatto, penso che sia ufficiale. Vattene. Non ti voglio più in casa mia. Non voglio ne te ne le tue stranezze. Basta gufi che usano i nostri lampioni come trespoli, basta a tutte le magie che compi in continuazione intorno alla mia famiglia. Basta tutte queste stranezze!"

Per un attimo sei shockato. Sei già scappato da quella casa, non è passato nemmeno un anno da quando l'hai fatto, ma questa è la prima volta che sono loro a cacciarti. Ad un qualche livello sei consapevole che questo avrà delle conseguenze che andranno ben oltre quelle che puoi immaginare, ma per adesso ti limiti a morderti le labbra. Le mordi fino a farti male, le mordi fino a sentire il sapore del sangue sulla lingua. Stai per voltarti per lasciare la stanza, quando senti di nuovo Dudley. Pare che ora abbia riacquistato la sua faccia tosta il bastardello.

"Si, vattene MOSTRO! Sappi che non ti abbiamo voluto, sei solo un fenomeno da baraccone!"

La rabbia ti acceca, sei certo di star per avere un episodio di magia accidentale, eppure non accade nulla. O almeno non accade nulla all'esterno di te. Come richiamata dalla tua rabbia, il tuo nucleo magico si è raddensato nel tuo ventre incominciando a pulsare in maniera febbrile.

THUMP!

Ondate di energia ti percorrono tutto il corpo rendendoti estremamente lucido. Senti il potere percorrerti e non sai da dove esso provenga. Ti volti di nuovo, affrontando la tua famiglia, con la consapevolezza che questa volta non potrà accaderti nulla di male. Fai un passo in avanti e sorridi a tuo Zio che punta di nuovo la sua arma contro di te.

"Hai detto una cosa giusta Dudley, cosa incredibile anche per te. Voi non mi avete mai voluto. Sono stato confinato qui per un qualche incantesimo di sangue che mi lega a tua madre, ma non sono mai stato ben accetto. Non ve ne faccio una colpa, so di essere diverso, di essere strano, di non meritare una famiglia amorevole...."

La tua voce è calda, non sai nemmeno tu perchè parli così, ma il tuo tono sembra far presa sui presenti. Sorridi cordialmente sentendo l'energia continuare a fremere.

"Se volete che me ne vada io lo farò. Andrò via e non importunerò più la vostra famiglia. Però Zio, mi serve la bacchetta. Non posso andarmene senza quella. Un mago non è un mago se non ha la sua bacchetta..."

Docilmente allunghi una mano, sorridendo a Vernon. Lui ti fissa, fissa suo figlio, e poi con lo sguardo chiede a Petunia cosa fare. Lei fa cenno di no. Non meriti nemmeno di riavere la tua bacchetta.

Zio Vernon si ficca la bacchetta in tasca e ti guarda irritato. "Abbiamo già parlato abbastanza ragazzo. Adesso te ne andrai, e dopo getterò questa COSA nel fuoco insieme all'altra legna da ardere!"

Sorvoli sul fatto che la sua frase abbia poco senso. Che motivo ci sarebbe di metterla nel camino in piena estate? Non crdi certo di accendere il fuoco molto presto giusto? Però dai, avevi previsto anche questo. Fai un altro passo in avanti. Tuo Zio solleva di più l'arma, ma non ti importa. Allungando una mano verso la tavola afferri una forchetta e te la ficchi in bocca.

Il famoso tuorlo d'uovo lasciato a gocciolare nel tuo piatto è finalmente stato mangiato. Sorridi gustando il boccone con deliberata lentezza. Tutti ti fissano, cercano di capire, la loro attenzione è concentrata solo su di te che mangi. Si aspettano chissà quale trucco. Ma tu hai mente ben altro.... Nello stesso momento in cui la loro attenzione è sulla forchetta, tu usi la mano libera per afferra un coltello.

Sorridi.

Sorridi.

E infine con un movimento che fatichi a definire tuo lanci il coltello verso Zio Vernon. Traiettoria, diametro del coltello, diametro della pistola, forze di attrito... tutto ti è chiaro nella tua mente. Il coltello vola a rallentatore. Sei abbastanza sicuro che con un pò di esercizio saresti pure capace di riafferrarlo prima che raggiunga la destinazione.

Ma per ora ti gusti lo spettacolo. Il coltello, ruota in aria velocemente, tuo Zio salta indietro per la sorpresa e....

BOOM!

Sembrerebbe che tu sia spacciato, morto completamente giusto? E di una morte pure abbastanza ridicola a dirla tutta. Ma è qui che casca l'asino. Avevi previsto anche questo. La tua mente ha viaggiato così avanti rispetto alle azioni in corso, che sei stato capace di prevedere perfettamente quale sarebbe stata la reazione di tuo Zio.

Piegando il capo di lato, con sempre il sorriso smagliante sul volto, azzeri la distanza che ti separa dal disteso Vernon. Sta bene, non ha riportato alcuna ferita, è solo caduto indietro per il rinculo dell'arma e l'esplosione della stessa.

Si perchè non sei tu quello che è stato colpito dal proiettile, ma è l'arma stessa che è esplosa per sua colpa. Il motivo è estremamente semplice, il coltello, vorticando come un pazzo, non era destinato a tuo zio, ma alla sua pistola. Infatti poco prima che lo zio sparasse, qualcosa come pochi decimi di secondo prima, il coltello è penetrato fino a metà nella canna dalla parte del manico. Ciò ha causato la conseguente esplosione nel momento in cui il colpo non ha trovato una via d'uscita.

Ah, come ti senti leggero. Questa strategia così ben organizzata ti è venuta in mente in un battito di ciclio, e già sapresti dirne altre dieci tutte simili o anche più efficaci. Non hai idea di cosa sia questa sensazione di potere che ti inonda, ma sei consapevole del fatto che finchè dura saresti capace di affrontare chiunque, perfino lo Zio Tom.

Annuisci a te stesso recuperando la tua baccheta, dopodichè ti allontani dalla stanza. Prima di uscire ti volti un'ultima volta facendo l'occhiolino a Zia Petunia.

"Come promesso me ne vado. Grazie di nulla Zia, e sappi che prima o poi qualcuno verrà a reclamare il conto per tutto questo. Ciao Ciao."

Fai un cenno con la mano in direzione dei tuoi zii e di tuo cugino. Tutti e tre ti fissano come se avessero visto un fantasma.

Ghigni, finalmente puoi permettertelo, e come un sonnanbulo voli in camera tua raccogliendo le tue cose. In pochi minuti sei finalmente fuori. Per la prima volta da settimane, il caldo sole estivo ti bacia la pelle e senti di non aver un solo problema al mondo.

La tua storia è appena iniziata.... È ora di ricominciare!

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N.D.A. Bene, rieccoci amici telespettatori con questa nuova storia. Per non c'è molto da dire. Ho in mente già la trama e spero (università permettendo) di postare almeno un capitolo a settimana. Il capitolo non è stato ancora betato, dunque se ci fossero errore vi prego di segnalarmeli in modo che possa correggerli. Ora facciamo un piccolo sondaggio. Quanti di voi vogliono che Ron torni ad Hogwarts? L'ho sempre trovato un personaggio di sfondo, dalla dubbia utilità, e sono ben disposto a metterlo da parte, ma dopo avervi ucciso Hermione prima ancora di iniziare la storia qualcuno di voi potrebbe essere contrario, quindi fatemi sapere cosa ne pensate.
Vi lascio con un ultimo suggerimento, pensate bene al professor Lupin, perchè avrà una parte moooolto importante nella storia. Have a Nice Day.   Bumbix










   
 
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