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Autore: RossFinnigan    14/04/2014    1 recensioni
Viola, ragazza dai capelli rossi come il fuoco, lui Davide ragazzo dai capelli ricci ma dal sorriso magnifico. L'ospedale, un luogo oscuro per lei..l'incontro con Davide e i sei braccialetti..la faranno cambiare?
Davide mi guardava con gli occhi pieni di amore Io mi rigirai dall'altra parte del letto e con un filo di voce mormorai
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leo, Nuovo personaggio, Rocco, Toni, Vale
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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R: Sicura?
V: Si tranquillo..
R: Devi controllare meglio la sedia rotelle.
V: Va bene..grazie.
R: Prima volta che la usi?
V: Si, in effetti non ci so fare molto ahaha
Scoppiai in una risata, e anche lui. 
Era bellissimo, ma di certo.. non era il suo tipo.
R: In che reparto stai?
V: Cardiologia..
R: Mm…capito..problemi al cuore?
V: In verità non lo so, dovrei fare degli analisi..
R: Ah ecco, ma che ti è successo..sempre se si può sapere..
V: Sono svenuta durante una partita di scherma.
R: Ah, giochi a scherma?
V: Si, da molto tempo.. E mise su un sorriso leggero, pieno di felicità.

R: Allora sei una spadaccinaa! Disse facendo il gesto di uno che impugna la spada.
Incominciarono a ridere come due matti, c’era sintonia tra loro.
R: Hai conosciuto qualcuno?
V: Primo ho incrociato un ragazzo,  sta nella stanza 233, insieme al bambino in coma..
R: Ah, Davide..vabbè con chi non conosce è fatto così.
V: Ah, benissimo, allora non andremo mai d’accordo.
R: Come mai dici così?
V: A quanto pare è una testa dura come mè.

R: Perché tu sei una testa dura? Disse ridendo.
V: Si, lo sono, e molto anche.
R: Allora siete uguali!
 Disse ridendo.
V: Non è che la cosa mi vada molto a genio, mah..vabbene. Una curiosità, qualè il tuo nome?
R: Oddio, che scortese, io sono Leone ma per te facciamo Leo.
V: Io sono Viola, ma chiamami Vilù. Piacere di conoscerti.
L: Anche per me Vilù. Io ora vado, ci si vede in giro.

Nemmeno il tempo di andarsene che subito Vilù domandò
V: Senti Leo, sono una tipa molto amichevole, mi sento sola e persa qui..hai qualche amica da farmi conoscere..così giusto per non rimanere sola..
L: Certo, ti presento il mio gruppo se vuoi
V: Oh, figo! Va bene..
L: Vieni con me, tra poco ci troviamo nella stanza di Rocco il bambino in coma.

Con le sedie a rotelle, Leo e Vilù si diressero verso la stanza di Rocco, qui ad attenderli c’erano altri ragazzi. Uno era pelato come Leo, forse aveva il suo stesso problema, anche a lui mancava una gamba, poi c’era un ragazzo con una gamba ingessata, capelli marroni e occhi neri, sembravano due olive, e aveva l’aria di un simpaticone, vicino a Rocco, il bambino che dormiva c’era una ragazza, aveva i capelli ramati e lunghi, era bellissima, aveva gli occhi un po’ infossati e un sorriso perfetto. Era tutta perfetta per Viola. Appena varcata la soglia della stanza, Violà sbuffò, Leo la prese per un braccio
L: Perché sbuffi?
V: Oddio, di nuovo quello stronzo..
L: Tranquilla, all’apparenza è così.

Leo metteva molta allegria a tutti e con un sorriso contagioso
L: Buongiooorno ragazzi
R: Leaderrr, alla buon ora come sempre

RAGAZZO4: Ciao Leo. Disse con un’accento Napoletano. Subito Viola scoppiò in una risata.
RAGAZZA: Ciao Leone, dormito bene?
RAGAZZO1: Ciao Leo, come và?
L: Sto bene ragazzi, volevo presentarvi una ragazza, resterà qui per un po’.
V: Ciao a tutti, mi chiamo Viola, ma chiamatemi Vilù.
 Il sorriso di Viola era appena accennato sul volto.
VA: Ciao Io sono Valentino, ma per te facciamo Vale. Piacere di conoscerti.
C: Ehi, io sono Cristina, ma per te facciamo Cris. Ma quanto sei bella.

Cris guardava Viola con una certa ammirazione, che a Viola piaceva molto.
V: Oddio, grazie, anche tu, sei bellissima.
C: Macchè ahah. 
Sorrise.
T: sono Toni, piacere di conoscerti Vilù.
Il ragazzo stronzo mi guardò con aria provocatoria.
D: e così, ti chiami Viola, che nome strano..mi fai pensare alle melanzane.
V: Senti sarai te melanzana, DAVIDE.
D: Chi cazzo te ha detto il mio nome.?
T: No, Vilù, lui non è una malenzana, la madre lo chiama FUNGHETTO.
 Disse ridendo.
Tutti scoppiarono a ridere, anche Viola.
V: Allora ciao funghetto ahahhahahhaa. Viola non rideva così da tempo, per un attimo si era sentita davvero felice.
D: Fanculo Toni.
T: Non c’è di che Davide.
L: Vabbè, noi siamo il gruppo dei braccialetti rossi Viola, Il sono il Leader, Vale è il Vice, Cris è la ragazza, Rocco L’imprescindibile, Toni Il Furbo e infine Davide Il Bello.
V: Che di bello non ha un cazzo.

Tutti scoppiarono a ridere. Davide la guardò con disprezzo.
D: Senti chi parla, sei appena arrivata e ti permetti di prendermi per il culo. Ma chi cazzo sei.
V: Tu hai cominciato, mi hai aggredito senza che stessi facendo nulla.
L: Ragazzi, perché non fate pace, avanti..
D: Vabbè và, tanto ormai..
V: Ci sto, a patto che non mi tratti più di merda, come hai fatto prima.
D: Ok, va bene.
 Sorrise.
 Si diedero la mano,il sorriso di Davide fece sciogliere il cuore di Vilù, che non dava a vederlo, però in quel momento i suoi occhi diventarono lucidi, tanto da farli diventare di color blu lucente, Davide la guardò e rimase incantato dai suoi occhi. Viola arrossì e lasciò la mano di Davide. Dalla porta sbuco Ulisse
I: Viola ti stavo cercando dobbiamo andare a fare gli esami giù..
Il sorriso di Viola si spense, facendole cambiare il suo sguardo che diventò all’improvviso cupo e triste..uscì dalla porta e Ulisse la portò giù per gli analisi, ma prima disse
V: Leo..promettimi che ci vedremo dopo
L: Certo, a dopo. 
Gli rivoltse un sorriso di incoraggiamento.
 
SPAZIO LETTRICE: Ecco la terza parte..
Come starà Vilù? E con Leo? Si rivedrà dopo?
Scrivetemi le vostre recensioni e fatemi sapere se vi è piaciuta la storia.
Un' abbraccio!<3
  
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