Epilogo
Il matrimonio era stato perfetto, tutto era andato
secondo i piani e, udite udite, Autumn si era premurato di tenere le nuvole ben
lontane da Washington, per quel giorno.
E anche l’afa estiva.
Chris ed Ann Marie erano raggianti sulla pista da
ballo e, mentre la musica si diffondeva nel parco e il sole reclinava
all'orizzonte tingendo il cielo di rossi e viola, Spring si appoggiò
soddisfatta al petto del fidanzato.
«Direi che abbiamo preparato un evento davvero
perfetto.»
«Più che sì» annuì lui, avvolgendole la vita con le
braccia e poggiando le mani sul suo ventre lievemente arrotondato. «I fiori
sono stupendi, il tempo perfetto... e quella statua di ghiaccio è meravigliosa.
Curioso, come nessuno si sia domandato il perché non abbia ceduto ai trenta e
passa gradi centigradi della giornata.»
«Serpentine» ammiccò lei, divertita.
«Come?» esalò lui, confuso.
«A chi me l'ha chiesto, ho detto che sotto il
piedistallo ci sono delle serpentine per il freddo» ridacchiò Spring,
scrollando le spalle.
«Che gran bugiarda» ghignò Max, piegandosi per darle
un bacio sulla spalla nuda. «Sunshine, mi raccomando, non fare come la mamma.
Niente bugie, tu.»
Spring scoppiò a ridere e, volgendosi a mezzo, gli
domandò divertita: «Oggi è Sunshine?»
Scrollando le spalle con noncuranza, Max dichiarò:
«Tastare i nomi è il sistema migliore per scegliere quello più adatto poi,
magari, sentendolo, potrebbe darti delle dritte. In fondo, mancano solo sei
mesi. Voglio arrivare preparato.»
Spring levò un sopracciglio con aria falsamente
esasperata e celiò: «Neanche a dirlo. Mister architetto non può avere qualcosa
al di fuori del suo controllo.»
«Prendi, prendi in giro. Intanto, le variazioni che ho
apportato in casa ti sono piaciute, no?» le fece la lingua Max, sghignazzando.
«Ovvio, ma non avevo dubbi in merito. Ma, soprattutto,
adoro tutti i post-it che mi lasci sui mobili della cucina. Sono molto... sexy.»
Ammiccò maliziosa a quell'accenno e Max, sfiorandole
il collo con un bacio, gliene promise altri per la mattina seguente.
I genitori di Max erano rimasti non poco sorpresi
nell’apprendere della futura nascita di un nipote.
Soprattutto, considerando il fatto che il figlio
maggiore non aveva parlato loro di Spring come della sua fidanzata.
Solo BeeBee ne era stata al corrente fin dall’inizio
e, da brava ragazza pestifera quale sapeva essere, aveva mantenuto il segreto
fino all’annuncio in famiglia.
La data del matrimonio era ancora in forse, ma Wendy
si era già sperticata in svariate ipotesi, ipotesi che avevano fatto sorridere
Spring e sbuffare Max.
Di comune accordo, la coppia non aveva ancora detto
tutta la verità, decisi a comprendere bene come affrontare l'argomento.
In più di un'occasione, si erano perciò rivolti ai
coniugi Clark per avere consigli in merito.
Tutto si sarebbe svolto a suo tempo, ma non in quel
momento, quando le acque erano ancora così agitate, e la storia del bambino in
arrivo l’argomento principale.
Ci sarebbe stato tempo per tutto.
Nel veder avvicinarsi la coppia di sposi, Max batté le
nocche contro il pugno levato del fratello e, nel sorridere ad Ann Marie, le
confidò: «Quel vestito ti dona davvero molto. Sei splendida, cognata.»
«Grazie, Max. Il punto è che mi ci sento bene dentro,
il che è tutto dire» ridacchiò Ann, facendo una piroetta su se stessa in un
turbinio di tulle e sottogonne.
«Ed è tutto merito vostro» sentenziò con orgoglio e
affetto Chris, fissandoli con occhi luminosi e sinceramente commossi.
«E' stato un vero piacere e, se non fosse stato per
te, non ci saremmo mai conosciuti» replicò Spring, sorridendo grata a Chris
prima di ammiccare al fidanzato.
«In merito a questo, vorrei dire due cose, fratellino»
intervenne a quel punto Max, fissandolo con rinnovata serietà. «Sono felice che
tu mi abbia coinvolto in questo progetto, perché ho avuto la fortuna di
conoscere Spring ma, soprattutto, perché mi hai reso un onore immenso. Stando
così le cose, Chris, vorrei chiederti se ti andrebbe di essere tu l'organizzatore del nostro
matrimonio.»
«Cosa?!» esalò il fratello, facendo tanto d'occhi.
Ann Marie scoppiò a ridere, battendo le mani
allegramente e Chris, con occhi lucidi e pronti a lasciar tracimare le lacrime,
annuì più volte e disse roco: «Ne sarò... felice... davvero.»
«Perfetto» asserì Max, battendogli una mano sulla
spalla.
«Sarà uno spasso organizzare la loro festa. Ci saranno
fiori ovunque, e ghirlande dai mille colori... oooh, non vedo l'ora di
iniziare!» esclamò eccitata Ann Marie.
Spring sorrise complice al futuro cognato e gli
confidò: «Se le lasci carta bianca, dovrai fare pochissimo.»
«Grazie del consiglio» assentì Chris prima di gettarsi
a sorpresa tra le braccia del fratello e sussurrare: «Ti voglio bene, Max.»
«Anch'io fratellino. Tanto» mormorò commosso l'uomo,
tenendolo stretto a sé con forza.
Spring sorrise nell'osservarli così stretti tra loro
finché, con un sospiro, si volse non appena percepì il tocco di Winter sulla
sua schiena.
Abbigliato con un raffinato tuxedo come tutti gli
invitati, Winter la strinse a sé in un mezzo abbraccio e, nell'osservare i due
fratelli, le sussurrò: «Sei entrata a far parte di una bella famiglia.»
«Grazie. Ma anche la mia non scherza» gli confidò
divertita Spring, baciandolo su una guancia.
Anche Summer si avvicinò, ammaliante nel suo abitino
rosso fuoco stretto attorno al corpo giunonico e, avvolgendo Spring sul lato
libero, chiosò: «Mi piace il mio futuro cognato. Penso mi vanterò con le mie
amiche.»
«Grazie a entrambi voi, ragazzi, per quello che avete
fatto. Non ve l'avevo ancora detto» ci tenne a dire Spry, sorridendo ai
gemelli.
«Questo ed altro, per te. Siamo o non siamo una
famiglia?» sentenziò Summ, salutando con una mano Malcolm, che giunse di corsa
con un piatto ricolmo di paste. «Ehi, campione! Sei andato a fare
rifornimento?»
«Sì, ho pensato che zia Spring potesse avere fame»
sorrise tutto contento il bambino. «La bambina può mangiare i cannoli?»
«Li adora» ridacchiò quest’ultima, prendendone
uno dal piatto di Malcolm.
Il bambino sorrise soddisfatto prima di allungare una
mano verso il ventre di Spring, sfiorarlo delicatamente e infine esalare con
una certa sorpresa: «Sta sorridendo. E' felice.»
«E come potrebbe non esserlo?» replicò con allegria
Max, sollevando a sorpresa Malcolm sopra le sue spalle.
Mal scoppiò in una risata allegra mentre Max cominciava
a correre in giro per il parco con il bambino sulle spalle.
Winter, osservandoli insieme, dichiarò: «Sarà un
ottimo padre.»
«Ne sono certa» assentì Spring.
Non c'erano dubbi, d'altronde. Era il suo Re Cervo.
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N.d.A: E con questo si chiude la storia di Spring, che ritroveremo presto nel racconto dedicato a Summer, che comincerò a postare dalla settimana prossima, con il titolo "Dominatrice del Fuoco". Vorrei porgervi un grazie sentito e speciale, per avermi seguito fino a qui, e spero che vorrete proseguire in quest'avventura, che avrà il suo termine con la storia di Autumn.
Anche in questo caso, se lo vorrete, aprirò una cartella a parte con delle OS dedicate ai singoli personaggi. Vedremo... per ora, un passo alla volta. Occupiamoci di salutare Spring per dare il benvenuto a Summer.
A presto, e grazie ancora! ^_^