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Autore: Matilde di Shabran    16/04/2014    1 recensioni
Seguito di Tonight - L'incontro.
"Don't want you to feel like
I take you for granted"
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tonight '
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“Nicky calmati!” sbottò Shane esasperato, guardando l’amico che stava camminando ansiosamente per la stanza, mentre avrebbe preferito cercare un sistema per farsi passare nausea e mal di testa “Lascerai i solchi sul pavimento se continui così!”

“Non sei divertente!” rispose seccato.

“È assurdo che ti tormenti in questi modo” intervenne Mark “Non hai motivo di preoccuparti! È il vostro giorno, dovresti rilassarti e godertelo invece che morire d’ansia!”

“Non ci riesco! Ho paura di deluderla, di non essere abbastanza…”

“È lo stesso discorso di prima e io ti rispondo nello stesso modo: sei patetico!” sbraitò Shane.

Nicky andò a sedersi e sbuffò, prendendosi il capo fra le mani. Allora Shane barcollò fino a lui, cercando di evitare il più possibile movimenti bruschi che accrescessero il senso di vomito che provava, si sedete al suo fianco e gli poggiò un braccio sulle spalle. “Tu la ami?”

“Non dovresti neanche chiedermelo. Mi pare evidente che per me non ci sia niente di più importante di lei. Farei qualsiasi cosa per lei…”

“E per lei è la stessa cosa! Si vede ad un chilometro di distanza! Non puoi avere dubbi sui suoi sentimenti, chiunque vi stia attorno anche solo per qualche minuto si accorge del legame che c’è tra voi.”

“Ma se le cose cambiassero? Se cambiasse idea? Se trovasse qualcuno migliore di me?”

“Scusa tanto, ma per me questo discorso non sta in piedi” intervenne Kian, lanciando contro il muro una delle scarpe con cui stava litigando da una buona mezz'ora “Non possiamo prevedere il futuro. Nessuno di noi. Quindi dovete fidarvi l'uno dell'altro e impegnarvi affinché le cose vadano bene. Tu dici che potrebbe trovare qualcuno migliore di te. Ora, io non dico che tu sia la migliore persona al mondo, anzi, hai un mucchio di difetti” ridacchiò cercando l’approvazione di Shane e Mark “ma sei la persona migliore per lei. Siete perfetti assieme, questo è evidente. Abbiamo visto tutti come sei cambiato da quando state assieme: sei più tranquillo, lavori meglio e sei sempre positivi e sereno, tranne quando vai in crisi di nostalgia...” concluse mugugnando.

“Kian ha ragione” concordò Shane sventolandosi “sei una persona migliore da quando c’è lei e, per quanto non la conoscessi prima, ho visto anche lei cambiare, diventare meno timida, più disinvolta nelle situazioni a cui non era abituata. E soprattutto ho visto che giorno dopo giorno siete sempre più vicini e vi amate sempre di più, e non ho nessun motivo valido per credere che questo possa cambiare in futuro. Insomma, quello che voglio dire è che se ci sono due persone che si possono sposare davvero tranquille per il proprio futuro, quelli siete voi.”

“Avete ragione a dire tutte queste cose” sospirò Nicky, solo parzialmente rincuorato dalle parole degli amici “però io non riesco a fare a meno di essere nervoso…”

“Quanto scommettiamo che in questo momento lei sta facendo lo stesso discorso con le sue amiche?” disse Shane.

“Dici?”

“Ci metterei la mano sul fuoco. Per certe cose siete uguali, e soprattutto andate in crisi se siete separati. Da’ retta a me, vedrai che appena ti raggiungerà all’altare ti dimenticherai…”

Toc toc

“Posso entrare?” domandò Astrid facendo capolino dalla porta, ma ad occhi chiusi “Siete tutti vestiti? Non voglio traumi”.

“Entra Astrid!” rise Mark “E finiscila di pensare male!”

“Ma è il mio sport preferito! Non potete togliermi il mio principale divertimento!” blaterò, appoggiando una borsa, che pareva piuttosto pesante, su una poltrona. Ne estrasse un piccolo termos e ne versò parte del contenuto in un tazza. Poi si avvicinò a Shane e glielo porse.

“Cos'è?” le chiese perplesso, squadrando la tazza.

“Rimedio nostrano per la sbornia. Chiudi gli occhi e butta giù. Funziona.”

Lui continuò ad essere perplesso, ma alla fine si fece coraggio e bevve l'intruglio tutto d'un fiato.

L'espressione del suo viso pallido come uno straccio passato in varechina diceva tutto: schifo.

Per un paio di secondi credette di morire. Gli sembrava che nel suo stomaco stesse esplodendo una bomba atomica. Poi la nausea. E uno scatto fulmineo verso il bagno...

Astrid ammirò la scena soddisfatta. Il rimedio funzionava SEMPRE.

Kian la guardava come se avesse appena visto Gesù Cristo trasformare l'acqua in vino.

Astrid lo notò e gli fece una riverenza.

Poi si voltò e si diresse verso lo sposo disperato, che era ancora seduto sul letto.

“Ciao Nicky”

“Ciao Astrid”

“Francesca mi ha spedito qui a... controllarti...”

Lui la guardò incerto.

“Dopo lo scherzo del vestito bianco, vuol evitare che ti vengano altre idee furbe... Tipo metterti la cravatta come una bandana” scoppiò a ridere, seguita a ruota da Mark e Kian.

“Scherzavo!” lo rassicurò, dopo aver notato che il panico stava per assalirlo, ma non riuscendo a trattenersi dal continuare a ridere.

“Viky è arrivata a casa di Francesca raccontandoci di un'anima in pena, e allora Francesca mi ha mandato qui a rassicurarti!” disse con tono conciliante, facendogli pat pat sulla spalla. “Certo che sei messo davvero male. Viky diceva che eri andato, ma non pensavo fossi messo COSÌ male...”

“Tu non puoi capire...”. Già era nel panico di suo. Gli mancava solo qualcun'altro che lo prendesse in giro.

“Questo è vero. Io non mi sono mai sposata. E Francesca è solo una mia amica, non la mia fidanzata. E... ti dirò... Non è il mio tipo!”

Lui sorrise. Astrid si era studiata quella battuta nel tragitto tra la casa di Francesca e lui. Era soddisfatta delle sue doti umoristiche.

“A parte questo...” riprese “A meno che tu non ti presenti in Chiesa col famoso vestito bianco, ti assicuro che non hai nulla di cui preoccuparti. Lei non vede l'ora di sposarti ed è ben disponibile a soprassedere sui difetti che tu ritieni di avere e che Viky ci ha elencato”.

Nicky sorrise di nuovo, questa volta più convinto.

“Lei come sta?”

Astrid lo scrutò per un attimo e poi aggrotto le sopracciglia “Meglio di te, di certo. Il più grande problema in quella casa è trovare dei vasi per i fiori che continuano ad arrivare...”

Lui la guardò stupito.

“Stellina, se andate nel panico tutti e due proprio oggi, è la fine. Qualcuno deve restare lucido per spedire l'amica a controllare come si è conciato l'altro.” Si stava mordendo la lingua per evitare di ridergli in faccia.

“Senti. Davvero. Calmati. Fatti la barba. Metti il vestito. Quello giusto, per favore. Pettinati. Imbellettati. E goditi la giornata. Oggi è tutto per voi due: non farti rovinare il giorno più bello della tua vita per colpa dell'ansia. Non ne vale la pena. Tu la ami. Lei ti ama. Non c'è un motivo valido per cui voi due non dobbiate stare assieme. Io non sono brava per questi discorsi. Non sono portata a descrivere sentimenti. Quindi accetta la versione semplice, perché è quello che è. Potrei anche stare qui a spiegarti perché non ti devi preoccupare, ma oltre a farmi poco onore con le mie scarse doti di oratrice, ti annoierei, perché sono tutte cose che già sai, e se fossi un po' più tranquillo, le potresti dire tu a me, perché le conosci meglio di me” gli sorrise comprensiva.

Lui si sentì rincuorato.

“Sto diventando paranoico, eh?” disse lui, passandosi la mano tra i capelli.

“Sì” risposero Astrid, Mark e Kian all'unisono.

“Voi due non siete stati di grande aiuto” disse indicando i due ragazzi, mentre si alzava in piedi.

“È lei quella che sa fare le magie, non noi” rimarcò Kian.

“Infatti lei mi ha calmato”.

“Però inizia a prepararti” disse Mark “Altrimenti avrai qualcosa per cui preoccuparti: il ritardo!”

“Oh, sent...”

“È incredibile!” esclamò Shane uscendo dal bagno, con un aspetto decisamente migliore di cinque minuti prima. “Sto benissimo!”

“Il vecchio rimedio del nonno di Francesca è infallibile” confermò Astrid andando a recuperare il krapfen nella borsa. “Mangia questo”.

“Cos'è?”

“La seconda parte del rimedio. Ma questa è molto più buona.”

Il ragazzo scrutò il dolce. Capì che era decisamente meglio dell'intruglio che aveva bevuto, e lo addentò di gusto.

“Perfetto. Ho salvato l'ubriaco e il disperato. Posso andare.”

“Non hai qualcosa anche per noi?” la bloccò Kian.

“Per le scarpe c'è poco da fare. Prova a metterle su già adesso e a muovere il piede in modo che la pelle si ammorbidisca. Ma sbrigati, perché c'è poco tempo...”

“E io?” la interruppe Mark.

“Ehm...” mugugnò Astrid, squadrandolo. “Coi pantaloni è dura. Ti direi di metterti a dieta, ma ormai è tardino...”

Mentre gli altri quattro erano intenti a divertirsi l'uno alle spalle dell'altro, Nicky si era diretto verso il bagno per farsi la barba. Era ancora nervoso, ma non si sentiva più quella sensazione di panico che gli opprimeva il petto. Ora aveva solo il cuore in gola per l'emozione. Un'emozione positiva. La voglia di andare in Chiesa e sposarla. Chiudere un capitolo e iniziarne uno nuovo. La loro vita insieme.

 

“Senti, ma cos'altro c'era in quella borsa per renderla così pesante?” domandò Mark.

“Tante cose... ma la più pesante è un mattarello” disse mostrandoglielo.

“E che ci dovevi fare?” chiese Kian sconvolto.

“Se non fossi riuscita a convincere lo sposo con le buone, sarei passata alle cattive” sghignazzò uscendo dalla stanza.

“Se n'è andata?” domandò Nicky uscendo dal bagno con ancora in mano l'asciugamano con cui si era asciugato il viso.

“Sì. Tornava da Francesca per aiutarla con l'abito da sposa” rispose Kian.

“Ci saranno settantacinque donne attorno a lei in quella casa! Ha bisogno proprio di lei?” scoppiò a ridere Mark.

“Sai come sono fatte le donne” asserì Shane. “In certe occasioni hanno bisogno di stare tutte assieme, a costo di sfidare le leggi della fisica per stare tutte dentro ad una stanza”.

“E se non venisse?” Intervenne di colpo Nicky, lasciando cadere sul letto la cravatta per la cerimonia “Se stanotte si fosse accorta che sta per fare una cavolata e cambiasse idea?”

“Figurati se non viene. Non perderebbe mai un'occasione per indossare un vestito del genere!” lo prese in giro Mark.

“E poi Astrid era qui due minuti fa, e da quello che ha detto, mi pare che non stia progettando di scappare. Anzi. È più pronta di te!” precisò Kian.

“Ma se cambiasse idea all'ultimo?”

“Finiscila” sbraitò Shane. “Ancora una parola e, giuro, ti butto dalla finestra!”

 

   
 
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