Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: EOW    16/04/2014    3 recensioni
Questa è la vecchia versione di una fanfic che sto riscrivendo da zero.
L'altra la troverete sempre nel mio profilo.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Twilight Sparkle, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Shining percorse a passo svelto il corridoio, giungendo infine ad un bivio.

'Dove andiamo?' chiese a sua sorella, che stava sopraggiungendo.

Twilight osservò le due strade.

'Uhm, quella a sinistra termina con una porta metallica. Zecora, Lyra, una di voi può guardare se si apre?'

Subito l'unicorno verde scattò in direzione della porta, mentre la zebra si avvicinò, controllando l'altra strada. Andava avanti solo per poco, per poi terminare in un vicolo cieco.

C'erano altre tre porte normali, senza nessun apparente dispositivo di bloccaggio. Due al muro di sinistra, la terza sul lato destro.

Si scambiarono velocemente un'occhiata e ognuno di loro prese una porta.

Abbassarono la maniglia.

Le porte di Shining e Zecora, sorprendevolmente, si aprirono senza nessun problema.

Twilight invece ebbe dei problemi. La porta sembrava non volersi aprire.

L'unicorno viola sbuffò e diede una rapida controllata. Notò solo in quel momento il simbolo di Venere sopra la serratura, con tanto di spazio in cui inserire una scheda.

Lyra sopraggiunse in quel momento.

'Quella di metallo è chiusa.' disse, un po' delusa.

'Queste però si aprono, vediamo dove portano!' la incoraggiò Twilight.

'E la tua?' le chiese.

'Beh, qui c'è il simbolo di Venere e noi abbiamo solo la scheda del Sole. Probabilmente dovremo tornarci successivamente.'

Mentre le due parlavano Shining e Zecora aprirono le loro porte ed entrarono. Twilight seguì Zecora, che era accanto a lei, mentre Lyra andò dietro Shining.

Appena dall'altra parte realizzarono che entrambe le porte conducevano esattamente alla stessa sala.

'Ma che senso ha avere due porte accanto?!' esclamò Shining.

'Probabilmente è pensato per tanta gente che passa tutta assieme.' commentò la zebra 'O forse serve solo a confonderci per bene.'

 

Entrarono.

 

Twilight rimase ferma, allibita.

Osservò la stanza davanti a sé. Aveva un che di familiare.... troppo familiare.

Anche Lyra se ne accorse, le tornò subito alla mente un periodo della sua infanzia in cui tentò di accedere a quel particolare istituto.

Si trovavano in una specie di sala medica, piena di lettini, ognuno provvisto di comodino e diviso da un separé. Tuttavia le tende erano assenti.

La stanza era molto grande e quadrata, ospitava all'incirca una quindicina di letti.

Non c'erano grandi attrezzature di supporto vitale, solo qualche flebo e defibrillatori per le emergenze più gravi. Un posto generalmente poco apprezzato dagli studenti, ma fortunatamente poco frequentato:

L'infermeria della Scuola per Unicorni Dotati.

Anche Shining la riconobbe, notò la reazione della sua sorella e fece due più due con ciò che ricordava.

Solo Zecora non conosceva minimamente quel posto, con o senza memoria.

I tre le spiegarono subito tutte le informazioni del caso e, senza perdere tempo, decisero di esaminare la stanza.

Anche se non erano dentro una porta numerata poteva esserci qualche prova da superare.

 

Ma prima che potessero anche solo avvicinarsi ad un letto per controllare, Lyra richiamò l'attenzione di tutti.

'Gua... guardate là!' indicò poi un muro, quasi spaventata.

C'erano....

C'erano tre porte numerate.

 

La 3, la 7 e la 8.

 

Oltre ad essa c'erano altre due porte: una normale e una sprangata di metallo.

'Cosa... cosa facciamo? Dobbiamo già sceglierne una?' Shining era stupito, non si aspettava di trovarsi così presto di fronte ad una nuova scelta.

Senza contare che quella stanza era sospetta.

Tutti lo pensavano.

Si scambiarono uno sguardo rapido, indecisi sul da farsi. Una delle porte era sprangata, ma l'altra?

Senza dire altro Lyra trottò verso di essa. Abbassò la maniglia e tirò. La porta non si muoveva.

'Mi sa che è chiu...' fece per dire, quandola porta si spalancò all'improvviso, nel senso opposto a quello che aveva provato l'unicorno.

 

Twilight nel frattempo si era avvicinata ad un lettino, per vedere se nel mobile ci fosse stato qualcosa di utile.

L'improvviso urlo di Lyra fendette l'aria e la fece sobbalzare, quasi fino al punto di tirare una testata al soffitto. Il cuore le batté all'impazzata e subito si voltò verso la compagna.

 

Non era sola...

 

'Twilight!' esclamò Applejack, entrando nella stanza.

Dietro di lei c'erano Dash, Scoot e Derpy.

Octavia invece rimase sull'uscio, di fronte a Lyra, la quale ancora spaventata per essersi ritrovata la musicista all'improvviso davanti al muso.

L'unicorno viola senza dire nulla saltò subito addosso alle sue amiche, con una tale forza da quasi buttarle in terra. Applejack dovette addirittura puntellarsi con gli zoccoli posteriori, tale fu la veemenza con cui Twilight saltò addosso a loro.

'Ehi, zuccherino, calma!' esclamò la cowpony.

'Oddio ragazze... mi... mi siete mancate.'

'E' passata appena un'ora da quado ci siamo separate, eh.' le fece notare Dash.

'Io lo avevo detto che ci saremmo ritrovati, no?' Shining la punzecchiò col gomito.

Twilight si mise a ridere, felice. Nonstante fossero ancora tutti in pericolo, l'idea di avere le sue amiche di nuovo vicine la rendeva felice.

 

'Lyra...' si limitò a dire Octavia, di fronte all'unicorno verde.

Senza dire altro la sorpassò e si incamminò verso le altre, decisa a parlare con Twilight.

La Maniaca quindi richiuse la porta e, lentamente, girò la testa verso la pony grigia, ancora spaventata. Per un istante aveva pensato che sarebbe morta e che a prenderla era venuto un dio della morte con l'aspetto di Octavia.

Oppure uno di quei Controllori dei Viaggi Astrali...

 

'Ehi, no! Ferma!' gridò Zecora, attirando l'attenzione di Applejack.

La zebra era in terra e cercava di allontanarsi gattonando all'indietro. Fuggiva da Derpy che stava tenendo tra le zampe due defibrillatori.

'Derpy, che fai!?' la rimproverò Octavia.

Subito la pegaso si fermò.

'Volevo... volevo farle recuperare la memoria...'

'Ehm... quelli non servono per quello.' le fece notare la musicista.

'Ah...' sospirò '...sei sicura?'

'Si Derpy... si... Poi non vedi che sono spenti?'

La pegaso li guardo, sconsolata, poi andò a posarli, senza dire nulla. Zecora invece si rimise in piedi, guardò verso le altre e fece le spallucce, senza avere idea di cosa fosse appena successo.

 

'Ehm... Twilight?' Dash le mise una zampa sulle spalle. 'Mi... mi dispiace se ti ho lasciata sola... io...'

'Anche a me dispiace...' si aggiunse Applejack.

L'unicorno viola scosse la testa.

Mise la sua zampa su quella di Dash e la spinse via.

'Andiamo ragazze! Vi pare che potessi avercela con voi per questo?' sorrise. 'L'importante... è che stiate tutte bene. E Scootaloo?'

La puledrina era nascosta dietro Dash, visibilmente depressa. La pegaso azzurra spiegò.

'Ha... ecco... ha avuto un po' di depressione, le sono tornati in mente i suoi genitori... poi Zero le ha levato un punto per non aver fatto nulla.'

'Può levare punti?!' Twilight era sorpresa.

'Non solo, Octavia è stata praticamente costretta a comprare l'aiuto da 10 punti.' aggiunse Applejack.

'NON SCORDATE CHI HA ACCESO IL NEGOZIO!!!' urlò Octavia, che stava discutendo con Zecora e Shining.

'E' stata Derpy.' le rispose per le rime la cowpony.

Subito la pegaso grigia cadde in terra, quasi piangendo.

'Mi dispiace Octavia... mi dispiace....' singhiozzò.

Rimasero tutti a guardarla straniti, mentre la suonatrice si avvicinò a lei, dandole una pacca sulla spalla.

'Andiamo, è tutto a posto... Poi ho ripreso venti punti.'

'Si, ma non ne avresti persi!'

Twilight non sapeva bene cosa dire, stava per avvicinarsi ed aiutarla, ma Dash la fermò.

'Tranquilla, fa sempre così. Dalle qualche minuto e ritornerà come prima.'

'Ma... ma cosa è successo?' chiese l'unicorno.

'Da quello che ho capito...' spiegò Applejack '...ha fatto amicizia con Octavia.'

'Ma allora quella lì è capace di avere amici, anche all'interno di questo gioco!' esclamò Twilight.

A pensarci... non la biasimava per le sue scelte. In fondo... voleva solo sopravvivere. Non era malvagia...

 

- - - - - - - - - - -

 

I nove pony si erano seduti in cerchio, per fare il resoconto di quanto accaduto.

Twilight ascoltò molto interessata la storia dell'altro gruppo, in particolare come Zero avesse rivelato loro come uscire dalla stanza, senza problemi.

'Chissà perché l'ha fatto...' si chiese.

'Forse...' provò a teorizzare Lyra '...voleva che ci incontrassimo in questo posto allo stesso momento?'

'Stai forse insinuando che non ce l'avremmo fatta in tempo?' Octavia si mise subito sulla difensiva, ma Shining le interruppe prima che potessero litigare.

'Calme ragazze, non è il momento di combattersi, stiamo solo esponendo teorie. Ci deve essere un senso a tutto ciò.'

'Quindi...' Twilight volle approfondire '...Vi siete trovate nello studio del dr. Needle, luminare della Choir Medical Division e avete trovato una tessera di Venere e una chiave di Celestia?'

'Strano...' disse la zebra '...Noi non abbiamo trovato chiavi di Luna.'

Si voltarono tutte verso di lei.

'Oh, stai ricordando qualcosa?' chiese Applejack.

'Si... come ricordo che c'è una porta di Venere da dove siamo arrivate, vero Twilight?'

'Già, dovremo controllarla prima di scegliere una delle tre porte.' commentò. 'Anche se... uhm... avrei una domanda: chi di voi ha avuto a che fare con Needle?'

'Perché vuoi saperlo?' chiese Octavia.

'Se non volete spiegare perché... basta che alziate la zampa.' e la alzò.

E quindi, incredibilmente, più pony di quanti immaginasse avevano avuto a che fare con lui.

Octavia, Derpy, Shining, Lyra e persino Dash.

Tutti si girarono verso la pegaso.

'Beh, una volta mi sono rotta un'ala e sono stata ricoverata alla sua clinica.'

'E tu Twilight?' chiese Applejack.

'Dunque.... Dovete sapere che Il Dr. Needle....' guardò le strumentazioni 'Beh... è lo zio di nostra madre. Twilight Needle.'

Rimasero tutti shockati.

'Inizio a pensare che...' cominciò la bibliotecaria '...che il fatto che molti di noi abbino avuto a che fare con Needle non sia un caso. Insomma... Attuò un gioco simile, molte cose legate a lui si trovano in questo posto... e sei di noi hanno avuto a che fare con lui. E se fosse lui Zero?'

'Non è possibile.' obiettò Shining 'Ho sentito che è stato arrestato solo tre mesi fa... non può essere scappato!'

'Vero anche quello... ma se fosse un alleato? O se fosse davvero riuscito a fuggire?'

'Ehi...' Lyra la zittì '…non so se conviene parlarne... Lui può sentirci.'

'Ma dobbiamo pensare a qualcosa, cercare di capirci qualcosa.

'Per una volta sono d'accordo con quell'unicorno.' Octavia si aggiunse 'Meglio se cerchiamo quell'uscita. E da quello che ho potuto capire, le cose che troviamo nelle stanze possono tornare comode anche più avanti. Suggerirei di spartirci le prossime tre stanze, tre a testa.'

'Ha senso.' annuì Zecora.

'Allora andiamo subito a cercare in quella stanza e proseguiamo!' Octavia si alzò subito in piedi, seguita da Derpy e subito si avviò alla porta da cui Twilight e le altre erano arrivate.

Tutti quanti fecero per alzarsi, quando Dash si sentì tirare un'ala.

Scootaloo era ancora seduta e la guardava con degli occhi profondissimi, molto preoccupata.

La pegaso celeste si chinò e le accarezzò la criniera.

'Ehi, che c'è?'

La puledrina deglutì, nervosamente.

'S... scusate...' sussurrò.

'Gente! Aspettate!' esclamò a voce più alta la pegaso adulta, fermando gli altri sette pony. 'Scoot vuole dire qualcosa.'

'G... grazie Dash...'

Forse era il momento... di parlare di quello che c'era nella lettera ricevuta da Zero...

Ricordava bene la minaccia, ma...

Sentiva che le informazioni fossero di vitale importanza.

Chiuse gli occhi.

'In realtà... io... So qualcosa.' disse.

Attirò l'attenzione di tutti i presenti. Octavia guardò nervosamente il bracciale.

'Se devi dire qualcosa dilla subito. Il timer indica 7:41.'

'Ok... ok...' sospirò, abbracciandosi forte a Dash '...All'inizio del gioco ho ricevuto una lettera con delle informazioni extra... Ma non avrei dovute dirle a nessuno.'

'Cosa?' esclamò Lyra, stupita.

'E quali sono?' Twilight le si avvicinò subito, molto incuriosita.

'Ecco...' fece un profondo sospiro e poi parlò velocissima 'Mi ha detto che per uscire sarà necessario trovare anche le due chiavi, del Sole e della Luna. Poi che il bottone in alto a sinistra mostra sul bracciale la classifica attuale. Punti e tutto quanto...'

Tutti i presenti la osservarono, non sicuri di come accettare tali informazioni.

Senza pensarci due volte Octavia ne controllò la veridicità.

'Già... mostra proprio i punti di tutti noi. A questo punto mi chiedo cosa facciano gli altri due bottoni...'

'Non so se è il caso di rischiare a premerli.' Lyra non ne era convinta.

'Devo darti ragione di nuovo...' sibilò la violinista.

La pony di terra grigia quindi aprì la porta, pronta ad esaminare l'altra stanza con il simbolo di Venere.

Ma una voce le fermò.

'Non va bene... non va bene affatto. Orfanella, mia cara Orfanella...' la voce di Zero rimbombò minacciosa nella stanza, da un altoparlante posto sul soffitto 'Ti avevo detto di non dire niente a nessuno.'

Scootaloo subito si ritirò, nascondendosi dietro Rainbow Dash. Tremava come una foglia.

'Provati a farle qualcosa e me la pagherai, bastardo!!!!' urlò, rivolta all'altoparlante.

'Sono solo un messaggio audio pre-registrato, non posso risponderti!' esclamò, ridendo, per poi staccare la comunicazione.

La pegaso senza perdere tempo abbracciò la puledrina.

'Voi... voi andate, io resto qui.' disse agli altri sette. Poi si rivolse a Scoot 'Vieni su, sediamoci su uno dei letti.'

 

- - - - - - - - - -

 

Octavia e Twilight entrarono per prime nella stanza.

Si trattava di uno squallido studio, con una scrivania e un paio di scaffali vuoti.

'Ma... è lo studio di mio zio...' commentò l'unicorno 'Uguale in tutto e per tutto, solo privo di ogni mobilia.

'Qui c'è una lettera.' le fece notare la pony di terra.

Lo so che è vero! Lo so!

Loro ci osservano tutto il tempo, ci controllano. Vogliono succhiarci la nostra vita, prendere il nostro posto!

I Controllori ci braccano.

Come dei Draghi che attendono in letargo proteggendo il tesoro dormono.

E quando meno ce lo aspetteremo... torneranno alla ribalta.

Sostituiranno chiunque.

I tuoi vicini, i tuoi amici, i tuoi genitori... e infine tu.

Saremo tutti sotto il loro controllo.

Sotto....

'Controllori... non è la prima volta che lo sento.' disse Twilight, vagamente inquietata dal contenuto di quella lettera.

'Sotto... sotto... uhm...' Octavia invece non diede minimamente peso, pensando che si trattasse solo di un qualche strano indovinello.

Si chinò e si infilò sotto la scrivania.

Tempo pochi secondi e riemerse, stringendo una chiave tra le zampe. Sopra c'era il simbolo di Mercurio.

'Oh... allora intendeva quello con “sotto”. Bizzarro.' buttò lì Twilight, preparandosi ad uscire.

Octavia invece dietro di lei rovesciò un paio di scaffali e li esaminò scrupolosamente.

'No, nulla...' poi guardò l'unicorno '...sai, la chiave l'abbiamo trovata per caso dentro un vaso che non faceva parte dell'enigma... meglio controllare sempre tutto.'

'Stavo di nuovo pensando...' cambiò discorso 'Ma perché mai Zero avrebbe dovuto rivelarvi tutto quanto? Da quello che mi hai detto vi ha subito spiegato come uscire dalla stanza.'

'Già... non l'ho capito nemmeno io perché.'

'Forse voleva che ci incontrassimo più o meno allo stesso momento. Noi abbiamo finito quando mancavano otto ore.'

Stai insinuando che non avremmo potuto farcela?' Octavia si mise subito sulla difensiva.

'NO! No, assolutamente! Solo non lo capisco proprio quel pony...' Twilight strinse i denti '...cosa può volere da noi? Perché dovrebbe averci rinchiuso qui dentro?'

'Non hai idea di che cosa stesse studiando tuo zio con quel gioco di nove anni fa?'

'No... per niente. Doveva venir interrogato in questi mesi, ma non ha mai dato risposte.'

'Accidenti.' imprecò 'Comunque so dove usare questa chiave. Venendo in qua abbiamo trovato una porta chiusa, proprio con questo simbolo.'

'Allora andiamo subito a controllarla!' esclamò l'unicorno, precipitandosi fuori.

 

- - - - - - -

 

'Perché hai deciso di dire tutto quanto?'

Dash e Scootaloo erano sedute su uno dei lettini, la pegaso celeste stava abbracciando con l'ala sinistra la puledrina, che tremava ancora.

'Io... volevo... volevo aiutarvi.'

'Hai fatto bene, dovremo fare molta più attenzione a cercare quella chiave del sole.'

'Ma Zero... ha detto che me la farà pagare...'

Dash sputò a terra, in segno di disprezzo.

'Deve anche solo provarci a fare una cosa del genere e gli spacco quella maschera per poi fargliela ingoiare pezzo pezzo.' sospirò 'Sai, alla tua età un bullo mi ricattò dicendo in giro che se non avessi fatto quello che diceva lui avrebbe rivelato qualcosa di scomodo su di me. Ma io non mi arresi, non giela diedi vinta e riuscii anche a fargliela pagare con gli interessi. Vedrai che anche tu saprai fare lo stesso con Zero!'

'Ma...'

'Niente ma. Finché ci sarò io con te nessuno ti farà del male!'

Scoot si abbracciò a lei e pianse di nuovo.

'Ti... ti voglio bene...' singhiozzò, preoccupata.

'Anche io...' Dash contraccambiò l'abbraccio.

Rimasero strette l'un l'altra di nuovo.

Scootaloo in particolare aveva tanto bisogno di qualcuno che la supportasse. Da quando era iniziato il gioco non era riuscita a combinare nulla e Dash l'aveva accettata sotto la sua ala senza fiatare.

Anzi, si stava impegnando a proteggerla.

Le era grata, tantissimo.

“Grazie sorellona...” pensò.

 

In quel momento entrò Applejack.

'Dash?' si introdusse, facendo alzare la testa alla giumenta azzurra.

'Oh, AJ, cos'avete trovato?'

'Non lo so, sono entrate solo Twilight e Octavia, la stanza era piccola.'

'Spero che ci sia qualcosa di utile.'

La cowpony guardò il timer, segnava 7:44.

'Lo spero anche io...' la sua voce tradiva il suo nervosismo. '...inizio ad avere dei grossi dubbi.'

'Di che tipo?' chiese Scootaloo, riprendendosi.

'Oh, stai un po' meglio?' Dash le carezzò i crini.

'Si, si... penso... uh... penso di essere stata zitta abbastanza!' esclamò, con falsa sicurezza. Voleva tornare a mostrarsi forte davanti alla sua eroina.

Applejack sorrise, sinceramente felice, poi riprese a parlare.

'Dunque, stavo iniziando a pensare...' si sedette sul letto di fronte alla pegaso '...che forse Zero potesse essere uno di noi.'

'Ehm...' Dash non era convinta '...cosa te lo farebbe pensare? Ci abbiamo parlato più volte.'

'Già, questo è vero, ma se lui non fosse il vero Zero? O meglio, se non ci fosse un solo Zero?'

'La tua amica arancione ha ragione.' disse una voce dietro di loro, appartenente alla zebra. AJ si voltò ad osservarla. 'Stavo pensando lo stesso anche io.'

'Riflettici Dash...' proseguì la pony di terra '...pensi che un solo pony possa gestire una cosa così complessa?'

'Quindi è molto probabile che abbi un alleato in mezzo a noi. Certo, non possiamo da qui in poi iniziare ad accusarci a vicenda, sarebbe contro-producente.' spiegò la zebra 'Senza contare che io ho perso la memoria. Se me l'hanno cancellata una ragione ci sarà.'

'Ma a questo punto... perché includerti nel gioco? Se sapevi qualcosa di importante non è un rischio?' Dash aveva dei dubbi a riguardo.

'Forse sapevo qualcosa di scomodo e aveva intenzione di eliminarmi... non lo so.'

'Suona male a dirlo...' Applejack si grattò la nuca '...ma se sapevi roba scomoda... perché prendersi la briga di fare una cosa del genere? Insomma... non potevano... ecco... eliminarti subito?'

'Oh, ragazze, ma stiamo davvero questionando la logica di un pazzoide che piglia nove pony a caso e poi li chiude in un edificio ordinando loro di uscire?' la pegaso sbottò, non sapendo bene cosa pensare. Conosceva praticamente ogni pony di quel gruppo e non aveva la forza di sospettare di nessuno.

'In realtà... qualcosa in comune abbiamo. Me lo ha fatto notare Twilight.' Applejack cominciò.

'Il Professor Needle.' proseguì Zecora 'Tutte noi lo abbiamo incontrato almeno una volta.'

'Non tu, non Scoot... e non Applejack.' obbiettò Dash.

'In realtà...' AJ rimase imbarazzata. 'Una volta l'ho visto.... ma preferirei non parlarne...' sbuffò, nevroticamente.

'E forse l'ho incontrato anche io... credo. Non ricordo, ma il suo nome in qualche modo mi suona familiare... anche il termine Choir Medical Division.'

'Accidenti...' rimase spiazzata, poi guardò la puledrina. '...no-non è che anche tu.'

'No Dash... lo giuro. Non ho idea di chi sia questo Needle.' poi si ritirò, come se temesse una punizione.

'Tranquilla, tranquilla... ti credo.' la rassicurò, per poi tornare al discorso '...ma quindi... Secondo voi chi potrebbe essere la spia? Avete idee?'

'Sento che è collegata... a Twilight.' Applejack si fece scura in volto.

'No.' disse la giumenta azzurra, con una freddezza tombale 'No. Non esiste. Non Twilight, non a noi.'

'Non è detto che possa essere direttamente lei... ma di sicuro c'è dietro qualcuno che la conosce.'

'Cosa te lo fa pensare? Sentiamo.' il tono della pegaso era diventato decisamente più cupo e sospettoso.

'Beh, il fatto che sia parente stretta di Needle. E' sua nipote dopotutto. Se avesse voluto ripetere l'esperimento di nove anni fa...'

'Esperimento?'

'Esperimento?!'

Zecora e Dash esclamarono quasi allo stesso momento, mentre Scootaloo si mostrò incuriosita dal discorso. Applejack sembrò ancora più restia a voler parlare.

'Diciamo che.... uh.... non è la prima volta che mi sono trovata in questa situazione. E' successo lo stesso 9 anni fa, riuscimmo ad uscirne sane e salve, ma...'

'Nove anni fa? Non è quando...'

'Sono morti i miei genitori. Si, Dash, ho come paura che non sia un caso... quello... quello che è successo. Un incidente... pochi giorni dopo che io venni salvata. Avevo scordato ogni cosa su quelle terribili ore che passai in quell'altra casa, ma solo ora ho ricordato tutto. Nella lettera c'erano vari dettagli e soprattutto la scritta che Needle era coinvolto, più l'articolo di tre mesi fa sul suo arresto...'

Si sentì mettere una zampa sulle spalle.

'Tranquilla AJ, non devi dirci tutto ora. Se vuoi puoi rifletterci da sola.'

'I... i miei genitori staranno bene..?' Scootaloo singhiozzò '...ho paura....'

Sia la cowpony che l'atleta abbracciarono la piccola, sotto gli occhi della zebra.

 

Zecora invece si stava reggendo la fronte, come se qualcosa stesse solleticando la sua memoria.

'Così vicina...' si lamentò, sottovoce.

Sentendola, Scootaloo provò a pensare a qualcosa, sia per aiutarla, che per scacciare i brutti pensieri sui suoi genitori.

Orfanella.”, “Verrai punita.”, “I tuoi genitori sono morti.”

La voce metallica di Zero continuava a rimbombarle nella testa, senza darle pace.

'Zecora...' mormorò '...ti... ti ricordi di Applebloom?'

'Uuh...' la zebra si lamentò di nuovo.

Scootaloo prese un respiro profondo e si liberò dall'abbraccio di Dash. Prese confidenza e riprese a parlare.

'E' una mia amica, una puledrina gialla... ehm... con la criniera rossa! E un grande fiocco magenta. Veniva spesso alla tua capanna... mi raccontava che facevate insieme pozioni, o cose così... in realtà lo confesso, non mi hanno mai intrigato tanto queste cose...'

Zecora scosse la testa.

'Qualcosa ricordo... mi sfugge di zampa, ma non demordo. Sto cercando di ricordare, ma non so proprio come fare...' disse, parlando di nuovo in rima. 'Dannazione...' aggiunse.

'Stai riuscendo a ricordare qualcosa?' le chiese Dash.

'Applebloom....' AJ invece sembrava un po' distaccata, si era messa a pensare alla sua sorellina.

'Qualcosa.' la zebra rialzò la testa 'Sto sempre di più riprendendo ricordi di Ponyville, felici assai. Ricordo anche un discorso, qualcosa di losco... una cosa a cui “mai arriverai”. Mi pare di ricordare qualcosa, ma... mi sfugge. Mi mancano ancora dei ricordi.'

'Ponyville...' sussurrò Dash, sospirando.

'Mi chiedo come stiano le nostre amiche.. Pinkie, Fluttershy, Rarity.... o... o chissà cosa starà pensando Big Mac ora della mia scompara...'

'Ragazze, come va?' la voce amichevole di Twilight richiamò la loro attenzione.

La cowpony all'improvviso si alzò e la abbracciò fortissimo, scoppiando addirittura in lacrime.

'Perdonami Twilight... perdonami se ho dubitato di te! Perdonami se ti ho abbandonata, per... perdonami...' stava soffocando nel suo stesso pianto mentre lo diceva.

Sia Twilight che le altre tre pony rimasero decisamente stupite da questo atteggiamento, soprattutto l'unicorno non aveva idea di cosa stesse parlando.

Ma ciò non le impedì di dare qualche pacca amichevole sulla schiena della caparbia lavoratrice.

'Su, su, Applejack, tranquilla. Non ti biasimo per nulla, tranquilla. Ti voglio tanto bene, lo sai, no?'provò a tirarla su di morale.

'E' che... mi mancano... mi manca la mia famiglia, le nostre amiche... E se Zero le avesse rapite? Ha detto che aveva delle riserve... Io non...'

'Se le ha davvero rapite le salveremo.'

'E... e come? Abbiamo poco più di sette ore per risolvere il tutto...'

'Ce la faremo. Senza se e senza ma.' la voce autoritaria ma fraterna di Shining Armor sembrò mettere a tacere le sue preoccupazioni.

'Dobbiamo uscire di qui al più presto. Sono sicuro che tutto il discorso delle sostitute è un enorme bluff. Quello Zero non ha fatto altro che prenderci per la coda per tutto il tempo.'

Applejack si asciugò le lacrime, aiutata da Twilight.

'Allora non sprechiamo minuti preziosi... come ci dividiamo le stanze?'

'Beh, penso che prima sia il caso di esplorare l'altra stanza...' spiegò Octavia. 'Abbiamo trovato una chiave per la porta che abbiamo visto venendo in qua, AJ. Non è detto che avremo occasione di finire qua di nuovo, quindi...'

'Va bene... allora guardiamo anche quell'altra.'

'Ragazze...'

'Manca... 7 ore e 21 minuti.' disse Shining 'Abbiamo perso anche troppo tempo in questo posto.'

'Ragazze...'

'Le stanze però come ce le dividiamo?' fece Lyra 'Io vorrei andare con... uh... boh, forse Applejack e Shining?'

'RAGAZZE!!!!' urlò Derpy, esasperata.

Tutti quanti si voltarono verso di lei.

'Che c'è?' le chiese Octavia.

'I... i Red...' balbettò 'Non funzionano...'

'COSA?!?!?! E come lo sai?' urlò la violinista, correndo in direzione della porta.

'Ho... ehm... io.... mi dispiace... ho, volevo provare a sentire se anche questi facevano quel buffo bip, ma... non fanno nulla. E ho notato che manca un pezzo sotto di essi....'

'Maledizione!!!!!'

'Cosa? Non è possibile?'

'E ora che facciamo?'

'Perché dovrebbero essere rotti?'

'Forse i pezzi mancanti sono nascosti da qualche parte qui?'

Diverse voci si accalcarono l'un l'altre, esprimendo sopresa, timore, paura, preoccupazione...

Non sapevano che fare.

'Forse sono nella stanza non ancora esplorata!' esclamò Octavia, richiamando tutti all'ordine.

Poi si girò di scatto, attraversò con violenza la porta e subito tirò fuori la chiave in fretta e furia e la infilò nella toppa col simbolo di Mercurio sopra.

Girò e aprì la porta, con la sicurezza e l'intenzione di ritrovare i pezzi dei Red il più in fretta possibile.

 

- - - - - - - - - -

 

Non era la vista più speranzosa.

Anzi, vedendolo, tutti i presenti ammutolirono.

Applejack cadde in ginocchio, vedendo le speranze di salvarsi in tempo sbriciolarsi di fronte a sé.

Lyra urlò più e più volte il nome di Bon Bon, sbattendo zampate contro le pareti.

Derpy invece si mise in un angolo, immobile.

I restanti rimasero in silenzio.

 

Davanti a loro si estendeva un lunghissimo corridoio, pieno di porte ai lati.

'Sono numerate da 1 a 36... Poi c'è un muro e nient'altro.' disse Dash, che rapidamente arrivò in fondo e poi tornò.

'Temo... temo che i pezzi mancanti dei Red siano dentro una di queste stanze.' Shining deglutì di nuovo, cercando di mettere da parte la tensione, per mantenere gli altri sul giusto binario.

Appoggiò la zampa sulla spalla di Twilight, come per dirle “ci penso io” e raggiunse la cima del gruppo, superando Dash e Octavia.

'Ragazze...' disse, assumendo lo stesso tono che usava per discutere le tattiche militari '...Abbiamo 36 stanze, dentro le quali potrebbero esserci i pezzi mancanti dei tre Red. Sono 36 in totale, quindi esaminandone 4 a testa... Ci metteremo poco. Diamoci... uhm... limite massimo un'ora, un quarto d'ora per stanza. A 6:20 ci dobbiamo ritrovare nella sala ospedaliera. Se qualcuno trova le parti ci chiami.'

'E se non le troviamo entro un'ora?'

'Dovremmo pensare ad altro... Ma sono sicuro che saranno in una di queste stanze. DEVONO esserci!'

'Mi sembra un buon piano.' Twilight si mise accanto a lui, per supportarlo. 'Dividiamoci così....'

 

 

SETTE ORE ALLA FINE DEL GIOCO.

 

Le stanze erano più o meno tutte uguali. Sontuose suite di prima classe in tutto e per tutto identiche a quelle degli alberghi a cinque stelle di Canterlot.

Ognuna presentava un ingresso, un bagno, un salotto e un terrazzo, anche se era completamente avvolto dal metallo e non si poteva vedere nulla.

Senza contare la nutrita presenza di mobili e letti dalle coperte di seta pura.

Esaminare tutto in un solo quarto d'ora era una vera corsa contro il tempo.

 

'Maledizione!' urlò Dash, rovesciando un tavolo. 'E' la seconda stanza e non c'è niente!'

Guardando il bracciale vide che era passata già mezz'ora.

Nessuno aveva ancora trovato niente.

Sconsolata sbatté la porta dietro di sé e passò alla seconda, incrociando Applejack con lo sguardo, la quale era decisamente giù di corda. La vide entrare lentamente nella sua terza stanza, mentre da un altre stanze vide uscire Twilight, Derpy e Scootalo.

“Povera puledrina.” pensò.

Cominciò subito a cercare velocemente nella stanza, anche se era sovrappensiero.

Non sapeva cosa fare, cercava di fare la cos più naturale, stare vicino a Scootaloo... ma si era resa conto che sapeva ben poco di come consolare una bambina così piccola.

Applejack doveva essere molto più ferrata di lei in materia, avendo a carico suo una sorellina minore.

In effetti se lo era sempre chiesto, come sarebbe stato avere una sorella o un fratello... dopotutto quattro sue amiche non erano figlie uniche...

La sua mente si posò immediatamente su Scootaloo.

Sospirò.

Si avviò alla porta del bagno, pregando affinché potesse trovare almeno un pezzo del Red.

La aprì e i suoi occhi furono attirati da qualcosa, in basso a destra.

Si spalancarono per la sorpresa.

 

- - - - - - - - -

 

'HANNO RIPARATO I RED!!!!' urlò.

La voce di Derpy fece sobbalzare tutti i presenti.

Le reazioni furono le più disparate.

Octavia sfondò letteralmente la porta e corse subito verso la stanza ospedaliera, mentre Applejack e Zecora si avviarono trottando rapidamente.

Lyra aspettò che Octavia fosse fuori dal campo visivo e poi si avviò con relativa calma.

Twilight invece si affiancò al fratello Shining e si avviò con lui per tornare alle tre porte numerate, mentre Scootaloo si chiedeva se fosse stata Dash a ripararli, non vedendola uscire.

 

Mentre camminavano, l'unicorno viola mandò giù un grosso bolo di puro nervosismo, chiedendosi come si sarebbero divisi le porte.

Stavolta avrebbero dovuto dividersi in tre gruppi da tre, il minimo permesso.

Di sicuro i gruppi sarebbero stati diversi ed era preoccupata per come le relazioni si erano evolute. Aveva notato un grande astio tra Octavia e Lyra, AJ e Dash.

Pensò già ad una possibile divisione...

Twilight-Applejack-Shining; Dash-Scootaloo-Octavia; Lyra-Derpy-Zecora.

Però poi si rese conto che non avrebbe funzionato granché.

Dash voleva stare con Scootaloo, Octavia probabilmente voleva Derpy, mentre lei stessa preferiva avere Shining.

Scrollò la testa e decise di non pensarci troppo, prima avrebbe sentito i pareri altrui.

Il timer segnava 6:42.

Alla fine giunsero tutte quante nella sala ospedaliera, decisamente stanche per la fretta nel cercare i pezzi mancanti.

'Chi li ha riparati?' chiese incuriosita la pony di terra grigia a Derpy, che svolazzava vicino alle porte.

'Non lo so, sono arrivata e ho controllato... ho visto che funzionavano.'

'Ma perché sei tornata qui anziché cercare?' fu l'immediata domanda successiva.

'Beh... uh...' la pegaso grigia era imbarazzata 'Ho finito le mie quattro stanze e... Beh, sono tornata qui e...'

Si guardarono tutti il bracciale.

Segnava 6:41. E tutti si chiesero come in 40 minuti fosse riuscita a finire di fare qualcosa che nessuna era riuscita a fare nemmeno a metà.

'Sarà per gli occhi.' sussurrò Lyra ad Applejack, in un vano tentativo di farla ridere. Ovviamente fu vano e Zecora le tirò una leggera gomitata per zittirla.

'Ok, non importa.' Twilight cercò di fermare un possibile litigio. 'I Red sono stati riparati e abbiamo già sprecato quasi 4 ore nella prima stanza... non possiamo permetterci ulteriori sprechi. Come ci dividiamo?'

Diede una rapida occhiata ai presenti.

Qualcosa non quadrava.

Shining era chinato su Scootaloo, che sembrava nervosa.

Si guardava costantemente intorno, cercando qualcosa.

Alzò timidamente una zampa.

'Oh...' Twilight la notò. 'Che c'è piccola?'

'Ma... Ma Dash dov'è?' chiese.

 

L'unicorno spalancò gli occhi sorpresa e subito tornò a guardare i presenti.

Non riusciva a vedere la criniera arcobaleno di Dash da nessuna parte.

'DAAAASH!!!!' urlò, ma non ricevette risposta.

Ignorando le reazioni degli altri, che già si guardavano intorno alla ricerca della pegaso, corse verso il corridoio.

Pur essendo stanca, coinvogliò tutta l'energia nei suoi muscoli e corse per le stanze, continuando ad urlare il nome di Dash, ripetendolo con un'insistenza maniacale.

Come poteva non essersi accorta che era sparita?

Come poteva averla persa di vista?

 

Continuò ad urlare e urlare.

 

Ma niente.

 

Dash sembrava sparita nel nulla.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: EOW