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Autore: corvonero83    18/04/2014    3 recensioni
"Marlene era la persona che odiava di più ma era anche quella che più amava….quella per cui avrebbe ucciso o per cui sarebbe morto. La odiava perché era innamorato di lei….dalla prima volta che l’aveva avuta. Un gioco. Doveva essere un semplice gioco e lui ci si era infilato dentro incastrandosi senza via di uscita. Ma la odiava perché lei riusciva a piegare il suo ego….lo faceva in un attimo, con semplicità. Bastava una parola o uno sguardo e lui si sentiva sottomesso…in suo potere. La odiava perché pur amandola e pur sapendo di essere amato da lei…non l’avrebbe mai potuta avere al cento per cento…perché lei odiava essere considerata una proprietà. Voleva essere autonoma. E un po’ anche lui aveva questo bisogno."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tre anni dopo….
 
Il sole brillava alto nel cielo riscaldando la loro pelle e infondendo un senso di pace e tranquillità.
Era settembre, ma il mare del Tirreno era ancora mite e piacevole…e la poca presenza di turisti rendeva il loro soggiorno ancora più fantastico.
Erano guardati con curiosità ma non perché erano gli Avenged Sevenfold….ma solo perché i vecchietti che popolavano la spiaggia erano incuriositi da quella banda di giovani composta da ragazze bellissime e ragazzi massicci e molto…troppo tatuati!
Ma molto gentili ed educati che passavano volentieri il tempo a chiacchierare con loro e fare delle belle partite a carte.
-James Owen Sullivan Haner! Dove credi di andare?-
La voce di Marlene tuonò nei pensieri di Brian, che si stava godendo la linea dell’orizzonte tra cielo e mare in piena pace con tutti i suoi sensi.
La vide eretta in piedi, con le mani ai fianchi, mentre fissava con occhi semiseri un fagottino di quasi tre anni che la guardava con un sorriso sornione ed innocente.
Suo figlio.
Era padre da tre anni.
Quando Marlene gli disse di essere incinta non ci poteva credere….soprattutto quando gli disse che il padre era lui!
Stava per avere un bambino…..Brian Haner jr….alias “Synyster fucking Gates”…stava per diventare papà! Non riusciva a crederci!
Fu quella notizia a rimettere insieme i pezzi…..a riunire tutti loro!
Definitivamente.
Marlene ne era rimasta scioccata.
Non si aspettava che potesse succedere davvero.
Dopo quello che si era sentita dire dai medici anni prima….avere un bambino lo riteneva un sogno irrealizzabile. Ma successe!…successe un miracolo, forse.
Successe che forse ci mise lo zampino James!
Non lo sapeva.
Sapeva solo che voleva quel bambino  a tutti i costi. E voleva Brian al suo fianco.
Per iniziare tutto da capo.
Con l’uomo che aveva sempre amato.
-E’ sputato a te! Avete la stessa faccia da schiaffi!...sguardo innocente e coda da diavoletto!- stavolta fu Matt a riportarlo alla realtà.
-Ma gli occhi sono dello zio!- Johnny lo disse serio, intromettendosi nella conversazione.
Amava quel bambino….un po’ perché faceva un gran bene a tutti…un po’ perché i suoi occhi erano due pozze azzurre, due oceani che lo catturavano sempre. Due pozze che lo ammazzavano per poi renderlo felice.
Erano gli occhi di James!
-Si!...ma il nasino alla francese è il mio!- Brian ci tenne a precisare.
-Anche la permalosità e l’egocentrismo…guardalo là, come domina la scena pur essendo il più piccolo!-  Matt se la rideva di gusto.
Il piccolo James era una peste.
A parte gli occhi, aveva preso dallo zio l’irruenza e la voglia di fare. A tre anni aveva già iniziato a sbatacchiare di qua e la tutto ciò che trovava per riuscire a creare dei suoni.
“Muica”….così diceva lui, che non aveva ancora dimestichezza con le parole.
-Un altro musicista, no! Vi prego!- Marlene era disperata. Ma allo stesso tempo felice.
Portare quel cucciolo per nove mesi dentro di se l’aveva riempita, l’aveva salvata da quel vuoto che si portava dentro da troppo tempo.
E questo non voleva dire che aveva dimenticato suo fratello…assolutamente no!
Voleva solo dire che ora, invece di sentirne la mancanza…grazie a quel cosino che era una misto tra Brian e James….sentiva la presenza del fratello.
Ora sentiva James di nuovo vicino a se.
Costantemente.
E stava bene!
Erano successe un paio di cose, oltre la nascita del piccolo James.
Lacey e Johnny si erano sposati l’anno prima, cerimonia sobria….ma tanto amore! Ed erano felici, il nanetto finalmente aveva ritrovato il suo sorriso sereno da elfo.
Gena stava sfoggiando un pancione meraviglioso. Anche Vee sarebbe diventato papà!
Finalmente una cucciola!
-Qualcuno doveva fare una bella bambina….e ha chi è toccato l’onore?- orgoglio di papà.
-Per la precisione…l’abbiamo fatta insieme…e la partorirò io!- Gena lo riprese con ironia, dandogli un bacio in fronte.
-Vee!...ricordati anche che tra qualche anno sclererai per tenerla a bada….e secondo me avremmo delle belle liti tra quei due per contendersela!-  Brian fissò Matt con aria di sfida -Sanders! Non c’è storia! le fossette di River non potranno mai battere il nasino del mio piccolo! Ricordatelo!…James sarà figo come me!.....-
-Sta zitto Haner!...e prega dio che nel crescere somigli a Marlene….allora si che sarà meraviglioso!-
-Se uno dei vostri pargoli metterà mai  le sue zampe su mia figlia….lo ammazzo! Ricordatevelo!-
Zacky scherzava. Lui era lo zio Vee…e adorava quei due frugolotti! River era sputato ai suoi genitori ed era pacifico come un orsacchiotto di peluches! James….be'…era James jr!
Solo Marlene poteva aver creato una meraviglia simile (Vee era restio a dare a Brian il merito di aver contribuito alla Nascita di  James….!), certo il naso era davvero quello di B…perché nel suo io più profondo, Zacky trovava l’amico ancora bellissimo e lo amava di un amore che ormai era più che fraterno.
Vee si era affezionato al piccolo Haner perché il bambino lo assecondava in tutto…soprattutto nei suoi deliri modaioli….James amava i farfallini di zio Vee e non vedeva l’ora di poter andare  a trovare il vero zio, al cimitero, perché ogni volta Zacky lo vestiva di tutto punto.
Il piccolino amava essere perfetto in quelle occasioni…sapeva che andava a trovare una persona importante…per la mamma, il papà e i suoi zii….una persona che sarà molto importante anche per lui che non potrà mai conoscerlo.
Val si intromise in quel discorso con occhi sornioni.
-Be'…non è detto che sia l’unica bambina a contenderseli?....no?- si era seduta sulle gambe del marito e tutti la fissarono curiosi.
-Vuoi dire che…-Matt era incredulo…ma quando la vide annuire felice l’abbracciò urlando.
-E vai con la doppietta Sanders!-
Anche Val era di nuovo incinta!
Giusto per portare avanti la “generazione Sevenfold”! Ma per farlo non bastava mettere al mondo piccoli “mostriciattoli” con i loro cognomi!
Avevano bisogno di un batterista.
E lo trovarono: Arin Ilejey.
Un ragazzino dalle grandi capacità che avrebbe dato molto alla band…onorando il ruolo che aveva reso grande James.
Era doveroso.
Era inevitabile.
Senza un batterista non sarebbero andati avanti. La band non poteva morire….Jimmy non glielo avrebbe perdonato! Ma l’idea di continuare con dei turnisti non piaceva a nessuno di loro.
E il destino li portò ad incontrare quel ragazzino dal sorriso felice e sincero.
Era magro e più piccolo di loro…ma alla batteria rendeva tantissimo.
Marlene lo trovava simpatico degno di prender e il posto del fratello….ma lo trovava anche fragile. E proprio quell'aspetto glielo rendeva troppo simile a James.
La cosa non le dispiaceva.
Erano in pausa dall'ultimo tour.
Avevano inciso un nuovo album, l’anno prima…..il primo senza un vero contributo da parte di Jimmy e non fu semplice.
Per niente!
Ma alla fine ci erano riusciti…e nonostante avessero ricevuto delle critiche…il successo fu mondiale...e potevano ritenersi più che soddisfatti.
 
 
Brian si avvicinò a Marlene che era immersa fino alla vita nelle acqua cristalline del mare.
Rabbrividì al contatto con la pelle bollente della ragazza.
La strinse forte a se.
-Come sta?-
-Bene!....sta divorziando…ed è meglio così!...deve pensare al suo futuro e ora che stanno per sfondare …deve stare concentrato per la band!-
-Verranno a trovarci?-
-Certo!…Alan non vede l’ora di rivedere il cucciolo!-
Era strano per Brian poter parlare di Austin così tranquillamente.
Non fu facile per Marlene lasciarlo.
Dirgli la verità.
Gli voleva davvero molto bene…a lui e ai ragazzi. Non voleva perderli!
Ma non successe.
Austin capì. E aveva accettato la situazione.
Non poteva fare altro.
Soprattutto quando il destino le aveva permesso di avere un bambino naturalmente….da Brian. Dall'uomo che Marlene amava davvero…
Austin credeva nel destino.
Era stato il destino a volere che le cose andassero così…per rimettere assieme i pezzi del puzzle che si erano persi.
E Marlene e Brian erano due pezzi di quel puzzle…..forse i più importanti.
Dopo alcuni mesi di silenzio riuscirono a recuperare i rapporti e lei ne fu felice.
Perché quei ragazzi erano stati per molto tempo un pezzo della sua vita…una famiglia adottiva, oltre a quella che aveva in Italia.
E se li avesse persi…ne avrebbe sofferto troppo.
-James si è addormentato…-
Lei annuì.
-Devi tornare in America?-
-Si…prima però devo sistemare le cose a Roma…è finita la mostra di Frida e devo controllare che gli imballaggi dei quadri siano perfetti!...poi dovrò stare qualche giorno in Iowa…Mr Clown mi vuole al suo servizio!-
Perché tre anni prima, in quella cittadina isolata dell’Iowa, non solo aveva scoperto di essere incinta…ma aveva scoperto che il “tizio” interessato alla sua arte era Shawn Crahan, membro fondatore della sua band preferita.
Gli Slipknot avevano scoperto la sua arte e l’avevo apprezzata. Molto!
Tant'è che avevano preteso da lei una collaborazione per delle illustrazioni dei loro prossimi lavori.
E lei ne era più che orgogliosa.
Rimasero così per alcuni minuti, poi la voce di Marlene lo stupì.
Come solo lei sapeva fare.
-Grazie Brian…-
-No…grazie a te! Per tutte le possibilità che mi hai dato…. E per il fatto che mi hai permesso di viverti veramente!...dandomi James!-
Marlene era serena.
Forse felice….ma aveva paura di dirlo…anche solo di pensarlo.
E andava bene così.
Sentiva il sole bruciarle la pelle ma la cosa non la infastidiva.
In quel sole, in quel calore sentiva un abbraccio…che non era solo quello di Brian.
-James…- lo pensò tra se.
E quando Brian la lasciò per tornare a controllare il loro cucciolo, lei sorrise.
Sorrise spensierata….senza ombre nei suoi pensieri.
-Grazie Jimbo! Sapevo che non mi avresti mai lasciata….e finche ti sentirò respirare sotto la mia pelle….saprò che sei qui, con me! Ti amo…fratello mio…e sempre sarà così…-
 
 
Fine….
 
 
 
 
 
 
*Siamo arrivati alla fine….e che dire!
Da un lato mi sento vuota…ma dall'altro sto tirando un sospiro di sollievo! Non vedevo l’ora di concluderla…perché devo ammettere che scrivere su di loro ormai mi dava l’ansia! Non chiedetemi perché….devo prendermi una bella pausa dagli Avenged….arggggg!
Anzi….chiedo scusa…perché gli ultimi capitolo sono forse stato un po’ troppo frettolosi….non lo so! Spero solo di avervi dato “qualcosa”…e di avervi soddisfatto con il finale!
Passiamo alle cose serie:
Un grazie speciale…sentitissimo va a Ceinwein19!...spero di trovare presto un’ ispirazione per lo striscione…per il resto….sei stata grandissima! E di enorme supporto….sappilo!!!
Come lo sono state Phiphi Gates e Lena G…..ragazze mi avete supportata dall'inizio e senza di voi…senza le vostre parole…i vostri consigli….non sarei qui…e forse non avrei concluso la storia!
Grazie anche a Virginiaaa e a Mrs Le Fantastiche per avermi lasciato recensioni sempre utili e ben accette per il mio lavoro!
Ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno seguito la storia in silenzio o l’hanno messa tra le seguite e le preferite….
E niente!
Siete stati fantastici!!!...e io sono impedita a fare i ringraziamenti…per ciò….
Alla prossima….sperando mi torni l’ispirazione!
Un bacio enormeeeee!
 
  
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