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Autore: thelightonmyeyes    18/04/2014    3 recensioni
La sua vita è proprio un disastro: tra amici, famiglia e amore tutto in lei si trasformerà fino a farla diventare una nuova Audrey.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(6)
LOVE IS IN THE AIR!
 
 
I giorni con i miei migliori amici diventano qualcosa di bellissimo. I primi giorni non facciamo un granché, preferiamo rimanere in casa e “fare amicizia” con il nemico (che sarebbe Tyler).
All’inizio è sempre abbastanza silenzioso, non capisco se per paura o per vergogna.
Dopo qualche ora, però, Adam lo convince a prendere in mano la situazione e a essere chi è veramente, perché lui si fida di noi e sa che non andremo mai a spiattellare la loro relazione in giro.
 
Adam ci porta al bar dove lavora e dove noi passiamo la maggior parte del nostro tempo. Ci sediamo, ordiniamo qualcosa da bere e parliamo. Scopriamo che Tyler non avrebbe mai voluto essere così stronzo e che si era accorto da tempo che mi piaceva, ma ovviamente non poteva esporsi, perché già il fatto che fosse innamorato di Adam era per lui un fattore di rischio.
Anche lui odiava Scarlett e che pensava che fosse un’oca senza cervello, ma che era obbligato a starci insieme.
 
Adam ci ha presentato i suoi amici della scuola nuova, che si aggiungono volentieri alla nostra compagnia. Sono tutti ragazzi della nostra età, maschi e femmine e a pelle sono molto simpatici, anche se sono fin troppo newyorchesi.
C’è Ryan, aspirante cantante che ogni volta che ne ha la possibilità va al karaoke e mostra le sue doti artistiche. Non è male, anche se a volte è un po’ troppo pieno di sé. Crede che tutte le ragazze siano ai suoi piedi ed è arrivato a provarci con tre ragazze in un solo pomeriggio. Insomma, tutti i punti che acquista con la voce se ne vanno magicamente con questo suo essere viscido.
Poi ci sono Joseph e Brandon, i ballerini. La prima volta che li abbiamo visti sono entrati nel bar ballando in modo spettacolare su una musica inesistente. Ogni tanto si alzano e fanno qualche passo, facendo sempre cadere qualche barista.
Le ragazze sono molto unite e stravaganti. Ci sono Sarah e Grace, le hipster. Sono in giro sempre vestite in modo talmente assurdo da essere affascinante. Ascoltano musica indie e sono sempre (e quando dico sempre, dico ogni secondo) attaccate al loro profilo di Tumblr, in cerca di ispirazioni (o almeno, così dicono loro). Poi c’è la ragazza di Ryan, Mya, che è una ragazza riservata e molto, molto timida. Poi quando si apre (cosa che sta facendo con noi e gliene rendo grazie) è una pazza scatenata.
E poi… e poi c’è Matthew. Matthew è il ragazzo più grande, va già all’università e non ho la più pallida idea di come sia finito in quella banda di matti. Studia disegno e per questo lo invidio. Passiamo tantissimo tempo a parlare di disegno e di arte in generale e stiamo diventando inseparabili.
Mel, al contrario, mi ha confidato (ma, mi raccomando, non ditelo a nessuno) che è affascinata da Joseph e che ha intenzione di provarci se ne avrà la possibilità.
 
Quando Adam finisce il turno, dato che è sabato, decidiamo, con tutta la compagnia, di cominciare a fare le visite della lista, che ci portiamo rigorosamente dietro ogni giorno (beh, in verità lo porto dietro io nella mia mega borsetta contieni tutto).
 
Decidiamo di andare a Little Italy per scoprire cosa ha da riservare l’Italia per noi.
Sembriamo una vera comitiva ed è incredibile come io mi trovi bene con tutti. Non avevo mai avuto così tanti amici dai tempi dell’asilo.
Ci mettiamo una vita e mezza per arrivare a Little Italy poiché ogni due per tre ci fermiamo e facciamo delle foto oppure facciamo qualche battuta strana che ci fa piegare in due dalle risate.
 
Ci si accorge di essere arrivati in Little Italy perché la bandiera rossa, bianca e verde ricoprono ogni vetrina e ogni insegna.
Camminando, incontriamo persino un edificio colorato interamente dalla bandiera italiana, cosa che non avevo mai visto in vita mia.
 
“Ciao principessa!” grida all’improvviso Matthew, parlando veramente italiano e facendomi prendere un colpo, dato che aveva la bocca attaccata al mio orecchio.
“Oh, studi italiano?”
“No, ma sono due parole che impari subito venendo qui. Se poi diventi un frequentatore abitudinario comincerai a parlare perfettamente italiano.”
Entriamo in una pasticceria e prendiamo una scorpacciata di cannoli, che sono deliziosi. Ho trovato ben poche pasticcerie che producessero cannoli, soprattutto così buoni.
Mentre addentiamo i nostri cannoli alla crema, ci fermiamo davanti ad una pizzeria da dove escono delle voci bellissime. È una canzone che non conosco, ovviamente italiana.
 
Entriamo, tutti rimasti affascinanti da questa voce, e quella che canta scopriamo essere una ragazza di poco più di dodici anni.
 
Tu, tu che sei diverso, almeno tu, nell’universo. Un punto sei, che non ruota mai intorno a me, un sole che splende per me, soltanto come un diamante in mezzo al cuore…
 
Ci soffermiamo ammirati ad ascoltarla, pur non conoscendo il vero significato di quella canzone che sembra così dolce. Mi stupisco che una bambina così giovane e così fragile possa tirare fuori così tanta grinta.
Quando finisce battiamo tutti le mani, estasiati.
 
“Sei stata davvero bravissima, ma come fai… io non aprirei nemmeno bocca o credo che farei morire tutti.” Sento dire da Sarah, mentre stringe la mano alla bambina, che subito si colora sulle guance di un rosso acceso.
“Avete bisogno di qualcosa? Un posto, qualcosa?”
“No, in realtà eravamo entrati perché avevamo sentito la tua voce da fuori. Però magari dopo torniamo, per cena. Va bene?”
“Va bene, vi aspetto. Magari potrei anche cantare un’altra canzone.”
“Perfetto allora, ci rivedrai di sicuro.”
 
Con molta disinvoltura, tutti noi undici usciamo dalla pizzeria, lasciandoci dietro la promessa di tornare.
Continuiamo a passeggiare in mezzo alla folla, che ci trasporta verso i più strani negozi e le più strane bancarelle, dove giovani e anziani si affollano a vedere qualcosa di veramente italiano.
 
La giornata passa tra risate e scherzi, e infine arriva l’ora di andare nella pizzeria dove eravamo stati nel pomeriggio.
Entrando, ci accorgiamo che i tavoli sono tutti completamente pieni, a differenza di quando eravamo entrati qualche ora prima che invece erano quasi totalmente vuoti.
La bambina ci viene incontro saltellando e ci mostra un tavolo lungo formato da altri tavoli più piccoli, preparato appositamente perché sapeva che saremmo tornati.
 
Quando ci sediamo, ci salta subito all’occhio che Tyler e Adam si sono messi vicini, come una coppietta tenera. Mel si è seduta qualche minuto dopo per vedere dove si era seduto Joseph, che da una parte aveva Brandon, Mya e Ryan e dall’altra aveva Mel. Io e Matthew, quindi, siamo capitati vicini.
Ordiniamo tutti una pizza margherita a testa, e muoio dalla voglia di sentire come sia una vera pizza, non quella schifosa e collosa che fanno alla pizzeria di Pittsford.
 
La bambina si siede con noi con il consenso dei proprietari del locale (ovviamente, i suoi genitori) e scopriamo che lei non è mai andata in Italia, ma i suoi genitori vengono da un piccolo paesino in Sicilia. Ovviamente lei sa parlare perfettamente inglese e italiano ed è buffissima quando parla sia in italiano sia in inglese.
 
Mangiamo la pizza più buona che il nostro palato abbia mai provato. Ridiamo fino a scoppiare e le ore passano ad una velocità incredibile.
Rimaniamo gli unici clienti, ma non abbiamo voglia di andare via perché stiamo talmente bene che quasi ci sentiamo a casa. Al proprietario non dispiace, anzi, lui e sua moglie si sono uniti a noi e sono così simpatici, hanno un accento così italiano che sono carinissimi.
Mentre Joseph e Brandon improvvisano un balletto sulla musica che sta dando la radio e noi tutti ridiamo perché non sono proprio i migliori ballerini (al contrario di come loro credono), Matthew mi sfiora la mano appoggiata sul tavolo e io rabbrividisco.
Insomma, andiamo. Un universitario e nemmeno tanto male? Nah, impossibile per me.
 
Dopo un’altra buona mezz’ora passata tra risate, mi accorgo che Mel e Joseph sono scomparsi dal nostro tavolo. Mi guardo un po’ in giro, sinceramente preoccupata, e intravedo i suoi cespugliosi capelli uscire poco poco da sotto il bancone. Sorrido maliziosa, ma non dico niente a nessuno e continuo a ridere alle battute cretine di Adam.
 
 
Le prime ad uscire dal locale sono Sarah e Grace, che dicono che devono assolutamente essere a casa entro mezzanotte oppure verranno uccise.
Poi esce Brandon, che non trovando più Joseph decide di andarsene per i fatti suoi. Il turno successivo è quello di Ryan, Mya, Tyler e Adam che, dopo essersi assicurati che sapessi la strada, hanno deciso di andarsene, forse per restare un po’ da soli.
Dopo altri 10 minuti buoni, escono Mel e Joseph dal loro nascondiglio, un po’ sottosopra, ma con aria sognante. Pagano e se ne escono. Li seguo con lo sguardo e vedo Joseph che stringe la spalla di Mel e ogni tanto si fermano e si baciano. ED ERA ORA! Stenderò i manifesti e organizzerò una parata! MEL HA UN RAGAZZO! YUPPIYEEE!
 
Vengo riscossa dai miei pensieri da una voce profonda di un ragazzo  e mi giro di scatto.
“Pare che ci hanno lasciati da soli.”
“Già.” Mi dondolo un po’ sui talloni giocherellando con l’orlo del vestito.
“Beh, mi sa che ci conviene andare, oppure Luca si arrabbierà.” All’improvviso, mi prende per mano e da quel punto salgono i brividi per tutto il corpo, una scarica di adrenalina che mi rende sveglia e attiva.
“Bene, andiamo.”
 
Cominciamo a passeggiare con tranquillità e per un bel po’ rimaniamo in silenzio, ma non un silenzio imbarazzato e teso, un silenzio tranquillo e rilassato.
 
“Tu devi ancora spiegarmi come ci sei finito in questa compagnia di matti” gli dico, spezzando il silenzio che si era creato tra di noi.
“okay, ora ti racconto. Un giorno di due lunghissimi anni fa sono capitato nel bar dove lavora Adam, dopo aver finito le lezioni. Dopo mezzora sono entrati questi ragazzi chiassosi come pochi. Mentre gli altri clienti li guardavano decisamente male, io li guardavo, ma incuriosito. Non avevo un vero amico dall’asilo, credo. Quando si sono seduti e tutti gli altri sono tornati ai propri caffè, io continuavo a guardarli. Ad un certo punto, Joseph e Brandon si sono avvicinati e mi hanno chiesto se mi andava di unirmi a loro. Ho risposto di sì ed eccomi qua, quasi come un fratello maggiore che tiene a bada tutti.”
“Che storia interessante”.
“E tu, invece? Cosa hai da raccontarmi di interessante e inedito?”
Pronuncia questa frase lentamente, fermandosi e avvicinandosi paurosamente a me.
Cazzo.
“Dico e penso spesso la parola cazzo.”
Oddio, ma che cazzo ho detto? Cazzo.
“Wow, molto…affascinante.”
La parola “affascinante” me la soffia praticamente addosso dato che è a meno di un centimetro da me.
“Non credo che essere una sostenitrice del linguaggio scurrile da scaricatore di porto possa rendermi affascinante.”
“sei tu che rendi tutto più… affascinante”
Ancora quella parola. Merda. Cazzo. Culo. Spero solo che non si noti il rosso che mi si sta formando sulle guance.
“Puoi anche baciarmi, sai? Non mi offendo mica.”
Ma io non posso starmene zitta una buona volta? Fanculo, fanculo, fanculo.
 
Matthew mi guarda per dieci secondi buoni con aria vagamente inquisitoria, dopodiché accade.
Mi bacia.
 
 
 ANGOLO DELL’AUTORE.
ALOHAAAAAAAA A A AA AA AAAA A A A A A A A A A A A !
Lo so, vi sono mancata eh? *faccia da pervertita*
 
Scherzi a parte, ho scritto questo ENORME capitolo tipo un mese fa, ma non riuscivo a mettere un finale decente, QUINDI ecco qua questo capitolo enormemente enorme e enormemente palloso.
Perdono, chiedo perdono.
 
Allora, finalmente una scarica di adrenalina nella vita delle nostre due AMIKEFIKEDELKUOREXSEO4E. (?)
 
Lasciate una recensione BELOWWW e ditemi cosa ne pensate, cosa volete che cambi, cosa non vi piace e cosa vi piace, scommesse and so on.
 
Per ora vi mando un beso,
passo e chiudo.
E <3 
   
 
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