«Le sta bene »

«Lo dicevo io che era pazza »

«Allontaniamoci Codichino, le persone mentalmente instabili sono spesso violente… »

Heather aprì gli occhi e si mise una mano in testa, poi alzò lo sguardo.

I suoi compagni di scuola erano lì a fissarla: Harold era incredulo, Izzy non sorrideva più, Alejandro era preoccupato, Cody aveva paura, Beth e Lindsay erano felici.
«C-cosa mi è successo? »

«Prima hai avuto una crisi e sei svenuta…almeno questo è quello che dice Izzy… » disse Blaineley, lo sguardo fisso su di lei.

«Ragazzi, è sparita una studentessa!» disse Chef, entrando in infermeria col fiatone.
Chris si voltò stupito, Blaineley  gettò a terra lo specchio, Dawn si coprì la manica, Eva e Jo rabbrividirono e Dakota sbuffò.
«Non è giusto! Perché tutto a me?» Chris si mise entrambe le mani nei capelli e uscì dalla stanza, era arrabbiato.

Blaineley uscì dietro di lui, imprecando.

Dawn e gli altri studenti lo seguirono. Heather rimase sola in infermeria. A volte pensava che se non avesse trattato male Lindsay, ora avrebbe qualche amico…certo, c’era Izzy, ma per il resto aveva tutta la scuola contro.

Chissà chi era la studentessa sparita, la conosceva? Era più grande di lei? Aveva mille domande in testa, non poteva dare una risposta a tutte. Presa dalla noia, afferrò il suo fidato diario-che qualcuno aveva portato lì- e iniziò a scrivere come si sentiva in quel momento.

“Triste. Per la prima volta mi rendo conto di essere sola, non è giusto. Perché a me?! Che vita da schifo! Era meglio andare all’accademia militare.”

Stava scrivendo sul suo diario anche della porta nascosta dietro l’armadietto.

«Ehi… » alzò lo sguardo e vide un ragazzo davanti a lei, Alejandro. La mora sbuffò e il ragazzo sorrise.

«Sai che la studentessa sparita è Courtney? Ho sentito che Chris lo diceva a Blaineley. » Heather spalancò gli occhi e si alzò dal letto dell’infermeria.

«Dove vai? » chiese lui.

«Voglio farti vedere una cosa! » disse, poi uscì dalla stanza, con Alejandro che la seguiva.

Uscì anche dalla scuola e andò verso gli spogliatoi dove qualche ora prima aveva visto la sagoma entrare nella stanza nascosta dietro l’armadietto.

«Heather, dove stiamo andando? » disse Alejandro. Sembrava leggermente spaventato.

«Devo farti vedere una cosa… »


Heather entrò negli spogliatoi e spostò l’armadietto che aveva spostato la figura tempo prima.

«C-che cos’è? » disse Alejandro, il tono preoccupato. Heather gli prese la mano e lo trascinò dentro il varco.

Il luogo era buio, si sentivano gli squittii dei topi, Heather prese il cellulare per farsi luce.

Puntò l’oggetto contro il muro e vide un interruttore, lo accese e illuminò il luogo, era meglio non farlo.

Sul pavimento c’erano cadaveri e scheletri. I due urlarono.

Poi sentirono un altro urlo, una voce familiare. Andarono in direzione dell’urlo e videro Courtney legata ad  un palo, non aveva più il gesso, era ferita e non la smetteva di sanguinare. Alcuni capelli erano per terra, probabilmente le erano stati strappati. Alejandro la slegò e la mise in braccio.
«Corriamo!» disse Heather. Arrivarono al varco, ma lo trovarono bloccato.