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Autore: fantasya    21/04/2014    2 recensioni
Certo, Tate e Violet si erano detti addio. Ma l'eternità è infinita. E come possono due persone che si amano rimanere separate? Si erano detti addio, ma non per sempre. E chi lo sa quante cose possono cambiare durante l'eternità. (VioletxTate)
Genere: Horror, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tate, Langdon, Violet, Harmon, Violet, Harmon
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non lo so, Tate

Hayden si avvicinò a passo felpato dietro di me, mentre fissavo quella splendida creatura che avevo perso così facilmente. Ancora dopo molto tempo rimanevo a punirmi pensando al modo in cui l’avevo lasciata volare via. In quel momento odiai come non mai il fatto di essere immortale. Il fatto di dover restare ogni fottuto giorno in quella casa, vederla che si riprendeva la “vita” in mano, mentre io marcivo nei miei sbagli.
“Dovresti smetterla e divertirti con me” mormorò Hayden, avvicinandosi ancora di più. L’allontanai staccandomela di dosso. La odiavo. Era colpa suo se Violet, la mia bellissima Violet, era arrivata in questa casa. Colpa sua se Violet era morta qui. Forse avrei dovuto ringraziarla perché così l’avevo potuta conoscere ma, che senso aveva se ora soffrivo così? Forse c’era un senso che la mia mia fottutissima mente del cazzo non riusciva a cogliere.
Ho sempre saputo di essere marcio. Un giorno Ben disse che tutti possono essere salvati. Quasi gli crebbi. Ma quando Violet mi disse che io ero oscurità completa. Beh, da quel giorno non credo più ad un emerito nulla.
D’altronde tutte le cose in cui avevo creduto si erano rivelato idee di merda. Nora non urlava più ma ora? Vivien era morta e Violet mi ignorava. “Non dovresti essere così duro con te stesso..” sussurrò Hayden strusciandosi contro la mia schiena.
“Rilassati con me”…
A quelle parole scattai, spingendola contro il muro, un ringhio basso che mi usciva dalla gola. “Tu sei pazza! Pazza, mi hai capito?” gli gridai in faccia. Hayden cominciò a ridere, isterica. “Oh-oh.. Il toro che dice cornuto all’asino. Se io sono pazza tu cosa sei? Un folle!”. Sapevo che non poteva morire. La spinsi di nuovo contro il muro, facendole battere la testa. “Continua, mi è sempre piaciuta la violenza…” mugolò lei.
Mi staccai di scatto, disgustato da lei ma anche da me stesso. Mi riattaccai alla porta, fissando Violet parlare con sua madre. Teneva una sigaretta tra le dita, tanto ormai fumare non le faceva del male. Si gettò i capelli dietro le spalle ed essi rimasero per un attimo sospesi in aria, una coperta liscia e lucida. Chiusi gli occhi ricordandone il profumo. Tirò una volta dalla sigaretta, soffiando il fumo in piccole nuvolette che si sparsero velocemente in aria. Chiusi gli occhi ricordando il sapore delle sue labbra.
Ci eravamo giurati di rimanere uniti, di dirci tutto, di vivere finché morte non ci avrebbe unito ancora di più. Ma io avevo tradito la sua fiducia. Io. Io con la mia stupidissima testa. Io. Mi trascinai in cantina, seduto sulla sedia a dondolo. Lì avevo spaventato quella stronzetta che dava fastidio a Violet. Avevo spaventato anche Violet ma lei non si era allontanata da me. Quello era successo dopo.
“Normal people scare me” dio, quanto adoravo quella frase. Cominciai a dondolarmi, lentamente. “Spero di non darti fastidio..” disse Hayden, alle mie spalle, avvicinandosi. Volevo restare solo, doveva andarsene. Continuava ad avvicinarsi. “Vattene!!” le gridai contro, odiandola. “Voglio solo divertirmi…” ridacchiò lei, appoggiandomi le mani sulle spalle. Poi una voce, oh, voce amata, mi salvò. Mi sentii librare, vivo per un attimo. “Non l’hai sentito, lascialo in pace” disse Violet, avanzando nella cantina, sigaretta ancora tra le labbra. “Oh, ecco l’angelo venuto dal cielo.. Piccola, Violet, cosa ci fai qui?” canticchiò Hayden, accarezzandomi le braccia. Tremai cercando di allontanarmi ma lei mi inchiodò alla sedia. “Mollalo..” sibilò Violet, schiacciando la sigaretta sotto gli stivali. Hayden si lasciò in una delle sue risate psicopatiche dicendo: “Se no cosa mi fai?”
Violet si avvicinò, e disse: “Non hai un figlio di cui occuparti? Ah già, dimenticavo. È morto”. Hayden provò ad attaccarla ma Violet si scansò, facendola cadere a terra. Le diede un calcio e Hayden se ne andò, sibilandole contro. “Perché l’hai fatto?” chiesi, sorridendole. Lei mi guardò mentre mi alzavo, sussurrando: “Odio Hayden, è lei che mi ha rovinato la famiglia..”
La raggiunsi, posandole le mani sulla vita. Avvicinai il viso al suo, i nasi che si sfioravano, la bocca ad un soffio. “Sicura che l’hai fatto solo perché la odi?” chiesi, poco prima di posare le labbra sopra le sue, finalmente accarezzando i suoi capelli setosi. Sentii le lacrime riempirmi gli occhi. “Non lo so Tate, non lo so..” mormorò lei, abbracciandomi..


 
*angolo autrice*
Rieccomi… Ohw, ma quanto amo Tate?
Spero che mi seguiate e…. Che vi piaccia!!
Ci sentiamo alla prossima!
  
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