Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Oldwhatsername_24    24/04/2014    2 recensioni
Dopo aver perso la donna che ama e la sua bambina, Billie Joe entra in uno stato di depressione, anche perché dopo il successo di American Idiot si sente un fallito sia a livello musicale che a livello familiare.
Ma quasi all'improvviso, una giovane donna e un giovane uomo che nella vita non hanno mai avuto nulla da perdere, gli faranno cambiare il modo di vedere le cose.
(Continuazione di "Now I wonder how Whatsername has been")
[dal testo...]
"Qualcuno dovrebbe parlare di una storia d'amore reale, basta cuori e amori, una alla Sid e Nancy, cazzo quella si che è una bella storia!"
"Sei volgare per essere una ragazza"
"E tu troppo per bene per essere una rock star"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
One love, One life.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-B-
Batto in continuazione le dita sul comodino, una dopo l’altra, in una sequenza ordinata e continua, mentre mi mangio le unghie dell’altra mano, guardando nel vuoto.
Sono successe davvero TROPPE cose per una vita sola, ultimamente, ultimo il tentativo di suicidio di Christian, adesso seguito in ogni momento da Gloria o Adrienne.
Domani saranno passati esattamente sei mesi da quando Gloria è entrata nella mia vita, da quando l’ha stravolta completamente, da quando lei mi ha salvato, esattamente come mi aveva salvato sua madre prima di lei.
E in un amore sbagliato, goffo e senza radici abbiamo saputo ritrovare in noi il padre che lei non aveva mai conosciuto e la figlia che io avevo perso.
Eppure mi sembra sempre che manchi qualcosa, mi sembra di dover ancora fare un passo in avanti, prima di considerarmi salvo del tutto.
Continuo a tamburellare.
“Ne hai ancora per molto?” sbotta Adrienne, posando il libro che tenta di leggere da ormai un’ora, continuando a fissare la stessa pagina per colpa mia.
“Scusa, sono pensieroso stasera”
“Per l’album”
“No, non per l’album… cioè, anche per l’album”
“Che succede?”
“E’ praticamente pronto, ma ci sembra che manchi qualcosa, e non ci decidiamo a farlo uscire”
“Ci riuscirete, Bill, avete fatto tutti un grande lavoro”
Le sorrido, e lei mi guarda con il suo sguardo indagatore.
“E quell’altra cosa, invece?”
“Pensavo a Gloria”
Adrienne posa il libro e indossa gli occhiali di quando vuole psicanalizzare me o i ragazzi, così almeno usa la sua laurea per una ragione utile.
“Christian è più tranquillo, adesso, ha ripreso i rapporti con sua sorella e mi sembra felice, e anche Gloria, da quanto vedo.”
“Lo so, non sono preoccupato per lei, so che se la caverà egregiamente… ma non riesco ancora a capacitarmi di quello che abbiamo scoperto… ora come ora sento il peso di questi anni da totali sconosciuti più di ogni altra cosa”
“Quindi, se ho capito bene, non ti senti del tutto tuo padre, vero?”
“Mi fai paura, quando indovini in questo modo….”
Adie ride e si accoccola contro la mia spalla.
“Allora fai qualcosa per recuperare il tempo perso, no?”
Ci penso su.
Qualcosa per recuperare il tempo perso.
Recuperare il tempo perso.
“Ho un’idea”.
 
-G-
 
“C’è nessuno?”
La casa è stranamente silenziosa, Jakob e Joey sono a scuola per gli ultimi giorni e non ho la più pallida idea di dove si siano cacciati Billie Joe e Adrienne.
Cammino lentamente nell’ingresso, chiudendomi la porta alle spalle, per poi controllare se sono in cucina o in salotto: niente, totalmente vuoto.
Ormai è piena estate in California, sebbene il resto del mondo non la pensi esattamente allo stesso modo, il sole filtra dalle finestre e illumina le pareti della stanza, rendendo visibili anche i granelli di polvere.
Stanotte ho dormito da Christian, ma abbiamo deciso di comunque accordo che lui è fuori pericolo e che io potevo tornare a vivere dagli Armstrong (anche se, dopo tutto, anche io sono un’Armstrong adesso).
Beh, lui era decisamente più d’accordo di me, ma l’ho lasciato in buone mani, sua sorella minore non lo lascia solo un momento, e loro due meritano un po’ di solitudine per ricostruire un passato ormai perduto.
Un po’ come sto cercando di fare io da un po’ di tempo.
Sbadiglio, dopo tutto non ho dormito granché stanotte, quindi decido di andare in camera mia per un pisolino.
Salgo le due rampe di scale e tiro la cordicella per far calare la scala.
Salgo piano i pioli, ma rimango leggermente perplessa di fronte a camera mia, che non sembra neanche più camera mia.
Sul pavimento, sulla scrivania, sulla libreria e sul mio letto sono disposti degli enormi pacchi regalo, tutti incartati e con una coccarda di un colore diverso per ogni pacco, ed ognuno contrassegnato da una targhetta con un numero sopra, da zero a… diciannove, credo.
Mi guardo intorno, forse Adrienne li ha posati qui mentre non c’ero e ha dimenticato di toglierli.
Poi, sul pacco con il numero zero, vedo che c’è scritto il mio nome.
No, sono proprio per me.
Apro il primo pacco, sfilandone un coniglietto di pezza bianco che porta ricamate sul cuore le iniziali “A.G.A”; me lo rigiro tra le mani, sfiorandone il tessuto morbido, per poi prendere il ciuccio e il sonaglio ancora all’interno della scatola.
Sempre tenendo il coniglio in mano, mi muovo verso il pacco numero due, sollevandone il coperchio con attenzione: all’interno trovo un carillon a forma di ballerina, che suona “Clare de Lune” di Debussy.
Nel pacco numero tre c’è un triciclo rosa, con il manubrio cosparso di brillantini.
Nel numero quattro ci sono dei libri di favole, qualsiasi tipo di favola esistente al mondo.
Nel cinque c’è un grembiule da asilo e un paio di scarpette rosse.
Nel sei ci sono dei libri più avanzati, come il giardino segreto e il piccolo principe.
Nel sette c’è un album di foto con della colla e della porporina.
Nell’otto un vestito da principessa con una corona.
Nel nove c’è una chitarra, Blue 2 per la precisione, che poso sul letto accarezzandola come se fosse un bambino.
Nel dieci c’è una canna da pesca.
Nell’undici una macchina fotografica.
Nel dodici una collanina a forma di nota, che allaccio subito al collo.
Nel tredici c’è una serie infinita di fumetti, e mi viene da ridere nello sfogliarli.
Nel quattordici il casco di una moto.
Nel quindici un braccialetto con dei ciondoli.
Nel sedici un abito meraviglioso, blu come il mare, l’abito del mio ipotetico sedicesimo compleanno…
Nel diciassette c’è una foto di me e la mamma incorniciata, la stringo forte al cuore e mi mordo le labbra.
Nel diciotto c’è l’ultimo video che lei ha girato, insieme ad una boccetta di profumo e una carta di identità stampata su un vecchio foglio.
Nel diciannove, l’ultimo pacco, trovo un disco con la scritta “21st century brakedown” e un foglio di pergamena: il mio certificato di nascita.
Con le braccia cariche di oggetti, mi inginocchio sul pavimento, posando la fronte contro il letto per non cedere alla tentazione di piangere.
“Ti piacciono?” mormora Billie Joe alle mie spalle, non lo avevo neanche visto arrivare.
“io… non so davvero cosa dire… sono… santo cielo” alzo lo sguardo verso di lui “…Perché?”
“Perché ho voglia di sapere com’era mia figlia a due anni e a tre, quattro, cinque, sei e in tutti gli anni che non ho potuto vivere con lei”
Sorrido.
“Sarà un cammino lungo”
“Abbiamo tutto il tempo del mondo”
“Gelato?”
“Aspettavo soltanto che me lo chiedessi tu”
“Qual è il tuo gusto preferito?”
“Nocciola, e il tuo?”
“Vaniglia”
“Colore preferito?”
“Il rosso”
“Animale preferito?”
“Il lupo”
“Numero di scarpe?” rido ancora.
“Trentanove”
“Il momento più imbarazzante della tua vita”
“Una volta sono inciampata bestemmiando nel piede del commissario esterno della maturità”
Billie mi tende la mano, aiutandomi ad alzarmi, e insieme ci dirigiamo all’esterno, scrutandoci a fondo per imparare a conoscerci.
 
ADA
Scusate l’assenza, ma anche voi dovreste farvi perdonare l’assenza di recensioni! U_U
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Oldwhatsername_24