Fanfic su attori > Alex Pettyfer
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Autore: Youreyes4    24/04/2014    4 recensioni
L'ho sempre odiato. Sin da quando siamo piccoli non ci siamo potuti sopportare ed ora i miei se ne escono con il fatto che si sono organizzati con i suoi genitori, per fare una vacanza insieme. In poche parole, io e mio fratello Jamie saremo "scaricati" a casa Pettyfer ed io dovrò passare un'intera estate, con quell'essere antipatico e altezzoso. Non credo che andremo mai d'accordo. Spero solo che non sia il solito rompipalle e che io riesca a trovare una compagnia migliore della sua.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi sveglio con la luce che entra dalla finestra. Odio quando la luce mattutina entra dalla finestra svegliandomi ma questa volta, stranamente, non mi da fastidio. Mi alzo trascinandomi come uno straccio, verso il bagno. Ho il mascara sbavato e una maglia nera, grande, che profuma di uomo. Oh merda! Laura cosa hai combinato ieri sera?!?! Cavolo; non voglio saperlo. Preferisco non saperlo. Il solo pensiero mi fa rabbrividire. Di ieri sera non ricordo molto. Ricordo solo di essermi addormentata su una delle tante sdraio a bordo piscina e poi ricordo un sussurro, dolce, quasi amichevole. Mi butto letteralmente dentro la doccia e mi lascio cullare dalle goccie d'acqua, che scivolano sulla pelle. Infilo un paio di short e una maglia bianca dell'Hollister, e scendo le scale velocemente. Spero che lui non sia di sotto perchè, altrimenti, non so proprio che fare. Invece lo ritrovo lì, davanti ai fornelli, cercando di cucinare dei pancakes. E' così buffo!

-Cos'è, ora ci dilettiamo anche nel cucinare?-

-Perchè cosa hai in contrario?-

-Ah io?! Nulla. Solo che mi preoccupo per la mia incolumità. Sai, non vorrei morire prima del tempo. Quindi invece di sentirmi male mangiandomi quelle, mangerò queste- dico aprendo il frigo e prendendo le fragole con la panna

-Per tua informazione io sono un cuoco provetto- dice cercando di girare una fritella

-Si si, come no. Siccome non voglio assistere alla tua morte precoce, vado in giardino a gustarmi le fragole-

Esco fuori in giardino è il sole risplende nel cielo. Rispetto all'Inghilterra fa un caldo da morire e devo ancora abituarmici e poi, le fragole con la panna sdraiata in giardino, sono il massimo. Mi perdo nel sapore dolce delle fragole quando una presenza "estranea" si siede affianco a me.

-Ancora non ti sei sentito male?-

-Guarda che non sono male-

-Chi tu o i pancakes?-dico ridendo mentre sul suo volto compare un sorriso sbilenco

-I pancakes, anche se io non sono male-

-Ma smettila!-dico dandogli un colpetto sulla spalla

-Non capisco perchè sei così...così maledettamente acida con me...-

-Eppure dovresti saperlo.-

Non mi piace molto ricordare ma a volte, questa fa parte di una di quelle, devo. Diciamo che Alex di particolare non mi ha fatto nulla.....bè...solo baciarmi e poi andare con la prima che gli è capitata a tiro. Come ogni ragazzina ero stramaledettamente innamorata di quel coglione di Alex. Non so perchè ma so solo che ogni suo sguardo, ogni sua carezza mi faceva rabbrividire di piacere. Ricordo ancora il sapore aspro delle sue labbra, il profumo dolce della sua pelle, il modo forte e protettivo di abbracciarmi; insomma, ricordo ogni singola cosa di quell'estate in cui ho scoperto cos'è il vero amore. Non sono mai stata la ragazza da trucco e parrucco, e il fatto che io sia una calciatrice professionista parla da solo, ma lui diceva che gli piacevo così; o almeno così credevo io. Dopo quell'estate semplicemente da sogno, sono stata mollata per quell'oca rifatta di Emma Roberts. Ci sono stata malissimo. Ho pianto per settimane, per mesi interi ma ora mi è passata. Me la sono fatta passare. D'altronde non potevo deprimermi ancora di più. Forse doveva andare così ma io lo amavo davvero e credo che non riuscirò mai a dimenticarlo. Purtroppo credevo e forse credo, nel principe azzurro; nella persona che un giorno mi farà innamorare follemente scontrandosi lungo il mio cammino, e mi porterà nel suo "castello" e mi farà vivere una favola. Ok, no. Ma credo che comunque, un giorno, incontrerò una persona davvero speciale che mi farà dimenticare tutto il resto. Forse quei ricordi mi fanno ancora male perchè senza accorgermene, delle lacrime mi scorrono involontare sul viso e Alex, come una volta, me le asciuga con il pollice.

-Laura io....-

-No Alex; davvero. Non so neanche perchè sto piangendo.-

-Io non volevo. Credevo di aver trovato il vero amore e invece....-

-Davvero Alex. Non ce n'è bisogno....non devi-

Non so perchè ma ora l'unica cosa che voglio fare, è raggiungere la mia stanza il prima possibile. Non voglio dimostrare di essere ancora fragile, debole ma questa corsa a mo di Bolt verso le scale, mostra tutto il contrario. Non voglio far sembrare che i ricordi abbiano ancora la meglio sulla ragione, ma purtroppo non è così. Semplicemente, non ci riesco. Per mesi, anni, ci ho provato ma nulla. Mi ritrovo sul letto a piangere lacrime amare che ormai, non servono più a niente.

-Laura, ti prego, apri!-

Lo sento urlare queste parole da dietro la porta; ma lo ignoro. Deve aspettare che mi passi. Deve aspettare che, ancora una volta, io dimentichi quell'estate che ora come ora, sa d'amaro. Forse la cosa che ci vuole è un bello sfogo con il mio pallone da calcio. Prendo la borsa del Chelsea e ci infilo dentro tutte le cose utili per il mio antistress personale. Mi metto i miei leggings fino al ginocchio neri, la maglia di Torres e aspetto che lui la smetta di bussare e se ne vada. Per fortuna la mia richiesta, per così dire, non tarda ad arrivare perchè ad un certo punto, non sento più nessuno al di là della porta. Apro con cautela la porta e faccio uscire la mia testolina; pare che non ci sia nessuno. Esco di soppiatto e raggiungo, diciamo in poco tempo, uno dei campetti vicino a casa Pettyfer. E' perfetto. Erba curata, porte nuove; insomma un paradiso. Mi chiedo come un campetto così non sia a pagamento; ma mi sono stufata di pormi domande, a cui difficilmente riuscirò a rispondere. Corro negli spogliatoi femminili e mi infilo le mie adorate scarpette che ormai, hanno fatto la terza guerra mondiale. Quante vittorie e quante sconfitte accompagnate da queste scarpe. Prendo il mio pallone firmato da tutto il Chelsea, stranamente ho portato solo questo qui a Los Angeles, e mi avvio verso il campetto. Oh no! Non sono sola. Spero solo che quell'estraneo non si accorga di me. Comincio a sfogarmi nella zona "pre rigore", come solo un'attaccante di tutto rispetto sa fare. Ora che ci ripenso ricordo quasi perfettamente le parole di Alex di ieri sera: " Sai non credevo mi saresti mai stata simpatica; ma le cose possono cambiare...."  Oh mio Dio!! Lui non si ricorda! Oh no....ditemi che è uno scherzo; ditemi che è un fottuto scherzo.                                                                                                                                                                              -Sai forse io la smetterei di prendermela con un pallone-

-Uhm?-

Mi volto e mi ritrovo davanti un ragazzo alto, con la carnagione abbronzata che ha un qualcosa di familiare.

-Dico, io la smetterei di prendermela con un povero pallone-

-E a te cosa importa?-

-Nulla...Sei molto familiare- dice con un sorriso sbilenco

-Anche tu; ma sarai solo un sosia di qualcuno della tv-dico voltandomi e riprendendo a palleggiare

-Forse è meglio vederti giocare che sentirti parlare-

-Cosa?-

-Si, decisamente vederti giocare. Hai un'accento così buffo-

-Ah il mio sarebbe buffo?! Il tuo non si capisce proprio.-

-Bè perchè forse  parlo circa tre lingue diverse. E comunque anche io ho quelle scarpe-

-Ok e allora?!-

-Dico che anche io le ho col nome; guarda.- dice sedendosi sul prato e invitando a  seguirlo

Mi metto ad osservare le scarpe ed hanno qualcosa di ancora molto familiare.

-N Jr 11?- non riesco ancora a capire.

Cerco di sforzarmi, di ricordare ma nulla. Poi però la  mia mente, si accende  come una lampadina. Carnagione scura, accento brasiliano; come ho fatto a non pensarci.

-Neymar?Neymar Jr?! Il grande e solo paragonato a Pelè?- sono euforica.

-Si sono io. E tu sei Laura Grace. La nuova Messi al femminile-

-Dai...come fai a sapere il mio nome?-

-In poche vengono paragonate a Messi e poi, sei d'esempio a tutte le ragazze del Barça-

-Bè in effetti diciamo che non hanno sbagliato a paragonarmi alla pulce; peccato però che io sia una ragazza-

-E sprecare una bellezza così?! No, no. Preferiamo, anzi preferisco che tu sia femmina-

-Cos'è un nuovo modo di voi calciatori per rimorchiare?-

-Può darsi- dice con quel suo sorriso sbilenco, che mi fa quasi svenire.

-Non sono in vena di molti complimenti oggi....-

-Qualcosa che ti turba? Sai ho un modo per fartela passare-

-E sarebbe?-

-Un bel gelato. O sei una di quelle fissate con la linea?-

-E perchè; dovrei esserlo?-

-Assolutamente no. Ma tutte le ragazze che conosco lo sono.-

-Bè Neymar Da Silva Santos Junior hai sbagliato persona-

-Qui fuori tra 5 minuti?-

-Qui fuori tra cinque minuti-

***

Siamo usciti e abbiamo preso un gelato e notizia bomba, i calciatori mangiano come bufali. Diciamo che la cosa non mi sorprende dato i riscontri  dell'accoppiata Torres\Luiz al Chelsea. E' davvero molto simpatico e mi sono divertita da morire con lui tutto il pomeriggio. Abbiamo scherzato e parlato per tutto il pomeriggio e ora mi ritrovo fuori casa, con il suo numero tra le mani, e con un "a domani" che spero arrivi presto.


NOTE AUTRICE:

Salve a tutte e mi scuso per l'immenso ritardo; causa, come sempre, la scuola. Gli esami stanno per arrivare e mi sto letteralmente facendo addosso dalla paura. Non vi annoiero molto con i vari convenevoli ma volevo solo ringraziare le lettrici e le ragazze che hanno commentato e anche le ragazze che hanno aggiunto la storia tra le seguite, i preferiti ecc. Grazie mille. Siete voi la mia forza per continuare.

Detto questo:

Laura ha tirato fuori un  grosso scheletro dall'armadio. Cosa ne pensate? Vale la pena soffrire?

A quanto pare Alex pare essere caduto in un vortice che chiamo "amnesia da paraculismo". Preferisce non ricordare o davvero non ricorda? Io opterei per la prima ma non si sa mai.

E poi Neymar, Neymaruccio;  riuscirai a far dimenticare a Laura il nostro AlexamnesicoparaculoPettyfer?! Chi lo sa. In questa gabbia di pazzi tutto può succedere!

Spero che commenterete in molte e un bacione a tutte. ps. cercherò di aggiornare presto!!

Questo è Neymar!!!
  
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