Scarpe e vettovaglie
-Finalmente! Ora...ora conquisterò questo posto e userò i suoi abitanti come miei schiavi!
- ...?
-Stavo scherzando... però forse potrei fargli fare il gelato...
- Va beh. Allora, tu dove devi andare?
Agostina: -Beh... devo trovarla... penso che andrò in quel negozio di mi avevi parlato, di moda.
Shelly: -Roger!
A: -Tu invece?
S: -Eh... in realtà non avevo pensato dove andare... eheh...
A: …
S: Quindi...posso venire con te intanto?
A: -...non saprei...
S: -Ma sì, così ti accompagno e mi verrà di sicuro un'idea per far tornare il gelato.
***
S: -Waa quel palloncino! Mi fa commuovere!
A: -Eh?
S: -E' a forma... di gelato... è bellissimo!
Elio: Ehi tigrotta, se ti piace così tanto te lo regalo!
S: -Sììì! Grazie!
A: -Scusi, è questa la Grande Piazza?
?: -Sì, siamo qua.
A: -Grazie.
?: -Se vuole ritorni per farsi lucidare le scarpe!
A: -Ehm ci penserò.
S: -Allora è questo il famoso negozio?
A: -Già.
S: -Entriamo?
A: -... tu vai, dopo vengo... prima voglio vedere... quel posto lì...
S: -Ok!
S: E' enorme...eh! Quelli...quelli sono!
Commessa: -Buongiorno, cosa posso fare per lei?
S: -Quelli...
C: -Scusi?
S: -Quelli!
C: -...
S: -Quanto costa quel letto torta? E quell'armadio wafer? E poi... tutto!
C: -Si calmi...vediamo, il prezzo dell'intera serie dovrebbe essere intorno al milione di stelline...
S: -Gne...scherza vero?
C: -No.
S: -Ahh non è giusto...devo chiedere a Vaniglia se ha soldi da prestarmi...
C: -Beh c'è ancora tempo, cambieremo collezione in inverno, ed a fine stagione ci sono i saldi.
S: -Beh allora se chiedo i soldi a mia sorella potrei comprare tutto di sicuro!
C: -La aspetteremo. Sorella...
S: -Mmh però lei ha qualcosa di familiare...assomiglia a qualcuno che ho visto fino a 10 minuti fa...
C: -Ah davvero...?
S: -Ora che ci penso devo andare... tornerò! E svuoterò questo negozio da snob!
C: -Questo...non è un negozio da snob...
S: -Vabeh, commessa ci rivedremo.
C: -Mi chiamo Bice.
S: - Ah sì, commessa, Bice, è la stessa cosa...
Mentre Shelly guardava la porta scorrevole aprirsi, entrò Agostina. Ovviamente si scontrarono, capirono perché era successo (in realtà no) e si addentrarono (di nuovo) nel negozio.
Tutto ciò appena prima che Agostina iniziasse a piangere alla vista della commessa.
A: -Ma... allora...
Bice: -A-Ago-Agostina
A: -Beatrice...
S: -Eh?
B: -Perché sei venuta qui?
A: -Io? Qui? Non dovrei chiederlo a te?
B: -...
A: Perché te ne sei andata?
B: -Beh...
A: -Beh niente! Ci hai lasciate da sole per venire in città e fare carriera! Non ti importa niente della tua famiglia!
B: -Non è vero questo!
A: -E allora perché?
B: -Io...io non riuscivo a stare a casa dove... tutto era...no dove tutto non poteva più essere come prima!
A: -Credi che così hai aiutato? Hai solo contribuito ad aumentare il dolore...
B: -Io...io non volevo!!
A: -Vieni qua, che sorellina stupida che ho...
Shelly era rimasta confusa da quel veloce dialogo e l'ultima affermazione la spiazzò: perché la commessa era stupida? Solo dopo un po' si rese conto di aver appena scoperto che le sorelle Ago-e-Filo non erano solo Ago e Filo, ma c'era anche Bice/Beatrice.