Serie TV > Braccialetti rossi
Segui la storia  |       
Autore: frappuccino098    24/04/2014    2 recensioni
Cercare di non uscire dai giochi in quel modo, quello era il suo unico obbiettivo.
'ho paura, ho paura di non farcela e di non poter più tornare là fuori e ho paura di farcela ed essere costretta a tornare la fuori'
'E' normale..'
'No, non lo è per niente, una ragazza di 15 anni non dovrebbe essere felice di stare in un ospedale, ma io qui dentro mi sento al sicuro'
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
'Io, Dana' dice una voce, la riconoscerei tra mille 'Che cazzo ci fai qui?' Non avevo nessuna intenzione di parlarci ancora per molto 'Sono tua madre, è ovvio che voglia venirti a trovare!' 'Madree? Ma madre de che, quando mai ci sei stata eh?' Mi fa venire il nervoso quando dice della cazzate simili, lei non c'era mai stata e ora viene qui giusto per la presenza! 'Senti, se sei qui dentro non è un problema mio ok? Chissà cos'hai combinato per essere qua! Mi meraviglio che non ti abbiano portato in prigione invece che all'ospedale!' Tutti ci stanno guardando, i ragazzi sembrano spaventati e altre persone stavano assistendo alla scena 'PERCHÈ NON TE NE VAI A FANCULO EH?! NON L'HO FATTO APPOSTA A FARMI VENIRE UN PROBLEMA AL CUORE SAI?' le urlo in faccia 'Che ti guardi?! Si ho un problema al cuore se proprio vuoi saperlo' 'Oh piccola mia mi dispiace' si avvicina per abbracciarmi, ma indietreggio 'Non ti ci provare nemmeno, non mi fai pena e soprattutto non pensare di poter venire qui e mettere a posto tutto! E ora esci!' mi guarda per un pò tristemente poi se ne va. 'Fanculoo' grido tirando un pugno fortissimo contro il muro, mi guardo la mano e vedo del sangue che cola dalle nocche. Mi sarei anche spaccata un braccio, ma non avrei mai pianto per quella li. Cris corre preoccupata verso di me e mi prende la mano, poi mi fa alzare dalla carrozzina e mi porta in bagno disinfettandomi la ferita e fasciandola 'Cris che fai?' Chiedo mentre mi attorciglia una benda attorno alla mano 'Te la fascio, non vedi!' alzo il mento indifferente poi torniamo di la. Amo il fatto che Cris faccia tutto cio che le passa per la testa senza dire una parola, lo fa e basta, non le importa se non ti va bene. 'Dana, ma perchè hai reagito così?' chiede Vale preoccupato 'Semplice, la odio. Sono 5 anni che è sempre fuori casa e quando c'è rompe solo, ha sempre da dire su ogni cosa che faccio, mi ha cresciuta mio padre e questo lei non lo accetta e dopo tutto questo tempo che non si è fatta viva pretende di venire qui e dopo avermi insultato dice che le dispiace.' dico con la voce tremolante, no non potevo piangere, non qui, non ora e soprattutto non io. Vale e gli altri abbassano la testa in segno di dispiacere 'Oh, guardate che a me non frega nulla di quello che vuole lei quindi non dovete preoccuparvi' 'Si, ma ci dispiace. Io non ho avuto delle belle esperienze con i miei genitori e non lo augurerei a nessuno, poi voglio starti vicino, insomma tutti lo vogliamo' ringrazio Toni abbracciandolo, la sua infanzia non è stata delle migliori, anzi e proprio per questo non voglio che si preoccupi. 'Ragazzi è pronta la cena' dice Ester entrando nella camera di Davide e Rocco 'Dai forza, tutti nelle vostre stanze' posiziona il vassoio sul letto di Davide 'Ester io non ho fame' dico guardandola 'Ma qualcosa devi mangiare' 'No, stasera non mi va. Davvero.' Non ho voglia di mangiare, so che non è un bell' insegnamento per Cris che è costretta ad andare in mensa, ma proprio non ce la faccio. Ester rassegnata esce insieme a Vale, Leo e Toni che vanno a mangiare. 'Cris, tu non vai in mensa?' Le chiedo 'Si, ora vado!' risponde fredda, so che le da fastidio, ma in qualche modo devo aiutarla 'Ti prego mangia qualcosa, fallo per me' le urlo mentre è già in corridoio. 'Dana, la Lisandri ti deve parlare' mia madre entra in stanza e io esco senza neanche guardarla ------------------------------------------------ 'Voleva parlarmi?' dico entrando nell'ufficio della Lisandri 'Si, e di una cosa seria' risponde lei 'Mi dica' 'Il dottr Alfredi ha riguardato il video della Tac e il problema ai ventricoli sembra essere più grave del previsto' Diomio non é possibile 'E?' chiedo quasi senza voce 'Probabilmente dovremmo operare' 'Cosaa? Oh merda' dico appoggiando la fronte sulle mani 'Sarà difficile come intervento?' Chiedo 'Abbastanza' 'Abbastanza quanto?' 'Non lo so Dana, vai dal Dottor Alfredi, ti dirà tutto' 'Okei, arrivederci' apro la porta dell'uffico 'Ehi Dana, stai tranquilla, supererai anche questa' mi dice la Lisandri sorprendendomi 'Lo spero' Ho bisgono di un pò d'aria così esco in giardino e vado verso il mare, se ne vede solo un pezzo da li, ma è fantastico. Accendo la musica mettendomi le cuffiette nelle orecchie, parte "Thanks for nothing" dei Sum 41, la ascolto tutta, mi piace un sacco. Poi metto "How to save a life" dei The Fray e una lacrima mi bagna la guancia, non so perchè, ma quella canzone mi fa piangere. Decido di tornare dentro tanto ormai mi sono calmata, vado in stanza da Davide 'Ehi Dana come va?' 'Tutto bene, tu?' 'Mha si dai, mi ha scritto Diletta' ma che cazzo me ne frega, non deve dirmi ste cose che poi mi incazzo 'Che ti ha scritto?' gli chiedo stringendo i pugni 'Come stavo e che mi sarebbe venuta a trovare' 'Ah' dico guardando fuori dalla finestra Mi sorride e si mette vicino a me, non può prima dirmi che Diletta gli ha scritto e poi sorridermi in quel modo, muoio. 'Ti dispiace?' mi chiede inclinando la testa 'Nono' rispondo mentendo, mi dispiaceva eccome, mi dava fastidio e non poco. 'Guardami' dice voltandomi verso di lui spostandomi il viso con un dito. Mi volto verso di lui e quasi ho un altro attacco di cuore. Mi prende il volto tra le mani e io gliene prendo una e la stringo, non so nemmeno io il perchè di quel gesto, ma i suoi occhi, le sue labbra incuravate...mi uccidevano 'Ti avrei ammazzato in tutti i modi possibili e ora ho voglia di baciarti' non ci credo che l'abbia detto, non può farmi questo; non so cosa dire e continuo a fissarlo negli occhi, non so quanto reggerò ancora. 'Non dici niente? non so dammi anche del coglione, ma..' 'Oh andiamo Davide, sta zitto' lo faccio alzare dalla carrozzina e gli circondo il collo con le braccia, accade tutto in una frazione di secondo, mi avvicino e lo bacio, non me ne frega niente, voglio farlo e basta. Mi circonda la vita e mi stringe a se ricambiando il bacio, ci stringiamo talmente forte da farci smettere di respirare continuando a baciarci. DAVIDE'S POV Glielo avevo detto e lei mi ha baciato stingendomi, è la sensazione più bella che abbia mai provato, mi immaginavo già lei che corre in mezzo al campo da calcio verso di me saltandomi in braccio e baciandomi dopo averle dedicato il goal più spettacolare che abbia mai fatto e poi mi immagino lo stadio vuoto e noi due che giochiamo. Mi sto rincoglionendo sul serio, ma neanche andare velocissimo sullo skate con il vento che ti spinge è paragonabile a quel bacio. Si stacca da me e la faccio sedere sulle mie gambe dopo essermi rimesso sulla carrozzina 'Ti odio Di Salvo' 'Ti odio anche io' E mi bacia di nuovo. ------------------------------------------------ Ehi ehi ehiii eccomi di nuovo qua! In questo capitoli ci sono stati alcuni avvenimenti tristi e altri più belli che fanno dimenticare a Dana la gravità della sua situazione. Speroo ci sia piaciuto ee ci vediamo alla prossimaa. Continuo a 3 recensioni. Ciao bellezzee
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Braccialetti rossi / Vai alla pagina dell'autore: frappuccino098