Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Charlotte of the desert    19/07/2008    5 recensioni
La vita di una studentessa del liceo alle prese con i classici problemi adolescenziali. Prima fanfiction. Coppie già scelte.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
When Friendship became love

             When Friendship became love

 

                               Capitolo 44

 

Uff!! io ormai sono imperdonabile, ma vi chiedo scusa lo stesso. Da troppo tempo non aggiorno sigh!! Beh comunque sia ecco il nuovo cappy!!! Spero che vi piaccia!!

                                  Buona lettura!!!

 

Sasuke era davanti a lei, incapace di proferir parola. Lo sapeva che era stata una cattiva idea  quella di venire da lei.

ma che cosa ci fai qui?” Ino aveva uno sguardo piacevolmente incuriosito. In cuor suo era più che felice di averlo davanti a lei. Assurdo quanto le fosse mancato. Non gli toglieva gli occhi di dosso. Si era quasi dimenticata quanto fosse bello.

“sai che non lo so nemmeno io cosa ci faccio qui?” Sasuke si aspettò una risposta acida tipica di Ino quando era scocciata, invece la bionda scoppio in una risata fragorosa. Sasuke alzò lo sguardo stordito.

“ti sei ritrovato davanti a casa mia per caso?” chiese Ino con dolcezza dopo che ebbe smesso di ridere. Sasuke la guardò negli occhi.

“mi manchi…” Ino strabuzzò gli occhi. Sasuke distolse lo sguardo.

“è stupido lo so, mi manchi, tantissimo…” Ino lo fissò. Cercò di sfiorarlo ma si arrestò a metà strada, la mano sospesa a mezz’aria. La riabbassò e sorrise.

anche tu” mormorò la bionda. Sasuke rimase in silenzio a guardare per terra.

“pensavo di venirtelo a dire, ecco perché sono passato di qua…”

“immagino che tu non accetterai comunque le mie scuse…” disse Ino amaramente. Stava per mettersi a piangere. Era incredibile la percentuale di pianti in quei giorni…davvero paradossale, per lei che era sempre stata una ragazza che non si metteva a piangere praticamente mai… come cambiano le persone…

“non mi interessa!” sbottò Sasuke all’improvviso voltandosi verso di lei. Ino lo fissò stranita.

“cosa non ti interessa?” chiese confusa. Sasuke le afferrò le spalle. Poi si avvicinò di più a lei.

“non mi interessa di quello che è successo, ti amo Ino, potrebbe esserci un motivo più valido per farmi cambiare idea? Direi proprio di no… Ti amo con tutto me stesso, come non mai…” Ino sorrise.

“lo sai che ti amo anche io” Sasuke per la prima volta ricambiò.

“scusami se ci ho messo così tanto a capire quanto fossi stato stupido” disse Sasuke inclinando la testa. Una piccola lacrima scese sulla guancia della bionda.

“questo si che è davvero assurdo.. ora sei tu che chiedi scusa a me… davvero assurdo…” Sasuke le asciugò la lacrima.

“sei tutta la mia vita, me ne sono accorto adesso… sai ci si accorge quanto siano importanti le persone per te quando sembrano ormai perdute.” Ino stavolta singhiozzò.

“non mi hai mai persa, io sono sempre stata qua ad aspettarti amore mio…” Sasuke la baciò con passione. Ino gettò a terra i sacchi della spazzatura che aveva ancora in mano e gli mise la braccia attorno al collo. Sasuke era di nuovo suo, erano di nuovo insieme, quell’incubo terribile era finito, lo riaveva. Non ci sperava più.

“sei diventata l’unica cosa salda nella mia vita Ino, solo tu, e nient’altro, per sempre…” le sussurrò all’orecchiò. Ino chiuse gli occhi, godendo del profumo del ragazzo che tanto le era mancato.

“grazie, grazie per amarmi, grazie per essere qui con me ora…grazie…” sussurrò Ino

“tutto per te…” il moro si rigettò sulle labbra della bionda, non pensando ad altro. Aveva sentito per troppo tempo la mancanza dei loro baci, ma per fortuna ora era tutto come prima, finalmente…

si separarono l’un dall’altro e si guardarono per un istante negli occhi. Un piccolo sorriso soddisfatto comparve sul volto della bionda, ricambiato da quello di Sasuke.

“ti va di entrare?” chiese Ino. Sasuke la prese per mano e annuì dolcemente. I sacchi della spazzatura abbandonati all’entrata.

 

comunque per me è una scemenza!” disse Kiba sbadigliando e rivolgendosi al ragazzo biondo che gli stava accanto. Naruto guardò scettico Kiba poi fissò davanti a se.

“io dico che è una buona idea! Chiudere Ino e Sasuke in un posto, che ne so, tipo un armadio, uno sgabuzzino non lo so qualcosa!” Kiba ridacchiò.

“ok, la tua è davvero un idea cretina Naruto, non pensavo che fossi così stupido! Hai toccato davvero il fondo!” Naruto sbuffò innervosito.

“senti se non facciamo qualcosa quei due si odieranno a vicenda  hai capito? Te lo immagini? Sasuke lontano dal nostro gruppo, Ino lontana dal gruppo delle ragazze, insomma una vera tragedia!” Kiba roteò gli occhi e incrociò le braccia. Era evidente che la situazione preoccupava anche lui…

“e comunque non vedo perché ti preoccupi tanto, in fondo il discorso di Shikamaru è stato abbastanza convincente, e poi la faccia che aveva Sasuke, naaa, secondo me Shika ha fatto centro!” disse Kiba trionfante. Naruto fece spallucce.

“sai quanto è orgoglioso Sasuke, insomma bisogna vedere come ha reagito lui!” Naruto ridacchiò malignamente.

“sai che qual ragazzo è proprio stupido delle volte!” Kiba rise. Fra Naruto e Sasuke c’era sempre stata una specie di strana rivalità sebbene fossero molto amici.

“speriamo solo che non sia così stupido!” Naruto sospirò.

“bah chi lo capisce è davvero bravo, ehi ti va un gelato? io ho una fame….” Kiba lo guardò stupito.

“Naruto noi dovevamo andare a casa mia a studiare ricordi? È già abbastanza tardi, mia madre ha detto che si mangia presto accidenti! E poi tu sei in giro con quel borsone… devi fermarti da me una notte e sembra che tu ci debba passare una vita a casa mia!” Naruto però lo guardava con un sorriso smagliante.

“farei tutto questo per un gelato!” Kiba scosse la testa, era evidente che si era ormai arreso. Ma perché si era offerto di aiutarlo in fisica? Chi glielo aveva fatto fare?  Poi si ricordò che in fondo Naruto era uno dei suoi migliori amici. Il ragazzo cambiò direzione.

dai biondo andiamo a prendere ‘sto gelato!”

 

Karin e Tayuya stavano camminando tranquillamente per strada. Non c’era nessuno a quell’ora. In quello stupido paesino di provincia a quell’ora erano tutti a mangiare, e pensare che erano solo le sei e mezza. Tayuya  doveva  comprare un vestito che aveva visto, e aveva insistito tanto perché queste andassero subito. Come se i negozi il giorno dopo fossero chiusi.

Karin sospirò. Non era però riuscita a dire di no a Tayuya. Inoltre la ragazza aveva minacciato di morte Deidara che si era offerto di accompagnarle. Karin se ne era andata a malincuore. Tayuya quando si metteva in testa una cosa era davvero irremovibile.

ma sei sicura che il negozio sia ancora aperto? In questo postaccio i negozi chiudono quando vogliono loro, maledizione!” disse Karin con tono scocciato. Tayuya se ne accorse, ma non diede peso alla reazione dell’amica.

“beh lo spero accidenti!” Karin alzò gli occhi al cielo. Tayuya sorrise malignamente.

“beh vorrà dire che se oggi non riusciamo a vederlo ci torneremo domani!” Karin la guardò male. Tayuya scoppiò a ridere.

“scherzo, scherzo! Chiederò a Sakon di accompagnarmi, vedrai come sarà contento!” disse ironicamente. Tayuya si ricordò tutte le volte in cui aveva chiesto al suo ragazzo di accompagnarla a  fare shopping, diciamo che si ricordava di tutte le volte che questo le aveva detto chiaramente di no.

“beh comunque se ti fa piacere saperlo siamo quasi arrivati, senti mi dispiace Karin di averti trascinata con me, scusa non sapevo davvero a chi chiedere, sono una vera rottura lo so!” Karin si accorse che in fondo aveva un po’ esagerato. Sorrise a disagio.

“ma no, figurati non preoccuparti, non mi devi ascoltare, brontolo sempre ma alla fine mi fa piacere. Sai non sono molto abituata a cose del genere, a queste cose “da amiche” per intenderci” Tayuya si fermò a guardarla. Karin era imbarazzata e rossa. Guardava un punto fisso. Tayuya sorrise e l’abbracciò. Karin rimase spiazzata.

“ehi guarda che io ti considero mia amica, quindi ti ci devi abituare a queste cose, hai capito?” Karin rimase a fissare Tayuya all’inizio un po’ perplessa, poi si sciolse in un sorriso. Tayuya di tutta risposta la prese sottobraccio e la trascinò con se.

“beh, su, cos’è questa faccia, muoviamoci, non ho voglia che chiuda il negozio! Se lo chiedo a Sakon, quello mi ammazza!” Karin ridacchiò poi guardò l’amica.

“come mai dovrebbe avere questi scatti d’ira improvviso? In fondo gli stai chiedendo solo di accompagnarti e prendere un vestito, mica gli hai fatto una proposta di matrimonio!” Tayuya rise di gusto. Karin non capiva. Poi vedendo la faccia perplessa dell’amica si spiegò meglio.

“scusa, mi immaginavo la faccia di Sakon se gli chiedessi di sposarlo, beh sarebbe un esperienza davvero ridicola, oddio che ridere…” Karin continuava a fissare Tayuya senza capire. Poi la rossa scosse la testa divertita.

“va beh dai lascia stare, comunque lui non mi vuole accompagnare per un motivo ben preciso!” Karin si avvicinò all’amica, curiosa più che mai.

“vedi una volta, gli ho chiesto di accompagnarmi a scegliere una gonna. Lui, povero piccolo ragazzo ingenuo, mi ricordo che mi ha detto: ma si, che problema c’è? Beh fatto sta che al negozio, una volta arrivata sono stata nel camerino a provare gonne per direi, aspetta quanto è stato? Ah si mi sembra un ora e tre quarti. In pratica, lui è rimasto tutto il tempo seduto su un divanetto nel negozio. Perfino la commessa era esasperata. Oddio la faccia che faceva quando dicevo: non mi convince troppo… alla fine mi ha scelto lui la gonna, semplicemente sfinito, per la precisione per citare le sue parole “la gonna che meglio mi stava a suo parere”, ovvero la prima che gli era capitata in mano frugando a caso tra il mucchio che avevo accumulato!” Karin rise e anche Tayuya la seguì.

“e da quel giorno appena mi sente dire la parola shopping improvvisamente scompare eheh…” Karin ridacchiò nuovamente.

“penso di capirlo in fondo… io non sono una di quelle ragazze che ci mette anni a scegliere cosa mettersi, men che meno una di quelle che impiega tantissimo tempo nei camerini a provare le cose. Dopo due o tre tentavi mi stufo!” Tayuya alzò le spalle e poi sorrise a Karin.

“beh Deidara sotto questo punto di vista è molto fortunato, non c’è che dire, sono difficili da trovare ragazze che la pensano come te riguardo allo shopping…” Karin sorrise imbarazzata. Chissà se Deidara si era mai sentito fortunato ad avere una ragazza come lei al suo fianco…

“oh, comunque eccolo là il negozio!” disse Tayuya risvegliando Karin dai suoi pensieri. La rossa mollò il braccio di Karin e si mise a correre come una pazza verso il negozio. Da quella distanza non si riusciva a capire se questo fosse aperto o chiuso. Comunque sia camminò tranquillamente a differenza dell’amica. Tuttavia fu raggiunta poco dopo da Tayuya che camminava con lo sguardo basso, tutta l’energia tirata fuori poco prima completamente scomparsa.

“allora?” Tayuya guardò Karin negli occhi poi sopirò tristemente e alzò le mani delusa.

“ è chiuso, maledizione!” una parte all’interno di Karin esultava e stava facendo festa, visto considerato poi il discorso di poco prima riguardo il rapporto con lo shopping di Tayuya, un'altra parte però era triste per l’amica che era rimasta a bocca asciutta.  Karin le sorrise incoraggiante.

“dai non preoccuparti, non è mica morto qualcuno!” Tayuya assunse una aria tragica. Lei voleva quel vestito! quel giorno! Sbuffò arrabbiata.

“accidenti mi ero già pregustata l’idea di mettermelo stasera, per uscire con Sakon, chi lo sa. Ma questi stronzi sono chiusi…cazzo!” Karin diede delle pacche sulla schiena dell’amica, ma Tayuya non accennava a cambiare la sua espressione depressa.

“e poi domani, chi lo convince Sakon ad accompagnarmi! Che palle!” Karin sospirò. Sapeva che si sarebbe pentita amaramente per quello che stava per dire.

“se ti fa piacere posso accompagnarti ancora io domani!” Tayuya alzò la testa. L’espressione di poco prima completamente scomparsa. Anzi un sorriso ampio si era magicamente materializzato.

“dici davvero? Lo faresti? Sei sicura?” Karin parve un secondo spiazzata da tutte quelle domande.

“si…si certo che lo farei!” Tayuya abbracciò Karin in un impeto di affetto. Karin era imbarazzata. Poi Tayuya si staccò, raggiante.

“o grazie Karin, lo sai che ti adoro, anzi no ti stra adoro, anzi no ti adoro al quadrato, ma no che dico al cubo!” Karin rise nervosamente. Forse Tayuya stava un po’ esagerando.

“prego, ma forse è un po’ esagerata la tua reazione non credi?” Tayuya scosse la testa. La massa di capelli rossi ondeggiò vigorosamente.

“assolutamente no! Mi hai salvato la vita!” poi la ragazza si fece per un po’ pensierosa.

“lo trovo deprimente fare shopping da sola, quindi mi va più che bene! Non so davvero come ringraziarti!” Karin la guardava ancora in modo strano. Abbozzò un sorriso.

“figurati tanto mi fa piacere!” Tayuya sorrise poi prese nuovamente a braccetto Karin.

“ e adesso vieni che andiamo a mangiare qualcosa!” si voltò con energia. Ma si ritrovò davanti qualcuno. Erano in cinque. Davanti a tutti, c’era un ragazzo pallido, i capelli lunghi e neri. Gli occhi erano marrone chiarissimo, quasi gialli. Uno sguardo che faceva paura. Dietro di lui altri quattro ragazzi. Uno era molto robusto, anzi era davvero grasso. Uno sguardo da ebete sul viso paffuto. Un altro ancora sembrava abbronzato, aveva capelli neri raccolti in una specie di coda,  un altro ancora aveva capelli color grigio topo e degli occhiali. Portava anch’esso i capelli legati. Infine ce n’era un altro, capelli bianchi, occhi verdi, un espressione che non prometteva nulla di buono.

“oooo, guarda un po’ cosa abbiamo qui! Due belle ragazze che passeggiano! Ditemi ragazzi, potevamo chiedere di meglio?” disse il ragazzo in testa a tutti. I tipi dietro di lui ridacchiarono divertiti. Il ragazzo moro fece un passo avanti. Tayuya e Karin si ritrassero, preoccupate. Tayuya li guardò minacciosa.

“ e voi chi cazzo siete? Che volete eh?” ringhiò Tayuya, non mollando ora la mano di Karin che se ne stava zitta. Altre risate da parte del gruppetto.

“ragazzi abbiamo una dura! Ma che carina che sei con quel musetto arrabbiato!” il ragazzo le prese il mento ma Tayuya indietreggiò inviperita.

“non ti azzardare a sfiorarmi” minacciò la rossa. Karin non sapeva cosa dire. Era spaventata. Si avvicinò all’orecchio di Tayuya.

“Tayuya andiamo via, questi tizi non mi ispirano per niente fiducia, ti prego andiamocene!” Tayuya deglutì. Stava pensando a come sfuggire al gruppo. Si guardò intorno. Naturalmente non c’era nessuno. Tutto isolato.

“state già cercando una via di fuga? Vi facciamo così tanta paura?” stavolta era stato il ragazzo con gli occhiali a parlare. Un sorriso perfido lo illuminava.

“eh già Kabuto, a quanto pare facciamo questo effetto alla ragazze!” disse quello con i capelli bianchi.

“io trovo che la mora sia molto più carina della rossa!” disse il ragazzo abbronzato. Karin sentì un brivido correrle lungo la schiena. Tayuya sembrava meno preoccupata, ma anche lei era allerta. Forse era più preparata di lei essendo stata per così tanto tempo in una banda di ragazzi.

“a mio parere la rossa è molto più carina invece!” ridacchiò il ragazzo robusto.

“ehi Oro, che si fa?” chiese il ragazzo con i capelli bianchi. Quello che doveva essere il loro capo si  fece pensieroso. Poi lanciò un occhiata a Tayuya e la fece rabbrividire.

“beh io mi vorrei divertire a dirla tutta…” disse quindi il capo. Poi il gruppetto si scambiò un segno di intesa e prima che potessero muovere un muscolo Tayuya e Karin erano già state circondate. Ora le ragazze erano davvero spaventate.

“che diavolo volete da noi brutti stronzi?” abbaiò Tayuya. Tutti scoppiarono a ridere. Le rispose il ragazzo con gli occhiali.

“un tale vocabolario non si addice a una ragazza! Non te lo hanno mai insegnato?” Tayuya lo fulminò con lo sguardo. Il ragazzo con i capelli lunghi si battè una mano in fronte, come se si fosse ricordato di qualcosa.

“ragazzi siamo proprio dei maleducati, nemmeno ci siamo presentati!” disse rivolgendosi agli amici che erano dietro di lui. Poi si voltò di nuovo verso le ragazze.

“vediamo, io sono Orochimaru, lui con gli occhiali è il mio amico Kabuto, lui invece con i capelli bianchi è Kimimaro, poi questo qua…” disse indicando il ragazzo paffuto, che sorrise stupidamente.

“si chiama Jirobo, e infine lui è Kidomaru”  disse indicando l’ultimo rimasto, ovvero il ragazzo abbronzato. Tayuya sbuffò infastidita.

“non ce ne frega un cazzo di chi siete, levatevi di mezzo o ne pagherete le conseguenze!” li ammonì Tayuya. Ma questo non fece altro che scatenare le ennesime risate. Karin non aveva il coraggio di parlare. Era come se non avesse voce. Aveva davvero paura.

“beh signorine ora è il momento che voi vi presentiate!” disse Orochimaru, sorridendo e mostrando i denti bianchi. Tayuya si era resa conto della gravità della situazione e si era anche accorta della paura di Karin, quindi la nascose dietro di lei.

“questi non sono proprio affari vostri!” si guardava intorno per trovare una via di fuga, ma i ragazzi si erano messi in modo da bloccare ogni tentativo. Non c’era bisogno di un genio per capire che erano in pericolo. Orochimaru si avvicinò di più a lei. Tayuya sussultò quando il ragazzo le afferrò un braccio  e la tirò a se.

“Tayuya!” urlò Karin, ma anche questa fu afferrata da qualcuno dietro di lei. Tentò di liberarsi, come aveva fatto anche Tayuya, ma senza risultato. In fondo loro erano due ragazze contro un gruppo di cinque ragazzi, non avevano molte speranze. Karin scalciava dietro di se, inutilmente. Era stata afferrata da Jirobo che ridacchiava ad ogni sua mossa,  a ogni suo tentativo di liberarsi.  Orochimaru rise di gusto quando Tayuya con un improvviso strattone aveva tentato di liberarsi.

“allora? Me lo dici il tuo nome bella bambina?” di tutta risposta Tayuya gli sputò in faccia. Il sorriso sul volto viscido di Orochimaru scomparve e fece spazio ad una smorfia. Si pulì con il dorso della mano libera. Poi fissò Tayuya e le diede uno schiaffo. Karin gridò. Tayuya era stordita dal colpo ricevuto.

“chi ti credi di essere eh? Mocciosa?” Tayuya lo guardò con odio, stava per sputargli ancora in faccia ma Orochimaru le mise una  mano sulla bocca. Karin era terrorizzata, non aveva mai avuto così paura. Tayuya si divincolava. Orochimaru rideva invece. Karin quindi decise di agire.

“AIUTO! QUALCUNO CI AIUTI!” gridò a pieni polmoni la mora. Jirobo e tappò la bocca. Il cerchio si stava stringendo su di loro. Tayuya ad un certo punto morse la mano del suo aggressore riuscendo così a liberarsi almeno per poco. Orochimaru si ritrasse, gridando per il dolore. Poi anche la rossa si mise a strillare. Ma possibile che non ci fosse nessuno? Tayuya si stava lanciando contro Jirobo, tentando di liberare Karin ma fu afferrata da dietro da Kimimaro. Tayuya ora era immobilizzata. Sebbene quel ragazzo fosse molto magro aveva una forza incredibile. Ormai delle lacrime stavano comparendo sul volto di Karin, sembrava che fossero davvero perdute. Poi la salvezza…

“ehi voi! Ma che diavolo state facendo?” due ragazzi stavano passando di lì. Uno aveva i capelli castani e l’altro era biondo. Karin li riconobbe subito. Erano gli amici di Sasuke. Karin non era mai stata così felice di vederli. I due si misero a correre verso il gruppo. Tuttavia la loro presenza non preoccupò minimamente gli aggressori delle due ragazze.

“e voi che volete?” ringhiò Orochimaru vedendo i due. Kiba si diresse subito verso Kimimaro che teneva Tayuya.

“lasciatele stare!” disse Naruto con decisione. Il gruppetto scoppiò a ridere. Poi Orochimaru, che si teneva ancora la mano che era stata morsa poco prima dalla rossa parlò.

“andarvene fuori dalle palle, voi due, non sono affari che vi riguardano!” poi si voltò guardando con aria sadica Tayuya.

“allora ragazzi adesso che cosa ne facciamo di queste due?” chiese Orochimaru. Naruto prese la spalla di Orochimaru che era voltato, lo girò e gli diede un pugno in faccia. Il moro cadde a terra, ancora incredulo. Gli usciva sangue dal labbro spaccato. 

“mi sembrava di avervi detto di lasciarle stare!” disse Naruto minaccioso. Orochimaru si alzò e si pulì il sangue. Il suo sguardo ora faceva paura.

“Oro è tutto ok? Se vuoi li pestiamo anche subito, la devono pagare!”  disse Kabuto. Orochimaru fissava Naruto però, in silenzio. I due si fissavano in cagnesco.

“Kiba libera le ragazze!” disse Naruto che non toglieva gli occhi di dosso dall’avversario che aveva davanti. Kiba annuì e si diresse verso Tayuya. Kimimaro però non aveva alcuno intenzione di mollare la presa. Poi Tayuya fece un segno all’amica. In un attimo entrambe erano libere. Avendo approfittato della distrazione di quelli che le tenevano, le ragazze avevano tirato un calcio ai due che, piegati in due dal dolore le avevano lasciate. Di conseguenza corsero subito dietro Kiba. Tutta la concentrazione del gruppo era su Kiba e Naruto ora.

“ragazze voi scappate di qui, subito, andate via!” sussurrò Kiba a Tayuya. Che sbuffò arrabbiata.

“fossi matta! E lasciare voi due in balia di questi psicopatici? Mai!” rispose Tayuya che aveva già in mano il cellulare. Kiba sospirò innervosito.

“non credo che il vostro aiuto possa fare la differenza!” Tayuya sorrise, mentre componeva un numero sul cellulare.

“il nostro no, ma quello di qualcun altro si!” il gruppo intanto si stava avvicinando ai quattro. Tayuya parlò in fretta al cellulare, e dopo due minuti l’aveva già riposto nella tasca dei jeans. Orochimaru se ne accorse e ridacchiò.

“potete chiamare chi volete, vi riempiamo di botte comunque” Orochimaru si scagliò contro Naruto e Kimimaro invece contro Kiba. Kidomaru e Jirobo invece si lanciarono contro Tayuya e Karin. Queste però preparate, si difesero con tutto quello che potevano. Calci, morsi, pugni e graffi. Kabuto invece aveva preso Naruto da dietro e lo teneva fermo mentre Orochimaru lo riempiva di pugni . Kiba invece si difendeva davvero bene. Di sicuro dopo aver affrontato Sai gli altri gli sembravano davvero scarsi. Diede un pugno in pancia a Kimimaro che gli tolse il fiato. Approfittando di questo momento si lanciò su Kabuto liberando Naruto che cadde a terra tenendosi lo stomaco.

“dannato vigliacco, non sai nemmeno combattere onestamente. Hai bisogno dell’aiuto degli idioti che ti stanno dietro vero?” disse Naruto guardando con odio Orochimaru che ridacchiava soddisfatto. Quando meno se lo aspettava Naruto si alzò in piedi e buttò a terra il moro, tirandogli poi un calcio.

“fate davvero schifo! Attaccare due ragazze. Tze !” disse Naruto disgustato mentre tirava un altro calcio a Orochimaru. Tuttavia fu colpito alle spalle da Kimimaro che si era ripreso. Il biondo cadde a terra. Sentì un altro tonfo era Kiba che  come lui era stato buttato sull’asfalto. Le ragazze erano tenute ferme da Kidomaru e Jirobo. I due erano pieni di graffi e di tumefazioni. Le ragazze se non altro si erano difese bene. Tutti ansimavano sfiniti, ma era chiaro chi avesse il coltello dalla parte del manico.

“finalmente!” gridò Tayuya ad un certo punto illuminandosi. Un gruppo di ragazzi correva verso di loro. Erano in quatto. Erano Sai, Deidara, Sasori e Sakon. Quelli che sembravano più arrabbiati erano proprio Sakon e Deidara che correvano davanti a tutti evidentemente preoccupati per le loro ragazze. Finalmente il sorriso sulla faccia di Orochimaru scomparve.

“ma guarda chi c’è!” esclamò Naruto. Sakon e Deidara si fermarono davanti al gruppo. Fissarono le loro ragazze. Sembrava che potessero uccidere con lo sguardo.

“lasciatele subito se non volete che vi spezzi le vostre fottute ossa una per una!”

 Ringhiò Sakon. Jirobo ridacchiò non avendo evidentemente capito il pericolo che correvano. Kidomaru infatti non sembrava così tranquillo. Sakon perse la pazienza. Lanciò un pugno in faccia a Jirobo. Il ragazzo cadde a terra, tenendosi il naso, con ogni probabilità rotto, mentre si lamentava come un ossesso. Tayuya, finalmente libera si gettò fra le braccia di Sakon. Deidara invece guardava Kidomaru, bastò un’occhiata.  Mollò Karin, avendo capito quanto potessero essere pericolosi. Sasori parlò.

“levatevi dai piedi se non volete che vi ammazziamo di botte stronzi!” il suo sguardo era infuriato. Orochimaru lo fissò con un sorriso sul volto.

“uuuh, che paur…” Sai fu velocissimo, lo afferrò per la maglietta e lo sbattè contro il muro, sollevandolo un po’.

“Sasori non è forse stato abbastanza chiaro? Se non porti lontano da qui il tuo lurido culo ti ci spediamo noi, ma quando avremo finito la tua schifosa faccia non sarà più nemmeno riconoscibile!” Orochimaru era parecchio preoccupato, stavolta guardava con odio il suo aggressore. Capiva che Sai non scherzava. Poi visto come avevano ridotto Jirobo con un solo colpo…

“fammi un segno che hai capito stupido” ringhiò Sai. Orochimaru deglutì.

“andiamocene ragazzi…subito…lasciamo queste puttanelle a questi poveri sfigati!” Sai mollò la presa, e sorrise maligno.  

“vedo che il tuo piccolo cervellino funziona pezzo di merda!” Orochimaru si sistemò la maglietta arrabbiato.

“tsk..” disse Orochimaru. Kimimaro aveva aiutato ad alzare Jirobo che aveva la faccia piena di sangue e imprecava ancora. Se ne stavano andando quando Sasori disse.

“ah aspettate un attimo!” Orochimaru si voltò infuriato, e Sasori in una frazione di secondo gli tirò un altro pugno nello stomaco. Orochimaru, piegato in due sputacchiò.

“nessuno chiama noi sfigati, e nessuno chiama le mie amiche puttanelle capito?  Se vi rivedo ancora in giro giuro che vi faccio a pezzi! E ora sparite, prima che cambi idea e vi ammazzi seduta stante” il gruppetto, si defilò in pochi secondi. Naruto e Kiba erano ancora a terra. Sasori si avvicinò a Naruto e gli offrì la mano, aiutandolo a rialzarsi. Lo stesso fece Sai con Kiba.

“è strano dirlo, ma vi ringrazio! Se non fosse stato per voi non so cosa avrebbero potuto fare quegli idioti!” disse Sasori con tranquillità. Naruto alzò le spalle.

“beh era logico che le avremmo aiutate, in fondo anche voi avreste fatto lo stesso con le nostre ragazze!” Sasori sorrise. E annuì.

“sai forse ti ho sottovalutato pivello, non sei così male come credevo. In fondo Sakura se li sa scegliere bene i ragazzi, vedi il sottoscritto!”  disse Sai battendosi il petto orgoglioso. Kiba ridacchiò.

“vi siamo davvero…ehm..beh si…vi siamo davvero grati!” disse Deidara totalmente rosso. Naruto sorrise e gli diede una pacca sulla schiena.

“ma sii, non preoccupatevi!” disse il biondo solare. Le due ragazze gli si avvicinarono. Kiba e Naruto le guardarono con circospezione. Fu Karin a parlare.

“non so davvero cosa dire, dopo tutto quello che vi ho fatto, beh non avete esitato un attimo a salvarmi, anzi a salvarci,e io forse non lo meritavo. Questo dimostra quanto siate speciali e sicuramente vi devo molto!” “vi dobbiamo molto!” precisò prontamente Tayuya. Karin sorrise. “beh si è quello che volevo dire!” Tayuya l’abbracciò.

“suvvia Karin va bene tutto ma non siamo mica così perfidi, certo tu lo sei però…” Deidara guardò male Kiba che ridacchiò nervosamente “ok, ok non proprio perfida ma cattivella comunque…”

“Kiba noi dobbiamo andare!” disse Naruto togliendo l’amico da quella situazione imbarazzante. Kiba si illuminò.

“giusto, hai proprio ragione! Beh ragazzi allora ci si vede in giro!” disse Kiba. Sasori fece un cenno agli amici.

“ci si vede!” disse il rosso voltandosi e salutando con la mano, quindi il gruppo si allontanò lasciando soli Naruto e Kiba. Quando non furono più in vista i due scoppiarono a ridere.

“ oddio!! Pensa quando lo racconteremo a Sasuke!” disse Naruto ridendo. Kiba guardò l’amico.

“mi sa che nessuno ci crederà!” disse poi scoppiando nuovamente a ridere.  

 

Ecco che anche questo capitolo finisce. Non c’è nulla da fare, ma vi confesso che adoro le risse eheh. Naruto e Kiba i salvatori insomma ihih!! Va beh, Sasuke e Ino si sono riconciliati e sembra che anche le ostilità fra il gruppo di Sasuke e quello di Sasori siano cessate. Sono stata brava?? Beh io spero di si ^^… vi chiedo ancora scusa per il terribile ritardo, ma sono stata un po’ incasinata, e senza contare che domani parto, e niente computer fino ad agosto… T_T..mi chiedo come farò… quindi prossimo aggiornamento ad agosto, spero che non mi uccidiate, perché io vi voglio benissimoooo!!! E oltretutto siamo agli sgoccioli signori…a me piacerebbe scrivere in eterno ma prima o poi la fic dovrà finire no? ma non anticipo niente. Ringrazio per aver commentato: Talpina Pensierosa, Lady Gaara, Violetta30, Guerrina, HinaNaru, Hana Turner, Strawberry_, YumiBabyPunk e Ultima Weapon, e poi tutti quelli che hanno letto ^^. Vi auguro delle buone vacanze e vi ringrazio per la pazienza… mando tantissimi bacioni  a  tuuuuuuuuuttiiiiiiii!! Ci vediamo al prossimo aggiornamentooo!!!

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Charlotte of the desert