Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Aniel_    26/04/2014    8 recensioni
Dean lavora in una tavola calda del Kansas.
Castiel è al verde e alla disperata ricerca di un lavoro... e di un amico.
[2 Broke Girls!AU]
Genere: Commedia, Demenziale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jo, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean Winchester, Castiel, Balthazar, Jo, Garth, vari.
Rating: SAFE
Genere: introspettivo, demenziale, comico
Warning: 2 Broke Girls!AU
Words:  833 (
fiumidiparole)
Disclaimer: nessun personaggio mi appartiene, ma le fangirl - purtroppo - le conosco.

... e le fangirl
 
Dean sbadigliò rumorosamente, attirando l’attenzione di Castiel che, con il menù tra le mani, non aveva avuto ancora il coraggio di rivolgergli la parola.
«Okay» sbottò, arrendendosi. «Vuoi che ti chieda scusa? Allora scusami, Dean!»
Dean incrociò le braccia e guardò altrove, da perfetta diva melodrammatica. «Sei maleducato, cafone e violento, Castiel. Il nostro rapporto non può basarsi su questo.» replicò, piccato.
«Tante storie per una FakeTv.» sbuffò Castiel. «Sai, non sono nemmeno sicuro che esista questo termine… FakeTv.»
«È un marchio registrato.»
«E da chi, sentiamo?»
«Da me.»
Castiel aggrottò la fronte e rise. «Dean, non puoi permetterti una vera tv al punto da obbligarmi a stare seduto sul divano a guardare una scatola di cartone fingendo di trovare il tuo programma immaginario “divertente”, quindi dubito che tu abbia le finanze necessarie per registrare un marchio.»
Dean odiava Castiel quando si atteggiava a saputello da poco uscito dal college. E poi cosa c’era di male a tenere a una faketv di cartone? Quando era fatto la trovava estremamente divertente.
Fece per replicare a tono, ma il Roadhouse venne invaso da risatine sconnesse, gridolini inquietanti e un odore per nulla delicato di sudore e ormoni in fermento.
Oh, Dean avrebbe riconosciuto quella categoria di donne anche a un chilometro di distanza.
Decise così di seppellire l’ascia di guerra per un paio d’ore e coalizzarsi con Castiel: avevano solo una possibilità di uscirne vivi e, per farlo, dovevano collaborare.
«Okay Cas, dimentica la FakeTv e stammi bene a sentire. Vedi quel gruppetto di ragazze al tavolo sei?» domandò, afferrando la mascella di Castiel e trattenendola tra le dita per accompagnare il suo sguardo nella traiettoria finale. «Quelle sono fangirl. So che sai tutto sull’argomento perché sei un grande fan del Dr. House, ma qui è diverso. Vedi le loro magliette alternative? I cartellini di riconoscimento attaccati al collo? Il rossore che indica un vicino crollo nervoso o, nei casi più estremi, imminente squilibrio mentale?»
«No, non proprio.»
«Io sì, e ho già i brividi. Guarda qua!» rispose, indicandogli il proprio braccio. «Devi stare attento, Cas. Molto attento. Altrimenti verrai contagiato dalla loro follia. Credi di potercela fare?»
Castiel, più intontito che impaurito, annuì lentamente. «Dean… sei fatto?»
«Purtroppo no.» ammise il cameriere, sconsolato. «E ora vai!»
E l’altro obbedì, e man mano che accorciava le distanze realizzò che forse Dean aveva ragione: c’era della follia nell’aria e lui non era affatto pronto.
Con la migliore espressione cordiale - perché il sorriso porta alle mance o, se sei fortunato, ad un altro genere di mance! come diceva Dean – si appostò a distanza di sicurezza, pronto ad annotare le ordinazioni.
«E poi… e poi… e poi… e poi Dylan mi ha sorriso! Mi ha di sicuro notata. Pensate che stasera penserà a me?» domandò una ragazzina dai capelli biondi, sull’orlo di una crisi di pianto.
Un’altra ragazza grassottella e dallo sguardo poco simpatico la prese sul personale. «Guarda che Dylan è mio marito, okay?»
Una terza ragazza sorrideva, guardando qualcosa nel proprio cellulare. «Ma secondo voi Tyler e Dylan dormiranno insieme stanotte in hotel? Io dico di sì. Lo sterek è così canon anche nella realtà che io… io… io… io non ce la faccio.»
«Nemmeno io.» borbottò Castiel, frastornato da tutte quelle chiacchiere.
«Oh, scusami, non ti avevamo proprio visto. Vedi, siamo appena tornate dalla convention di Teen Wolf e siamo ancora su di giri.» si scusò la prima ragazza, portandosi una mano sul cuore.
Castiel aprì le labbra, confuso. «Teen Wolf? Il film con Michael J. Fox?» domandò.
«Con chi?» replicò la ragazza grassoccia, orripilata. «Teen Wolf è la serie tv in più rapida ascesa, se proprio vuoi saperlo. Gli attori sono fenomenali e noi li abbiamo incontrati tutti. Noi siamo molto amiche nonostante lei sia sterek, lei stydia e io… beh, io non shippo perché Dylan/Stiles è mio marito. Solo mio.»
Castiel, sinceramente preoccupato che quella tizia decidesse di picchiarlo da un momento all’altro, ascoltò docilmente ogni informazione non necessaria fino a quando le ragazze non si degnarono di comunicargli cosa diavolo avessero intenzione di mangiare.
Castiel tornò mogio mogio da Dean.
«Come è andata?»
«Non lo so, Dean. Sono confuso. Parlano in modo strano, inventano parole che non esistono, dicono di essere sposate con degli attori che non ho mai sentito nominare e insistono sull’esistenza di un sottotesto omosessuale nella loro serie tv preferita. Inventano nomi persino per le coppie.»
Dean si grattò una guancia. «Quindi prendono due personaggi, ad esempio due uomini, vedono sottotesti omoerotici e danno alla coppia persino un nome?»
«Sì.»
«Beh, io e te viviamo insieme. Se fossimo in una serie tv, quale sarebbe il nostro nome da coppia?»
Castiel strizzò le palpebre. «Non saprei… dovremmo unire i nostri nomi.» suggerì.
Dean annuì e dopo una manciata di secondi batté le mani e ghignò soddisfatto. «Ce l’ho!»
«Illuminami.»
«Casean. Siamo una coppia che fa casino, no? Casean!» replicò, orgoglioso come mai in vita propria.
«È la parola più cacofonica che io abbia mai sentito.»
«Sarai tu cacofonico, Castiel. Se mai decidessimo di aprire un locale, lo chiameremo Casean
«Perché non Destiel
Dean ci pensò per pochi istanti e poi scosse il capo, disgustato. «Ecco, Destiel è la parola più cacofonica che io abbia mai sentito!»
 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Aniel_