La fatina entrò nel palazzo e Julie non riuscì a trattenere:” Che meraviglia, e che carine queste fate!”. Io sorrisi, e giungemmo in breve ad una sala…una sala con alla fine un trono, dove vi era seduta una fata, molto più grande delle altre con in testa una corona e in mano uno scettro. Ci fece cenno di avvicinarci, e noi ubbidimmo, poi ci chiese:” siete voi Margot e Julie? Dovete sapere che voi siete le prescelte, e d’ora in poi verrete nella nostra scuola, per prepararvi ad una missione speciale che solo voi siete in grado di compiere.”. Margot e Julie si guardarono impressionate, e stupite. La loro espressione era tale che fece scoppiare a ridere quella che secondo Margot era la regina delle fate. Lei disse:” so che ora non potete comprendere ma ora vi darò dei poteri magnifici che vi aiuteranno nelle vostre missioni.” Detto questo la regina tese le mani verso Margot, che fu inghiottita da una luce rosa. In quell’istante dentro quella bolla di luce, dalla schiena di Margot uscirono due ali, mentre sul suo corpo apparivano un top rosa con migliaia di glitter, una mini gonna, sempre rosa e brillantinata e degli stivali rosa. Appena usci dalla bolla contro la sua volontà, Margot disse:” Rosa selvatica, rosa blu, compari e non scomparire più!” poi esattamente alla base del collo apparì una rosa, metà rossa e metà nera, dalla quale uscì un raggio di luce, talmente potente che ruppe, tutte le finestre di cristallo del palazzo. Margot non credeva ai suoi occhi! La regina disse:”non ti preoccupare per le finestre, piuttosto sei tu che hai un potere potentissimo, quello che ti avevo dato io era molto inferiore rispetto al raggio che hai lanciato”. Detto questo la regina schioccò le dita e tutte le finestre tornarono lucenti e intatte come prima, e dopo poco anche Margot ritornò normale. La stessa trasformazione avvenne con Julie che pero era vestita di azzurro e al posto della rosa aveva una viola, metà azzurra e metà bianca. La regina aggiunse:” Da domani seguirete le lezioni nella scuola per fate, ora Alessia, accompagna le ragazze nelle loro stanze nel palazzo”. La fata che pochi minuti prima le aveva accompagnate si avvicinò e scortò le nuove fate nelle rispettive stanze.