Dal testo: Che senso aveva quel tramonto etereo dei colori più accesi – quali il cobalto e il vermiglio – senza te ad animarlo? Quel cielo rispecchiava perfettamente le nostre anime. Tu, il ghiaccio, rigido e introverso; io, la fiamma, sensibile e testarda. E la nostra catena dava origine a un qualcosa di paradisiaco, raro, quasi irraggiungibile. Era il culmine di due scintille che si scontravano come galassie, come pianeti, come rocce indistruttibili. E tu stavi spezzando quell’unione, quel miscuglio, quel legame dirompente. Tutto ciò spezzava il mio cuore e lo trafiggeva come una stoccata di sciabola.
[Prima classificata al contest "L'eternità era sui nostri occhi e sulle nostre labbra", indetto da ColeiCheDanzaConIlFuoco sul forum di EFP].