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Autore: BlackCrimson    26/04/2014    3 recensioni
( Per Favore immaginate la storia come se fosse un Anime o Manga )
In un tempo lontano, l'oscurità era riuscita a dare vita ai peggiori incubi dell'umanità, creando degli esseri immondi denominati creature della notte. Non tutte queste creature però costituivano una minaccia ma altre, non esitavano a bramare con sempre maggiore foga la vita degli altri.
Per questo motivo, venne istituito un ordine per combattere e limitare tali disgrazie. Coloro che ne facevano parte erano chiamati Hunter.
Elizabeth, una giovane cacciatrice, che però teme fortemente i vampiri, si troverà a sua insaputa a combattere al fianco di uno di questi. Riuscirà ad affrontare la sua paura e realizzare il suo sogno?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Guai in arrivo

 

L'oscurità sembrava regnare sovrana in quel luogo all'apparenza così desolato e abbandonato da tutti. Mai un raggio di sole aveva osato oltrepassare quelle nubi così intense e nerastre che da giorni incombevano minacciose nel cielo.

Caisonville, prima bella città ricordata per i moltissimi fiori colorati che ornavano le bellissime case, dall'atmosfera gioiosa che ogni giorno si diffondeva per ogni viale, ora sembrava una città fantasma, dove gli unici colori dominanti erano freddi e privi di ogni emozione.

Nell'aria si poteva sentire ancora chiaramente l'odore del sangue delle povere vittime, massacrate per saziare quel senso di fame delle singole creature oppure solo per un puro divertimento.

Nessuno era stato risparmiato: uomini, donne, persino bambini...

Uno dopo l'altro era caduti sotto il potere dei vampiri e dei demoni.

Di coloro che riuscirono a scappare, solo una piccola parte poté trovare rifugio nelle cittadine lontane. I meno fortunati furono raggiunti e sterminati brutalmente da quelle selvagge creature senza cuore.

L'attacco era avvenuto senza nessun preavviso, cogliendo la cittadina di sorpresa. Le uniche speranze di respingere gli aggressori svanirono immediatamente con la rapida uccisione delle guardie della città, che si trovò completamente priva di difese. Tutte le vie di fuga furono bloccate in breve tempo, Caisonville si trasformò in una prigione di morte.

L'assalto era stato preparato nei minimi particolari ed era riuscito alla perfezione, opera di una mente fredda, spietata e geniale allo tesso tempo.

Nessuno avrebbe mai sospettato che l'artefice di un tale piano altri non era che un vampiro dal giovane aspetto e dagli affascinanti lineamenti, ma che dal suo comportamento regale ed emotivo, faceva trasparire l'enorme esperienza che aveva accumulato durante gli anni.

Un nobile vampiro dal sangue puro, che ora si era aggiudicato il titolo di maestro e signore della città: Vincent Moore.


* * *


L'ennesimo urlo si levò nell'aria da quell'immensa dimora di pietra, rischiarata solo dal lume di alcune candele che la delineavano, per poi disperdersi nell'aria viziata di quel posto che odorava solo di morte.

I candidi canini del vampiro penetrarono con facilità nel collo di una giovane donna che in breve tempo si sentì privata di ogni sua forza.

Anche quando le sue gambe cedettero e il suo corpo si rilassò innaturalmente, Vincent continuò a stringere fra le sue braccia la preda fino a che non ebbe terminato il suo pasto, per poi lasciar cadere al suolo la sua nuova vittima come se fosse uno scomodo rifiuto.

Finì di leccarsi le labbra ancora bagnate dalla linfa vitale della giovane, per poi pulirsele finemente con un fazzoletto bianco.

Si rilassò sulla sua poltrona in pelle rossa e socchiuse gli occhi per gustarsi ulteriormente il sapore del suo pasto.

Quell'istante non durò molto perché venne disturbato dal fastidioso bussare di qualcuno sul portone di ingresso della sala.

« Entra! » Disse seccato da quell'interruzione.

Subito, la grande porta si aprì sufficientemente per far passare l'individuo.

Dall'oscurità apparve Darius che cortesemente si inchinò davanti al suo signore.

« Spero che il pasto sia stato di vostro gradimento »

Accennò notando la povera donna riversa al suolo, ormai priva di vita.

Vincent non rispose volgendo il capo altrove e fissando un punto imprecisato della stanza.

« Dunque... Ci sono novità?... » chiese poi, con il suo solito fare annoiato.

« Le nostre forze stanno aumentando notevolmente e ci sono sempre più creature che arrivano a Caisonville per servirvi ... A quanto pare, la voce della vostra impresa si sta spargendo rapidamente... State acquistando sempre più fama e potere mio signore... »

« Molto bene... » Si limitò a dire senza mostrare molto interesse nel suo tono di voce. « … E che mi dici di quei due impostori? Gli avete trovati? »

« Non esattamente, ma i nostri informatori ci hanno riferito indizi importanti... »

Finalmente Vincent degnò di uno sguardo il suo servitore e lo incitò a continuare.

« Ci sono giunte notizie dalla cittadina di Firewell … La creatura che avevate inviato li, pare sia stata eliminata e con lei anche tutti i suoi figliocci... Dicono che siano stati gli Hunter … » fece una pausa per lasciare il tempo a Vincent di riordinare le idee.

Non necessitò di troppo tempo per fare due più due e subito le sue labbra si contorsero in un leggero sorriso di vittoria, segno di aver capito la rilevanza della notizia.

« Questo si che è interessante … L'unico modo per uccidere l'originale era quello di usare il potere di un vampiro nobile, più precisamente di un sangue puro, dato che sono stato io a crearlo usando il mio stesso sangue … Di conseguenza, solo un altro della mia stirpe poteva riuscire in questa impresa … »

Poi scoppiò a ridere. Prima un risolino trattenuto, poi sempre più forte. Sembrava che Darius gli avesse raccontato la barzelletta più bella del mondo.

« Questa si che è bella! … »Affermò alzandosi dal suo trono e avviandosi all'uscita seguito dallo sguardo dall'altro occupante della stanza, poi continuò:

« … Escludendo l'esistenza di altri purosangue nella zona … Credo che sia giunto il momento di fare una visita alla città degli Hunter … » Disse marcando con disprezzo l'ultima parola.

« … Questo vampiro sta disonorando la nostra famiglia, non solo perché è un Hunter ma anche perché osa dare la caccia ai suoi consanguinei … »

Prima di varcare la soglia si fermò mostrando i suoi affilati canini.

« Domani notte partirò personalmente per incontrare questo tale e gli farò vedere che si è schierato dalla parte sbagliata … »

- Ma signore, volete affrontarlo da solo? -

« Darius … Non sono così sprovveduto, dopotutto vado nella tana del lupo … Per ora farò solo un giro di ricognizione e già che ci sono scambierò due parole con loro, poi vedrò… »

« Non volete nemmeno portarvi una piccola scorta? »

« Con chi credi di parlare?! »gli inveì contro alzando il tono della voce.

« Perdonatemi mio signore, non era mia intenzione … » Si scusò immediatamente chinandosi.

Vincent sbuffò calmo e si mise una mano fra i capelli scompigliandoli un po'.

« Da solo passo più inosservato. Con quei babbei la fuori non c'è da fidarsi molto … »

Detto ciò scomparve avvolto da una nube di color nero pece.


* * *

 

Il cielo andava scurendosi lentamente, coprendo prima parzialmente, poi quasi del tutto la flebile luce del mattino.

Le prime goccioline di pioggia iniziarono a toccare il suolo, producendo un lieve tintinnio. Poi sempre più forte fino a trasformarsi in un suono continuo e costante.

Nella cittadina, coloro che erano stati colti dall'improvvisa pioggia corsero ai ripari, rifugiandosi nelle loro case, sotto qualche tettoia o dentro a qualche negozio.

In lontananza, però, vi era ancora qualcuno che continuava a muoversi agilmente sotto quell'ormai insistente pioggia, senza dar segno di voler rinunciare al proprio impegno.

Saltava, schivava e parava gli attacchi del suo avversario, cercando di abituarsi al terreno scivoloso che ormai si era venuto a creare.

« Complimenti, sei migliorata moltissimo in questi giorni Elizabeth! »

Le disse lui, parando l'ennesimo colpo.

« Detto da te è più che un complimento! » Gli sorrise lei, senza però distrarsi e ripartì all'attacco, ora armata del suo fidato bastone.

Lo fece roteare in aria e provò a colpirlo alla nuca dall'alto. Keyn indietreggiò fino a che non si ritrovò sorprendentemente bloccato contro un albero.

“Preso!” Pensò la ragazza.

Ormai lo aveva in pugno e non voleva assolutamente farsi scappare l'occasione di colpirlo in pieno per la prima volta.

Keyn, resosi conto della situazione non poté che accennare un lieve sorriso ma non sembrò per nulla turbato.

« Avanti! Fammi vedere cosa hai imparato maga del vento! »La provocò lui.

« Con vero piacere! Preparati! »

Detto ciò, portò il bastone sopra la sua testa e iniziò a farlo roteare con sempre maggiore velocità. Intorno alla sua arma andò a formarsi un piccolo vortice d'aria che si ingrandì dopo breve tempo fino a trasformarsi in tornado in miniatura.

“Però, niente male … ” pensò lui assumendo un'espressione curiosa.

“Pochi maghi riescono ad usare un tale incantesimo in così breve tempo …”

Dovette rimangiarsi tutto non appena notò un accenno di insicurezza crescere sul volto della ragazza. Infatti subito dopo perse totalmente il controllo sull'incantesimo. Il bastone le fuggì di mano e il vortice la avvolse completamente, aumentando ancora più la sua potenza.

Solo quando si sentì sollevare verso l'alto ebbe veramente paura.

« K... Keyn! Aiutami! » Urlò.

L'Hunter non perse tempo e corse in suo soccorso. Si gettò letteralmente in quella tromba d'aria, senza esitare un solo istante.

Rapido, individuò la ragazza poco distante da lui e le afferrò una mano per portarla vicino a se, abbracciandola.

Quel contatto così semplice e naturale, bastò a far emergere dentro di lei uno strano sentimento. Cosa era quella sensazione di benessere e sicurezza che aveva iniziato a provare in quell'assurdo momento?

Era la prima volta che lo sentiva così forte e vicino a lei, tanto che il cuore incominciò a batterle più velocemente.

D'istinto alzò lo sguardo, per cercare gli occhi limpidi e verdi di lui, e gli trovò, intenti a studiare la situazione in cui si trovavano al fine di scovare una piccola via di salvezza, prima che quel vento impetuoso potesse trascinarli ad altezze assai pericolose.

Era cosciente del fatto che era nuovamente colpa sua e toccava a lei rimediare anche se in quel momento, come al solito, non sapeva come.

Poi le venne in mente una frase che le aveva detto Camilla durante uno dei loro allenamenti:

 

I sentimenti di un mago influiscono in modo decisivo sulla riuscita di un incantesimo e ne determinano forza ed efficacia. Quando ti sembrerà di aver perso totalmente il controllo della situazione, fai un respiro profondo e rilassati. Solo così potrai gestire l'equilibrio che c'è fra te e il tuo potere e non ci sarà incantesimo che tu non possa governare.”

 

E così fece. Si lasciò avvolgere dal quel tiepido abbraccio e dalle benefiche sensazioni che provava, traendo un bel respiro prima di chiudere gli occhi.

Magicamente, il vortice d'aria si fece più debole e sempre meno intenso, fino a trasformarsi in un leggero venticello che lentamente gli riportò con i piedi per terra per poi disperdersi completamente.

Restarono abbracciati sotto la pioggia per un tempo imprecisato finché lei non sentì la presa di lui farsi più debole. Aprì gli occhi e si accorse che la stava guardando stranito e sorpreso allo stesso tempo.

Solo allora Elizabeth sembrò riprendersi e si rese conto di stare ancora stringendo il petto di lui. Arrossì di colpo e si staccò immediatamente in preda al più completo imbarazzo.

« Io... Io … » Cercò di giustificarsi, ma nella sua mente vi era talmente tanta confusione che formulare soltanto una frase di senso compiuto le era impossibile. Abbassò lo sguardo giocherellando nervosamente con le dita delle mani e arretrando di qualche passo.

Lui si avvicinò piano e le sollevò il mento, afferrandolo con il pollice e l'indice della mano, costringendola a guardarlo negli occhi. Gli sorrise e portò la sua bocca vicino all'orecchio di lei:

« Lo sai che quando arrossisci sei ancora più carina? Elizabeth. » Le sussurrò piano, marcando il suo nome.

Fu allora che si sentì il volto andarle a fuoco, nonostante la fredda pioggia che costantemente continuava a cadere. Se prima il cuore batteva forte, ora sembrava che dovesse uscirle dal petto. Era talmente frastornata che non si accorse nemmeno che intanto Keyn era arretrato leggermente e si era tolto il cappotto. Glielo mise a mo' di coperta sulla testa, per ripararla dalla innumerevole goccioline d'acqua.

« Avanti, ora sarà meglio che torniamo alla villa o ti prenderai un malanno restando qui … » Le disse sempre mantenendo un leggero sorriso gentile.

Lei si riscosse leggermente prima di annuire e seguirlo distrattamente.

 

* * *

 

Elizabeth e Keyn varcarono il portone della grande villa, venendo accolti dal solito e tranquillo Raphael Keige che prontamente aveva portato loro delle calde coperte.

« Bentornati » disse porgendogliele.

Elizabeth non perse tempo e ne prese una, dopo aver ringraziato e ridato il cappotto a Keyn. Non poteva di certo negare il fatto che stava tremando per il freddo. Anche se era estate, quel giorno, le temperature erano scese parecchio con il temporale.

Keyn, invece, non sembrava soffrirne minimamente e si avviò con estrema tranquillità verso le sue stanze salutando solo con un cenno del capo.

Elizabeth lo seguì con lo sguardo fino a che non lo vide scomparire lungo il corridoio in cima alle scale.

« Raphael, posso farti una domanda? »

« Certo, ditemi pure »

« Riguardo a Keyn … Lui … Beh … Lui, è una creatura della notte, non è così? »

Raphael si trovò un po' spiazzato per quella improvvisa domanda e restò un attimo a riflettere. Non poteva dirle la verità, almeno non ancora.

« Moltissimi Hunter qui lo sono, ma se vuole sapere più cose su di lui, perché non glielo chiede lei stessa? » Le disse poi con gentilezza e tranquillità.

« Non voglio essere troppo invasiva, insomma … Non vorrei che questo lo infastidisse … Ma desidererei anche conoscerlo meglio … »

Raphael sospirò piano accennando un piccolo sorriso, poi le mise una mano su una spalla.

« Ascoltatemi, vi fidate di lui? »

« Si, mi fido. » Rispose sinceramente.

« Allora non temete, a tempo debito avrete occasione di parlare e chiarire ogni cosa. So che non è molto espansivo, ma infondo è una brava persona, e cosa importante, vi vuole bene. Per ora vi basta sapere questo ok? » Concluse ampliando il suo sorriso.

Quelle parole confortarono Elizabeth che rispose abbracciandolo con gioia, bagnandoli tutta l'uniforme. Ma lui non se ne curò.

« Grazie! » Gli disse infine.

« Non c'è di che, ma ora vada a cambiarsi, è tutta infreddolita! »

« Corro! » Detto ciò scomparve anche lei in cima alle scale, balzando leggera sui suoi passi.

 

* * *

 

La pioggia continuò a cadere al suolo per tutto il pomeriggio e ormai il sole andava calando all'orizzonte, portando ulteriore oscurità a quella già creata dalle immense nubi nere temporalesche.

Le strade erano deserte e l'unico rumore a regnare sovrano nella villa era il costante tintinnio della pioggia che batteva sui vetri e sui tetti in legno delle abitazioni..

Keyn era disteso su pino sul letto e sembrava dormire tranquillamente, ignaro del pericolo che avrebbe corso di li a poco.

 

Ti ho trovato!”

 

Una voce improvvisa lo svegliò dal suo sonno facendolo balzare in piedi allarmato. Afferrò la sua spada e si guardò intorno con attenzione.

Niente. Non avvertiva la presenza di nessuno, eppure aveva sentito chiaramente quella voce vicina a lui.

 

Non vi sforzate a cercarmi, non sono li in questo momento... ”

 

Parlò di nuovo l'individuo, con voce calma.

- Allora dimmi dove sei, così ti vengo a trovare … - Lo incitò lui per nulla intimorito.

 

Aha vedo che il coraggio non vi manca, ma se fossi in voi non resterei così tranquillo...”

 

« Allora presentati, così saprò il nome di colui che prenderò a calci per avermi disturbato! »

 

Sei sicuro delle tue capacità, purosangue.” Disse marcando l'ultima parola.

 

Keyn sembrò zittirsi e farsi serio nell'udire quella frase.

« Avanti, dimmi chi sei e cosa vuoi! »

 

Voglio solamente parlare con un mio consanguineo e riguardo al mio nome, credo che tu lo sappia già a questo punto...”

 

« Vincent, il vampiro purosangue di Caisonville... »

 

Esattamente... Ma ora, che ne dici di continuare la conversazione faccia a faccia? E' snervante comunicare in questo modo …”

 

« Se proprio ci tieni ti accontenterò, dimmi solamente dove ti trovi ed io verrò a cercarti personalmente! »

 

Oh, non ne dubito …”

 

* * *

 

Elizabeth, intanto, era rimasta chiusa nella sua stanza a meditare sulle parole di Raphael, dopo aver consumato un buon pasto caldo ed essersi cambiata. In quel momento provava una grande gioia nel sapere che Keyn le voleva bene e non riusciva a pensare ad altro, anche perchè le faceva uno strano effetto.

Le vennero di nuovo in mente le immagini dell'allenamento, di quando aveva generato quel vortice e di come, successivamente, si era ritrovata ad abbracciarlo calorosamente. Arrossì di colpo e si scompigliò i capelli.

“ Naaaah! Elizabeth! Perchè fai sempre queste figuracce!”

Pensò rivolgendosi a se stessa.

Poi si alzò dal letto sul quale era seduta e si affacciò alla finestra, scostando le bianche tende. Continuava a piovere a dirotto e ormai era quasi del tutto calata la notte.

Sospirò avvilita. Dato che non poteva fare gran che, optò per iniziare a leggere un altro libro della grande biblioteca, almeno così non si sarebbe annoiata.

Si scostò leggermente dalla finestra, quando con la coda dell'occhio, intravide una figura muoversi nell'ombra.

Immediatamente riportò lo sguardo sulle strade della cittadina e con sorpresa, riconobbe i tratti di Keyn. Si aggirava furtivo fra le vie, diretto verso una meta precisa e armato della sua inseparabile spada.

« Ma dove sta andando con un tempo del genere? » Si chiese.

Insospettita dal suo comportamento, indossò i suoi stivaletti e si premurò di prendere una mantella per ripararsi almeno in parte dalla pioggia. Poi lo seguì. 






Blaze forma lupo




Heyla! Ciao a tutti!!
Prima di tutto vorrei scusarmi per il stramega ritardo ma l'ispirazione non si decideva a venire e i compiti di scuola mi occupavano gran parte del pomeriggio :((
Fatto sta che per farmi perdonare ho pubblicato un capitolo più lungo e l'immagine di Blaze forma lupo ^.^
Spero che il tutto vi sia piaciuto!:)))
Passiamo ora alle solite domande:
Che cosa accadrà ora? Tutto si risolverà pacificamente o nei peggiori dei modi?
AL prossimo capitolo!!! :)))
Che spero di aggiornare presto xP Anche se la matura mi porterà via tempo xP
Bene, ora passiamo ai ringraziamenti come sempre!:))
Ringrazio Cristina Maurich 55 che non ,o stancherò mai di ringraziare!!! E scusa il ritardo xP
Poi ringrazio anche LoStregatto!!:)) GRAZIE!!:))
Ed infine grazie a tutti quelli che leggono e seguono la storia!! **:))) GrazieeeeeXD
Al prossimo capitolo! ciaooooooooooooXD

  
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