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Autore: mylittlehope    29/04/2014    2 recensioni
Era l'ultimo giorno di scuola, poi sarebbero iniziate le vacanze estive.
Eravamo tutti sorridenti quel giorno, tanto felici che la mattinata tra i banchi scolastici sembrò volare. Quando l'ultima campanella di quell'anno scolastico suonò, saltammo tutti in piedi, salutammo i professori e corremmo via, fuori dalle classi e ci ritrovammo nel cortile. [...]
Sarà la nostra prima vacanza insieme, pensai.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Connor's POV
<< Sono quasi le sette, James, alzati! >> 
<< Connor perchè diamine dovrei alzarmi alle 7 di domenica mattina? >> sbottò James
<< Forse perchè fra circa  quattro ore, ovvero verso le 11, comincia il concerto e dovremmo essere lì? >> 
<< E' di mattina? >> domandò James con gli occhi spalancati e ancora insonnato
<< Esattamente. >> esordì Tristan che si era svegliato prima ed era venuto in tenda per svegliarci.
<< Okay, ora mi alzo. Soltanto cinque minuti. >> disse rintanando il viso sotto le lenzuola.
<< Ragazzi, allora? >>  domandò Sarah entrando in punta di piedi nella nostra tenda e parlando a bassa voce  << James si è alzato? >>
<< Non ancora Sarah, sono ancora qui sotto le coperte come vedi. >>  esclamò lui.
Tristan si avvicinò a Sarah e con fare dolce le diede un bacio << Buongiorno amore. >>
<< Buongiorno a te. >> rispose Sarah con un sorriso e schioccandogli un bacio a sua volta.
Avevo un po' di ansia, e mi rendevo conto di essere un po' troppo pressante.
<< Clarissa mi ha mandato un sms >> dissi alzando di un po' la voce per far sì che arrivasse all'orecchio di James << Mi ha scritto che Carly ed Ellie stanno ancora dormendo quindi possiamo tranquillamente andare ad affittare le macchine per arrivare al luogo del concerto senza che loro si accorgano di nulla. >>
<< Ovvio che dormono ancora, è domenica, chi vorrebbe svegliarsi alle sette di mattina? >> di James alzandosi
<< James, smettila di fare il pigro. Vestiti e andiamo ad affittare le macchine. >> risposi
<< Vieni anche Clari con voi. >> aggiunse Sarah
<< Questa sì che è una bella notizia, scusatemi ma devo andare in residence a farmi una doccia, non vorremmo fare tardi, vero Connor? >>
<< Mi sa che Clarissa è la parola chiave. >> esclamò Tristan
<< Già. >> rispose Sarah ridendo sottovoce
Indossava dei pantaloncini di jeans e la maglietta dei Pierce The Veil che le aveva regalato sua sorella. Tristan invece indossava dei bermuda neri con una maglietta bianca.
<< Ragazzi che ne dite di andare a fare un giro in spiaggia mentre aspettiamo James? >> domandai
<< Ottima idea, Con. >> rispose Sarah entusiasta
<< Brad mi ha appena mandato un sms, anche lui e Rose si uniscono a noi. Ci aspettano al chioschetto vicino la spiaggia. >> esclamò Tristan
L'aria era fresca e piacevole, era l'ultima settimana del mese di Agosto e si notava.
Si erano fatte le otto meno un quarto è tutto procedeva tranquillamente, mentre camminavamo per il campeggio un gruppo di ragazzi e ragazze stava smontando le tende e preparando gli zaini per partire. Un gruppo di altri ragazzi avanzava a passo veloce verso la reception, con zaini e bagagli. Erano appena arrivati, osservavano il posto e alcuni di loro non vedevano l'ora di fare un tuffo in acqua.
<< Tra un settimana si torna a casa. >> esclamai nostalgico
<< Dai Connor, non pensiamoci adesso. Abbiamo ancora un'altra settimana da trascorrere qui. >> disse Sarah
<< Abbiamo ancora tante cose da fare, ma sono sicuro che questa settimana volerà. >>
<< Dai Tris, non pensiamoci. >>
Sarah fece un paio di giravolte con le braccia aperte. << Non è ancora finita la nostra vacanza. >> . Aveva lasciato sciolti i suoi ricci neri e aveva un'aria sognante. 
Chissà quanto sarà contenta Carly della sorpresa.

Rose's POV
<< Saranno qui a momenti. >>
<< Lo so Bradley, ma sono quasi le otto e comincio ad avere fame, non ho ancora fatto colazione. >>
Quella mattina l'aria era particolarmente fresca, non c'era quasi nessuno in giro se non coloro che stavano per lasciare il campeggio e coloro che erano appena arrivati.
Tirava un venticello piacevole e l'odore del mare rendeva tutto meraviglioso.
 << Eccoli che arrivano, Rò. >>
Eravamo seduti ai tavolini del chioschetto quando notai due ragazzi verso di noi.
<< Ma qual buon vento, eh Ian? >> esclamò un ragazzo dai folti capelli neri.
<< Ah, Bob. Guarda un po' chi si rivede. Non sei contenta di rivederci, tesorino? >>
Le uniche persone che non avrei mai immaginato (e desiderato) di incontrare erano in piedi di fronte a me.
Vidi Tristan e Bradley sbuffare, Sarah mi lanciò un'occhiata rassicurante, ma non c'era nulla di rassicurante nell'aria.
<< Se ti stai rivolgendo a me, cambia tono e linguaggio, grazie. >> sbottai
<< Non c'è bisogno di scaldarsi tanto, tesorino. >> rispose, sottolineando l'ultima parola.
Ian mi guardava con il suo solito sguardo da sbruffone ed io stavo per innervosirmi.
<< Ehi, non ne vale la pena. Ora ce ne andiamo. >> mi disse Brad. 
Mi teneva la mano e si accorse del mio nervosismo. << Ian, perché non torni a dormire? E' strano vederti sveglio a quest'ora. >>
<< Oh, Simpson ci sei anche tu? Non ti avevo proprio notato, sai? >>
<< Sei molto simpatico e vorremmo tanto dilettarci con la tua compagnia, ma stavamo per andarcene e anche se ci dispiace non possiamo proprio evitarlo. >>
Brad rispose a tono, mi prese per mano e ci alzammo tutti per andarcene, quando Bob si sedette vicino a Sarah e cominciò a toccarle i capelli.
<< Mi sono sempre piaciuti, sai? >> scoppiò a ridere << Così ricci, così misteriosi. >> disse con fare teatrale.
Sarah prese di scatto la mano di Bob e l'allontanò da sé, ma lui, imperterrito, ci riprovò ancora.
<< Mettiamo in chiaro una cosa, caro Bob. La mia ragazza >> disse Tristan, sottolineando la parola "mia" << non gradisce i tuoi apprezzamenti e le tue prove di seduzione, penso che sia palese. Quindi per favore, finiscila. >>
Di colpo Tristan prese la mano di Bob e la scostò per la seconda volta dai capelli di Sarah.
<< Hey hey, la Wright fa coppia con Evans. >> esordì Ian ridendo forte
<< E a me cosa importa? >> rispose Bob
<< Faresti meglio ad importartene. >> concluse Tristan, mantenendo una calma apparente che mi stupì.
<< Andiamo ragazzi, si sta facendo tardi. >> propose Connor e insieme lasciammo il chioschetto per andare alla zona lounge del residence.

<<  Ma vedi un po' che incontri dovevamo fare stamattina. >> esclamò Tristan un po' nervoso mentre si sedeva su uno dei divanetti azzurri del residence.
<< Non pensiamoci più adesso, non ne vale la pena, davvero. >> proposi
Brad mi osservava con aria interrogativa ed io avrei voluto sapere cosa gli passasse per la mente.
Squillò il cellulare di Connor, era James che lo aspettava giù nella hall con Clarissa.
<< Ragazzi io scendo, mi raccomando non litigate con nessuno, mantenete il controllo, sorridete e andrà tutto bene. >>
<< Sì Con, tranquillo. >> rispose Sarah sorridendogli.
Brad era silenzioso, siedeva vicino a Tristan sul divanetto di fronte a quello su cui siedevamo io e Sarah.
<< Come mai era così confidenziale con te quel tipo? >> mi domandò improvvisamente
<< Non ci pensare Brad, non ha importanza. >>
<< No, ora mi dici perchè si comporta così con te e ti parla con quel tono. >> fece una pausa poi aggiunse << Ah, e soprattutto il motivo per cui ti chiama tesorino. >> esclamò fissandomi negli occhi.
<< Che importanza ha parlarne adesso? >>
<< Vorrei saperlo. >>
<< Non ha importanza. >> risposi irritata
<< Va bene, come vuoi. >> esclamò alzandosi e dirigendosi verso le scale che davano al piano inferiore. Tristan lanciò un'occhiata di intesa a Sarah e poi corse verso il riccio, scendendo le scale con lui.
Sospirai rumorosamente, Sarah mi diede un colpetto sulla spalla per farmi girare e mi chiese cosa stesse succedendo.
<< Ian mi ha praticamente assillato per tutta la metà dell'anno scolastico. Ricordi quando mi chiese di andare con lui al ballo di primavera? >>
<< Sì, me lo ricordo. E ricordo anche come andò a finire quella serata. >> rispose Sarah amareggiata ricordando quel giorno.
<< E' uno sbruffone del cavolo, non lo sopporto. E mi sa che non gli è ancora passata. Non ha ancora accettato che non uscirò mai con lui. >>
<< "Bambolina, tesorino." >> fece Sarah, imitando il tono di Ian.
La fissai per un po', poi ripresi a parlare. << Brad si è arrabbiato. >> risposi sbuffando.
<< E' solo irritato, nervoso e ...geloso. >>
<< Non è colpa mia, non ho fatto praticamente nulla. E' inutile prendersela con me. >>
<< Ma infatti lui non ha per niente dato la colpa a te. Semplicemente si è innervosito quando non hai voluto spiegargli niente. >> Incrociò le braccia sul petto. << E poi, fattelo dire, avevi un tono molto irritante, Rò. >> 
Sbuffai.
<< Non sa nulla del ballo e del casino che successe? >>
<< Mh, non penso. Lui non c'era, ricordi? Era con Jude, alla casa in campeggio. >> alzai gli occhi al cielo pensando lui con Jude, poi continuai << Quando tornò era già passata una settimana dal ballo e non aveva senso riaprire l'argomento. >>
Poco dopo scendemmo al piano inferiore, vidi Brad parlare con Tristan. Era abbastanza irritato, gesticolava ed io volevo solo correre via.
Mi diressi verso di loro e Sarah venne con me, presi Brad per un braccio e gli dissi di seguirmi. << Vorrei parlarti, per bene. >> 
Mi fisso per qualche instante, poi mi fece un cenno di assenso.
Camminavo velocemente, mi frullavano mille frasi per la testa, ma dovevo essere concisa.
Arrivammo fino alla pineta, non c'era quasi nessuno.
<< Non c'è tanto da dire, praticamente ci prova con me da sempre. Mi ha invitato al ballo di primavera, io non ho accettato. Non accetterei mai, non lo sopporto. Non sopporto il modo in cui mi parla e il modo in cui guarda. Non mi piace il modo in cui mi "vuole". Non mi piace essere chiamata "tesorino" o "bambolina" da lui. Quando andai al ballo, ovviamente non con lui, ma con Sarah, lui organizzò una farsa e fece credere a tutti i suoi amici che io ero la sua ragazza e che la sera prima avevamo passato la notte insieme e che anche quella sera avremmo fatto la stessa cosa. >> Feci una pausa. << Quella sera quindi, si avvicinò a me cercando di portarmi in pista per ballare, voleva provarci per l'ennesima volta, ma lo mandai a quel paese. >> 
<< Rose.. >> 
Lo bloccai, gli feci gesto di farmi continuare. Avevo il battito accelerato; pensando a quella sera provavo ancora ribrezzo. 
<< Poco dopo uno dei suoi amici venne verso il nostro gruppo, io, Ellie, Carly e Sarah eravamo sedute sulle gratinate della palestra. Mi domandò con voce alta, davanti a tutti, come mai io non fossi con Ian, se avessimo litigato. Ma non finì lì, perchè in quel momento vidi quell'idiota di Ian raccontare la stessa versione anche ad altri ragazzi. Mi alzai e andai versi di lui, gli diedi uno schiaffo in pieno viso e il suo gruppo di amici rimase scioccato. >> Espirai forte. << Aveva raccontato quasi a mezzo istituto quella storiella che si era inventato. Quindi, in modo molto pragmatico presi il microfono del dj, spensi la consolle e parlai al microfono a tutti gli studenti presenti. Dissi che tutto ciò che aveva raccontato Ian sul mio conto non era per niente vero, specificando che lui non aveva nemmeno il mio numero e facendo rendere conto tutti i presenti di quanto era fasulla quella messainscena tirata su da lui. >>
<< Rose, scusami tanto. >> disse abbassando lo sguardo << Non immaginavo una cosa del genere, davvero. Tris, me l'ha raccontato poco fa. Mi dispiace tanto. >>
<< Tranquillo, anzi, scusami tu per il tono che ho usato poco fa. Il fatto è che non avevo voglia di tirare di nuovo fuori sto fatto. >> Lo guardai negli occhi << Però capisco anche te, non ne sapevi niente, quindi è giusto che tu sappia. >>
<< E' stato un perfetto idiota, non lo immaginavo per niente. E mi domando come ho fatto a non saperlo subito. Dov'ero io? >>
<< Eri con Jude. Tornasti una settimana dopo. >> Sopirò.
<< E perché non me ne hai mai parlato? Tutti sapevano tranne me.. >>
Rimasi in silenzio.
<< Rose.. >> mi tirò su il viso << Mi dispiace tanto, credimi. Guardami, ti prego. >>
Mi decisi a guardarlo, sentivo gli occhi bruciare. Avevo voglia di piangere, di urlare, di correre via. Ma rimasi lì. << E' tutto okay, è tutto passato adesso. >>
<< Ma come ha potuto fare una cosa del genere? >>
<< Bradley, è tutto okay adesso. Non pensiamoci più. >>
<< Come diamine ha potuto creare una storiella del genere solo per farsi figo con gli amici? >> Sbuffò << E' un tale sbruffone, spero di rivederlo in questi giorni solo per dirgliene quattro, cinque e magari sei. >>
<< No, meglio non incontrarlo. Non ne ho proprio voglia. >>
<< Come si è permesso? >>
Brad era furioso, non riusciva a capacitarsi di una cosa del genere. Non riusciva a credere quell'idiota di Ian fosse stato capace di inventare una storia simile solo perché non riusciva ad averla vinta.
<< Ma non ha pensato a te? A come ti saresti potuta sentire? >>
<< Brad a lui interessava solo portarmi a letto, non gli interessava di certo la mia felicità. Lo hai visto com'è, no? Una persona così egoista e superficiale non ha il minimo interesse per gli altri.  >>
<< Non doveva permettersi. >> Brad continuava ad andare avanti e indietro, non riusciva ad accettare la situazione, desiderava che tutto questo non fosse mai accaduto, come me e i miei amici d'altronde.
Di colpo gli andai in contro e lo abbracciai. << Ora non pensiamoci più, avevi il diritto di sapere. Ma adesso basta, ti prego. Cerchiamo di non pensarci più. >> Sospirai piano. 
Ricambiò il mio abbraccio. << Andrà tutto bene adesso. Dimenticheremo insieme. >>
<< Brad.. >>
<< Sì? >>
<< Mi stringi di più, per favore? >>
  
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