Realtà Invisibile

Il mattino dopo, di buon'ora, fui svegliata da Rahab -la padrona- che apriva la porta: “Forza, è ora di alzarti.. Tirati su e va' in bagno a lavarti.”. Alla fine del vialetto, addossati all'alto muro di mattoni che correva intorno alla casa, c'erano una doccia e un gabinetto. Cercai di lavarmi via il sonno dagli occhi, poi mi riavviai verso la cucina della mia stanza, ma Rahab mi vide dalla finestre della cucina. “Hai finito di lavarti,yebit? Vieni dentro!” mi ordinò. In arabo yebit significa ragazza indegna di nome. Io annuii.
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Essendo l'ultima tappa del tour, il giorno dopo Bill poté realizzare il suo sogno di fare shopping ad Oxford Street mentre io e gli altri la passammo in giro per la città. La sera avremmo dovuto essere pronti per una cena di -quasi- lavoro: saremmo andati a casa di un amico di David che aveva contatti con l'America.
Chissà se incontrerò qualche bella ragazza!