Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: MULTIfandomGIRL    30/04/2014    3 recensioni
Ciao ragazzi! Prima ff.
Rachel sarà costretta a chiedere aiuto ad Apollo per il matrimonio di suo padre , escogiteranno un piano in cui Apollo dovrà essere il finto fidanzato di Rachel ma...con uno come lui non bisogna mai MAI star tranquilli
Muahaha
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Apollo, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure della Rachollo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO QUATTRO

PROVE SDOLCINATE & GELATI GIGANTI



Stavo decisamente DECISAMENTE sognando: quello era un posto bellissimo. "Rachel"
Sapevo benissimo di chi era quella voce:"Divina Artemide!" Dissi inchinandomi alla dea.
"Non inchinarti Rachel, mi fai sentire vecchia!!"
---"Scusa .Ma dove siamo? È un posto bellissimo ma..." iniziai a dire guardandomi attorno, poi interrotta dalla dea:" Sei sull' Olimpo,questo è un sogno, ma è comunque  reale, andiamo, gli altri ti stanno aspettando..." Mi chiesi chi fossero gli altri , ma seguii la dea lungo il monte Olimpo.Era davvero un posto fantastico,palazzi d' oro, giardini colorati, ninfe,satiri e divinità minori che passegiavano tranquillamente . Artemide mi condusse nel cuore dell' Olimpo : la sala del trono.Qui tutti gli dei mi stavano aspettando: si vedeva,perché appena mi videro sorrisero tutti,ma Apollo non c' era"Rachel Elizabhet Dare, benvenuta sull' Olimpo,mia cara." Credo di non aver sentito o visto bene, ma fu propio Zeus in persona a dirmelo.
"Divino Zeus,perché sono qui?" Chiesi il più cautamente possibile ." Si tratta di Apollo" rispose il dio.Afrodite sorrise come qualcuno che sa più di quello che da a vedere, e scambiò sguardi complici a Atena , Artemide ed Era. "Vedi , mia cara..." continuò Era:" Pensiamo che Apollo ..." Ma poi purtroppo, mi svegliai .Grazie ad Apollo." Dormi ancora , dolcezza?" Chiese con aria da innocente."Apollo, svegliami un' altra  volta e te la vedrai davvero brutta!" Grazie a lui non avrei mai saputo cosa stava dicendo Era."Calma Rachel! Sono le 10:00 e se non sbaglio alle 12:00 ci sono le prove del matrimo..."
---"PERCHÈ -NON-MI-HAI-SVEGLIATO-PRIMA?!?!"
Urlai come una matta.  "Ci ho provato!  Ma propio non ne volevi sapere,dolcezza" rispose lui.

" Bene, in ogni caso, tu ora esci fuori e fai le cose che gli dei fanno nel tempo libero,mentre io mi preparo..." gli dissi indicando la porta d' uscita.
"Certo , certo . Ti aspetto in macchina, Oracolo."
Ero terribilmente in ritardo, e non feci molto caso a cosa mi misi: una cabottiera abbastanza scollata e degli shorts blu-jeans ,tutto completato da un paio di Converse bianche.Caddi letteralmente dentro la macchina di Apollo ( " Fai attenzione, è nuova,dolcezza") e in men che non si dica, ci trovammo alla chiesa di Snt. Paolo, a New York.
"Rachel , T-E-S-O-R-O !! Sei così A-D-O-R-A-B-I-L-E !!! " Gridò Lorelay in modo che mio padre sentisse quanto mi amava.Apollo fece una smorfia di disgusto. Detto ciò, bisogna ammettere che le  decorazioni della chiesa non erano niente male: l' altare era stato ricoperto di petali blu, e sui bordi delle panche erno appese rose rosse, unite con strisce di tullé bianco. Tutto era bellissimo, tranne la sposa.
"Ciao Lorelay" mi limitai a dire.
Alle 12:00 le prove iniziarono e fu davvero una cosa straziante: papà e quell' oca di Lorelay che si scambiavano promesse d' amore infinito e senza limiti, e Stacy che si fingeva commossa per quell' attimo toccante dicendoa tutti: " Non vi preoccupate, il mio trucco è waterproof!" . Nel dire ciò guardava spesso Apollo, che per ripicca mi tirò a sé dal bacino.Aveste visto la faccia di Stacy.Evvero che forse da dio non era il massimo, ma da attore,credetemi, Apollo non avava rivali. Alla fine di quella straziante e sdolcinata cerimonia, ci furono le prove del pranzo e credetemi , fu ancora peggio: papà , Stacy e Lorelay non la smettevano di tartassare Apollo con domande strane :"Dove vi siete conosciuti? Che fai per mantenerti? Hai intenzioni serie con Rachel? Come fai a sopportarla? Vi siete già presentati ai tuoi genitori? Quanti anni hai? Dove vivi?" Non la smettevano più , specialmente quella cretina di Stacy. Apollo, per mia fortuna,  rispose decentemente (ok, brillantemente ) a tutte quelle invadentissime domande, e fece anche battute divertenti tanto da convincere mio padre che " Apollo mi sembra un bravo ragazzo, tienitelo stretto..." Quando glielo riferii , più tardi, scoppiammo a ridere. "Sei un ottimo attore , non c' è che dire !" Dissi tra le più che altro perché io avevo un bel ragazzo e sua figlia ancora no (chi lo sa) e anche lei ci dava occhiate torve di sfuggita, come la figlia, mentre io e Apollo a stento trattenemmo le risate e dovemmo uscire fuori dal locale con una scusa cretina(" Rachel, mi si è scaricato il telefono, mi accompagni in macchina a prendere il caricabatterie?")per farci quattro risate abbastanza rumorose, tant' è che un' altra signora ci gettò dell' acqua in testa (vedi cap.2). Ovviamente , Apollo asciugò entrambi con i suoi poteri.
Di tanto in tanto , mi chiedevo cosa volesse dirmi Era ,ma poi me ne scordavo vedendo il viso del Dio del Sole. Per nostra fortuna , il pranzo finì prima del previsto perché Stacy si versò della Coca-Cola addosso - non le sarò mai così grata in tutta la mia vita- e tornammo in hotel.risate."Ma lo sai che sei un attore dannatamente bravo?"---
"Grazie , dolcezza.
"Prima di ciò però continuammo le prove di quell' estenuante pranzo di famiglia.
 "Ti va di prendere un gelato?" Chiesi speranzosa . " Si , dai !! È dal 1945 che non ne mangio uno!" Rispose lui entusiasta." A volte dimentico che hai 2000-3000 anni!"
---"Devi ammettere che me li porto bene , dolcezza!" .
Era dannatamente vero.
Lo presi per mano senza pensarci, e lo trascinai per mille vie e viuzze finché non arrivammo in una piccola stradina in cui c' era una piccola gelateria :" Ice-creams & Co" . Apollo sembrò un po' sfiducioso, ma poi gli dissi:" Fidati che qui i gelati sono i migliori di tutta New York!" E corsi a prendere il mio: mega-cono al cioccolato e mega-cono alla nocciola per lui. Ci sedemmo  in un piccolo tavolo della gelateria e iniziammo a parkare animatamente:" Ok Apollo, è la millesima volta che te lo dico, ma sei un attore pazzesco, forse perché sei il dio delle arti..." dissi pensierosa..."Oppure , perché ho circa 2000-3000 anni di esperienza." Fu la sua saggia risposta.
"Voi dei avete una concezione così semplice del tempo, per te novant' anni non sarebbero niente, per me sarebbero una vita ! È buffo , non credi?"
--- "Invece non è per niente buffo, perché se ti affezioni a un mortale, lo vedrai morire, e fidati, non è per niente divertente"
Sembrava che lo avesse provato sulla pelle. Tralasciai il discorso e poi tornammo all' hotel( di nuovo) anche perché si era fatta sera ed ero stanca, dove , appena appoggiata sul letto , mi addormentai. Apollo sarebbe stato il mio ragazzo ancora per un giorno, ma non volevo che finisse lì...




SPAZIO AUTRICE, MATTA:
devo dire che mi sento abbastanza soddisfatta e voi?
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: MULTIfandomGIRL