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Autore: pandanto    01/05/2014    5 recensioni
Ogni amore ha i propri ritmi. A volte aspettare, esitare, rende i rapporti più concreti.
SPOILER 7a STAGIONE
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Sheldon Cooper
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Le ragazze avevano deciso di passare una serata diversa, lontane dai rispettivi fidanzati. Amy aveva presentato Emily alle amiche e insieme avevano convenuto che invitarla ad uscire con loro sarebbe stata un’ottima idea. Mentre passeggiavano al calar del sole su marciapiedi che cominciavano a popolarsi, Penny scorse un bar in fondo alla strada che aveva tutta l’aria di essere elegante e carino.
«“La Môme Piaf”? Ho già sentito un nome simile…», osservò Amy, guardando la scritta rossa che campeggiava sopra alla porta d’ingresso.
«Sono le 19.28. Entriamo?», chiese Bernadette mentre guardava lo schermo del suo smartphone. Le altre annuirono e si diressero all’entrata.

Il locale era arredato in gusto anni ’40, con tavolini rotondi e sedie le cui gambe erano rigonfie nella parte superiore e si incurvavano verso l’interno nella parte inferiore. Le pareti erano color amaranto, con delle lampade a muro a rendere l’atmosfera più sofisticata. Sulla sinistra c’era un bancone bar, sulla destra, dietro un separé, c’era una cucina che prendeva le ordinazioni della gente seduta ai tavoli. Di fronte si ergeva un piccolo palco verso il quale erano puntati due grandi riflettori e su cui spiccava il grande pianoforte nero.
Presero posto vicino al bancone bar –per la gioia di Penny- e mentre decidevano cosa ordinare nel locale entrò un cospicuo numero di clienti -  dall’aspetto parevano essere abituali – che si sedettero quanto più vicini possibile al palchetto.

Passarono mezz’ora a chiacchierare a bassa voce e ad ammirare gli arredamenti, poi arrivarono le ordinazioni. Sul palco salì un ragazzo vestito elegantemente, diede un’occhiata nervosa e fugace alla clientela e si sedette per suonare. L’atmosfera si fece ancora più piacevole, con questa musica che certo riportava a scene di vecchi film.
«Sto amando questo posto», esclamò Emily, «atmosfera fantastica, cibo ottimo, magari dovremmo prendere qualcosa da bere».
«Sono d’accordo», Penny scattò in piedi e sorridendo andarono verso al bar.
 
Il mormorio nella stanza si fece sempre più silenzioso, mentre un ragazzo saliva con una fisarmonica e si sedeva vicino al pianoforte. Una donna, salì anch'essa, con indosso un lungo vestito nero con le maniche corte arricciate un po' sotto le spalle. La pelle candida sembrava illuminarsi e riflettere la luce bianca, erano ben distinguibili solo le labbra scarlatte.
Il pianista e il fisarmonicista presero a suonare mentre lei, con gli occhi chiusi, si dondolava sul posto e piegava le dita, ondeggiava le braccia. Prese un sospiro ed iniziò a cantare.

Amy sentì un brivido emozionato percorrerle la schiena. La potenza e la musicalità di quella voce quasi la commuovevano. La canzone era in francese ma, nonostante non ne comprendesse il testo, la gestualità e i toni le ispiravano ora gioia, ora tristezza. Si voltò a guardare le altre. Bernadette era come ipnotizzata, Emily dondolava appena la testa seguendo il ritmo e Penny la fissava con gli occhi lucidi.

“ L´homme qu´elle m´avait donné
Et que je n´ai jamais
Retrouvé”*


Un applauso commosso si levò dalla clientela e anche le quattro donne sentirono di partecipare.
Amy stava ancora fantasticando sulla canzone e ballava sul marciapiede mentre le amiche la guardavano ridendo. Arrivate davanti all'incrocio si congedarono, si ripromessero di passare un'altra serata simile a quella e andarono ognuna a casa propria.

Amy inserì le chiavi dentro la serratura ma prima che potesse aprire la porta si rese conto che qualcuno stava respirando dall'altra parte.
Dapprima riconobbe il respiro di Sheldon e ciò la rese felice; dopo, però, una volta entrata in casa, una stretta al cuore: era in lacrime sul suo divano, con le mani congiunte in mezzo alle gambe aperte. Si precipitò ad abbracciarlo. «Cos'è successo?».
«Arthur...», singhiozzò. «Non c’è più». Si avvicinò, si voltò a guardarla con gli occhi gonfi e crollò sul suo petto.
Amy si intristì e lo strinse forte a sé, mentre il pianto dell’uomo le inondava il cardigan. Gli accarezzò la schiena per confortarlo, non aveva parole. Vedere il suo Sheldon mostrare la parte più fragile di sé, lui che sembrava così forte, e lei così impotente la faceva sentire ancora peggio.

Dopo qualche minuto smise di piangere e la guardò con un’espressione stanca. «Mi dispiace per averti rovinato la serata», mormorò con voce nasale. Lei sorrise.
«Io voglio esserci per te. Non credere mai che starti vicino quando stai male mi dia fastidio, perché sei tutto per me e se tu soffri, soffro anch’io. Il fatto che tu sia qui con me adesso mi rende felice. Anche se irrompere in casa mia quando non ci sono non è proprio la migliore delle azioni da compiere quando hai bisogno di conforto», concluse, e Sheldon fece un risolino naturale e dolce. «Grazie, Amy Farrah-Fowler».

«Sono le 22.38. Ti riporto a casa?», gli chiese. Lui annuì e si infilò il cappotto e la tracolla. Scesero ed entrarono in macchina.
Durante il tragitto furono silenziosi. Quando furono arrivati a destinazione lei si accostò, spense la macchina e lo guardò intensamente negli occhi. «Vuoi che ti accompagni fino al letto, vero?». Lui annuì con convinzione e sorrise.

Sheldon si stese nel letto e si fece rimboccare le coperte. Amy gli scoccò un bacio sulla guancia e gliela accarezzò.
«Semmai avrai un problema, un dubbio o semplicemente vorrai un pretesto per uscire di casa, ci sarò sempre. Ho paura di perderti e lo sai. Quindi, ti prego, giurami di non andartene mai».
Lui sospirò. «Tu intanto tienimi nel cuore».
 

 
________________________________________________«♥» nda

*Edith Piaf – La foule (www.youtube.com/watch?v=Fgn8gZHJZzA‎)
Voglio fare alcune premesse:
1.La canzone, che nel capitolo in sé sembra avulsa dal contesto, sarà più comprensibile nel prossimo;
2. L' “Arthur” di cui parla Sheldon – se non avete letto gli spoiler – è Bob Newhart, che nell’episodio 7x22 passa a miglior vita.
Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente perché nonostante sia più breve è forse più intimo degli altri a livello emotivo. L’ultima battuta di Sheldon è vagheggiante perché (maledetta me che vado a leggere gli spoiler) è una promessa che avrebbe dovuto rompere in seguito. Non voglio anticipare nulla, spero solo che vi sia piaciuto e che sia riuscita a renderlo apprezzabile anche da voi!
Aggiorno appena posso.
P.s.: Grazie per le recensioni! Mi rendete così felice ♥

   
 
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