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Autore: Alicecream    02/05/2014    0 recensioni
Meg ha un mantra: studia, nuota, scherza.
I suoi ottimi voti, la sua passione disumana per il nuoto e i suoi migliori amici sono il motivo per cui crede di avere una vita felice.
Harry ha un mantra: leggi, canta, divertiti.
I suoi libri, le serate passate nei locali intrattenendo i clienti con la sua voce e le battute pessime in discoteca sono i motivi per cui crede di avere una vita felice.
Niente li convincerà a cambiare questa routine.
Niente, se non una stupida cotta, o un po' di celebrità.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ehi Meg!" sentii qualcuno dietro di me chiamarmi e mi girai di scatto. Una smorfia comparve sul mio volto: ero completamente dolorante dopo l'allenamento mattutino. Fissai la folla di ragazzi nel corridoio, e poi scorsi la chioma di Elisabeth. Non che fosse difficile da individuare. Rossa e slanciata, la mia migliore amica era visibile anche a distanza di chilometri. Mi fermai ad aspettarla, sapendo già cosa mi avrebbe detto. Certamente avrebbe iniziato a parlare di Styles, un ragazzo che avrebbe dovuto cantare alle audizioni per partecipare ad XFactor da lì a poco. Era sulla bocca di tutti, ma non avevo capito che cosa ci fosse di così eccitante. "Meg! Finalmente ti ho trovata! Lo sai che Harry andrà ad XFactor?!" mi urlò nelle orecchie. Mugugnai un verso che avrebbe potuto essere un "ovvio che lo so!" ma anche un "davvero?". Ma tanto non ci fece caso, e continuò a parlarmi di... per la verità non so di cosa, perché spensi il cervello e stetti ad osservare il suo volto mentre mostrava tutta la sua gamma di emozioni. Elli, mi aveva detto una volta, avrebbe tanto voluto studiare come attrice, ma i suoi volevano una carriera più prestigiosa per lei. E così era finita ad un College inglese con la sottoscritta.

Arrivammo in classe e qui fu tutto un susseguirsi di saluti, ritrovamenti e altre smancerie che non apprezzavo. Elli mi stava ancora parlando quando mi guardò interrogativamente. "Ehm... cosa?" le chiesi. Alzò gli occhi al cielo, e sorrisi pensando a come fosse difficile soppportarmi dopo un allenamento alle cinque del mattino. "Allora socia, ti stavo chiedendo... l'hai conosciuto?". "Scusa ma di chi stiamo parlando?". Sospirò di nuovo. "Come di chi Meg! Di Harry Styles! È da dieci minuti che ti sto parlando di come sia affascinante avere a scuola uno come lui! Pensa: e se diventa famoso? Ci farà l'autografo? Si ricorderà di noi? Sa almeno chi siamo?". Stavolta toccò a me alzare gli occhi. "Senti, probablemente non passerà neppure la prima selezione, perciò smettila di farti queste paranoie!". Fortunatamente (si fa per dire!) in quel momento entrò in classe il professor Dutter, che incominciò la lezione.

Le cinque ore passarono in fretta, e così all'una mi ritrovai in mensa con Ellie. Stava scrutando la folla in cerca di qualcuno. "Nathan!" urlò improvvisamente, e un ragazzo comparve davanti a noi. Moro, occhi chiari ma soprattutto fisico da palestrato: non c'era da stupirsi se ogni volta che camminava tutte le ragazze nei dintorni si girassero a contemplarlo. Una volta avevo perfino beccato la mia professoressa di Fisica, una donna sposata di cinquantasette anni, a fissargli il culo con insistenza. Nat, per qualche stranissima ragione a me sconosciuta, era il mio migliore amico. Ecco, ora immagino tutti quelli che stanno leggendo che gridano "Friendzone! Friendzone!" come pazzi. Bene, non era assolutamente così. Nat era praticamente mio fratello maggiore, e io gli volevo un bene dell'anima, tutto qui. Mi fidavo di lui ciecamente; era l'unico che poteva abbracciarmi e buttarmi sul letto senza che dovessi preoccuparmi della scatola di preservativi. Inoltre era innamorato pazzo di Angelina, una mia compagna di nuoto, ed io ero il tramite perfetto. Ma torniamo a noi. Nat mi abbracciò velocemente, e lo stesso fece con Elli; poi ci indicò un tavolo libero e se ne andò. Oggi a quanto pare il pranzo sarebbe stato offerto dalla Ditta Meg. Raggiungemmo finalmente il bancone e prendemmo da mangiare, poi ci dirigemmo verso il tavolo occupato da Nat. Accanto a lui si era seduto anche Daniel, il suo conquilino, un ragazzo alto ma spaventosamente magro che passava ore e ore incollato al computer. Mentre mangiavamo gli altri iniziarono a parlare, ma ero troppo stanca per partecipare al discorso. Che giornata di merda. Sentii Nat chiedermi come stavo e accarezzarmi delicatamente la mano, e gli risposi che ero solamente fusa. Non sembrò gradire la risposta. Mi ripeteva sempre che avrei dovuto diminuire gli allenamenti e riposare di più, ma non mi andava di abbandonare il nuoto. Bene, ecco, ora mi veniva da piangere. A volte avevo questi scoppi, ma preferivo essere sempre in camera mia quando succedeva. Strinsi i denti, e ripresi a mangiare, mentre Nat si offrì gentilmente di portarmi in piscina più tardi. Gliene fui immensamente grata, non sarei mai riuscita ad andarci a piedi nello stato in cui ero. Per il ritorno però avrei dovuto arrangiarmi. Quanto odiavo non avere una macchina.

Nel pomeriggio Elli e Daniel uscirono con altri amici, mentre io rimasi con Nat in camera sua a studiare. O meglio, lui studiava mentre io sonnecchiavo sul suo letto, finché non si stancò di vedermi dormire e ingaggiò una battaglia di cuscini. Vinse lui, e da ciò si può capire quanto fossi a terra. Poi, verso le quattro, mi accompagnò in piscina. Lo salutai con un bacio sulla guancia, ma era distratto, e continuava a girarsi a destra e a sinistra. Iniziai a ridere, osservandolo nel disperato tentativo di trovare Angelina. "Arriva sempre in ritardo!" gli dissi andandomene.

Non sto a descrivervi l'allenamento di quel pomeriggio. Vi dico solo che fu un inferno. E se siete anche voi nuotatori potete capirmi. Arrivai ai dormitori alle sette e mezza, in tempo per sistemare il borsone e scendere a cena. Avevo ancora i capelli completamente fradici, e una chiazza d'acqua mi bagnava la maglietta sulla schiena, ma stavo morendo di fame. Presi un hamburger e mi diressi a un tavolo vuoto, dove mangiai in solitudine. Elli era in pizzeria con gli altri, mi aveva scritto da cellulare. Così tornai in camera mia e mi stesi sul letto. Non avevo neppure chiuso occhio quando la porta si aprì la mia amica entrò, portando con sé puzza di sigaretta. "Elli.." borbottai, nascondendo il viso nel cuscino. Avrei voluto restare lì, ma dovevo andare da Nat per portagli informazioni importanti. Mi scusai con lei e feci per uscire, ma mi fermò per un braccio. "I capelli" bisbigliò. Mi guardai allo specchio: poiché non avevo fatto in tempo ad asciugarli, ora si alzavano da tutte le parti. Sembravo Bellatrix (ma ero molto meno sexy). Beh, tanto dovevo solo vedere Nat no? E lui mi aveva visto in condizioni peggiori. Riavvivai con qualche manata la mia chioma e uscii.

Mi pareva di essere uno zombie, e quando arrivai davanti alla porta di camera sua stavo per crollare. Bussai urlando "apri, sono io!" ma non venne ad aprire nessuno. Eppure la luce era accesa, la si vedeva filtrare da sotto la porta. Picchiai ancora una volta contro il legno, ma niente. Frustrata, tirai un calcio gridandogli "senti coglione, non è divertente, lo sai che..." e poi la porta si aprì. Solo che la testa che ne spuntò fuori non era quella di Nat, e neppure quella di Daniel. Occhi color Erba Secca In Un'Estate Di Siccità (una tonalità di colore abbastanza dispregiativa) e capelli castani e ricci, potevano essere di una sola persona: Harry Styles.


NOTE DELL'AUTRICE: Ehilà gente! Non so se a qualcuno importerà ciò che sto per scrivere, ma ci provo :) prima di tutto voglio dirvi che proverò a scrivere una storia su Harry senza che lui sia lo stronzo di turno, o comunque cercherò di fare qualcosa di originale. Non so se riuscirò a finire questa fic, nel peggiore dei casi la lascerò a metà finchè mi verrà qualche illuminazione divina. Inoltre, non sono una Directioner e non so praticamente nulla del 'pre-XFactor', nè dei momenti subito dopo il loro terzo posto, perciò ovviamente mi inventerò tutto. Se mi lasciaste una recensione ne sarei veramente felice, consigli e correzioni sono sempre benvenuti (ma anche i complimenti! ahahah). Peace and Love gente, al prossimo capitolo♡
  
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