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Autore: bj_dream17    03/05/2014    4 recensioni
Al Dipartimento emerge finalmente la verità: tutti loro hanno vissuto in un esperimento ignari di ogni cosa, persino del suo scopo. Pur essendo una GP, Tris non può accettare tutto questo e sarà lei ad entrare nel Laboratorio Armamenti per diffondere il siero della memoria. Quattro intanto è tornato in città per evitare lo scatenarsi della guerra insieme a Peter e Christina, tutto sembra andare per il meglio, ma quello che lo aspetta al suo ritorno non è quello che sperava. Tris è stata colpita e lotta tra la vita e la morte.
Non sempre nella realtà esiste il lieto fine, le persone a noi care muoiono lasciando in noi il vuoto della loro assenza, ma qui ho voluto dare a Tobias e Beatrice la loro seconda opportunità. Come sarebbe stato se Tris fosse sopravvissuta dopo aver diffuso il siero della memoria?
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come per Caleb, anche questo capitolo ha un punto di vista azzardato e allo stesso tempo molto personale.
Spero che incontri comunque il vostro favore e spero di essere riuscita ad essere fedele al personaggio nonostante la nota personale.
Chi non ha una migliore amica? Io ho la fortuna di averne una molto speciale e questo capitolo è dedicato a lei perchè rivedo in noi l'amicizia che lega Christina e Tris.
Aspetto le vostre recensioni e vi auguro buona lettura!
xoxo

 

Grazie a Miss Black


CAPITOLO

CINQUANTASEI
CHRISTINA
ORA MI SENTIVO DAVVERO sola al dipartimento. Cara cercava in tutti i modi di distrarmi, ma non capiva che i suoi modi, i suoi sorrisi, lei mi ricordava Will.
Ero riuscita ad andare avanti perché tutto intorno a me era sempre in pieno movimento, ogni evento non lasciava mai il tempo di ripresa prima del successivo. Eravamo usciti dalla città sperando di trovare qualcosa di meglio e ci siamo imbattuti nel dipartimento dove di nuovo il dolore ha segnato tutti noi.
Tris si è spinta a combattere faccia a faccia con la morte quando già Uriah aveva perso la sua battaglia e con lui Caleb. Le immagini di Tobias alla sala riunioni ancora mi danno da pensare, quanto odio può aver chiuso dentro se stesso prima di arrivare a scoppiare così.
Quei pensieri, come quasi tutti, mi riportano sempre a lei che ancora sta combattendo la sua battaglia.
Guardo l’orologio, ho ancora un’ora prima che Cara richiami il gruppo del pomeriggio per la lezione di storia. Studio la stanza, tutto è al proprio posto e pronto, esco e cammino in direzione dell’ospedale, sento il bisogno di lei ora e so che sarà lì ad attendermi.
Per fortuna i corridoi sono deserti, non avrei sopportato di dover giustificare la mia presenza in quel posto fuori orario.
Cara era impegnata, Tobias era nella sua stanza forse ancora sotto l’effetto del siero, Peter non ricordava più nulla, George insieme ad Amar e Zeke erano impegnati fuori dal dipartimento e quindi ero piuttosto sicura di trovare la stanza di Tris vuota al mio arrivo.
Non rimasi delusa quando aprii la porta, nessuno occupava la sedia accanto al suo letto, ma sarebbe rimasta vuota ancora per poco. Chiusi la porta alle mie spalle e presi posto accanto a lei, la sua mano era calda e il suo respiro regolare, a guardarla così sembrava che dormisse di un sonno rilassante, ma non potevo ingannare la mia mente.
Non sarei riuscita a pensarla addormentata, sapevo quello che realmente celava quel sonno.
«Tris» sussurrai lieve «dormire così a lungo lasciando il lavoro agli altri non è un comportamento da abnegante sai?»
Cercai di sdrammatizzare, ma la voce mi si incrinò a metà frase. No, non sarei mai riuscita a fingere. Non ero divergente, ma non avevo passato abbastanza tempo tra gli intrepidi per perdere la mia natura di candida, forse anche questo significava essere almeno un po’ divergente.
Scacciai quei pensieri, ora a chi importava più quello che eravamo se non a noi stessi. Le differenze erano state annullate e l’esperimento era stato smantellato ed era tutto merito suo.
Le strinsi forte la mano e con l’altra le sistemai i capelli che le ricadevano intorno al viso.
«Mi manchi Tris, sei la mia migliore amica e non accetterò una tua sconfitta questa volta.»
Ricacciai indietro le lacrime, avevo pianto troppo dalla morte di Will e mi ero ripromessa di non caderci di nuovo. Mi schiarii la gola sedendomi meglio sulla sedia, dovevo essere io quella sensata al momento se gli altri non erano in grado di esserlo.
Se Tobias non è in grado di esserlo.

 
Presi un bel respiro e rilassai i muscoli, solo in quel momento mi accorsi di essere tesa come mai prima.
Tobias non era in sé e questo aveva fatto sì che Tris rimanesse sola fino ad ora, ma più di ogni altra cosa la sua rabbia aveva ucciso Caleb e in parte me ne sentivo responsabile.
Non avevo fatto nulla per trattenere Tobias, avevo guardato inerme la scena davanti a me e avevo provato una sensazione di piacere strisciare nello stomaco.
Riuscirò a reggere lo sguardo di Tris quando lo scoprirà? Non ne sono convinta, ma dovrò provarci. O forse potrei provare ora.
«Tris, sono sempre io» un piccolo sorriso nasce sulle mie labbra «non prendermi per matta, stavo racchiudendo le idee per raccontarti un po’ di novità.
Spero tu sia pronta per sentirle tutte, forse dove sei hai un appiglio dove reggerti forte, se così fosse reggiti amica mia, inizia la corsa.
Il tuo desiderio di morte ancora non si è placato, dovevi proprio prendere il posto di Caleb nel Laboratorio Armamenti? Non potevi lasciare a lui il compito di salvarci tutti ed essere per una volta egoista? Non smetterai mai di pensare davvero come un’abnegante eh?
Mi dispiace, ma tuo fratello ha abbandonato la nave, Tobias l’ha buttato fuori a calci»
Il tono allegro che mi ero imposta all’inizio lascia ben presto spazio ad un tono serio e il sorriso abbandona il mio volto.
Nonostante tutto il mio astio per Caleb non riesco davvero ad odiarlo ora. La morte cancella in parte i ricordi negativi di una persona, che strano effetto ha sulla nostra mente.
Mi bagno le labbra e ricomincio a parlare, ora più concreta.
«Tobias non ha mai perdonato a Caleb di averti lasciata andare al Laboratorio. Fino a due giorni fa aveva tenuto dentro di sé un odio così grande che era destinato ad uscire prima o poi, così è stato. Senza te è un’altra persona, insieme riuscite ad essere migliori sai?
Caleb è morto Tris, Tobias l’ha ucciso e io non ho nemmeno pensato di mettermi a sua difesa. Sì Tris, sono colpevole tanto quanto lui della sua morte. Tobias era impazzito, non stava combattendo come sull’arena degli intrepidi, stava combattendo da ragazzo ferito e solo, solo senza te e..»
Un sibilo mi impedisce di continuare a parlare, osservo il macchinario dall’altro lato del letto e il suono continua incessante a invadere la stanza. Il battito cardiaco sembra regolare, ma non ho modo di capire davvero cosa sta succedendo.
Un medico mi porta fuori dalla stanza mentre altri corrono al suo interno. Osservo la scena impotente, mi avvicino al vetro che lascia vedere all’interno della stanza e cerco di capire dai gesti dei medici, ma invano.
«Christina! Eccoti finalmente, ti aspettavo per la lezione»
La voce di Cara mi scuote e mi giro verso di lei, il disappunto sul suo volto sparisce in fretta, sostituito dalla paura.
«Che succede?»
Riesco solo a scuotere la testa, non so cosa stia succedendo e questo mi fa paura. Ho paura di perderla, è la mia migliore amica e non posso permettere che accada.
Sei impotente davanti a questo. E niente è più vero.
Vedo Cara avvicinarsi al vetro e poi guardarmi di nuovo.
«Eri dentro? È successo qualcosa Christina?»
Annuisco
«Sono entrata e le ho parlato, è da troppo che non mi comporto da amica con lei. Non immaginavo succedesse qualcosa. Forse è un bene»
E mentre lo dico ogni fibra del mio corpo spera che sia così.
Perché dovrebbe sempre essere negativo il suono di un macchinario.
«Forse si sta svegliando»
Cara non parla, è concentrata su quello che accade all’interno e io mi sento di nuovo sola come quando ho deciso di venire qui. Ora so che non perderemo mai la nostra fazione, sarà sempre parte di noi come ora la vena erudita ha preso il sopravvento su Cara e l’ha allontanata da me.
 
* * *
Il buio del dormitorio mi avvolge, sento i respiri regolari degli altri intorno a me e finalmente mi preparo ad una notte serena.
Il ricordo di Will stanotte non sarà più così doloroso, non sparirà ne sono consapevole, ma la gioia di avere di nuovo Tris al mio fianco è troppo forte ora per lasciarmi andare al dolore.
Tris è sveglia, ancora una volta lei ha vinto e ha dato nuova energia a tutti. Nessuno di noi ne era davvero consapevole, ma sapevamo nel profondo di noi, che se lei non si fosse risvegliata la vittoria avrebbe per sempre avuto un retrogusto amaro.
Ora i nostri cuori sono più leggeri, ora possiamo permetterci di godere davvero appieno della prospettiva di un nuovo futuro.
Non c’è la paura nel proporre un nuovo cambiamento, non c’è il velato senso di colpa dietro ad ogni sorriso, ad ogni sogno.
Semplicemente aprendo gli occhi ci ha donato di nuovo speranza, gioia, voglia di fare e ha ridato il via alla vita.
Non sarei rimasta sola in questo nuovo mondo, amiche sul treno per una nuova vita, amiche per sempre.
 
   
 
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