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Autore: Betty    22/12/2004    8 recensioni
Un incontro casuale tra l’affascinante Benjamin Price e Nicole, ragazza timida e ahimè con qualche chilo di troppo. Non hanno niente in comune, ma il destino li ha già fatti incontrare e chissà che non possa farli innamorare…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6

CAPITOLO 6

Il mattino successivo Nicole dormì fino a tardi, durante la notte aveva fatto un sogno bellissimo, dove Benji la baciava dolcemente, quando aprì gli occhi la prima cosa che fece si portò una mano alle labbra, come se quel sogno fosse vero.

Un leggero bussare la fece svegliare del tutto "Avanti" disse mentre era ancora sdraiata nell’enorme letto.

"Buongiorno, dormigliona!" esclamò Benji entrando, l’uomo osservava i capelli disordinati e il viso che aveva assunto un leggero rossore, anche così era molto carina.

"E’ così tardi?" chiese la ragazza.

"Sono le undici passate. Mi stavo preoccupando credevo che avresti dormito tutto il giorno."

"Troppe emozioni ieri sera, dammi cinque minuti e cercherò di sistemare quel disastro di faccia che mi ritrovo." Disse la ragazza, Benji sorrise ed uscì dalla stanza, il cuore nel petto batteva veloce ma l’uomo cercò di non farci caso.

La giornata passò veloce, Nicole fu felice di aver accettato l’invito di Benji, non si sarebbe mai dimenticata di quel Natale, pranzarono sempre a casa di Benji e Kate le fece i complimenti per il suo dolce. Verso sera si accingeva a tornare a casa, erano sulla porta lei e Benji.

"Grazie, ho trascorso un bellissimo Natale." Gli disse con un sorriso.

"Grazie a te che sei venuta."

"Ci vediamo" disse Nicole.

"Domani andiamo a pattinare sul ghiaccio?" chiese Benji bloccando sulla porta la ragazza.

"Non ho i pattini"

"Ci penso io"

"Non sono tanto brava" ammise Nicole.

"Pensi che non riesca a tenerti in piedi? Vuoi mettere in dubbio la mia forza?"

"Non oserei! Va bene, ci vediamo domani"

"Passo a prenderti alle due"

"Ok, ciao" disse la ragazza poi uscì dall’enorme villa di Benji , l’uomo la osservò uscire dal cancello anche se aveva nevicato abbondantemente, le strade erano pulite, meno male così Nicole sarebbe arrivata a casa senza problemi, rientrò in casa e si trovò la madre di fronte.

"Dimmi"

"E’ molto simpatica Nicole, sono stata felice che tu l’abbia invitata." Disse Kate.

"Già!"

"A cosa pensi?" chiese la donna.

"A niente"

"Sicuro?" insistette la donna.

"Sono solo un po’ stanco, stanotte ho dormito male"

"Benji cosa ti preoccupa? Forse l’acquisizione della casa editrice, so che il consiglio fa di tutto per metterti i bastoni tra le ruote."

"No mamma, non è il lavoro, l’acquisizione è a buon punto." Rispose Benji.

"Lo so che sono assillante ma mi preoccupo per te."

"Non è niente di preoccupante, sono solo dei pensieri sciocchi."

"Se vuoi parlarne con qualcuno sappi io sono qui." Disse la donna.

"Grazie mamma adesso vado a dormire sono stanco morto"

"Anch’io, buonanotte."

"’Notte"

Benji si ritirò nei suoi appartamenti, andò verso il bar e si verso un whisky, rivide la figura di Nicole in quel salotto, seduta vicino al camino, accanto alla porta finestra.

"Cosa provi, Benji? Cosa provi per lei?" si chiese ad alta voce.

*********************************************

Il giorno dopo Nicole si apprestava a infilare i pattini, gentilmente recuperati da Benji.

"Se mi rompo qualche osso, ti denuncio!" disse la ragazza alzandosi con un po’ di fatica in piedi.

"Che tragica, cosa vuoi che ti succeda?" chiese l’uomo.

"Questoooo!" disse Nicole mentre perdeva l’equilibrio e riusciva ad attaccarsi miracolosamente alla sponda che circondava pista.

Benji iniziò a ridere, divertito. "Non c’è niente da ridere!" sbottò Nicole

"Forza vieni qui, dammi la mano!"

Nicole esitò un attimo, poi pensò che comunque non erano a contatto avendo i guanti, così scacciò ogni pensiero dalla testa e partì accanto a Benji, in poco tempo andava già più sicura, il problema però erano a bambini che sfrecciavano veloci da tutte le parti. Nicole in un momento di sicurezza e di calma apparente si staccò da Benji e cominciò ad andare da sola, ma un piccolo pattinatore le tagliò la strada, Nicole perse l’equilibrio e si preparò ad atterrare poco elegantemente sul ghiaccio, fortunatamente le braccia di Benji frenarono la sua caduta.

"Visto, sono riuscito a sostenerti!" esclamò l’uomo stringendo la ragazza tra le braccia e facendole recuperare l’equilibrio "Tutti quegli anni di allenamento hanno dato i loro frutti!" esclamò la ragazza, poi si accorse che Benji la stava ancora abbracciando, arrossì come sempre, i loro volti erano così vicini, sarebbe bastato un attimo..

"Nicoleeee!" una voce ruppe l’incantesimo, i due si staccarono e videro una ragazza avvicinarsi a loro. Nicole riconobbe una sua ex compagna di classe, la solita strafiga sempre vestita alla moda e senza mai un capello fuori posto.

"Ciao Denise" disse con tono poco amichevole.

"Che piacere incontrarti, sono anni che non ci vediamo."

"Sai sono molto impegnata" mentì Nicole, era sicura che anche Denise mentisse, infatti non si erano mai sopportate, era lì perché aveva visto Benji e lei non si era mai lasciata scappare nessuno di così bello.

"Strano mi sembra di conoscerti!" disse Denise rivolta a Benji e ignorando palesemente Nicole.

"Mi dispiace ma non ci siamo mai conosciuti." Disse gentilmente Benji, osservò la ragazza, magra e vestita finemente e di marca, i capelli corvini lisciati alla perfezione, occhi da cerbiatta ma che nascondevano una donna senza scrupoli.

"Per questo possiamo rimediare, piacere Denise."

"Benji" rispose Benji stringendo la mano che la ragazza gli aveva quasi sventolato sotto il naso.

"Siete fidanzati?"

"Siamo amici!" disse Nicole arrossendo.

"Ahhhh!" rispose Denise come per evidenziare che una come Nicole non avrebbe mai potuto mettersi con uno come Benji. "Te l’hanno detto che la sera dell’epifania hanno organizzato una festa quelli della nostra leva?"

"Non sapevo niente"

"Non mi meraviglia, non sei mai venuta ad un’uscita in compagnia. Questa volta devi venire, ci saranno tutti. Anzi potresti portare anche il tuo amico" disse rivolgendo un sguardo sensuale a Benji.

"Non so, ci penserò"

"Ti manderò l’invito, ti aspetto! Piacere di averti conosciuto Benji" disse Denise con voce sensuale poi tornò dal suo gruppo di amici che li stavano fissando incuriositi.

Nicole da canto suo si sentiva con il morale sotto terra, quella ci aveva provato esplicitamente con Benji e lei aveva solo potuto assistere impotente alla scena, un moto di gelosia la stava invadendo.

"Nicole, cosa c’è che non va?" chiese Benji dolcemente.

"E’ che ogni volta che vedo la perfezione mi sento a disagio"

"Perfezione? Stai scherzando, ha le gambe storte, i fianchi sproporzionati e si trucca troppo!" disse Benji.

"Sì e io sono il primo ministro."

"Perché non vuoi andare alla festa?" chiese Benji cambiando argomento.

"Ma io non ho detto che non ci vado" Benji alzò un sopracciglio con aria interrogativa "Va bene, non ci voglio andare"

"Perché?"

"Perché sarai l’unica stupida da sola, con un vestito orrendo e che tutti evitano." Disse Nicole poi si diresse lentamente verso il bordo della pista.

Benji la raggiunse subito "Verrò con te e andremo insieme a scegliere il vestito"

"Così passerò tutta la sera ad osservare le tipe che ci provano con te."

"Ma io starò con te, dai è il momento della tua rivincita, ti presenterai con un abito da favola e in compagnia di un bell’uomo, alto, muscoloso e ricco. Le farai schiattare di invidia"

"Non c’è bisogno che mi descrivi le tue qualità, le ho notate, sono io il problema."

"Che sciocchezza, dov’è finita la Nicole che conosco? La Nicole combattiva andrebbe a quella festa!"

"Non lo so" rispose la ragazza, la sua determinazione stava venendo meno.

"Facciamo così io accompagno te e al prossimo noiosissimo party della mia società, tu verrai con me. Mi sembra uno scambio equo."

Nicole osservò l’uomo, lui non poteva immaginare che avrebbe voluto subito dire di sì, solo per andare con lui ad una serata favolosaq, ma non voleva illudersi che la loro amicizia avrebbe avuto una svolta, non voleva soffrire, poi guardò quegli occhi così sinceri, così belli, come poteva dire di no?

"Va bene, andiamo a questa festa."

"Perfetto, dirò a mia madre di venire con te a fare shopping e sia inteso il vestito sarà un mio regalo!"

"Non posso accettarlo, li ho i soldi per un vestito" disse Nicole.

"Scusa, non volevo offenderti, ma io ci terrei a farti questo regalo. E non per rimarcare che io sono pieno di soldi."

"Scusami tu, non sono abituata a ricevere molti regali." Disse Nicole abbassando lo sguardo.

"Non ti preoccupare, lo so che non mi sei amica per i miei soldi." Le disse Benji. "Adesso fammi un sorriso. Bene a adesso rimettiamoci in pista" l’uomo sollevò Nicole ed insieme ripresero a pattinare.

*********************************************

Quella sera Nicole fu obbligata a restare a cena da Benji, Kate si unì a loro solo dopo varie insistenze da parte di Nicole e Benji.

"Non vorrei disturbare" disse la donna.

"Mamma tu non disturbi mai! Anzi dobbiamo chiederti un favore, Nicole è stata invitata ad una festa, io l’accompagnerò, però la miss qui presente ha bisogno di un bel abito, siccome tu sei la regina dell’eleganza, potresti accompagnarla a scegliere l’abito adatto."

"E’ fantastico, conosco un paio di negozi che fanno al caso nostro, quando sarà la festa?"

"Il 6 di gennaio" rispose Nicole.

"Domani devi andare a lavorare?" chiese la donna.

"Sì, però sabato sono libera tutto il giorno."

"Bene, allora sabato riusciremo a trovare un vestito per te. Sarai la più bella di tutte." Disse Kate.

Nicole era felice dell’entusiasmo della donna ma sapeva che non avrebbe mai potuto essere la più bella di tutte, perché un anatroccolo non diventerà un cigno.

"C’è qualcosa che non va?" le chiese Benji vedendo la sua espressione.

"No, mi è venuto solo un po’ di mal di testa" disse Nicole ed era la verità.

"Sarà dovuto al freddo è davvero pungente in questi giorni." Disse Kate.

"Penso anch’io, mi ci vuole solo un po’ di riposo."

Così subito dopo cena, Benji riaccompagnò a casa Nicole. "Sei sicura che è solo un mal di testa?"

"Certo, sono anche stanca, devi ammettere che oggi pomeriggio non ci siamo fermati un attimo"

"E’ vero e devo dirti che ancora un paio di lezioni e sarai pronta per le prime gare!"

"Che stupido!"

"Scherzi a parte domani ti chiamo così mi dici se devo preoccuparmi perché mi hai attaccato l’influenza"

"Divertente!" esclamò Nicole con un sorriso. "Vado i miei saranno arrivati e mi dovranno raccontare i vari litigi che hanno avuto"

"Mi raccomando non ti arrabbiare, digli che non stai bene e te ne vai a dormire, così non li devi ascoltare."

"Ci avevo già pensato, questa sera non ho propria voglia si sopportarli"

"Allora buonanotte"

"Buonanotte" rispose Nicole poi scese dall’auto e si diresse verso casa, come al solito Benji non andava via fino a quando non la vedeva entrare dalla porta, Nicole chiuse la porta dietro le spalle e sentì il motore della porche rompere il silenzio della strada.

Sospirò, il mal di testa le si era intensificato a furia di pensare a quella dannata festa, come avrebbe voluto non andarci, ma sapeva che quando Benji si metteva in testa qualcosa nessuno poteva fargli cambiare idea.

  
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